Uri Geller
Biografia • A me gli occhi!
Uri Geller, il sensitivo che dichiara di essere in grado di compiere prodigi inaccessibili agli altri esseri umani, nasce il 20 dicembre 1946 a Tel Aviv.
Qui frequenta la scuola dell'obbligo fino all'età di undici anni, per poi trasferirsi a Cyprus e frequentare la Catholic School. Appena diciottenne, si arruola nelle forze armate, più precisamente nei paracadutisti. Sfortunatamente, a seguito di un'esercitazione mal riuscita in cui si verificò un incidente, venne scartato dal corpo. Già a proposito di questo episodio, come capiterà per molte delle attività del sensitivo, circolano voci contrastanti. In un articolo della rivista Haolam Hazeh, un magazine di Hebrew, ad esempio, si racconta che fu "espulso" dai paracadutisti, ma si hanno poche informazioni a riguardo e molti dubbi sulla veridicità della notizia.
Poco tempo dopo questo episodio Geller, dotato di un aspetto molto gradevole, cominciò a lavorare come modello, ma interruppe ben presto questa carriera per non meglio precisati motivi, per dedicarsi invece all'insegnamento. Amante dei bambini, si occupò infatti per alcuni anni dell'istruzione elementare dei bambini della sua città. Fu appunto in un campus educativo che conobbe coloro che avrebbero rappresentato la sua garanzia per il futuro: il signor Shipi Shtrang, di alcuni anni più giovane di lui, e la sorella di quest'ultimo, Hannah. Insieme a loro e con il loro supporto, decise di sfruttare il suo carisma istrionico per fare scalpore sulla gente del posto, producendo fenomeni straordinari. Visto il notevole successo che le sue performance ottenevano, Geller cominciò allora a farsi anche pubblicità, con lo scopo, naturalmente, di aumentare notorietà ed introiti.
Bisogna dire che circa i poteri paranormali di Geller si scatenò fin da subito un vero e proprio putiferio, tra fazioni che lo accusavano di cialtroneria e una massa di adepti che ha sempre creduto in lui fino a farne un vero e proprio personaggio da seguire (se non un vero e proprio guru). Oggetto di attacchi virulenti, alcuni tra i suoi più accesi accusatori, ad esempio, sostengono che già all'epoca delle sue prima apparizioni, Geller si fosse avvalso della collaborazione dei suoi compari, creando un complesso sistema di codici, verbali e gestuali, che avrebbero permesso a Geller di realizzare i fenomeni straordinari che sviluppava in scena.
Con l'aumento crescente della sua popolarità, il sensitivo cominciò comunque ad esibirsi non solo in varie piazze d'Israele ma, sull'onda dell'eco che il suo nome ormai evocava, anche in numerosi luoghi d'Europa. Da qui alla notorietà mediatica, il passo fu assai breve: stampa, televisioni e pubblicazioni di vario genere cominciarono ad occuparsi dello strano personaggio e di quello che, nel bene o nel male, riusciva ad ottenere suggestionando la folla. Si leggeva ad esempio di come avesse scoperto i suoi poteri all'età di circa sette anni, quando le lancette di un orologio si mossero da sole nelle sue mani, o quando si accorse di poter leggere il pensiero della madre. Gli articoli crescevano a dismisura.
Tuttavia, alcune esibizioni di Geller non erano poi così straordinarie. Prestigiatori ed esperti di scena all'epoca non credettero mai alle sue affermazioni, dimostrando di poter replicare i suoi esperimenti, ma questo di certo non bastò a convincere la gente. Nacque la "moda" del paranormale. Sull'onda di questa moda e di questa suggestione, compare all'ombra di Geller pure uno scienziato, il Dr. Andrija Puharich, che si fece promotore di Geller avallando scientificamente i suoi numeri, viatico culturale che non fece altro che aumentare enormemente il successo del sensitivo.
Tuttora, invece, gli scettici del paranormale vedono in Geller il loro nemico numero uno. In Italia il Cicap (sigla che identifica il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), si è scagliato più volte contro Geller, tacciandolo di essere senz'altro un abile prestigiatore ma di essere nella sostanza nient'altro che un truffatore. In questa campagna anti-Geller il Cicap si avvale della collaborazione dell'illusionista James Randi, il quale peraltro non è mai giunto ad un concreto "faccia a faccia" con Geller (in verità perchè Geller si è sempre sottratto al confronto).
Ad ogni buon conto, la carriera di Geller si è sviluppata come detto in modo più che degno, riuscendo a mantenersi sempre al riapro delle più devastanti critiche. Solo per elencare qualche sua attività, basti dire che è consulente psichico per i giocatori della Premier League (la serie A britannica) e per industriali, manager e piloti di Formula Uno. Come giornalista, scrive per The Times, Computer Active e GQ e pubblica articoli su quotidiani e riviste di tutto il mondo. È inoltre vice-presidente onorario del Royal Hospital for Children a Bristol e del Royal Berkshire Hospital, nei pressi della sua residenza sul Tamigi.
Amante del viver sano e dello sport, Uri Geller non solo è vegetariano, ma ama percorrere quaranta miglia al giorno sulla sua bicicletta da corsa. Ha due figli, cinque cani ed è autore di dieci best seller, inclusi i romanzi "Ella" e "Dead Cold".
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