Ultimi commenti alle biografie - pagina 1238

Giovedì 25 marzo 2021 14:18:53 Per: Massimo Cacciari

[Non sono di sinistra]

Buongiorno professor Cacciari, come ho scritto sul titolo "Non sono di sinistra" ma la ammiro molto. La mia è solo una considerazione.
La ascolto spesso nella trasmissione di Lilly Gruber, ripete le stesse cose non so da quanto tempo ma nessuno la ascolta o non sa cosa rispondere.
Ne vorrei ricordare solo una: " Come pagheremo tutti questi scostamenti di bilancio". Spero che prima o poi qualcuno Le risponderà. Vorrei sol ricordare una cosa, questi debiti li pagheremo con un nuovo Governo e secondo me ne vedremo delle belle. Grazie per quello che cerca di mettere in evidenza, di tutti i problemi che abbiamo, ma purtroppo nessuno la ascolta.

Da: Francesco Signori

Giovedì 25 marzo 2021 14:12:26 Per: Massimo Gramellini

Egr. Dott. Gramellini,

Mi permetto di scriverle per sottoporre alla sua attenzione l'episodio occorsomi che attesta come, anche nella situazione di emergenza che stiamo vivendo, rigide ed incomprensibili norme burocratiche possono prevalere su considerazioni ascrivibili alla categoria della opportunità e del buon senso.
Sabato 13 marzo ho ricevuto la mia seconda dose di vaccino presso l’ospedale “Regina Montis Regalis” di Mondovì. Ad accogliermi ho trovato uno degli assistenti che avevano fatto parte della mia équipe, quando ero Primario della locale Divisione di Chirurgia Generale.
In quella circostanza, facendo riferimento all’andamento della campagna di vaccinazioni, il mio vecchio collaboratore, precisandomi che la potenzialità per ogni postazione medica era al momento di 100 vaccinazioni per un turno di 8 ore, sottolineava l'impellente necessità di personale qualificato per implementare l'attività in corso e mi invitava accoratamente a dare la mia disponibilità fornendomi il telefono del responsabile del reclutamento medici per la nostra ASL. Mi è sembrato pertanto doveroso non sottrarmi ad una così motivata richiesta. Nel corso della, mia chiamata, la dottoressa preposta, come primo requisito mi chiedeva se fossi in possesso di una partita IVA. Dichiarando di non essere più titolare di un'attività professionale, precisavo di non essere interessato ad alcun compenso e di essere disponibile a prestare servizio come volontario a titolo gratuito. Subito dopo, alla richiesta dei miei dati anagrafici, fornendo la mia data di nascita (6 aprile 1945) mi sentivo prontamente respingere con la motivazione che il limite posto per l’arruolamento era di una data di nascita posteriore al 1951. Colto di sorpresa da tale imprevista affermazione, facevo cortesemente presente che in Lazio alcuni miei ex colleghi di corso di laurea, nelle mie stesse condizioni anagrafiche, sono attualmente già in servizio. La secca conferma del rifiuto mi lasciava esterrefatto e mi sentivo in dovere, di riferire che, in epoca di poco precedente lo scoppio della pandemia (che ne ha determinato la sospensione), avevo ancora sostenuto un mese di intensa attività chirurgica presso un ospedale nel sudest del Madagascar in continuazione della mia ventennale attività di volontariato in Africa. A questo punto. ancora più stupito, mi sono sentito rispondere che quello che può andar bene per l’Africa non risponde ai requisiti indispensabili qui,

Ringraziandola per l'attenzione, la saluto cordialmente,

Dott. Prof. Leonardo Lucarini

P. S.: la notizia che le riferisco è già apparsa su "La Stampa" del 24-03-2021, pag. 34, oltre che su alcuni settimanali della provincia di Cuneo.

Da: Leonardo Lucarini

Giovedì 25 marzo 2021 13:18:55 Per: Pierpaolo Sileri

[Vergognatevi, non è giusto quello che ci state facendo]

E' una porcheria!!!
Fino a ieri si è verificato un caso di trombosi a Latina, dopo la somministrazione dell'AstraZeneca, in una donna di 35 anni di età tuttora in progrosi riservata; Questo vaccino, di cui tutti ORA proclamano l'assoluta sicurezza ed efficacia (non è vero, sono capace anch'io d'informarmi), fino a qualche settimana fa andava bene fino a 65 anni di età, dopodichè si sarebbero utilizzati altri vaccini. e infatti è stato sospeso, dopo morti sospette! ! Ma lei ritiene che siamo un popolo d'imbecilli??? Che non abbiamo capito che adesso dovete smaltire tutte le dose - acquistate a due soldi - e chissenefrega se poi ci scappa il morto??? La campagna vaccinale era stata inizialmente preordinata in altro modo, vale a dire che dopo i 65 anni d'età sarebbe stato somministrato un ALTRO vaccino!!! E come la mettiamo con la gente ipertesa, con quelli che hanno malattie cardiache o circolatorie? che ve ne frega a voi che, collocati nelle Alte Sfere e che utilizzate vaccini più costosi, e soprattutto più sicuri??? perchè ci devono essere cittadini di serie A e di serie B o C??? Forse volete "testare" l'efficacia sulla nostra pelle? e a chi rivolgersi, per la comparsa di sintomi collaterali ? All'AIFA??? All'EMA??? Al medico di base che stacca il telefono e che il sabato e la domenica, più feste comandate non c'è? ? Oppure al 118, se ce la facciamo ad arrivare al telefono e finire così nella categoria degli "ospedalizzati"??? ma davvero, complimenti, allora viaggiamo proprio sul sicuro!!! per colpa vostra, la pressione mi è schizzata a quasi 200! ! Dovremmo chiedervi i danni, altro che i vaccini! ! Perchè non ci fate il vaccino del presidente mattarella o di papa francesco? e lei, personalmente, quale ha fatto??? Lei mi sembrava una persona onesta.
Invece, state solo seminando odio e terrore e dovreste solo provare vergogna. Ma non ne siete capaci, la mattina, probabilmente, manco vi guardate allo specchio.

Da: Roberta

Giovedì 25 marzo 2021 13:15:41 Per: Bianca Berlinguer

[Da un over 80 toscano in attesa]

Difendere Scanzi dopo un gesto vergognoso in nome dell'audience non è giornalismo è piaggeria. Leggere Polito per lei oggi sul Corriere. Con Cartabianca abbiamo chiuso

Da: Franco Barbarossa

Giovedì 25 marzo 2021 13:12:49 Per: Andrea Scanzi

[Vaccinazione caregiver]

Buongiorno solo per segnalare che da oggi i caregiver dei disabili di età maggiore di 16 anni non possono più prenotare il vaccino insieme al disabile.
Cordiali saluti

Da: Prisca Cavalletti

Giovedì 25 marzo 2021 11:41:45 Per: Paolo Fox

[Elogio]

Caro Paolo, è solamente strabiliante come riesci a descrivere me e la mia vita. Sono nata l'8 febbraio 77. sei un carissimo amico per me, ormai da 16 anni, un conforto, una voce benevola e sempre equilibrata. Avrei tanto piacere di avere un piccolo riscontro al mio messaggio. Buon proseguimento.

Da: Michela Cavecchia

Giovedì 25 marzo 2021 11:23:36 Per: Vittorio Sgarbi

Buongiorno dr. Vittorio Sgarbi,
ho letto le sue critiche relative al Leonardo di Rai 1: mi trovo totalmente d'accordo con lei! ! Anzi, la penso ancor peggio.
Ho voluto vederlo perché mi interessano molto le biografie in generale, e in particolare quelle di personaggi del Rinascimento... però sono rimasta allibita: Leonardo trasformato in un povero ebete ridicolo che non sa destreggiarsi in alcuna situazione!. .. ma che Leonardo conoscono costoro? ! Poi partire con la storiella del delitto.. (che neanche Caravaggio o Cellini). .. no, no proprio non ci siamo! !.
Chiedo se le fosse possibile, dall'alto del suo sapere in questo settore, non dico fermare tutto perché non è possibile, ma almeno mettere un sottotitolo di avvertimento per gli spettatori che ne precisi la falsità o qualcosa di simile: a lei verrà certamente in mente cosa fare. Ritengo che lasciare tutto fermo e non dire/fare nulla sia un grave errore per quel minimo di verità culturale che, da illusa, mi aspetto ancora dalla "TV di Stato". Comunque non guarderò più tale panzana ma, soprattutto, sconsiglierò (vorrei vietarlo ma come nonna non posso) le mie nipoti, che si stanno affacciando agli studi di arte e storia ecc., di vederlo perché si troverebbero quanto meno confuse. Spero che Lei possa davvero fare/dire qualcosa! ! Grazie.
(lo scritto, nella foga, è molto "arruffato" ma pazienza... so che lei capirà oltre le parole e la forma).

Da: Diana Garofani

Giovedì 25 marzo 2021 11:10:51 Per: Bianca Berlinguer

Buongiorno,

sono la figlia di una persona affetta da demenza.

Vi vorrei mettere a conoscenza di una mail che ho inviato al Ministro Speranza per richiedere l'inclusione persone con Alzheimer e demenze tra le categorie estremamente vulnerabili con diritto di priorità al vaccino, ma anche per sensibilizzare istituzioni e comunità verso chi vive questa malattia, direttamente o indirettamente.

Vorrei che tutti unissimo le nostre forze e chiedessimo insieme l'attenzione di cui abbiamo bisogno.

Certa di un vostro positivo riscontro, saluto tutti con viva cordialità.

Elena Fortunato

---------- Forwarded message ---------
Da: Elena [-------]
Date: lun 15 mar 2021 alle ore 10: 27
Subject: Richiesta inclusione persone con Alzheimer e demenze tra le categorie fragili con diritto di priorità al vaccino
To: [-------]
Cc: [-------]

Egregio Ministro Speranza,

mi chiamo Elena Fortunato, abito a Gallarate, in provincia di Varese.

Le scrivo per chiederLe di voler includere le persone affette da demenza e da decadimento cognitivo tra le categorie fragili aventi diritto alla priorità per il vaccino antiCovid, indipendentemente dall'età anagrafica.

Le persone con disturbi cognitivi non sono in grado di tollerare l'uso della mascherina, né della visiera; da ciò deriva un isolamento precauzionale tanto necessario quanto totale: è loro preclusa ogni forma di interazione sociale (persino online, dal momento che lo strumento della videocamera li confonde), viene negato loro l'accesso alle strutture sanitarie e - laddove consentito per emergenze gravi - essendo privi di protezione personale, sono esposti a un rischio elevatissimo di contagio.

Per queste persone è anche difficile comprendere perché i familiari e chi li assiste debbano tenere la mascherina nell'ambiente domestico; generalmente non riconoscono i volti, le figure che hanno accanto vengono percepite come ostili e questo si trasforma in progressiva agitazione. I familiari e gli assistenti si vedono così obbligati – spesso - a rinunciare alla mascherina, esponendo le persone già fragili a un pericolo ancora maggiore.

Senza vaccino i nostri cari non possono nemmeno tornare ad accedere almeno ai centri diurni. L'isolamento è deleterio per chiunque, ma ancora di più per i nostri cari perchè in esso la demenza trova il suo miglior nutrimento: in quest’ultimo anno hanno visto tutti un enorme peggioramento delle proprie condizioni; per i motivi che le ho esposto, per loro non c'è nemmeno mai stato un vero allentamento dei divieti. Le conseguenze ricadono su tutta la comunità: sui caregiver, impotenti nel riuscire a rendere sufficientemente piacevoli le giornate (loro stessi ugualmente isolati per scongiurare le possibilità di diventare veicolo di contagio), sugli operatori che si trovano così a doversi occupare di persone ancora più compromesse, sul servizio sanitario, i cui costi aumentano coll’aggravarsi della malattia.

Lo stato psicofisico dei nostri cari non può che essere il nostro termometro emotivo: ci aiuti Ministro, ci aiuti tutti perché siamo in molti, anche se siamo silenti. Fortunatamente stiamo riscontrando un atteggiamento sempre più accogliente verso le diversità e le fragilità, tuttavia credo che non ci sia ancora consapevolezza collettiva di ciò che una demenza comporti. "Signora, deve tenere la mascherina! ", "Ha ragione, ma è affetta da Alzheimer e non è in grado di tollerarla... ", "Eh, gliela deve far tenere comunque! La obblighi: non è una bambina! ". E' vero, non sono bambini: dopo l'anno di età, imporre una regola non è una "missione impossibile, con le persone adulte, affette da demenza, invece si.

Nei miei quarantacinque anni di vita ho sperimentato la convivenza con più di un familiare affetto da tumore, sono stata dilaniata dalla sofferenza delle cure e dalle perdite; è sicuramente un parere personale, ma mi sento di dire che la demenza è la malattia che in assoluto più mi ha lacerato l'animo, lasciato segni sulla pelle e sul cuore: non c 'è solo la persona che amiamo che si trasforma, c'è anche un mondo attorno incapace, non dico di aiutare, ma anche solo di comprendere.

Da tempo penso di scriverle per sensibilizzarLa sul tema: c'è bisogno di più informazione, di più tolleranza, di più empatia. Le riporto solo un esempio: persone con demenza non hanno diritto alla precedenza in sede di accettazione presso i CUP (è riservato solo ai non deambulanti), ma soggetti con disturbi comportamentali (talvolta anche gravi) possono non avere compromissione motoria. Quando in un CUP, impossibilitata a gestire più a lungo la situazione, ho chiesto di poter accedere allo sportello "saltando due numeri", ho ricevuto come risposta "Signora, non facciamo distinzione tra Alzheimer e non-Alzheimer: faccia la coda come tutti gli altri".

Ministro, auspico vivamente che voglia inserire i disturbi cognitivi tra i fattori di priorità per il vaccino: la gestione di queste persone è già davvero difficile, in questo modo non è sostenibile.

La ringrazio del tempo dedicatomi e di quello che vorrà dedicare alla mia richiesta, ai nostri cari e al loro contorno di affetti.

Certa di una suo positivo riscontro, La saluto con viva cordialità.

Elena Fortunato

Da: Elena Fortunato

Giovedì 25 marzo 2021 11:05:53 Per: Michael Jordan

Sono matteo Lavezzini ho 25anni e abito a sant andrea di torrile parma ------- 10 voglio conoscerti per essere un tuo amico vieni a San polo di torrile parma alla tana di grogh in piazza Pertini e parliamo

Da: Matteo

Giovedì 25 marzo 2021 10:44:19 Per: Mara Venier

Ultimamente la Venier diventò troppo supponente. Meglio quando beveva e sghignazzava in diretta per poi pianfere per un nonnulla.

Da: Ugolotti Luciano