Ultimi commenti alle biografie - pagina 4232

Venerdì 11 ottobre 2019 09:03:31 Per: Mario Giordano

Desidero innanzi tutto farle i complimenti per il programma che seguo sempre con estremo interesse.

Desidero sottoporle un ennesima vessazione a cui noi cittadini siamo sottoposti.

Dal primo di Ottobre 2019, l'azienda Trenord in combutta con la provincia di Milano, hanno deciso di cambiare a scapito degli utenti il sistema di vendita dei biglietti e abbonamenti settimanali, mensili ed annuali di tutti i pendolari.

Il nuovo sistema lo hanno battezzato STIBM, in pratica tutti i comuni dell'hinterland milanese e della provincia di Monza Brianza dal primo di ottobre rientrano in questa fantomatica zona e chiunque debba per necessità acquistare un biglietto o abbonamento lo può fare solo integrato ciò significa che può viaggiare su tutti i mezzi della zona in questione, con un rincaro del 100% sul vecchio costo di biglietto.

In pratica, io pendolare che vivo nella provincia di Monza Brianza e ho un abbonamento mensile o annuale per recarmi al lavoro in centro a Milano, sono costretto a comperare un abbonamento integrato a i mezzi pubblici cittadini con un aggravio di spesa raddoppiato da 35 euro mensili a 70 euro mensili nel mio caso, pur non avendo necessità di prendere mezzi cittadini avendo la sede di lavoro a 700 metri della stazione di arrivo.

Sul sito di Trenord trovo una procedura farraginosa e vessatoria nei confronti dei clienti che non utilizzano i mezzi cittadini per il rimborso del versato.

In pratica bisogna innanzi tutto versare in anticipo per poi richiedere un rimborso per la differenza, del mancato utilizzo.


Il cliente compila il form di "richiesta di rimborso" [di prossima pubblicazione] con i propri dati anagrafici; fornisce il proprio
IBAN ed allega la documentazione sotto indicata:
- Certificato di residenza;
- Certificazione su carta intestata del datore di lavoro che attesti la sede di lavoro del cliente;
- Copia di un documento di identità fronte retro;
- Copia della tessera sanitaria fronte retro;
- Autodichiarazione del cliente sul non utilizzo dei servizi di ATM o di altri operatori del TPL del bacino di Milano e Monza.


I soli clienti in possesso di almeno tre abbonamenti mensili ferroviari cartacei (acquistati con validità di tre mesi consecutivi e
nominativi) potranno presentare la domanda di rimborso inviando la richiesta (corredata di documentazione necessaria e copia
degli abbonamenti) alla seguente casella di posta elettronica mitigazionestibm@trenord. it.
Questi clienti dovranno comunque essere in possesso di tessera elettronica Io viaggio per procedere all'acquisto del primo
abbonamento STIBM per il quale richiederanno il rimborso.

I clienti dovranno presentare la documentazione sopra descritta solo in occasione della domanda di rimborso del primo
abbonamento STIBM.
Eventuale incongruenza, incompletezza o mancanza anche di uno dei documenti presentati dal cliente comporterà la
decadenza del cliente stesso dal diritto al rimborso.

Mi chiedo, ma come si possono permettere simili vessazioni a i clienti?

Perchè sono obbligato a prestare il mio denaro a Trenord? Per avere poi un rimborso senza interessi e per di più con costi per la documentazione?

Lo stato, la regione, la provincia, le associazioni di consumatori dove stanno?

le allego i documenti necessari scaricati dal sito Trenord, alla voce mitigazione.

Mi auguro e spero in un suo interessamento e sopratutto un dar voce e migliaia di pendolari che ogni giorno sono costretti a prendere i carri bestiame che ci forniscono.

Cordiali saluti

Da: Attilio

Venerdì 11 ottobre 2019 01:01:37 Per: Corrado Formigli

Caro Formigli, grazie per la trasmissione di stasera sui problemi di questa giunta (che io ho votato). Che siano avvertiti: il prossimo passo dei romani saranno i gilet gialli alla carbonara contro il biodigeritore a Colle Prenestino,

Da: Antonio Chichierchia

Giovedì 10 ottobre 2019 23:51:17 Per: Corrado Formigli

Caro Formigli, cosa pensa Landini se introducessimo un sistema di controllo tipo braccialetto elettronico per i lavoratori (soprattutto in agricoltura) che possono operare sui campi solo con i trasmettitori attivati dai CPI e che i verificatori, via etere, potrebbero controllare da remoto x verificare i presenti sul cantiere agricolo, edile, ecc. ecc. Tale sistema, dal costo irrisorio, potrebbe consentire verifiche efficaci sui cantieri e ridurre, se non eliminare, il lavoro nero. In caso di lavoratori presenti al lavoro senza il braccialetto elettronico attivo potrebbero far scattare sanzioni ai datori di lavoro disonesti. Così i datori di lavoro sarebbero costretti a regolarizzare tutti i lavoratori "prima" di aprire il cantiere. Un saluto e grazie per le Vs inchieste. Mario Martone

Da: Mario Martone

Giovedì 10 ottobre 2019 23:34:23 Per: Paolo Crepet

Buonasera professore, sono una insegnante di un liceo e una mia allieva ha tentato il suicidio, attualmente è in ospedale. Vorrei fare qualcosa, ma mi sento impotente.
Poi mi piacerebbe fare qualcosa di piu per gli studenti, per prevenire disturbi alimentari... c é tanta solitudine! Proprio adesso, nell epoca dell interconnessione, ma cosa sta accadendo?
Lei mi puó aiutare ad aiutarla. ? Anni fa ho perso mio fratello, anche lui suicida.
La stimo. moltissimo.
Cordiali saluti
Tiziana Letta

Da: Tiziana Letta

Giovedì 10 ottobre 2019 22:14:58 Per: Mario Giordano

Buona sera mitico Giordano volevo aprire u Argomenti sul Rdc. Io sto aspettando una risposta dall' 11 di marzo giorno in cui ho fatto domanda. e vero che o dovuto fare un aggiornamento ma x loro è sempre in elaborazione. domanda... ma me la danno? ? Quando? ecc ecc vedi se è interessante. grazie e scusa il disturbo ma é possibile tutto sto tempo. sono esasperato..

Da: Pierangelo Montagna

Giovedì 10 ottobre 2019 21:33:27 Per: Matteo Salvini

Caro Matteo,
Ti scrivo per conto di mio marito Mario, di 42 anni.
Mario è affetto da molti anni da una malattia degenerativa, la sclerosi multipla, è ancora in grado di camminare e di essere autosufficiente, ma non sappiamo per quanto tempo ancora... Mario ha sempre lavorato con suo papà nel settore edile, ma non gli è più possibile fare questo lavoro così impegnativo fisicamente. Ma lui ha bisogno di sentirsi ancora utile e realizzato, per questo ti chiedo se puoi aiutarci a trovare un impiego che sia adatto a lui, per fargli avere ancora una vita dignitosa. Noi viviamo a Roma, vicino Ostia, dove so che sei passato più volte...
Spero in tuo riscontro
E comunque vada ti ringrazio, anche per quello che stai provando a fare per noi italiani, per il nostro paese
Grazie
Maria

Da: Maria Basso

Giovedì 10 ottobre 2019 21:21:15 Per: Selvaggia Lucarelli

Buongiorno, sono un suo ammiratore e le invio cari saluti. Francesco Bray

Da: Francesco Bray

Giovedì 10 ottobre 2019 21:10:35 Per: Maria De Filippi

Carissima Maria dirti che ti stimo e' poco questo messaggio e perche voglio fare qualcosa di bello x mio figlio che si laurea il 21 c. m. in giurisprudenza lui e la sua ragazza sono bellissimi... vorrei che un giorno tu li potessi invitare oggi lui donandogli un anello la ha chiesta in sposa... vorrei dargli la possibilita' di chiederla in sposa in tv... sarebbe meraviglioso... grazie Maria la mia + grande ammirazione.
ALESSANDRA

Da: Alessandra

Giovedì 10 ottobre 2019 20:52:12 Per: Matteo Salvini

Caro Matteo Salvini,
mi chiamo Maddalena, ho 53 anni, sono un'insegnante di scuola primaria e purtroppo non ho avuto una vita molto facile da quando sono nata, poiché sono affetta da una patologia molto rara: ipofosforemia ed ipocalcemia cioè disperdo il calcio e il fosforo in modo incontrollato attraverso l'intestino. Le cure sono molto poche e non risolutive poiché questa patologia colpisce tutto l'apparato osseo indebolendolo e torcendolo a suo piacimento con la conseguenza di dover, nel tempo, affrontare vari interventi di osteotomia. In 53 anni ho affrontato 47 interventi in Italia e all'estero.
Da circa sette anni sono sulla sedia a rotelle e faccio solo qualche passo supportata dalle stampelle e da qualcuno che mi stia accanto per accompagnare la deambulazione. Ho sempre avuto una buona vita sociale, tanti amici e colleghi che stimo e mi stimano. Mi sono sposata all'età di trent'anni ed ho un figlio che ora ha diciassette anni, frequenta il liceo classico ma che disgraziatamente è affetto dalla mia stessa patologia. Sono separata da oltre quindici anni, ho sempre cercato di mantenere buoni rapporti con il padre di mio figlio affinché non vivesse la separazione in modo problematico, infatti è libero di vedere suo padre tutte le volte che vuole e talvolta faccio in modo di organizzare pranzi e cene in modo da far vivere, per certi versi, la famiglia che ritengo fulcro e punto di riferimento importante per ogni ragazzo.
A scuola, oltre a svolgere il mio lavoro d'insegnante, quindi trattando le discipline assegnate, mi diverto insieme ai miei alunni a scrivere copioni teatrali per poi rappresentarli, mettendoli in scena alla fine dell'anno.
Tutto questo perché ritengo che la drammatizzazione investe in modo trasversale tutte le aree disciplinari, facilitando i bambini nel loro processo di apprendimento migliorando il lessico e dunque la dizione, il processo di astrazione dei concetti, il coordinamento dei movimenti del corpo attraverso canti e balli, preparando le scenografie investendo arte ed immagine e a coronamento la scoperta di personaggi e situazioni nuove e la conseguente acquisizione di valori.
Dopo aver letto queste righe si chiederà il perché di questa mia lettera.
Oltre alla simpatia e la stima che nutro per lei come uomo e come politico di questa nostra Patria, sposando in pieno molte delle sue idee, sono una persona che si è sempre interessata del sociale facendo la volontaria presso i centralini delle ambulanze della Misericordia, mi univo a gruppi di animatori per andare a trovare gli anziani presso delle strutture del Comune, ho fatto lezioni private a bambini bisognosi per lunghi anni, mi occupo di assistenza per anziani cercando di trovare persone affidabili che possano accudirli ma mi ritengo insoddisfatta poiché comprendo che necessita una forza maggiore per poter essere più incisiva, quindi vorrei incontrarla per far si che lei possa conoscermi pian piano e, supportata da lei, vorrei agire anche io affiancandola per poter dare, in una città come Catania, dove c'è davvero tanto da lavorare per quanto riguarda i diversamente abili, la sanità, la scuola, le infrastrutture, il sociale, una nuova luce.
Inutile manifestare la mia più profonda indignazione per questo nuovo governo che parla di merendine, accoglienza a go gò senza neanche rendersi conto di ciò che voglia dire e delle conseguenze disastrose che tutto ciò può provocare al nostro Paese.
Mi esprimo in questi termini poiché, essendo una diversamente abile, faccio tanta fatica a trovare delle badanti italiane, che possano aiutarmi nel quotidiano, quindi sono costretta poi a rivolgermi puntualmente a straniere, che provengono dall'Africa. Nonostante la paga mensile, lo sforzo dell'integrazione nella mia famiglia poiché si presentano allo "stato brado", si scocciano ad accompagnarmi a scuola, ad alzarsi la mattina presto e in tutte le altre mansioni che ritengo assolutamente normali.
A questo punto, disperata di sentire lamentare la loro stanchezza, Le chiedo: che tipo di lavoro sono venute a cercare? Cosa vogliono fare? Il denaro deve piovergli dal cielo mentre rimangono a poltrire sui letti di queste pseudo case famiglie e centri di accoglienza?
Scrivendo questo potrebbe anche scambiarmi per una "sfruttatrice" ma mi creda non è così; posso dimostrarlo, trascorro diverse ore con loro ad insegnargli la lingua, a dare sempre le dritte per un comportamento civile cioè non farle sputare a terra, non sedersi a terra, non togliersi le scarpe in pubblico e tanto altro… Chiaramente non mancano poi i momenti in cui cerco di premiarli con regalini, vestiti, abbigliamento vario…
Questi centri di accoglienza dove operano medici, assistenti sociali, cosa fanno? Forse servono solo per incassare le 20 euro giornaliere?
La mia disabilità qualche problema, oltre tecnico lo crea e il "vogliamosi bene" esiste molto poco poiché in prima persona ho pagato sulla mia pelle da Dirigenti scolastici mobbing, ingiustizie, invito a cambiare scuola. La sedia a rotelle era forse troppo ingombrante? Chiedere le classi al piano terreno dove non si è costretti a prendere l'ascensore per poter seguire poi la scolaresca all'ingresso ed all'uscita e consegnarla ai genitori era troppo? Costituisce vergogna?
Realizzare una scivoletta all'ingresso anziché costringere la mia accompagnatrice a sollevare la sedia sarebbe stato troppo dispendioso?
Adesso fortunatamente lavoro in una scuola dove vi è un bravissimo Dirigente, professionale e umano che definisco un padre di famiglia ed un team docenti cooperativo ed eccezionale. Tutte queste cose e tante altre di cui avrei il piacere di poter parlare personalmente con Lei, chiaramente fanno davvero tanto male, e se oltre al problema che può costituire una disabilità dobbiamo poi aggiungere quelli di natura psicologica causati dagli altri perché poco educati a vivere in un contesto sociale ampio, come ogni essere umano, si può anche divenire fragili e vulnerabili, dunque ritengo ingiusto tutto ciò.
Combatto ogni giorno affrontando delle vere e proprie guerre perché sono una donna forte e determinata grazie all'educazione ed ai valori ricevuti dai miei genitori che adesso mi guardano da lassù, ma vorrei far si, insieme a Lei, che tutto si potesse trasformare prima in battaglie fino ad arrivare all'inesistenza attraverso leggi, progetti ed iniziative.
Prima di concludere vorrei dirLe che sono cattolica e che non mi sembra assolutamente giusto e rispettoso entrare a casa di altri e chiedere di togliere il Crocifisso o una coroncina del Rosario, simboli, per noi, imprescindibili della nostra fede e della nostra cultura. Dov'é il rispetto verso un popolo che da anni accoglie? A casa degli altri, mi è stato insegnato, che bisogna entrare in punta di piedi. Vorrei citarLe una frase che in occasioni pertinenti ripeteva sempre la mia povera nonna: "Di cazzareri na' riducemu cazzarati", espressione "colorita" prettamente sicula che vuol dire: Da carcerieri ci siamo ridotti a carcerati. Potremmo ancora ricordare l'emigrazione dei nostri poveri bisnonni italiani che non era sicuramente sostenuta da nessuno. Vivere bene nonostante tutti i problemi che la vita ci pone davanti non è sicuramente fare una manovra economica, tassando un popolo che ogni giorno cerca di andare a lavorare o trovare lavoro per poter mantenere la propria famiglia, partendo dal provvedere di mettere il cibo a tavola e non le merendine che possono essere sostituite da una buona fetta di ciambella preparata dalla nonna o dalla mamma.
O ancora l'aumento delle bollette di luce, la tassa per chi tiene un animale da compagnia e ancora altro.
Spero con tutto il mio cuore che Lei, con tutta la forza e la grinta che dimostra di avere, possa accogliermi nella Lega, rendendomi partecipe in modo attivo e far si che questo mio sogno di aiuto vero verso gli altri possa trasformarsi in una vera e reale realtà.
Attendo presto sue notizie.

Cordiali saluti
Maddalena Bello

Da: Maddalena Bello

Giovedì 10 ottobre 2019 19:47:58 Per: Mario Giordano

Salve, Dott. Giordano, ho visto ieri la Sua puntata, molto bella, Grazie.
Vorrei se possibile segnalarle una piccola cosa, ma utile, il Ministro Franceschini ha voluto l'accesso gratis della prima domenica x i musei. - Molto bello, pero' x i milioni di turisti stranieri, perche' non pagano. Vorrei farvi vedere quando gli viene detto che e' gratis in quel giorno, come ridono. -
Un'atra chicca se un italiano, e' in viaggio in Europa (UE) e si fa male, se non si e' prevenuto con un modulo rilasciato dalla propria regione di appartenenza, o e' coperto da una assicurazione Paga, tutto, anche il pronto soccorso. -se si trova su una nave da crociera, ed ha uno strappo, muscolare paga se non e' assicurato. - Charo. - Perche' x tutti i turisti stranieri che vengono assistiti dai nostri servizi sanitari non pagano NULLA. - E non parlo ovviamente dei Migranti. - La legge sulla assistenza Sanitaria parla di Cittadini Italiani, -Ma in tutte le Ns citta' I turisti che accedono al Pronto Soccorso, non pagano nulla, con bella meraviglia Loro quando chiedono come
pagare. - Verificate e vedete che le cose sono cosi- Ma noi quando siamo in Europa al Ps. Paghiamo- Grazie e continuate Cosi- Saluti Da Maurizio Russo

Da: Maurizio