Napoleone II
Biografia • Animo infelice
Dopo la prima esperienza matrimoniale con Giuseppina di Beauharnais, rimasta infruttuosa dal punto di vista della prole, Napoleone I vedrà nascere il suo primo ed unico figlio (legittimo) dal suo secondo matrimonio, quello contratto il 2 aprile 1810 con l'arciduchessa d'Austria Maria Luisa. E quando, il 20 marzo 1811, il bimbo viene alla luce, l'impero paterno attraversa momenti di massima gloria e la sua espansione appare inarrestabile.
Proclamato "re di Roma" ancor prima della nascita, è dunque in questo clima di maestosità e imponenza che viene al mondo Napoleone Francesco Bonaparte. Anche in Italia la nascita del "re di Roma" desta molti entusiasmi perché si cominciano a riporre in lui le speranze di unità nazionale. Ma di lì a poco gli eventi prendono una piega decisamente inattesa: coalizzatesi contro la Francia, il 30 marzo 1814 le potenze europee invadono Parigi che capitola e, qualche giorno dopo, Napoleone I abdica in favore del figlio, nella sottaciuta speranza che gliene venga riconosciuto il diritto. Ma è speranza vana, dato che l'11 aprile la corona francese viene restituita ai Borbone, nella persona di Luigi XVIII.
Abbandonato da tutti, Napoleone Francesco viene condotto da Maria Luisa presso la corte del nonno Francesco II a Vienna, il quale lo tiene con sé in una custodia per certi aspetti forzata, vietandogli, tra l'altro, di usare il proprio nome e nominandolo duca di Reichstadt, in Boemia.
Segue la fase dei "Cento Giorni", che vede Napoleone I riprendere il potere e perderlo nuovamente e definitivamente a Waterloo; nel giugno 1815 l'imperatore abdica nuovamente in favore di suo figlio che assume il nome di Napoleone II, imperatore dei Francesi. In senso meramente tecnico Napoleone II detiene la corona imperiale dal 22 giugno 1815, data dell'abdicazione, fino al rientro a Parigi di Luigi XVIII, avvenuto l'8 luglio successivo. In concreto, però, vivendo a Vienna, egli non ha potuto esercitare alcun potere.
Dal suo esilio definitivo di Sant'Elena Napoleone I tenta molte volte di avere il figlio presso di sé, ma inutilmente; la notizia della sua morte, nel 1821, è un duro colpo per il giovane erede il quale sente accrescere l'ostilità verso la famiglia materna e l'attaccamento orgoglioso nei confronti del padre. Ha un breve risveglio nel 1830, con la rivoluzione di Parigi, quando i bonapartisti prendono ad acclamarlo ed anche dall'Italia giungono incoraggiamenti a scendere in campo.
Ma a soli 21 anni Napoleone II muore di tisi, a Schonbrunn (Vienna), il 22 luglio 1832.
Qualche decennio più tardi il grande drammaturgo francese Edmond Eugène Alexis Rostand, già autore, fra gli altri, del celebre "Cyrano de Bergerac", idealizzerà la vita di Napoleone II con l'opera "L'Aiglon", un dramma di grande successo che ripercorre in termini esistenziali la triste vicenda dell'infelice figlio dell'imperatore. L'opera varrà a Rostand l'investitura a membro dell'Académie française.
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