Ultimi commenti alle biografie - pagina 1242
Mercoledì 24 marzo 2021 12:38:20
Per: Massimo Gramellini
Ieri sera, finalmente, ho ricevuto l'agognato messaggio dalla mia regione (la Toscana), con l'avviso che si stava per aprire l'agenda di prenotazione per il vaccino riservato a noi cittadini "a elevata fragilità", al quale mi ero iscritta la settimana precedente. Ho quasi 53 anni e sono trapiantata di rene da 6. Mi sono immediatamente collegata, iniziando la procedura. Anche i guai si sono collegati immediatamente, purtroppo: passaggi lentissimi interrotti continuamente dalla scritta " Si sono verificati dei problemi. Non preoccuparti, non è colpa tua. Ti preghiamo di riprovare". E io ho riprovato, eccome se ho riprovato... l'ho fatto ininterrottamente dalle 19, 00 alle 21, tanto da non tenere più il conto... Prima per i presidi più vicini e più comodi poi, man mano che questi si esaurivano, anche per quelli più distanti. Ho tentato anche all'isola d'Elba con relativo traghetto, lo confesso. Risultato: poco prima delle 21 non c'era più un posto disponibile in tutta la Toscana.
Sono arrivata per ben tre volte a "toccare" la prenotazione e ben due a cliccare addirittura sull'orario di somministrazione... mi sono salite alla memoria le amare parole dell'uomo che strinse, purtroppo invano, le manine del piccolo Alfredino Rampi, nel buio del pozzo artesiano di Vermicino. L'appuntamento è scivolato via ed è apparsa di nuovo la scritta "Si sono verificati dei problemi. Non preoccuparti. Non è colpa tua. Ti preghiamo di riprovare"
Nessuna delle persone a elevata fragilità che conosco è riuscita nell'impresa. Sembravamo cani intorno a un osso.
Alla fine ciò che rimasto, oltre a stanchezza e mal di testa, è stata la frustrazione.
Nell'attesa dell'arrivo di nuove dosi, di cui stavolta immagino nessuno mi avvertirà perché, è specificato, "il codice non ha scadenza", mi e Le chiedo: Non sarebbe stato più semplice che fossero le Regioni tramite i medici di base a convocarci?
Nella tanto bistrattata Grecia, stanno facendo così...
Cordialmente,
Sabrina Beligni
Da: Sabrina Beligni
Mercoledì 24 marzo 2021 10:41:57
Per: Andrea Scanzi
[Certi leghisti]
Ciao Andrea riesci a mettere in risalto la le foto dell’onorevole Gusmeroli (tanto per cambiare lega) che si è fatto nel reparto COVID dell’ospedale di Borgomanero con pazienti intubati tipo selfie e le ha postate su Facebook. Penso che sia una mancanza di rispetto per tutte quelle persone che non hanno potuto dare un saluto ai loro cari deceduti.
Grazie e continua sempre così
Da: Di Benedetto Gaetano
Mercoledì 24 marzo 2021 10:22:31
Per: Andrea Scanzi
N0n so se è arrivato il mio messaggio precedente, lo ripeto: Peter Gomez ha ragione: Andrea avrebbe fatto meglio a stare zitto. Aggiungo io: Andrea ha fatto una cappellata, perchè non ricnonoscerlo.
Pino
Da: Pino Valsecchi
Mercoledì 24 marzo 2021 09:20:41
Per: Giovanni Floris
[Sondaggi a Di martedì]
È indecente presentare nella sua trasmissione dei sondaggi che non riportano le percentuali di un partito come Sinistra Italiana, mentre altri partiti, con percentuali inferiori, sono presenti. È ben chiaro l'obiettivo, così come il ruolo di certo giornalismo. Che disgusto!
Da: Tina Di Felice
Mercoledì 24 marzo 2021 09:09:49
Per: Diego Della Valle
[Salva la nostra amata Samb, un patrimoni per le Marche nonsolo per San Benedetto]
Gentilissimo Diego
Ci risiamo, a Sbt stanno nuovamente facendo sparire la nostra amata Samb colpa di sciacalli pseudo imprenditori che ogni volta si avvicinano
Ad essa ma solamente per propri interessi e non per portare avanti un progetto sportivo !
Non so se conosce Sbt e la sua tifoseria ma le assicuro che è una delle più passionali d’Italia, un impianto sportivo di tutto rispetto come il riviera e anche un Samb village dove si allena la squadra.
Se può e se siamo un po’ nel suo cuore ci aiuti, perché rischiamo di scomparire tra 19 gg e di tempo non ce ne.
La prego si interessi un po’ alla situazione
La salutò con affetto e stima
Enrico
Da: Enrico Alfonsi
Mercoledì 24 marzo 2021 09:05:10
Per: Andrea Scanzi
Ciao Andrea ho l'età dei tuoi, ho 72 anni e ti ho sentito ieri sera su cartabianca.
Ti seguo sempre per tv in particolare il programma di Lilli Gruber, perché la tua presenza è una garanzia e quando ti vedo io mi blocco, ti ascolto e non giro più canale.
Grazie per la tua preparazione così puntuale, così precisa e così coraggiosa.
Io non so usare Facebook quindi non so cosa sto facendo, però volevo esprimere la mia stima nei tuoi riguardi E grazie anche per quanto riguarda il commento sul vaccino astra zeneca perché dovrò farlo e io ho le mie riserve.
Non ho patologie particolari però sentendo che tu ne parli bene, che ti è andata bene, vabbè che tu sei molto più giovane, però insomma questo mi incoraggia e quindi ti ringrazio e ti abbraccio
PS
Condivido anche lo sfondo che hai quando parli ad otto e mezzo,: i cantanti sono tutti OK
Ancora un grande abbraccio a te e ai tuoi genitori, miei coetanei, che saranno veramente orgogliosi di avere un figlio come te.
Da: Leopoldina
Mercoledì 24 marzo 2021 09:00:21
Per: Andrea Scanzi
[Vaccinazione Covid]
Sono una signora di 72 anni. Accetti i miei complimenti per la dignità che ha dimostrato nella nota vicenda che lo ha coinvolto. Una vecchia frase diceva ^guarda e passa e non ti curar di loro^. PURTROPPO i Loro invidiosi, polemici e ignoranti sono tanti.
Forza Andrea siamo in tanti anche con te.
Da: Anastasia Caldirola
Mercoledì 24 marzo 2021 08:32:09
Per: Gianrico Carofiglio
Buon giorno, ho letto quasi tutti i suoi libri e sto leggendo l’ultimo. Trovo che lei sia una persona onesta e giusta, nonostante per esperienza personale, non abbia fiducia nei giudici che amministrano la giustizia in modo molto personale. Vorrei chiederle cosa ne pensa del libro su Palamara che coinvolge tanti giudici e politici ma... nessuno parla. Trovo vergognoso è inquietante! ! C’è gente con la vita rovinata che non può chiedere conto a chi lo ha fatto!!! Di lei mi fido ma credo che non mi dirà la verità! Cristina
Da: Cristina
Sabato 9 ottobre 2021 15:31:59
Per: Massimo Gramellini
Si chiama Didattica a distanza perché sostituisce (ma sarebbe più indicato il verbo “surroga”) la Didattica in presenza. Ma la scuola non è solo didattica in senso stretto.
E tutto il resto, allora che fine ha fatto? E quando lo recupereremo?
Personalmente ricordo come anno più bello della mia vita quello della maturità. Il più bello per i rapporti che si stabilirono con gli insegnanti ed i compagni di scuola. Se immagino la mia vita senza quell’anno mi sento molto più povero.
Non voglio annoiare con ricordi biografici che non hanno ovviamente lo stesso valore per tutti, ma questo è il punto: la scuola non è un luogo chiuso dove si entra per essere riempiti di nozioni. E’ innanzitutto un grande spazio di relazione dentro al quale si percorre un cammino educativo, in compagnia degli insegnanti (che danno la direzione) e dei compagni (che danno l’energia per camminare). E la meta non è mai un punto preciso ma l’essere preparati per un nuovo cammino, da soli, nella vita da adulti. E’ un avviamento alla vita, costituito dall’accrescimento culturale, dall’acquisizione di competenze professionali e “trasversali”, dalla maturazione psichica - relazionale - civica. Specie in questi tempi in cui la famiglia ha visto indebolirsi il proprio ruolo di agenzia educativa.
Così, quando ho sentito il prof. Draghi parlare di prolungamento delle lezioni in classe durante l’estate, istintivamente ho pensato: ma non sarebbe meglio organizzare per questi ragazzi una settimana di campeggio in montagna ed un’altra al mare?
Risultati utili? Provo a farne un elenco.
- 1) Avremmo velocemente recuperato il ritardo, psicologico ed educativo, dello stare insieme, accumulato in questo anno e mezzo.
- 2) Passeggiando nei boschi o sul bagnasciuga, “tra” e “con” i ragazzi, gli insegnanti avrebbero potuto sperimentare una metodologia didattica veramente “nuova e rivoluzionaria”: camminando open air si apprende di più (Aristotele e i peripatetici ci avranno pure testimoniato qualcosa, o no?).
- 3) Sarebbe stata un’irripetibile opportunità per fare educazione ambientale (e civica) live.
- 4) Tutti i nostri bambini e ragazzi avrebbero avuto occasione di fare una vacanza fuori dalle mura di casa (quanti sono quelli che, nella loro vita, non hanno mai fatto una vera vacanza? Tanti).
- 5) Si sarebbe potuto recuperare la “didattica” relativa ad una fondamentale attività di apprendimento: le gite di più giorni. Sono ormai due anni che non si fanno “visite culturali” o “soggiorni per attività laboratoriali” di scienze motorie. Ricordo alle superiori qualcuno che, nonostante i pessimi rendimenti scolastici, continuava a frequentare la scuola (saltuariamente in verità) solo per venire alle gite, a rimorchiare. E qualcun altro che ancora oggi benedice (o maledice, secondo le giornate) una gita a Venezia di 4 giorni perché fu in quell’occasione che scoccò la scintilla con l’attuale moglie nonché madre dei suoi tre figli. Oppure, semplicemente, l’importanza di stare qualche giorno fuori casa, senza mamma e papà.
- 6) Avremmo evitato la collisione con il fatidico anticiclone africano di inizio estate che dentro i muri della nostra vetusta (non solo di età ma di concezione e di manutenzione) edilizia scolastica ci toglie l’ossigeno più dell’essere positivi al coronavirus.
- 7) I ragazzi (e gli insegnanti) avrebbero potuto “scaricare” lo stress di questi mesi e ricaricarsi, tornando in piena forma a settembre (come le squadre di calcio che vanno in ritiro).
- 8) Ed infine avremmo pure dato un rilevante sostegno a quel disastrato settore economico che è oggi il turismo in Italia.
Ovviamente, come dice Verdone, “stavo a scherzà! ”.
Però mi sembra che il ministro Bianchi stia pensando seriamente a qualcosa di simile: “attività di laboratorio e di socializzazione per ricostituire quel tessuto di relazioni tra studenti e con i docenti che in questo lungo anno è mancato”. Se è così, bene.
Sono un particolare tipo di docente: educatore nei Convitti.
In questi mesi ho avuto la possibilità di osservare, da un’ampia visuale, bambini, ragazzi, adolescenti, dai 6 ai 19 anni. Li ho visti mangiare, giocare e conversare nel parco, studiare. I meno rispettosi delle regole anticovid? I più grandi, quelli che hanno alle spalle 17 o 18 anni di vita “normale”.
I bambini della prima classe della primaria, invece, sono commoventi: in fila per uno ed a distanza di un metro escono silenziosi dall’aula per andare a mensa, ordinatamente si misurano la temperatura corporea (nonostante i produttori dei termoscanner non abbiano pensato alla loro altezza) e si igienizzano le mani, si tolgono la mascherina solo per lo stretto tempo necessario a mangiare o bere (in rigoroso silenzio, come impone qualche circolare), escono a giocare nel nostro grande parco senza correre e senza urlare. Una mutazione genetica? Positiva o negativa? Mah… Abbiamo elaborato la categoria dei “nativi digitali”, dovremo probabilmente inventarci quella degli “alfabetizzati virali”. Disciplinati e pronti al loro dovere (a noi italiani, tutto sommato, non è che ci faccia male). Ma un po’ tristi. Molto simili ai bambini cinesi che l’anno scorso abbiamo visto in tv ritornare a scuola, con formalità e ossequio. Ma loro perlomeno erano sempre sorridenti: fa tutto parte della loro tradizione.
Son un educatore nei Convitti. E, tanto per evocare un’atmosfera da Blude Runner, ho visto altre “cose indicibili”. Per esempio: una coppia di quattordicenni, nascosti in un angolo, limonare con tutta la mascherina. Chissà che sapore hanno i baci, i primi baci, mediati da due pezzi di stoffa?
Oppure sentirmi dire, da un altro quattordicenne che sino ad allora aveva brillato più per indisciplina che per acutezza di ragionamento: ”prof, ma non è che andiamo un’altra volta in didattica a distanza? A casa sto sempre davanti al computer e simili, per studio o per gioco. Quando vengo a scuola ed in semiconvitto mi devo sorbire i rimproveri suoi e degli altri insegnanti ma almeno mi diverto e mi sento vivo. E’ come quella della DaD la vera vita che ci aspetta? ” No, caro amico, non è quella la vera vita. Ma non so cosa vi aspetta.
La pandemia ha sconvolto le nostre esistenze. Vite da anziani, da adulti, da giovani, da bambini. Ma è soprattutto a quest’ultime due fasce d’età che dobbiamo rivolgere prioritariamente la nostra attenzione. Reimpostare il nostro sistema di istruzione e, probabilmente, anche l’organizzazione sociale in generale. Finalmente, aggiungo. La pandemia ci ha arrecato tanti guasti ma ci ha offerto anche una grossa opportunità: ripensare il futuro in modo più sostenibile e quindi migliore. Per tutti ma innanzitutto per i nostri figli.
Antonello Bianchi – Fiuggi (FR)
61 anni, educatore, coordinatore del Semiconvitto nazionale “Regina Margherita” di Anagni (FR). Un passato di militanza politica.
Da: Antonello Bianchi
Paolo Fox
Astrologo e personaggio tv italiano
Da: Ailec Mary Correa