Max Ophüls
Biografia • L'andamento musicale dei film
Max Ophüls nasce il 6 maggio del 1902 a Saarbrücken, Germania, in una famiglia di industriali del settore tessile di origini ebraiche. Inizia la sua carriera come giornalista, ma abbandona la carta stampata per il teatro quando ha solo 19 anni. In questo stesso periodo cambia il suo nome per non creare imbarazzi alla sua famiglia, il cui lavoro avrebbe potuto essere danneggiato dalla sua carriera artistica. Il suo vero cognome è infatti Oppenheimer: sceglie così il cognome Ophüls.
Nel periodo compreso tra il 1921 e il 1924 lavora prevalentemente come attore sia in Germania che in Austria, poi dal 1924 si concentra sull'attività di regista. In questo stesso periodo comincia a cimentarsi anche nel settore della produzione teatrale assumendo la direzione del Burgtheater di Vienna. Il suo lavoro lo porta a viaggiare molto, e si sposta da Berlino a Francoforte, da Stoccarda a Dortmund.
Alla fine degli anni Venti, il suo interesse si concentra maggiormente sul cinema e comincia a lavorare in Germania presso la UFA film. Dopo un breve apprendistato come assistente alla regia nel film di Antole Litvak "No more love", debutta come regista nel 1930 con un film per bambini.
Intanto la permanenza in Germania diventa molto difficile, a causa del sempre più insistente clima antisemita. Prima di emigrare, Max Ophuls gira il film "Liebelei" (1933) tratto da un'opera teatrale di Arthur Schnitzler. Proprio mentre sta ultimando le riprese del film, i nazisti arrivano al potere, e i censori del regime cancellano il suo nome dal film. Max decide allora di partire per la Francia insieme alla moglie, l'attrice Hide Wall, e al figlio Marcel (che diventerà un apprezzato documentarista).
Il primo film che dirige in Francia è una sorta di rifacimento di "Liebelei" dal titolo "Una storia d'amore" (1933). Nello stesso periodo lavora anche in Italia dove gira il film "La signora di tutti" (1934) e in Olanda dove gira "Gli scherzi del denaro" (1936). Nel 1938 gli viene attribuita la cittadinanza francese e, nello stesso anno, gira la sua versione cinematografica del romanzo di Goethe "I dolori del giovane Werther".
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, Max Ophüls è chiamato alle armi. Dopo un breve periodo di addestramento, viene inviato alla divisione radio della propaganda ministeriale. Per circa cinque mesi si occupa di una trasmissione radiofonica anti-nazista in lingua tedesca. La supremazia militare tedesca lo mette, però, nuovamente in pericolo. È costretto ancora a fuggire con la sua famiglia prima nel sud della Francia e poi in Svizzera, dove dirige due rappresentazioni teatrali: "Romeo e Giulietta" ed "Enrico VIII e la sua sesta moglie".
Alla fine, però, per potersi garantire una tranquillità duratura emigra negli Stati Uniti, precisamente ad Holywood, dove sbarca nel 1941. Ma l'America non lo attende a braccia aperte: sia per il suo stile di regia che non è molto utilizzato da quelle parti, sia per la presenza ormai consistente di registi europei rifugiatisi negli Stati Uniti allo scoppio delle guerre mondiali.
Max rimane senza lavoro per circa cinque anni, fino a quando, grazie all'intercessione dell'amico e ammiratore Preston Sturges, riesce a lavorare come regista nel film "Vendetta" (1946), prodotto dal magnate Howard Hughes. Purtroppo le riprese del film vengono interrotte a causa del crac finanziario di Hughes, e "Vendetta" vedrà la luce solo nel 1949.
La partecipazione al progetto consente tuttavia a Max Ophüls di cominciare la sua carriera americana. Gira così il film "L'esilio" (1947) che non avrà un grande successo: la critica, infatti, pur applaudendo la sua regia, accoglie piuttosto tiepidamente il film.
Il film successivo, però, "Lettere da una sconosciuta" (1948) lo consacra, diventando nel tempo uno dei suoi film più celebri. Nel 1950 ritorna in Europa e precisamente in Francia, dove continua la sua carriera di regista. Gira "La ronde", "Il piacere" e "I gioielli di Madame De", in cui recita anche Vittorio De Sica. In questi film affina il suo stile, basato su una visione tragica e malinconica della vita presentata al pubblico in maniera leggera e apparentemente frivola.
Si fa inoltre sempre più evidente la particolare maniera di girare con inusuali carrellate circolari che conferiscono ai suoi film un andamento quasi musicale.
Nel 1955 gira il suo ultimo film: "Lola Montès", poi in parte rimaneggiato dalla casa di produzione. Max Ophüls muore in Germania, ad Amburgo, a seguito di un attacco cardiaco il 25 marzo del 1957. Non viene sepolto in suolo tedesco: riposa nel celebre cimitero parigino di Père Lachaise.
Aforismi di Max Ophüls
Foto e immagini di Max Ophüls
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