Ultimi commenti alle biografie - pagina 1230
Martedì 23 marzo 2021 13:54:36
Per: Guido Bertolaso
[Vaccino Covid]
Buongiorno sig. Bertolaso, come tanti stiamo aspettando il vaccino per i ns. genitori, mia mamma ha 87anni e siamo di Cernusco s/Naviglio (MI), ho sentito che in paese quasi nessuno è stato vaccinato oppure è stato mandato chissà dove.
Abbiamo qui a Cernusco un Ospedale e anche uno a Melzo, piuttosto che S. Raffaele, perchè non facciamo andare lì i ns. anziani anzichè dirottarli chissà dove.
Inoltre le chiedevo ho avuto due operazioni a cuore aperto per la sostituzione della valvola mitralica, quindi sto prendendo il coumadin, vanno bene tutti i vaccini ? ?
la ringrazio anche se capisco che lei non ha la bacchetta magica, ma le persone non sanno più a chi rivolgersi per avere informazioni corrette.
Buona giornata
Anna Santambrogio
Da: Anna Maria Santambrogio
Martedì 23 marzo 2021 11:24:29
Per: Massimo Gramellini
Buonasera signor Gramellini. Mi chiamo Mariangela Franceschini e sono una maestra di scuola elementare, La seguo sempre il sabato sera, soprattutto adesso che siamo tutti in casa. La sua trasmissione per me è al tempo stesso stimolante e istruttiva. Il sabato è un appuntamento fisso in famiglia. Già, ho la fortuna di essere in famiglia avendo un marito e due figli di 20 e 17 anni. Anche loro sono a casa, ma non sono "depressi", come spesso sento dire riguardo ai figli costretti in casa. Se posso trovare qualcosa di "buono" in questa pandemia è proprio avere avuto la possibilità di stare di più con i miei figli, con la mia famiglia. Questi tempi più distesi fanno bene ai rapporti umani e consolidano gli affetti più cari.
Le affido queste mie riflessioni se non è per lei un disturbo.
Da molto tempo ascolto, leggo e subisco tante chiacchiere sui social, sui giornali, ovunque.
Si sente parlare di “didattica a distanza”: tutti sono in grado di dare giudizi, consigli, infangare il lavoro altrui e calunniare gli insegnanti.
Dopo un anno avverto la frustrazione e non riesco più a tacere.
Insegno da ventisette anni nella scuola elementare italiana con grande impegno e dedizione, ma soprattutto con tanta passione dato che è questo il lavoro che volevo fare da grande.
Noi insegnanti abbiamo un ruolo importantissimo:
formare menti libere, critiche.
È una responsabilità che sentiamo profondamente, infatti ci prepariamo, ci formiamo, ci auto-formiamo sempre, dando MAI niente per scontato.
L'arrivo del Covid però ha messo a dura prova la nostra professionalità. Tutto quello che oramai era per noi semplice, facile, grazie all’esperienza acquisita, è diventato complesso e inaccessibile.
Come sempre ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo affrontato il problema. Le scuole hanno messo in campo i migliori formatori, hanno acquistato piattaforme sicure ed efficaci. Tutto questo però non sarebbe stato sufficiente senza un impegno da parte nostra e senza che ognuno di noi avesse avuto voglia di mettersi in gioco sul serio.
Fare Didattica a distanza significa preparare lezioni molto diverse da quelle che facevamo in presenza.
Occorre calibrare bene i contenuti, i tempi, le singole parole studiare tutto nei minimi particolari. Ciò comporta stare ore ed ore a pianificare una lezione che poi dovrà durare cinquanta minuti, niente deve andare storto.
Io credo che ogni insegnante abbia dovuto rimodulare il proprio modo di insegnare e so per certo che tutti hanno dato il massimo.
Sentir dire dai “non addetti ai lavori” che la DAD non serve a nulla mi fa male perché calpesta il nostro lavoro, i nostri sforzi, la nostra passione.
È certo che la DAD non è come la didattica in presenza altrimenti si potrebbe continuare anche dopo l’emergenza con questa modalità!
Gli insegnanti però cercano di tenere “in vita” l’interesse dei bambini, la socialità, la felicità, la motivazione, le conoscenze acquisite fino ad ora.
Quindi penso che sia opportuno che a parlare di DAD o di argomenti attinenti, siano solo gli insegnanti, come è giusto che di malattie parlino solo i medici, di progettazione di case gli ingegneri e così via.
Oggi tutti si sentono “mancati” insegnanti. Eppure personalmente per accedere a questa professione ho impiegato tanti anni ed ho intrapreso un percorso serio e faticoso. L’esperienza poi è ciò che ti permette di assaporare a pieno questo mestiere. Ogni giorno mi sento fortunata a fare questo lavoro perché i bambini ti fanno rimanere ingenui e puliti come loro.
Anche durante la DAD a volte con i miei alunni riusciamo a ritagliarci momenti di scherzo, confidenze, affetto, perché per loro sei sempre TE, la loro maestra, ti vogliono bene, ti rispettano, ti ascoltano e vogliono essere ascoltati.
Il problema dello SCHERMO è nostro, dei grandi!
Concludo dicendo che comprendo pienamente il grande disagio delle famiglie, ci mancherebbe, ma occorre che ci sia più rispetto per il lavoro altrui e che si comprenda che in questo momento le cose più importanti sono la salute e le vite umane, tutto il resto si può risolvere in qualche modo.
Mariangela Franceschini
Da: Mariangela Franceschini
Martedì 23 marzo 2021 10:54:06
Per: Bianca Berlinguer
Dottoressa Berlinguer buongiorno
seguo con assiduità il suo programma e vorrei sottoporLe una singolarità sull'andamento COVID in Italia, che mi pare non sia mai stato affrontata e commentata nelle varie trasmissioni televisive e neppure sulla carta stampata.
Ho rilevato che - probabilmente da sempre - ma con certezza da inizio Gennaio ad oggi, il numero dei morti per COVID registrati ufficialmente nelle DOMENICHE, è sempre drasticamente inferiore (dal 20 al 50 %) alla media della settimana precedente e della settimana seguente.
Il fenomeno - come si può facilmente verificare - non è casuale ma è sistematico e quindi deve avere necessariamente una motivazione (forse ritardi burocratici di registrazione ? ? ). Considerato che l'argomento in questione è - purtroppo - molto serio, valutate se non meriti una citazione ed una spiegazione da parte di uno dei tanti esperti che intervengono sull'argomento COVID, nella Sua trasmissione.
Cordiali saluti. Giovanni Chiappini
Da: Giovanni Chiappini
Martedì 23 marzo 2021 10:52:20
Per: Antonella Viola
Gent. ma Dott. sa Viola Antonella,
sono Binosi Luciano il papà di Gianluca inserito in una RSD, con l’aiuto della Provvidenza, l’ATS, Associazioni del settore disabilità e l’impegno di alcuni genitori, siamo riusciti a smuovere sistemi e protocolli facendo vaccinare tutta la residenza dove mio figlio è ospite. Ora Le chiedo gentilmente, cosa succederà a mio figlio e ai suoi compagni adesso che sono stati vaccinati? Potranno uscire e ritornare, rispettando le solite misure di sicurezza, presso le proprie famiglie come da anni hanno sempre fatto prima della pandemia? Se ciò sarà possibile quello che ci spaventa di più, visto le disposizioni ancora in atto per i loro rientri in residenza, (2 tamponi a distanza di 72 ore e 14 giorni di isolamento nel proprio nucleo questo è quello che ad oggi fanno riferimento certe Direzioni), ci addolorano e ci danno la sensazione di essere considerate più come punizioni e mortificazioni per aver usufruito di un permesso per vedere i propri genitori. Una disposizione che non serve a nulla dal nemmeno che al rientro rimangono a stretto contatto con i loro compagni, una precauzione che ha solo la funzione di umiliarli e privarli di alcune attività gratificanti per loro, mentre, per i loro famigliari, aumentano sempre di più le angosce. Ora Le chiedo, visto che saranno trascorse 3 settimane dal secondo vaccino per le festività Pasquali, non crede che ci sia la possibilità di farli venire a casa senza imporgli l’isolamento al rientro, altrimenti a cosa è servito vaccinarli! A molte categorie verranno fatte delle concessioni, perché a questi non viene fatta una delibera per svincolarli o limitarne i disagi di questi ingiusti protocolli usati dalle Direzioni dopo 13 mesi di chiusura nel proprio nucleo, cosa aspettano che regrediscano e non avvertano più nessun desiderio d’amore nei confronti dei propri genitori o parenti? Nell'augurarci che queste persone messe alla Direzione delle RSD si ravvedano degli errori commessi per aver fatto prevalere la difesa della propria persona invece di occuparsi degli ospiti anche se sono stati protetti dal contagio e tutelati nella salute, non hanno mostrato nessuna sensibilità nel proteggerli dalla loro dipendenza affettiva. Spero che quanto esposto venga da Lei tenuto in considerazione per ridare a queste persone la dignità e la possibilità, con l’aiuto prezioso dei loro famigliari, di riequilibrare al più presto il loro stato degenerativo. Con la speranza che le prossime decisioni nei confronti degli appartenenti alla legge 104 siano positive, nell’attesa che Lei faccia da portavoce per queste persone indifese, La ringrazio per la sua cortesia e all’attenzione che avrà voluto riservare a questo mio appello. Cordiali saluti e Auguri di Buona Pasqua.
Binosi Luciano cell. 348------- Presidente associazione "Il Sorriso" o. d. v. Che si occupa nella difesa dei diritti delle persone diversamente abili.
Da: Luciano Binosi
Martedì 23 marzo 2021 09:41:47
Per: Andrea Scanzi
[Furbetti scanzi]
Bravo scanzi. il saputello della7
quello che sa tutto e pensa di essere più furbo degli altri.
adesso che lei si è vaccinato saltando la fila, la fa stare meglio? vergogna!!!
rosario
Da: Rosario Gallo
Martedì 23 marzo 2021 09:07:50
Per: Guido Bertolaso
Buongiorno ringraziandola x il lavoro che ha accettato di intraprendere x le vaccinazioni in Lombardia mi scuso ma vorrei segnalare il disguido a me successo dove non ho trovato la possibilità di comunicare che mia suocera chiamata a Varese il 25 marzo 2021 x il vaccino covid (85 anni) e impossibilitata a presentarsi perché è sotto cura virale x herpes zoster (fuoco di Sant antonio). Penso che se riuscissi a comunicare con relativo certificato rilasciato dal medico curante l’accaduto il suo vaccino potrebbe essere usato per un altra persona e non andrebbe sprecato. Le chiedo di intervenire su questo problema io e da il giorno 21! marzo che sto provando a contattare tutti i canali a disposizione ma tutti rispondono che non è prevista la cancellazione e non sanno cosa consigliarmi. 😱😡 La ringrazio dei minuti che ha dedicato alla lettura ma penso che sia il caso di intervenire anche perché vorrei sapere come posso fare x rimettermi in lista e penso che d’altri avranno le stesse problematiche. Nadia
Da: Nadia
Martedì 23 marzo 2021 08:38:35
Per: Roberto Speranza
Buongiorno.
Sinteticamente vorrei segnalare che in zona rossa il divieto di spostarsi dal proprio comune di residenza/abitazione per praticare sport potrebbe essere leggermente modificato.
Mi spiego meglio: poiché chi fa corsa o ciclismo può sforare in altro comune e poi far ritorno alla propria abitazione, anche chi pratica la marcia in salita con notevole dislivello, ma, ahimè, vive in una città di pianura dovrebbe poter raggiungere un luogo appropriato solo per poter praticare la propria disciplina sportiva e poi far rientro immediato nella propria abitazione.
In questo caso si dovrebbe consentire di abbandonare, temporaneamente, in auto il proprio comune alle seguenti condizioni: viaggiare da soli sul proprio veicolo e svolgere individualmente il proprio sport, adottando tutte le norme di sicurezza (distanziamento, mascherina ecc.) nell' eventualità si incroci un altro umano, ma di solito nella pratica di questa disciplina è raro imbattersi in qualcuno e comunque, quando capita, lo spazio attorno, all' aperto, è abbondante e tale da consentire sicuramente il rispetto di tutte le norme di sicurezza anti-covid..
Spero si voglia apportare tempestivamente questa integrazione, che consentirebbe ai praticanti di questa disciplina sportiva di non ammalarsi di depressione.
Ringrazio per l'attenzione.
Da: Angioline
Martedì 23 marzo 2021 05:50:17
Per: Dacia Maraini
Buongiorno signora Maraini ho 50 anni e leggo i suoi libri da quando avevo 17 anni. Sono siciliana nata a polizzi generosa (paese natio di Giuseppe Antonio Borgese) le scrivo perché sento la necessità di ringraziarla per il suo amore per la sicilia espresso anche nella critica costruttiva ai sacchi delle città che si sono verificati nel corso degli anni., i personaggi dei suoi libri sono poi complicati, semplici, bugiardi, indifferenti e così come possiamo esserlo tutti. Mi piace la sua umanità e le donne che lei descrive da Marianna Ucria, il primo dei suoi libri che ho letto, alla ragazza di via Maqueda, a Ramona, Giorgia, alla protagonista di Dolce per se e così ancora. Grazie per l'amore e la franchezza dei suoi scritti
Da: Adriana Macaluso
Lunedì 22 marzo 2021 22:34:12
Per: Diego Della Valle
Dott. Della Valle, sono un professionista ormai maturo e sulla breccia da oltre 50 anni e nella mia vita professionale ho trovato tanti Clienti ma pochi di elevato contenuto.. Il suo intervento di stasera è stato per me di un'ampia soddisfazione e l'essere stato Lei l'unico protagonista (affiancato da un giornale quale il Sole 24 ore) ha dato al programma un contenuto di elevato livello quale mai si era visto.
negli ultimi tempi. La logica di un ragionamento chiaro, propositivo e di appannaggio di capitani di industria quale Lei è ha dato dimostrazione che non è lo straparlare e lo sgomitare per conquistarsi un momento di effimera notorietà la molla che potrà far tornare il Paese ai livelli che il mondo gli riconosce ma un misurato approccio con i veri e reali temi che regolano la nostra pur imperfetta società.
Complimenti ancora e di averne di persone come Lei! Un rispetto e cordiale saluto
Da: Corrado Prosperi
Massimiliano Allegri
Allenatore di calcio italiano
Da: Mattia Narcisi