Carlos Castaneda
Biografia
Carlos César Salvador Aranha Castañeda, più noto come Carlos Castañeda o, nella versione anglofona, Castaneda, nasce il giorno di Natale del 1925 a Cajamarca (Perù) secondo alcune fonti, e a San Paolo del Brasile secondo altre. Muore a Los Angeles all'età di 72 anni, il 27 aprile 1998, per le complicazioni di un tumore. La sua opera è circondata dal mistero: a tutt'oggi non è chiaro quanto vi sia di autobiografico nei suoi racconti e quanta sia la finzione.
Carlos Castaneda: la formazione e il trasferimento negli Stati Uniti
La sua formazione è quella di antropologo ma, intorno al 1968 si afferma come scrittore. Molte fonti lo considerano però uno sciamano, un "ponte" tra il mondo terreno e quello ultraterreno.
La sua infanzia sarebbe infatti trascorsa a San Paolo del Brasile, dove sarebbe entrato in contatto con pratiche spiritistiche e sciamaniche locali. Negli anni Cinquanta si trasferisce negli Stati Uniti, dove potrebbe aver frequentato l'Università della California. Di certo, nel 1957 Castaneda viene adottato da una famiglia di Los Angeles.
Gli insegnamenti di Don Juan
La sua opera fa ampiamente riferimento a Don Juan, personaggio che sembra essere don Juan Matus, un indiano yaqui incontrato dall'allora antropologo Castaneda nel 1961. Don Juan diventa il maestro di Castaneda e lo inizia alle pratiche sciamaniche. La sua figura è presente in tutti i libri di Castaneda.
Il tirocinio di Carlos Castaneda con don Juan dura 13 anni, nel corso dei quali lo sciamano fa ampio ricorso alla droga per far sperimentare allo scrittore stati alterati di coscienza. Secondo lo stesso Castaneda, prima di incontrare lo sciamano è prigioniero dell'educazione ricevuta, ma le droghe lo aiutano a liberarsi dei pregiudizi e a diventare "fluido": condizione essenziale per entrare nel mondo di don Juan e raggiungere la libertà tramite la consapevolezza dell'essere, scopo ultimo della vita terrena.
Gli sciamani come don Juan sono essenzialmente pratici. Per loro esiste solo un universo predatorio in cui intelligenza o consapevolezza sono il prodotto di sfide di vita o di morte. Egli si considerava un navigatore dell'infinito e diceva che per navigare nell'ignoto, come fa uno sciamano, si ha bisogno di pragmatismo illimitato, sconfinata sobrietà e fegato d'acciaio.
Il pensiero di Castaneda
Attraverso i libri di Carlos Castaneda, si può sintetizzare il pensiero dello scrittore come un percorso lungo le strade che "hanno un cuore". Se una strada (ovviamente metaforica) ha un cuore, è una strada giusta, altrimenti è una strada inutile ("Gli insegnamenti di Don Juan").
Nel cammino è importante non distrarsi (rifiuto dell'autoindulgenza). Le mete da raggiungere, che diventano ostacoli, sono quattro:
- paura
- lucidità
- potere
- vecchiaia
Nella vita è necessario raggiungere la consapevolezza di disporre di poteri che, sviluppati, permettono di arrivare alla "padronanza dell'intento". La padronanza è il "movimento controllato" del punto di unione, il centro energetico della sfera luminosa di energia dell'uomo in cui si mette insieme la nostra percezione, che risulta il responsabile della nostra percezione sensoriale.
Ogni sensazione, sentimento o azione dell'individuo è determinata dalla posizione del punto di unione. Il suo movimento consapevole permette una percezione differente e l'ingresso in mondi diversi dal nostro.
Mentre i piccoli movimenti comportano cambiamenti percettivi altrettanto piccoli, i grandi cambiamenti sono quelli a cui tende il guerriero, in quanto comportano cambiamenti sostanziali.
Il guerriero è colui che "osa con misura": fa cose, forse non pericolose, ma che agli occhi degli altri e anche ai propri appaiono folli (e infatti Carlos Castaneda parla di "follia controllata"), avendo come obiettivo finale l'amore.
Le critiche
Il successo gli arride fin dal primo libro, "Gli insegnamenti di Don Juan: una via Yaqui alla Conoscenza", pubblicato nel 1968. Nel 1973 la prestigiosa rivista Time gli dedica l'articolo di copertina. Da questo momento, Castaneda si sottrae all'opinione pubblica e non riappare che nel 1990.
Nel frattempo, incontra il regista Federico Fellini che è intenzionato a girare un film sullo scrittore: Fellini tuttavia rinuncia, per gli ostacoli frapposti dalla comunità sciamanica, timorosa che attraverso il film ne vengano rivelati alcuni segreti, oltre che per l'improvvisa, quanto misteriosa, sparizione dello scrittore stesso.
Nel frattempo contro lo scrittore si levano critiche che lo accusano di avere sostanzialmente ripreso il lavoro di altri antropologi. Altri tentano, senza riuscirvi, di ricostruire gli eventi narrati nei libri, associandoli alla vita dello scrittore: da questa mancata ricostruzione, deriva una sostanziale sfiducia nella veridicità dei suoi racconti. Parte delle critiche si accentrano anche sull'uso e la descrizione delle sostanze psicotrope.
Libri di Carlos Castaneda
I libri pubblicati da Castaneda sono i seguenti, citati nell'edizione italiana e tutti editi da Rizzoli:
- Gli insegnamenti di Don Juan
- Una realtà separata
- Viaggio a Ixtlan
- L'isola del Tonal
- Il secondo anello del potere
- Il dono dell'aquila
- Il fuoco dal profondo
- Il potere del silenzio
- L'arte di sognare
- Tensegrità-Passi magici
- La ruota del tempo
- Il lato attivo dell'infinito
Frasi di Carlos Castaneda
Foto e immagini di Carlos Castaneda
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