Gianni Baget Bozzo
Biografia • Fede e politica
Giovanni Battista Baget Bozzo nasce a Savona il giorno 8 marzo 1925. Conseguita la laurea in Giurisprudenza, si lega al partito della Democrazia Cristiana; in un primo momento segue la linea politica vicina a quella di Paolo Emilio Taviani e di Fernando Tambroni; solo successivamente si avvicina al gruppo della Dc romana di Pietro Giubilo, Paolo Possenti e Vittorio Sbardella.
L'arcivescovo di Genova Giuseppe Siri ordina sacerdote Baget Bozzo Gianni il giorno 17 dicembre 1967, all'età di 42 anni. Gli viene affidata la cura della rivista "Renovatio", fondata dallo stesso cardinale Siri e caratterizzata da un'impronta conservatrice.
Alla fine degli anni '70 si avvicina a Bettino Craxi, spinto dalla propria avversione per il compromesso storico fra Democrazia Cristiana e Partito Comunista Italiano; Baget Bozzo vede in Craxi l'ispiratore di una sinistra moderata e socialdemocratica, antagonista del comunismo.
Nel 1984 si candida per il Psi (Partito Socialista Italiano) al Parlamento europeo. Un anno dopo il cardinale Siri lo sospende a divinis (sanzione disciplinare comminata dalla Chiesa cattolica) per aver violato la norma della Chiesa cattolica che vieta al clero di assumere cariche politiche o istituzionali senza esplicito permesso.
Baget Bozzo si ricandida con successo nel 1989: rimane nel parlamento europeo a Strasburgo fino al 1994. Alla scadenza del suo mandato politico viene riammesso all'esercizio di tutte le funzioni sacerdotali.
Negli anni '90, con il profondo mutamento dello scenario politico in Italia, conseguente allo scandalo "Mani Pulite", Baget Bozzo decide di continuare il suo impegno in politica su posizioni opposte a quelle della nascente coalizione dei Progressisti. Lascia così il Psi e nel 1994 per entrare nel nuovo partito "Forza Italia", fondato da Silvio Berlusconi. Per Forza Italia Baget Bozzo redige la "Carta dei valori". Negli anni a venire sarà sempre tra i consiglieri più vicini a Silvio Berlusconi.
Durante la sua carriera politica e sacerdotale, in questi anni, collabora con diverse testate giornalistiche tra le quali "Panorama" e i quotidiani "Il Giornale", "La Stampa" e "Il Secolo XIX". Baget Bozzo riveste inoltre la carica di direttore responsabile del periodico telematico "Ragionpolitica".
Dal punto di vista religioso Baget Bozzo è stato un sostenitore dell'insegnamento teologico di Joseph Ratzinger, fin dai tempi dell'elezione di questi a prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede (nell'anno 1981). Tra le varie opere di saggistica religiosa da lui scritte (fin dalla fine degli anni '60) ricordiamo "La metamorfosi della cristianità", "Il Dio perduto" (1980), "L'Anticristo" (1980), "Profezia. Il Cristianesimo non è una religione" (1980), "Dio e l'Occidente: lo sguardo nel divino" (1995), "Il futuro del cattolicesimo. La Chiesa dopo papa Wojtyla" (1997), "L'intreccio. Cattolici e comunisti 1945-2004" (2004), "Tra nichilismo e Islam. L'Europa come colpa" (2006).
Gianni Baget Bozzo muore all'età di 84 anni, nel sonno, il giorno 8 maggio 2009 a Genova.
Aforismi di Gianni Baget Bozzo
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