Ultimi commenti alle biografie - pagina 4700

Giovedì 20 giugno 2019 13:49:00 Per: Silvio Berlusconi

Caro Presidente, mi chiamo Fabio Benedetti vivo a Roma e dopo ventanni di impegno sacrifici e duro lavoro nel mondo della cooperazione romana mi sono ritrovato a 59 anni dopo 18 mesi di Naspi come un esodato senza un futuro e senza un lavoro e con tanta energia e voglia ancora di fare. Se lo ritiene opprtuno le invierò un CV mi dica lei dove. Con stima resto a sua completa disposizione un caro saluto e forza italia...

Da: Fabio Benedetti

Giovedì 20 giugno 2019 13:15:16 Per: Lilli Gruber

Cara Lilly Gruber spero che tu legga questo messaggio per chiederti di uscire dal tuo studio e andare in qualche piazza a esprimere le tue idee. Sicuramente prenderai solo fischi, insolente che non sei altro. Un conto è non avere le stesse idee politiche un altro è prevaricare gli ospiti (ovviamente non sinistri) con un livore vergognoso. Non guarderò più il tuo programma e spero che anche altri mi seguiranno. Ti saluto sei una persona odiosa e spocchiosa.

Da: Enrico

Giovedì 20 giugno 2019 12:31:01 Per: Lilli Gruber

PER FLAVIO FORMELLI "PAPAVERO ALTO ALTO" :-)
Non sono nè la Annamaria, nè la Anna di Facebook (che dtesto come tutti i socials). Detto cio', bello sproloquio e poi? Che mi volevi dire? Francamente, a parte la tua non molto sbalorditiva biografia non credo di aver letto "idee". Sono comunque felice di vederti tanto fiero di te stesso. Cntento tu...

Da: Anna

Giovedì 20 giugno 2019 12:23:43 Per: Massimo Cacciari

Professore buongiorno,
tempo fa ho sentito una sua intervista in cui menzionava gli autori letterari che più l'hanno colpita. Uno è Kafka e l'altro è Musil. Per il primo sono veramente in sintonia con la sua affermazione, infatti il Castello e il Processo (poco America) sono stati per me "un'ascia che ha aperto il mare ghiacciato che era dentro di me". Per Musil dell"'uomo senza qualità" invece ho provato tanta noia. Insomma un romanzo dal quale non sono venute fuori emozioni tali da far uscire questo mare ghiacciato. Un libro obsoleto... come le opere di Verdi uccise emotivamente dal tempo. Per me un romanzo non deve essere un passatempo, tanto meno una lettura colta, (per quello cìè la filosogia e la meccanica quantistica) ma una lettura che serva per il Cambiamento in modo da affrontare meglio un mondo "anonimo ed immenso". Sarei curioso di conoscere la sua opinione in proposito. Anche per cambiare idea sul romanzo.
Un saluto cordiale di vietri

Da: Toni Di Vietri

Giovedì 20 giugno 2019 12:18:48 Per: Lilli Gruber

Per mario mokhatar
non si tocca lilli? e chi vuole toccarla? dio ci scampi! tienitela ben stretta avrai fatto bingo con questa faziosa che fa solo disinformazione. se fosse una vera giornalista dovrebbe fare l'esatto contrario. stringila forte, puo' darsi che ti restera' appiccicata cosi' ci libererai di lei!

Da: Anonimo

Giovedì 20 giugno 2019 11:52:02 Per: Matteo Salvini

Cari TUTTI, oramai mi sono convinta che questo sito, sia solo una semplice valvola di sfogo. Nessuno leggerà mai, o se lo leggono, si fanno una risata e chiusa lì. Tante richieste di aiuto INASCOLTATE, tante possibili soluzioni INASCOLTATE, a volte critiche a volte elogi INASCOLTATE. Nessuno che voglia mettersi in gioco, battendo i pugni sul tavolo, ricordando che i loro stipendi li paghiamo noi, ed abbiamo un sacco di doveri e pochi diritti. Ognuno con la propria "idea " più o meno strampalata. Salvini, statene certi, non sarà diverso dagli altri, parla tanto e di questo gliene do 'atto. Arriva soprattutto alle persone con poca cultura, e purtroppo in Italia ce ne sono tanti. Se guardate le statistiche di quanti hanno finito le superiori e si sono diplomati non parliamo poi dei laureati, dove va ' ancora peggio, vi mettereste le mani nei capelli. Il passato che, nelle vecchie generazioni, era una base fondamentale per cambiare il futuro, e sopperiva la poca istruzione con tanta saggezza, ora è totalmente scomparsa. Torniamo un po ' indietro ed incominciamo a far forza comune per farci ascoltare. Se la gente si ribellasse a tutto quello che oggi non va', senza continuare a pensare a ieri che nel bene o nel male non può tornare, ma non per richieste personali, per il bene comune. Oramai siamo diventati totalmente individualisti e parliamo di Italia? Si dice che un popolo ha quello che è, e noi siamo lo specchio delle deficienze che ci meritiamo. SPERO CHE I GIOVANI ACCULTURATI, FARANNO LA DIFFERENZA PERCHÉ È IN SERIO PERICOLO LA LORO PROSPERITA ' E LIBERTÀ. Per tutti gli altri oramai non c'è più speranza. Buona vita a tutti e che Dio c'è la mandi buona

Da: Cinzia

Giovedì 20 giugno 2019 11:43:54 Per: Lilli Gruber
Giovedì 20 giugno 2019 11:15:23 Per: Mario Giordano

Il 18 di questo mese ho visto freeom parlava del milite ignoto facendo vedere l'altare della PATRIA - son rimasto sconvolto e adirato nel vedere le gradinate e parte dell'edificio totalmente sporche direi luride, poi mi sono calmato, l'altare della PATRIA rappresenta la mia Italia e questa è l'italia!! e questo è ciò che ci meritiamo, molto probabilmente anzi sicuramente noi italiani meritiamo la dittatura, di qualunque colore purché ci renda civili e democratici - mi perdoni e cerchi di cpmprendermi - cordiali saluti ottavio cannas

Da: Ottavio Cannas

Giovedì 20 giugno 2019 11:15:08 Per: Lilli Gruber

RISPOSTE AD ANNA E AL DOTT. DA PORTO
Quale Cultura di sinistra?. la filosofia astiosa di Cacciari?. a cosa serve?, lo sapeva, Da Porto, che la filosofia non è considerata scienza, per lo meno non quella di Galilei, visto che le ideologie, sue figlie, possono dire tutto e il contrario di tutto?, ha mai provato a esaminare in profondità l'essenza delle sue convinzioni? Mi ripeto: il mio libro la potrebbe aiutare parecchio!
E ora a te, gentilissima Anna. Ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e, domandandomi se tu sei quell'Annamaria che ha già inviato qui un messaggio, oppure quella che ho già incontrato su Facebbok e che storpiava il nome Salvini con "selfini", o tutt'e due. Rispondo a due punti del tuo intervento. Per prima cosa, eliminiamo Berlinguer chiedendoci da dove fosse veramente venuta la spinta a svilire il valore dei titoli di studio (in Università eravamo arrivati perfino a rifiutare un voto che non ci andasse a genio; ti ricordi la storia del "sei" garantito?). Ma la conclusione delle tue parole in merito a ciò è che il grand'uomo si fosse innalzato a paladino dell'innata (come tu giustamente la definisci) furbizia italiana. Dato a Cesara quello che è di Cesara, veniamo al secondo punto, quello del mio libro. L'accenno che hai fatto alle vendite dello stesso è molto fine perché rivela o, per lo meno, induce a chiederci se il livore o il tipo di giornalismo a mezzo di insinuazioni della Gruber ti abbia contagiato. Esiste secondo te solo il fattore denaro alla base di dare alle stampe un libro? Se fosse così avrei scritto un qualche "romanzo di Liala", tanto gradito in generale a "noi" donne, oppure ne avrei scritto uno di scandalistico o di cronaca, tanto caro ai giornalisti d'opinione e/o tuttologi di oggi, dimenticato dopo tre mesi. Ti voglio raccontare un mio segreto espresso in due parti: 1) Appena diplomato, capii che i miei genitori, che mi sono tanto cari, non potevano farcela a mantenermi allo studio, perciò mi cercai un lavoro. Mi scopersi il biblico uomo dai talenti: più di uno, e cercai di sfruttarli; fu così che nacque la mia prima azienda, poi una seconda, poi una terza... Visto che ormai potevo bastare a me stesso, nel frattempo coronai il mio sogno e mi
iscrissi a Sociologia a Trento, Dai miei studi, però, mi parve di accorgermi che qualcosa mancava a quella disciplina. 2) Fu così che divenni ricercatore, ma, al contrario dei professori di stampo metodologico o di derivazione filosofica, mi attenni al metodo sperimentale, quello genuinamente scientifico, e, andando oltre ai timidi tentativi naturali di Wilson e di altri a lui precedenti, che peraltro io non conoscevo fino a un anno fa, allargai le teorie sociologiche all'ambito biologico e a quello naturale. Mi si affacciò il successo: con la mia teoria. che ora ho promosso a Legge, la T4IP sono in grado di risalire alle cause vere, certe e naturali degli eventi di ogni giorno (quindi anche di cosa accade dentro la tua, certamente, graziosa testolina). Velocemente: rifuggendo il nostro cervello dall'ignoto, fonte di ansia e poi angoscia e poi malattia psicosomatica, nel mondo a-scientifico della preistoria si tese a dare risposte fantasiose e magiche agli eventi e queste, per via filogenetica sono giunte fino a noi. Ebbene, mi sono assunto la "mission" di scrostare i cervelli dei miei simili e visto il benessere provenutomi dalle mie attività economiche, lo faccio gratis (con l'eccezione delle spese) per mantenermi la già alta autostima. E lo faccio con tutti i media possibili, compresi i social dei quali evito pettegolezzi, fotografie e cose simili. E, ancora, insegno, E, infine, il libro, di cui sono state vendute copie oltre il previsto, tant'è vero che sarà presto in ristampa, lo utilizzo nelle conferenze e dove insegno (anche in Università) come libro di testo. Ciao. Flavio Formelli.

Da: Flavio Formelli   www.fidaitalia.com

Giovedì 20 giugno 2019 11:10:16 Per: Lilli Gruber

Io ho un concetto etico di giornalismo. Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, sollecita la costante attuazione della giustizia, impone ai politici il buon governo. Se un giornalista non é capace di questo si fa carico di vite umane. Un giornalista incapace, per vigliaccheria o per calcolo, della verità si porta sulla coscienza tutti i dolori che avrebbe potuto evitare, le sofferenze, le sopraffazioni, le corruzioni, le violenze che non é stato capace di combattere". Era quanto scriveva Giuseppe Fava nel 1981 in un suo editoriale sul Giornale del Sud.
Se le rilegga ogni tanto queste parole, dott. ssa Gruber, e provi ad eliminare dai suoi programmi di conduttrice le acredini e i toni aggressivi tendenti a far valere le proprie opinioni personali a discapito di persone che non stanno a genio al "sistema di potere" operante in questo nostro paese dove da parte di politici e giornalisti si accetta senza alcun'ombra di dubbio o perplessità ogni forma di corruzione, lesiva di un normale vivere libero e civile.
La stimavo, un tempo, quando (preistoria ormai!!) conduceva il tg 1 delle 20, 00. Oggi mi amareggia vederla condurre una striscia di approfondimento con un così evidente spirito di parte.
Un saluto e, mi creda, non ho simpatie politiche in questa fase di totale decadenza politica e sociale del nostro paese, cui siamo arrivati grazie anche al "fare" di esperti e preparati uomini di governo.
Anna Vozza (una cittadina italiana che ha sempre votato a sinistra)

Da: Anna Vozza