John Quincy Adams
Biografia
Il sesto Presidente degli Stati Uniti d'America, John Quincy Adams, nasce l'11 luglio del 1767 nel Massachusetts, a Braintree. È figlio di un avvocato, John Adams - 2° Presidente degli Stati Uniti d'America - e di Abigail.
I viaggi in gioventù
All'età di dodici anni segue il padre, inviato come plenipotenziario a Parigi dal Congresso Continentale con lo scopo di definire e precisare l'alleanza tra la corte francese e le colonie ribelli nei confronti della madrepatria inglese.
Un paio di anni più tardi è a San Pietroburgo, in Russia, accanto a Francis Dana, diplomatico statunitense, per una missione il cui obiettivo è fare in modo che la zarina Caterina II riconosca il nuovo stato dell'America del Nord. Tornato a Parigi, John ha l'opportunità di studiare all'università della Sorbona, e successivamente si sposta nei Paesi Bassi per completare la propria istruzione. Inviato qui come plenipotenziario, segue le lezioni dell'Università di Leida.
Dopo avere viaggiato in Germania, in Danimarca, in Svezia e in Finlandia e avere imparato a parlare l'olandese e il francese, torna negli Stati Uniti per studiare scienza politica e arte all'Università di Harvard.
Verso una carriera politica
In effetti, sin da giovane John Quincy Adams aveva mostrato una notevole passione nei confronti della politica. Come aveva dimostrato nel 1784, quando era stato nominato ministro a L'Aia, nei Paesi Bassi, e nel 1797, quando era stato scelto come diplomatico a Berlino (e con questo incarico si era occupato di revisionare il trattato di commercio tra il Regno di Prussia e gli Stati Uniti).
Così, una volta conclusi gli studi, Adams viene eletto tra le fila dei federalisti al Senato statunitense, andando a far parte del partito politico che fa capo direttamente a suo padre. Dopo poco tempo, però, il partito federalista si scioglie, e così nel 1808 John decide di aderire al Partito Democratico-Repubblicano. Questo per altro era stato fondato da un grande avversario politico del padre, cioè Thomas Jefferson.
L'isolazionismo in politica estera, l'agrarianismo in politica interna e il nazionalismo sono i valori principali del partito in cui John Quincy Adams pensa di riconoscersi.
Ambasciatore in Russia
Nel 1809 egli viene accreditato come ambasciatore statunitense in Russia dal presidente James Madison. Gli viene assegnato, dunque, un compito molto importante, anche perché all'epoca la Russia è il solo Paese a non aver partecipato al blocco continentale che era stato imposto all'Europa da Napoleone Bonaparte, con il fine di distruggere l'economia britannica.
Insomma, gli Stati Uniti possono commerciare solo con la Russia in quegli anni, ed è anche per questo motivo che Adams è presente, nel 1812, in occasione della campagna di Russia di Napoleone.
Negoziati storici
Successivamente John Quincy Adams prende parte ai negoziati di pace che coinvolgono il Regno Unito. Da qui scaturisce la ratifica del trattato di Gand che viene sottoscritto nel dicembre del 1814. Esso conclude definitivamente la guerra tra gli statunitensi e gli inglesi.
Dopo essere stato per un anno ministro a Londra e a Parigi, John viene richiamato in patria, e nel 1817 viene nominato dal presidente James Monroe Segretario di Stato. Con questo ruolo negozia il trattato Adams-Onìs con la Spagna nel febbraio del 1819. In virtù di tale accordo, la Spagna cede la Florida agli Stati Uniti, e questi ultimi in cambio rinunciano ad esercitare rivendicazioni sul Texas. Così, l'influenza spagnola sul continente nordamericano si esaurisce.
John Quincy Adams, inoltre, contribuisce attivamente alla redazione della Dottrina Monroe, che viene annunciata il 2 dicembre del 1823 al Congresso. In funzione di essa alle potenze europee viene proibito qualsiasi intervento militare nel continente americano (e, d'altro canto, gli Stati Uniti palesano il proprio disinteresse per quel che accade in Europa). Questo sarà il principio della politica estera Usa per il secolo successivo.
John Quincy Adams, Presidente degli Stati Uniti
Nel novembre del 1824 Adams decide di presentarsi alle elezioni presidenziali, sfidando Andrew Jackson. Né l'uno né l'altro, tuttavia, riescono a ottenere la maggioranza assoluta dei Grandi Elettori o la maggioranza dei voti popolari. Così è direttamente la Camera dei Rappresentanti a scegliere John Quincy Adams come nuovo capo dello Stato.
È la prima e ultima volta nella storia delle elezioni dei presidenti degli Stati Uniti, il vincitore viene scelto così. Ed è anche la prima volta che una First Lady è non americana: la moglie di Adams, Louisa, che ha sposato John il 26 luglio del 1797 a Londra, è infatti inglese, figlia di un aristocratico britannico.
Inizia così il mandato del 6° tra i Presidenti degli Stati Uniti d'America. Nel corso del suo mandato John prosegue la messa in pratica della Dottrina Monroe, a dispetto di un'opposizione interna piuttosto forte. In politica estera rafforza la presenza americana in Sudamerica. Inoltre, concorda un confine favorevole sulla costa settentrionale con la Russia e fa trasferire le tribù dei nativi americani a ovest.
Con gli anni, il Partito Democratico-Repubblicano si scinde. Ciò determina un indebolimento della posizione di John Quincy Adams. Sconfitto alle elezioni del 1828, dove si era presentato in qualità di candidato dei Repubblicani Nazionali (che si sarebbero poi riuniti nel Partito Repubblicano), l'ex presidente statunitense si ritira a Braintree, nella fattoria di famiglia.
Gli ultimi anni
Torna a fare politica dal 1831. Viene, così, eletto deputato al Congresso per il Massachusetts, e nel corso della sua attività parlamentare è presidente del Committee on Manufactures, contribuendo alla stesura del Tariff Act, un trattato protezionistico che porterà alla Guerra di Secessione.
John Quincy Adams muore all'età di ottant'anni, il 23 febbraio del 1848, a Washington. Il suo corpo viene seppellito a Quincy, presso la United First Parish Church.
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