Ultimi commenti alle biografie - pagina 3919
Mercoledì 15 gennaio 2020 11:18:27
Per: Mario Giordano
Buongiorno, la contatto per porre alla sua attenzione una grossa problematica che affligge noi veterinari. Apprezzo molto la sua trasmissione e credo che sia il mezzo migliore per arrivare magari ad una soluzione.
Parlo a nome di tutti i colleghi che come me si trovano in questa situazione, purtroppo siamo liberi professionisti e come tali viviamo " alla giornata", quasi nessuno di noi ha uno stipendio fisso, e chi ce l' ha riceve uno stupendo che va dai 3 ai 10 euro l'ora. Anni di studio, investimenti di tempo e denaro per ritrovarci in mano una laurea che non ci permette di vivere e a tutto ciò si somma la nostra cassa di previdenza veterinaria: l' ENPAV (ente nazionale di previdenza e assistenza veterinari).
L' ente che dovrebbe tutelarci e assisterci, ci obbliga a pagare un contributo minimo di 2. 938 euro, indipendentemente dal fatto che tu stia lavorando o meno, e anche se hai uno stipendio da fame.
Nel mio caso, sono madre di due figli, separata. Guadagno 800 euro al mese e con questi 800 euro devo pagare le tasse, la spesa, la benzina per andare a lavoro, le bollette, i beni di prima necessità per me e i miei figli, la scuola e tutto ciò che ne deriva... e tanto altro.
Per cui sono due anni che non riesco a pagare le rate dell' enpav, ed ora mi ritrovo a pagare più di 6000 euro di contribuiti per due anni che sono rimasta indietro con i pagamenti. L' alternativa è la rateizzazione, con rate mensili di circa 300 euro, mi rimarrebbero così per vivere 500 euro al mese. Mi chiedo come sia possibile una cosa del genere, che i contributi non vengano calcolati in base al reddito di ciascuno di noi. Non sono l' unica purtroppo in questa situazione, siamo tantissimi veterinari indebitati con l' ENPAV. Le saremmo molto grati se si interessasse alla nostra tragica situazione e ci aiutasse a sopravvivere continuando a fare lavoro per la quale abbiamo studiato e sacrificato tempo e soldi.
Cordiali saluti
Daniela
Da: Daniela
Mercoledì 15 gennaio 2020 10:59:23
Per: Mario Giordano
Gentile dottore vorrei parlarle di un problema molto penoso le pensioni degli avvocati. Sono avvocato dal 1986 ho pagato sempre i contributi fissi e no con sommo stupore ho avuto notizia dalla cassa Forense che andro' in pensione nel 2022 con circa 600 euro e e il mio reddito sara' sotto 30000 euro allora la Cassa interverra' ed arriverò a 800 -900 euro le pare possibile dopo una vita di pagamenti dei contributi ? Se non ci aiuta lei a parlarne le dico francamente che a nessuno gliene frega niente!!!
cordialita'
Avv. Gloria Martini (foro di Roma)
Da: Gloria Martini
Mercoledì 15 gennaio 2020 10:41:17
Per: Mario Giordano
Si parla molto del caso Gregoretti. Ieri, in Stasera Italia, un noto esponente del PD sosteneva che Salvini ha violato le leggi internazionali in materia e che si è trattato veramente di sequestro di persona perché sulla Gregoretti non c'erano servizi igienici (???) e perché i migranti a bordo erano in pericolo di vita. Ora, posto che chi stava sulla Gregoretti non era affatto in pericolo di vita, il "difetto" di tutti i ragionamenti contro Salvini sta nel manico: la Convenzione Onu di Montego Bay fa obbligo alla nave che, percorrendo la propria rotta, trova dei naufraghi (e non gente che va per mare in attesa di essere presa a bordo da una nave Ong, magari su appuntamento, senza rischio di naufragio; tanto che, dopo il trasbordo, l'imbarcazione su cui viaggiavano se ne torna tranquillamente indietro), di soccorrerli, e di sbarcarli nel "porto sicuro" più vicino. Molto si discute sul concetto di porto sicuro: dal punto di vista del diritto della navigazione, credo che si debba trattare di un porto in cui la nave possa attraccare con sicurezza e senza far correre rischi alle persone che vi sbarcano. Circa il "più vicino", credo che si faccia riferimento alla necessità di non far deviare troppo la nave salvatrice dalla propria rotta, Ma che dire se la nave va a zonzo?
Tornando alla Convenzione, non mi sembra che stabilisca obblighi particolari di "accoglienza"; men che meno se chi vuole sbarcare nel porto a lui più gradito non è affatto un naufrago.
Mi piacerebbe avere il Suo parere in merito: le mie convinzioni sono fondate, o no? E perché Salvini non contrattacca dicendo che la Convenzione Onu non riguarda chi non è effettivamente vittima di un naufragio?
Grazie e cordiali saluti,
Pier Paolo Falcone
Da: Pier Paolo Falcone
Mercoledì 15 gennaio 2020 10:34:36
Per: Bianca Berlinguer
E' possibile avere due ingressi per la trasmissione Cartabianca? Grazie Enrico Bellagamba anni 65 cell 338 ------- Antionio Bultrini anni 65
Da: Enrico Bellagamba
Mercoledì 15 gennaio 2020 09:34:29
Per: Mario Giordano
Gentile Dr. Mario Giordano, innanzitutto mi scuso per il disturbo. Le scrivo perché riconosco la Sua particolare sensibilità ai problemi degli Italiani ed in particolare dei lavori.
Mi chiamo Giuseppe Lucera già dipendente dell'Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana (EsaCRI) e, a seguito di mobilità obbligatoria, dal 1 Febbraio 2017 sono un dipendente Ministeriale del Ministero dell'Istruzione (MIUR) con sede di servizio a Mestre (VE).
Riassunto sintetico della questione:
Tra il 2016 ed il 2017 oltre duemila dipendenti dell'Ente Strumentale alla Croce Rossa Italiana (EsaCRI), siamo stati posti in mobilità obbligatoria e transitati presso Pubbliche Amministrazioni dislocate nel territorio della nostra Nazione. La predetta Amministrazione non avendo accantonato le risorse economiche non ha potuto erogare all'INPS le somme del Trattamento di fine Servizio (TFS) maturate dal personale in oggetto per il servizio svolto in EsaCRI. A fronte di tale peculiare situazione l'INPS si rifiuta formalmente di erogare tali somme fintanto che non le riceverà da EsaCRI.
Noi tutti, duemila ex dipendenti di EsaCRI, sia in quiescenza sia ancora in servizio, ed ovviamente le relative duemila famiglie, siamo molto preoccupati.
Trattasi di Trattamento di fine servizio pertanto somme costituite da emolumenti il cui diritto è sancito dal codice Civile e dalle norme vigenti in materia.
Per il tramite del mio ex sindacato COSP ci siamo rivolti più volte al Capo del Governo ma, ad oggi, nessun riscontro è mai pervenuto. Sono state assunte al riguardo alcune iniziative parlamentari che evidenziano il caso.
Gentile Dr. Giordano, mi rivolgo direttamente a Lei in quanto auspico che il Tuo diretto interessamento ci dia la possibilità di tutelare i legittimi diritti di 2000 lavoratori.
Diversi ex colleghi già in quiescenza, a fronte della richiesta di erogazione del TFS, hanno ricevuto risposta negativa dall'INPS di competenza territoriale. A breve molti miei ex colleghi aderiranno a quota 100... cosa accadrà loro in merito alla possibilità di ricevere la somma di anticipo del TFS prevista dalla legge promulgata a Gennaio 2019???
Lo scrivente andrà in pensione con quota 100 e, stante la situazione di stallo, sicuramente anche la mia richiesta di erogazione dell'anticipo del TFS, se nulla cambia, riceverà per i motivi sopra esposti esito negativo.
Perdoni la mia schiettezza: se gli accordi tra INPS ed EsaCRI, che dovevano essere attuati sulla base di quanto appositamente stabilito dal Decreto legislativo 178/2012, non si sono concretizzati NOI EX DIPENDENTI ESACRI E LE NOSTRE FAMIGLIE CHE COLPA ABBIAMO ???
Personalmente devo sposare mia figlia e, non essendo in possesso delle risorse economiche necessarie per far fronte a tale importante evento, l'anticipo del TFS previsto dalla legge "Quota 100" rimane per me l'unica strada legittimamente percorribile. Il mio caso caso è pressoché simile a quello di molti ex colleghi che si trovano nell'impossibilità di ricevere quanto versato nel corso della lunga carriera che volge al termine. Non posso che chiederLe umilmente un Suo diretto interessamento nei confronti dei nostri Politici, affinché possa essere trovata la soluzione.
La prego vivamente di non lasciarmi senza alcuna risposta...
Rimango a Sua completa disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento e Lai ringrazio anticipatamente e vivamente, anche a nome dei duemila colleghi e rispettive famiglie, per quanto vorrà fare.
Giuseppe Lucera
3403910499
Da: Giuseppe Lucera
Mercoledì 15 gennaio 2020 09:33:12
Per: Mario Giordano
Mario, sei un ottimo giornalista ma, per piacere fai meno scena e piu' giornalismo. Potresti limitarti a sorprendere i telespettatori di tanto in tanto (per fare audience) con una delle attuali scenette. I tuoi urli continui stancano e si finisce per cambiare canale. Peccato perchè gli argomenti che tratti sono molto interessanti. Personalmente ti seguo da quando eri praticamente un ragazzino. Ti ammiro per le inchieste che hai il coraggio di fare ma ti deploro per i troppi urli, i primissimi piani inutili e le sceneggiate eccessive e confusionarie assolutamente superflue. A momenti, il tuo sembra piu' un SOUK che uno studio televisivo.
Da: Anna
Mercoledì 15 gennaio 2020 08:13:58
Per: Massimo Giannini
Buongiorno Giannini, ieri ospitavate Sorgi parlando della figura di Craxi. Al di là delle vicende giudiziarie la Verità Storica è che Rubava X arricchirsi, non per fare attività politica (che già sarebbe stato diverso) non credo che Tutti i politici epoca possedessero Alberghi regalati alle amanti... capisco la pluralità di punti di vista ma se Voi Giornalisti pensate che la Gente, il Popolo sia stupido... ho 50 anni ed i capelli bianchi.. 340-------
Da: Giovanni Leotta
Mercoledì 15 gennaio 2020 07:34:45
Per: Maria De Filippi
U&D over non è una trasmissione dove si cerca un compagno/a, ma dove si vanno a scaricare le proprie frustrazioni, sganciando i freni inibitori che svelano cattiverie e volgarità, dove donne disperate (gemma) non arretrano di un passo pur di avere una figura maschile accanto. Non importa chi sia. Urla che si sovrappongono. E gli uomini?. .. mamma mia! Sono tutti in cerca di visibilità... che pena sconfinata.
Da: Adele
Mercoledì 15 gennaio 2020 00:38:03
Per: Mario Giordano
Mario, sono stato sino ad ora a guardare la tua trasmissione. Avevi annunciato di parlare della Banca Popolare di Bari ma ho atteso invano...
Da: Fabrizio
Massimo Giletti
Conduttore tv italiano
Da: Pietro Pagani