Robert Menzies
Biografia • Lunga guida australiana
Robert Gordon Menzies nasce a Jeparit (Australia) il 20 dicembre 1894. Dodicesimo premier australiano, è stato con i suoi diciotto anni e mezzo di governo il premier più longevo. Il padre, magazziniere, era membro del parlamento statale; anche lo zio ed il suocero di Menzies avranno esperienze nel campo della politica. Straordinariamente orgoglioso della sua discendenza scozzese, veniva soprannominato Ming, derivante da Mingus, la pronuncia scozzese di "Menzies".
Robert Menzies si laurea in giurisprudenza all'Università di Melbourne nel 1918. Ha solo 19 anni quando scoppia la Prima Guerra Mondiale. In breve riesce ad affermarsi come uno dei più importanti avvocati di Melbourne. Nel 1920 sposa Pattie Leckie, figlia di un parlamentare federale.
Nel 1928 investe tutti i suoi risparmi per la campagna elettorale che lo vedrà eletto al parlamento di Vittoria. Dal 1932 al 1934 ricopre il ruolo di vicepremier.
Menzies fa il suo ingresso nella politica federale nel 1934, quando viene eletto al parlamento australiano nelle file del Uap (Partito dell'Australia Unita), partito di orientamento conservatore. Entra immediatamente a far parte del governo Lyons come ministro della giustizia e dell'industria; non passa molto tempo che diventa il numero due del Uap. Menzies è visto come successore naturale di Lyons e conseguentemente non mancano le accuse di volere estromettere il leader. In questo periodo deve fare i conti anche con una battaglia industriale (alcuni lavoratori rifiutavano di raccogliere rottami di ferro da inviare in Giappone), per la quale gli viene affibbiato il soprannome "Pig Iron Bob" (Bob maiale di ferro).
Alle soglie della seconda guerra mondiale Menzies si dimette dai suoi incarichi di governo per protesta contro le accuse che lo vedono inattivo. Poco tempo dopo, il 7 aprile 1939 Joseph Lyons muore.
Dopo una breve transizione di tre settimane, in cui il governo viene guidato da Earle Page, leader del partito agrario, il 26 aprile 1939 Menzies è eletto alla guida del Partito dell'Australia Unita: in tale veste diviene premier. Page rifiuta di entrare nel suo governo e subito Menzies si trova dinnanzi una grave crisi politica. Menzies forma così un governo di minoranza che dura soli pochi mesi, perchè il successore alla leadership del partito agrario, Archie Cameron, sarà d'accordo a un governo di coalizione.
Con lo scoppio della guerra e con alle spalle la personale scelta di non arruolarsi durante la prima guerra mondiale (tema su cui da sempre gli avversari politici facevano leva per sminuire l'immagine di Menzies) la credibilità del primo ministro precipita insesorabilmente.
Nel 1941 Menzies vola in Gran Bretagna per discutere le strategie militari; trascorre mesi in compagnia di Winston Churchill e altri leader, intanto però in Australia la sua posizione politica si deteriora. Tornato in patria, non ha più la maggioranza in parlamento e il 28 agosto 1941 è costretto a dimettersi, sia da premier che da leader del partito. Il suo successore alla carica di Primo Ministro è Arthur Fadden, leader degli agrari.
Menzies, amareggiato dal comportamento dei suoi alleati, che ormai considerava traditori, decide di abbandonare la vita politica.
In seguito alla sconfitta parlamentare del governo Fadden e dopo l'elezione del premier laburista John Curtin, nel 1944 Menzies torna in scena organizzando convegni per discutere la fondazione di un nuovo partito di centro destra, che sia capace di rinnovare l'ormai vetusto Uap.
Nasce così nel 1945 il Partito Liberale. Alle elezioni del 1946 Ben Chifley, successore di Curtin, fa segnare ai laburisti una pesantissima vittoria. Nella stampa conservatrice lo slogan che circola recita "Non possiamo vincere con Menzies".
Gli anni della guerra fredda portano in Australia un forte sentimento anticomunista: il massiccio consenso di cui i laburisti godevano si logora. Il potere torna nelle mani di Menzies che alla fine del 1947 vince le elezioni riconquistando la premiership.
Scoppiata la guerra di Corea Menzies non esita a stringere una forte alleanza con gli Stati Uniti, inviando truppe.
Scoperta l'esistenza di una rete di spionaggio sovietica in Australia che include membri laburisti, gli oppositori di Menzies subiscono un notevole danno di immagine: il partito liberale vince facilmente le elezioni del 1958.
La massiccia immigrazione fa decollare l'industria manifatturiera ed edilizia; questo fatto sommato al massiccio aumento delle esportazioni agricole, portano a un boom economico australiano che per molto tempo conoscerà prosperità e stabilità economica, per tutti merito del buon governo di Robert Menzies.
Nel 1965 Menzies decide di inviare truppe australiane in Vietnam al fianco degli Stati Uniti. Sebbene sia sempre stato molto incline ad accettare e appoggiare la politica estera degli Stati Uniti, Menzies sarà sempre grande e rispettoso ammiratore della Gran Bretagna e della sua regina Elisabetta II.
Si ritira definitivamente dalla vita politica nel mese di gennaio del 1966: il suo successore nella carica di premier e leader del Partito Liberale è l'ex ministro delle finanze Harold Holt.
Dopo le dimissioni viaggia negli Stati Uniti per conferenze e congressi, dando letture e pubblicando due volumi di memorie.
Robert Menzies muore a Melbourne il 14 maggio 1978 a causa di un infarto.
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