Ernst Jünger
Biografia • A breve distanza dal regime
Ernst Jünger nasce a Heidelberg (Germania) il giorno 29 marzo 1895. Cresciuto nella città di Hannover, studia Filosofia e Scienze naturali presso l'università di Lipsia, iniziando successivamente una carriera di entomologo.
Partecipa come volontario alla Prima guerra mondiale: per il suo impegno nei combattimenti gli viene assegnata una Croce al merito, la più alta onorificenza prussiana.
Junger pubblicherà poi l'autobiografia dal titolo "Nelle tempeste d'acciaio", in cui descriverà le esperienze belliche idealizzando la guerra come prova di coraggio e presa di coscienza di ignote dimensioni psichiche.
Il periodo che segue la grande guerra è confuso, e vede Ernst Jünger militare in vari movimenti. In questi anni scrive per alcune riviste di destra. Critica la democrazia della Repubblica di Weimar, ma non appoggerà attivamente il Partito nazional socialista di Adolf Hitler, rifiutandosi anche di dirigere l'unione nazista degli scrittori.
Dopo la Seconda guerra mondiale viene comunque accusato di connivenza con il regime, nonostante nei suoi scritti (in particolar modo nei "Diari") appaia evidenteil il proprio disprezzo per i crimini nazisti: persino l'intellettuale ebrea Hannah Arendt descriverà in modo preciso quanto Junger fosse da annoverare agli oppositori di Hitler.
Sempre in questi anni lo scrittore tedesco intrattiene una fitta corrispondenza con i principali intellettuali tedeschi, da Carl Schmitt a Martin Heidegger.
Con Mircea Eliade, dal 1960 al 1972, dirige la rivista "Antaios", pubblicata dall'Editore Klett di Stoccarda.
L'opera di Junger si concentra sull'analisi della modernità, un campo in cui le sue potenti intuizioni ne faranno uno degli intellettuali più discussi del XX secolo. Anche i suoi comportamenti anti convenzionali - come ad esempio la sperimentazione dell'LSD - saranno una particolarità di questo intellettuale tedesco.
La prosa di Junger è limpida e fredda, e tende a trasfigurare la realtà in allegoria. Sopravvissuto a due guerre, è vissuto fino all'età di 103 anni, morendo (a Wilflingen) il 17 febbraio 1998, cinque anni dopo il figlio Alexander, fisico, morto suicida.
Principali opere di Ernst Jünger:
- L'Operaio. Dominio e forma
- Sulle scogliere di marmo
- Irradiazioni. Diario (1941-1945)
- Nelle tempeste d'acciaio
- Eumeswil
- Le api di vetro
- Il contemplatore solitario
- Oltre la linea (con Martin Heidegger)
- Il nodo di Gordio (con Carl Schmitt)
- Heliopolis
- La forbice
- Il problema di Aladino
- Un incontro pericoloso
- Due volte la cometa
- La pace
- Scritti politici e di guerra (3 volumi)
- Il Tenente Sturm
- Boschetto 125
- Lo stato mondiale. Organismo e organizzazione
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