Emma Goldman

Emma Goldman

Emma Goldman

Biografia

Ci sono voci che si ergono più delle altre. Le loro parole sono strumenti che spronano le folle e le spingono spingersi laddove nessuno mai prima di allora. Queste voci instillano odio e timore perché nulla è più potente degli ideali ed è per questo che piccoli uomini tentano di sopprimerle prima penetrino nella mente dei sognatori. Emma Goldman ha plasmato i cuori di una generazione ed è stata degna rappresentante di quella schiera di anime che con le loro parole hanno segnato i destini di un'epoca.

I primi anni della sua vita

Emma Goldman nasce il 27 giugno 1869 a Kaunas (Kovno) in Lituania ma si trasferisce a San Pietroburgo negli anni dell'adolescenza. La sua famiglia è ebrea e risente del razzismo imperante in quel periodo. Non è però la Russia la terra di concime per la sua mente. A quindici anni infatti si trasferisce negli Stati Uniti d'America, laddove tutto inizia.

Non si sa cosa le abbia fatto scattare la molla del femminismo e quella dell'anarchia; forse la rigida educazione patriarcale del padre o forse un episodio che avvenne durante la sua adolescenza: l'impiccagione di cinque rivoluzionari che non avevano alcuna colpa se non quella di difendere i diritti di lavoratori sfruttati e sottopagati. Fatto sta che la Goldman cresce in uno spirito di rivolta anarchica e femminista con il solo obiettivo di combattere il potere pressante del capitalismo e del maschilismo.

La sua crescita morale avviene quando incontra Johann Most e Alexander Berkman, quest'ultimo suo compagno di ideali e di vita.

La frequentazione degli ambienti anarchici e la lettura di testi ribelli ne affinano la dialettica. Most la spinge a tenere conferenze in pubblico, inizialmente in russo e tedesco.

L'omicidio commesso da Alexander Berkman

Ben presto Emma Goldman si allontana da Most e dal suo gruppo a causa di un evento significativo. Avviene nel 1892 un omicidio ad opera di Berkman. Le ragioni sono semplici e legate allo spirito anticapitalista della coppia. Un proprietario di fabbriche, Henry Clay Frick, ha deciso di ridurre tutti i salari in barba a qualsiasi sindacato e di licenziare gli operai qualora non si fossero sottomessi alla sua politica. Non bastano né gli scioperi né la stampa a fargli cambiare idea e non ci riesce nemmeno Berkman quando gli spara nel suo ufficio riducendolo in fin di vita.

Il giovane compagno della Goldman, al tempo solo ventunenne, viene arrestato e condannato. Il fatto divide l'opinione pubblica e politica tra chi osanna il coraggio e la concretezza del giovane contro il tiranno, chi ne condanna l'atto e chi rimane in una sorta di limbo, deciso a non prenderne le parti. Quest'ultimo era il caso di Most. Uno sgarbo troppo grande per Emma Goldman che decide così di troncare i rapporti.

Emma Goldman in carcere

Nel frattempo la sua dialettica migliora sempre di più. Emma presiede ai più grandi comizi del tempo grazie alla sua capacità di fomentare le folle e sostenere la lotta al regime capitalista. È proprio per questo che il suo nome comincia a girare tra la polizia, impaurita dalla sua autorità. Ciò culmina con il suo arresto nel 1894 per "incitamento alla sovversione".

Rimane in carcere per un solo anno. Alla sua uscita non è più Emma ma "Red Emma" così come la chiamano i giornali, sempre più interessati alle sue vicende rocambolesche.

L'espulsione dagli Stati Uniti

Nel 1906 Alexander Berkman esce di galera e finalmente insieme la coppia rafforza il proprio status, procedendo instancabile verso la propria lotta. Cominciano a pubblicare il giornale anarchico Mother Earth e a partecipare ai diversi comizi politici del tempo.

Ma è con la Prima Guerra Mondiale che la loro battaglia si indirizza con disprezzo e diniego verso il militarismo. Formano la Lega Anti-coscrizione e spingono i giovani chiamati in battaglia a disertare. È la goccia che fa traboccare il vaso. Il governo americano - grazie al lavoro e alla pressione di J. Edgar Hoover - decide di arrestarli ed espellerli dal Paese. La Russia è la nuova meta della coppia.

Questa terra era vista come un miraggio socialista dagli americani, ma la realtà è molto lontana. Red Emma deve fare i conti con la verità. Ovvero che Lenin ha in atto un'aspra battaglia contro gli anarchici, arrestandone i principali esponenti. La rivoluzione sopravviveva ma non era viva.

Ciò spinge la coppia a lasciare la Russia, volando di città in città, battaglia dopo battaglia, alla ricerca di quella scintilla di vita capace di temprare le loro idee. Emma Goldman, in particolare, si avvicina alle idee femministe quando ancora non esiste un vero e proprio movimento. Di fatto la si può definire precorritrice dei tempi, grazie alla sua lotta per l'emancipazione femminile, in particolar modo sul tema del controllo delle nascite.

Gli ultimi anni

Emma Goldman sosta in diverse città (Stoccolma, Monaco, Londra, Barcellona) e in ognuna di esse lascia un pezzo di sé. Diventa un simbolo per la lotta. Partecipa ad ogni comizio anarchico per far valere ancora una volta la propria voce. La polizia continua ad arrestarla ma le parole sono più forti, più tenaci di qualsiasi reclusione.

L'anarchica riesce anche a trovare il tempo per dedicarsi alla sua autobiografia "Vivendo la mia vita", divisa in quattro volumi. Si tratta di uno scritto onesto, passionale e sincero. Un libro che rappresenta pienamente la Goldman, fiera, donna e combattente.

Risulta impossibile descrivere le sue gesta in poche righe, né rappresentare il suo spirito con l'ausilio del linguaggio. Emma Goldman è un concetto inspiegabile: ogni spiegazione ne riduce l'intensità.

Per inquadrare la sua persona basti pensare che muore durante un suo comizio, in preda a un discorso sentito e intenso, a Toronto, in Canada. È il 14 maggio 1940 quando si spegne, poche settimane prima di compiere 71 anni. Ed è proprio il Canada la terra che ne ospita le spoglie.

Curiosità

Una sua celebre frase viene riutilizzata da V, nel film V per vendetta:

Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione!

Una sua frase sulla definizione di anarchia viene citata nella serie tv "Sons of Anarchy":

Anarchia sta per liberazione della mente umana dal dominio della religione. Liberazione del corpo umano dal dominio della proprietà. Liberazione dalle manette e dalle costrizioni del governo. Sta per ordine sociale basato sulla libera associazione degli individui.

Nel film del 1981 "Reds", Emma Goldman è interpretata da Maureen Stapleton, che per il ruolo vinse l'Oscar come miglior attrice non protagonista.

Frasi di Emma Goldman

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