Ultimi commenti alle biografie - pagina 145

Venerdì 8 luglio 2022 18:30:33 Per: Matteo Salvini

È vero. È sacrosanto vero che i politici di conseguenza il governo fa solo chiacchiere anestetizzati, per chi ancora ci crede, ma il popolo non è da meno visto che oltre a lamentarsi si unisce veramente solo quando l' Italia vince il campionato di calcio ma quando un'associazione che siano balneari o tassisti scendono in piazza se ne resta comodamente in poltrona magari ad applaudire per l' iniziativa ma ci si guarda bene dal dare il proprio supporto. Ognuno pensa al suo orticello e solo quando la protesta ci riguarda personalmente ci si degna di supportarla. Qualcuno un giorno disse: L' Italia è fatta... bisogna fare gli italiani- Sacrosanta verità. Conclusione... ognuno ha il governo che merita. Da sempre unirsi è sinonimo di forza ma noi siamo... vincoli sparpagliati!

Da: Liliana

Venerdì 8 luglio 2022 15:44:07 Per: Niccolò Moriconi

Ciao Ultimo, ti scrivo “di nascosto” per conto di mio fratello Andrea, in lotta da qualche mese con un tumore molto aggressivo e ricoverato nel reparto di ematologia di tor vergata. Sono anni che vorrebbe vederti in un concerto, ma per svariati problemi ha dovuto sempre rimandare, sopratutto ora. Per lui un tuo gesto nei suoi confronti, anche un saluto, sarebbe un grandissimo incoraggiamento per proseguire questa lotta che lo sta sfinendo ogni giorno di più. Per me lui è il mio eroe e ti il suo.
Spero che questo messaggio di aiuto possa arrivarti, grazie

Da: Domenico

Venerdì 8 luglio 2022 08:52:15 Per: Matteo Salvini

Grazie, Signora Savelloni. L'apprezzamento è reciproco.

Da: Anna

Venerdì 8 luglio 2022 08:50:08 Per: Matteo Salvini

Una specialità tutta italiana della politica: chiacchiere al polverone
Sperimentati ed esauriti tutti i trucchi possibili per convincere gli elettori della validità delle loro fatue promesse e ottenere le agognate preferenze elettorali, gran parte dei nostri fantasiosi politici, visto il successo degli Chefs, hanno deciso di indossare la loro magica casacca immacolata per servirci manicaretti gratuiti fatti di polveroni di chiacchiere a gogo’. Ce li presentano in tutte le salse e a ritmo continuo. L’operazione è meritevole perché testimonia la cura che hanno della nostra salute: la polvere non ingrassa e non provoca picchi di colesterolo, le chiacchiere uccidono solo i fatti. La volatilità dei nostri tribuni ci ha ridotto al lumicino, tra non molto saremo costretti a razzolare nei campi come galline per nutrirci. Tuttavia, questo non accadrà perché a saziarci ci pensano loro somministrandoci ogni giorno “chiacchiere al cartoccio di polverone” fresche di giornata, una specialità che creano al momento per offuscarci la vista e la mente e rendere difficile discernere il vero dal falso. I menu che ci propongono sono ricchi, innovativi, addirittura fantasiosi. Mancando degli ingredienti essenziali come l’intelligenza, la solerzia e la capacità di guidare un paese, questi Chefs improvvisati usano sostanziose dosi di astuzia per fare assumere di volta in volta all’unico piatto che sanno proporre, il polverone di chiacchiere, forme, colori e apparenze diversi. A volte lo servono fumé accompagnato da sottintesi e sfumature devianti, altre lo trasformano in carta moschicida, chiamandolo “ius scholae” o “liberalizzazione della cannabis”, per attirare gli elettori piu’ creduloni e distrarci dai problemi piu’ assillanti dei quali comunque parlano, ma che sul piatto hanno sempre e soltanto la funzione di contorno. Se il bisogno di evitare argomenti spinosi si fa impellente, il piatto deve stupire dunque, lo stesso polverone ci viene servito sotto forma di annunzio-bomba, come scissioni, inaspettati atteggiamenti ostruzionistici o scandaletti vari, complice la grancassa TV-giornali di parte. E’ un modo, come un altro, per fare protagonismo spicciolo e permettere alla confusione, humus naturale della nostra politica, di continuare a regnare indisturbata. lI metodo è scontato: tutti criticano tutti, tutti vogliono rappresentare la “novità”, tutti pretendono di aver ragione, ciascuno vuole farsi credere migliore dell’altro. Molti fondano un bruscolino che chiamano “partito” o “movimento” che pero’, anche se inconsistente, consente loro di emergere dal gregge, interpretare un ruolo da “leader”, fregiarsi di un titolo, essere inseguiti da giornalisti a caccia di un “pezzo” che riempia in qualche modo una pagina da troppo tempo rimasta bianca ma, soprattutto, di disporre e maneggiare a piacimento i finanziamenti, dal mezzo milione di Euro in su che, solo con un partito proprio, riescono ad arraffare grazie al solo due per mille. Il loro interesse viene dal fatto che partiti e movimenti politici sono “associazioni” e quindi, “ai sensi dell’art. 73, 1° comma, lettera c) del TUIR, enti non commerciali dal punto di vista fiscale”. (Cfr. Agevolazioni fiscali per erogazioni liberali ai partiti, G. Visconti) ergo, chi elargisce e chi riceve fondi è esentasse. Da sola, la formuletta del 2/1000, inventata per compensare la soppressione del finanziamento pubblico dei partiti, ogni anno porta nelle casse delle formazioni piu’ importanti fondi che oscillano tra i dieci e i 17.000.000 di Euro ai quali si aggiungono i fondi provenienti dal bilancio della Camera e del Senato. Inoltre, tutti i partiti, grandi, medi, piccoli e piccolissimi, ricevono elargizioni di scopo da privati e imprese. Il costo della politica per i cittadini puo’ raggiungere somme da capogiro. Per queste ragioni i micro-partitini si riproducono all’infinito come un virus infestante nelle cellule vitali della politica e la ammalano. I “capetti” del quasi-nulla valgono poco o niente, ma eccellono nell’arte di cucinare alacremente gli elettori che abboccano negli appositi locali dei palazzi e altrove. Con metodi da grandi Chefs hanno trasformato le celebri, dolcissime chiacchiere in un amaro piatto nazionale da fare inghiottire comunque ai cittadini. Tra una scorpacciata e l’altra, gli italiani vedono le rare buone idee, potenzialmente utili al paese, finire sistematicamente nel cimitero dell’oblio semplicemente perché vengono «dall’altro», il “nemico”, il temibile singolo che emerge dal coro mostrando di voler rimettere ogni cosa al suo posto. In effetti, quando un politico-mosca bianca si staglia all’orizzonte per competenza, efficacia e intelligenza, che producono consenso immediato, i suoi colleghi borsa-d’acqua-calda-scalda-poltrone, levano immediatamente gli scudi. Messa da parte la litigiosità di comodo, si compattano in formazione da coorte romana e, lance in resta, attaccano il pericoloso intruso che potrebbe alterare ii comodo status quo. I manipoli degli inetti si agitano e lo incalzano da tutti i lati per discreditarlo o addirittura farlo sparire il piu’ presto possibile. Una vota neutralizzato il pericolo, si riprende la consueta recitazione politica che incanta il suo disco sul propagandare la ferrea volontà di ciascuno di loro di “difendere gli interessi degli italiani” che in realtà si scoprono regolarmente turlupinati su tutta la linea. Non si pensi che il conseguente disinteresse dei cittadini per le urne preoccupi minimamente i nostri eroi delle maratone chiacchierecce. Ciascuno di loro, grazie a favori e favoretti generosamente elargiti a spese degli involontari, ottimi pagatori, gli italiani, ha la sua piccola cricca su cui contare per mantenere il suo misero 0. 01, uno, due o il “fantastico” tre per cento che gli fa godere la comoda poltrona della visibilità e gli consente di profittare dei sempre lauti proventi esenti da tasse che piovono nelle casse del suo pseudo partito. Quello della nostra politica è un caos organizzato con cura minuziosa, una sceneggiata permanente che, insieme, permettono a tutti di conservare inalterato la baraonda delle alleanze falsamente litigiose, forzate da una legge elettorale iniqua che le consente e che chi dovrebbe e potrebbe si guarda bene dal modificare. Coerentemente, i nostri cuochi, specialisti del fumo, ma non dell’arrosto, anche se privi di stelle continueranno comunque a brillare felici delle indigestioni di chiacchiere che riescono a farci fare. Purtroppo, grazie a questa architettura di cartapesta, con i pochi politici capaci, gli incapaci mandano in malora anche il paese.
Per nostra fortuna, ogni regola ha la sua eccezione. Mai nessuno è riuscito a reggere con tanta fermezza imperturbabile lo scontro con le mezze calzette che pretendono di rappresentarci come il Presidente Draghi. Appoggiato dal previdente Presidente Mattarella, malgrado gli sgambetti e i bastoni tra le ruote, il nostro Angelo Protettore, "Drago" di nome e di fatto, riesce a fare assumere al nostro squinternato paese un ruolo di tutto rispetto sulla scena mondiale.
Una domanda nasce spontanea: e se i mediocri la smettessero di fare solo ostruzionismo e collaborassero? Forse, per una volta, le loro capacità limitate verrebbero premiate e otterrebbero inaspettati consensi perfino senza capriole da saltimbanchi o fantasiosi inganni ai danni degli elettori. “Idiota” non è mai stato e non è sinonimo di "elettore".

Da: Anna

Giovedì 7 luglio 2022 15:34:05 Per: Pierpaolo Sileri

Oggetto: 4 dose vaccino anti covid

Buona sera volevo portare alla Vostra attenzione quanto ho vissuto in prima persona un po di giorni fa in merito a quanto in oggetto.

Su consiglio del mio medico di famiglia, del mio cardiologo e del mio angiologo ho fatto la prenotazione per la quarta dose di vaccino come over 60 “potenzialmente fragile”.

Ho ricevuto appuntamento immediato dall'oggi al domani segno – purtroppo - che ormai non si vaccina più nessuno.

Sono andato al centro vaccini e una volta di fronte al medico vaccinatore gli ho spiegato (come giusto che fosse) che in realtà non rientravo nella specifica categoria protocollare di "fragile " per malattie cardiovascolari.

Il protocollo – come noto - prevede infatti due soli casi molto specifici:

1) scompenso cardiaco in classe avanzata (3 e 4 NYHA)

2) post shock cardiogeno.

Ho fatto quindi presente al gentile Dottore che avendo io:

a) problemi di ipertensione (riconosciute anche per la esenzione ticket),

b) uno stent coronarico,

c) subito intervento per aneurisma dell'aorta addominale (sett 2021)

d) blocco trombotico totale alla poplitea destra

i 3 medici curanti (di famiglia, cardiologo e angiologo) consigliavano vivamente la 4 dose.

Purtroppo nonostante avessi con me la documentazione completa di tutte le patologie e dei vari interventi subiti negli ultimi 2 anni e mezzo (per altro tutti in piena pandemia) il medico vaccinatore (pur comprendendo il mio ragionamento e la mia richiesta) si è dovuto giustamente e correttamente attenere al protocollo e negarmi conseguentemente la vaccinazione.

Vorrei sottolineare che il protocollo dei "fragili" che ho citato credo risalga alla prima campagna vaccinale quando per scarsità di vaccini si dava GIUSTAMENTE precedenza agli anziani e ai fragili così come da protocollo circoscritto.

Mi chiedo e vi chiedo perché oggi - per altro con i vaccini che rischiano di scadere - si applica ancora lo stesso protocollo? O forse non è così?

Mi domando ancora... ma una volta stabilita la regola generale (e cioè over 80 tutti e over 60 solo fragili) non sarebbe più logico, più utile e più professionale far stabilire la effettiva fragilità al medico di base - che conosce perfettamente il paziente- eventualmente supportato da specialisti della/e patogia/e specifica/he del singolo paziente?

Se così fosse stato oggi avrei già fatto il mio secondo bluster (4 dose) e starei più tranquillo e sereno con i miei anticorpi ritornati ad un buon livello.

Ora dico va bene che c è la guerra ma purtroppo covid19 ancora circola, infetta e purtroppo uccide.

Stimo molto Roberto Speranza e il suo consigliere Prof. Ricciardi e spero quindi vogliano al più presto intervenire per sistemare questa che per me è una contraddizione.

Il mio problema potrebbe essere di molte persone?

E in più sarebbe un modo per proteggere anche gli altri come tutti i precedenti vaccini ed incentivare la vaccinazion di quarta dose (o secondo bluster) che sta andando molto a rilento.

Grazie per la cortese attenzione e perdonatemi il distrubo

Da: Paolo Baldani

Giovedì 7 luglio 2022 15:32:13 Per: Bianca Berlinguer

Anche oggi c'è stato alla tv un programma sulla denatalità, sono tutti preoccupati, anno paura che finiscano gli italiani, ma siamo circa 60.000.000, prima di finire campa cavallo. Ora andiamo ad analizzare numero di abitanti e tenore di vita. I nostri governanti sono preoccupati, perche se tutti gli abitanti della terra avessero lo stesso tenore di vita degli occidentali, sarebbe una catastrofe, aumenterebbe l'inquinqmento e si esaurirebbero in breve le materie prime, Quindi gli stessi governanti si contraddicono. Per risolvere il problema bisogna fare in modo che la popolazione mondiale diminuisca in maniera sensibile, in maniera di diminuire l'inquinamento, il consumo di suolo, per far si che le materie prime durino più a lungo.

Da: Sandro

Giovedì 7 luglio 2022 13:05:09 Per: Annalisa Cuzzocrea

Ho finito di leggere il tuo ultimo libro e da "addetta ai lavori" ti dico che è un testo che tutti dovremmo avere nella nostra libreria personale. In un Paese come questo in cui la memoria si perde facilmente e la pagina si gira presto su altro tenere presente quanto è successo nel 2020 ai più giovani della nostra società è qualcosa che non dobbiamo mai dimenticare... e poi ovviamente tu scrivi benissimo e mi sono goduto tutte le descrizioni presenti nel tuo saggio. Brava! (che ne dici di venire a presentare il libro in Toscana? organizzo tutto io)

Da: Antonia

Mercoledì 6 luglio 2022 20:26:07 Per: Matteo Salvini

È un piacere leggere i suoi scritti Sign. ra Anna. Complimenti. Nessun bisogno di aggiungere altro. Piena condivisione su tutto. La delusione per il periodo storico che stiamo vivendo é tale che passa la voglia di scrivere. Mi basta leggere le sue attente osservazioni. Grazie.

Da: Maria Savelloni

Martedì 5 luglio 2022 10:03:52 Per: Lilli Gruber

Cara Lilli,
peccato che il tuo 8 e mezzo sia per un pò in vacanza ma se quando tornerai in TV e parlassi della tragedia della Marmolada con distacco del seracco alle 13. 43 di una calda se non caldissima domenica di Luglio dovresti far porre l'attenzione che la buona regola degli alpinisti dice che a quella ora non si sta sul ghiacciaio e tantomeno di uno a 3000mt nè in salita nè in discesa
Non sono un alpinista come tanti che vanno in TV ma qualche ghiacciaio ho salito come Gran Paradiso, Monte Rosa oppure il Dome de Neiges in Francia sempre partiti alle non oltre le 3. 30 e rientrati non oltre le 12. 30 e forse prima
Questa è la minima regola sui ghiacciai ma già da oltre 50 anni ! perché non viene detto in TV si ha paura e di che invece si farebbe del bene e della formazione basica per chi va sui ghiacciai d'estate
cordiali saluti
giuseppe cortesi - genova

Da: Giuseppe Cortesi

Martedì 5 luglio 2022 08:31:20 Per: Franco Locatelli

Ripeto il mio intervento presso le istituzioni competenti

Oggetto: 4 dose vaccino anti covid

Buona sera volevo portare alla Vostra attenzione quanto ho vissuto in prima persona un po di giorni fa in merito a quanto in oggetto.

Su consiglio del mio medico di famiglia, del mio cardiologo e del mio angiologo ho fatto la prenotazione per la quarta dose di vaccino come over 60 “potenzialmente fragile”.

Ho ricevuto appuntamento immediato dall'oggi al domani segno – purtroppo - che ormai non si vaccina più nessuno.

Sono andato al centro vaccini e una volta di fronte al medico vaccinatore gli ho spiegato (come giusto che fosse) che in realtà non rientravo nella specifica categoria protocollare di "fragile " per malattie cardiovascolari.

Il protocollo – come noto - prevede infatti due soli casi molto specifici:

1) scompenso cardiaco in classe avanzata (3 e 4 NYHA)

2) post shock cardiogeno.

Ho fatto quindi presente al gentile Dottore che avendo io:

a) problemi di ipertensione (riconosciute anche per la esenzione ticket),

b) uno stent coronarico,

c) subito intervento per aneurisma dell'aorta addominale (sett 2021)

d) blocco trombotico totale alla poplitea destra

i 3 medici curanti (di famiglia, cardiologo e angiologo) consigliavano vivamente la 4 dose.

Purtroppo nonostante avessi con me la documentazione completa di tutte le patologie e dei vari interventi subiti negli ultimi 2 anni e mezzo (per altro tutti in piena pandemia) il medico vaccinatore (pur comprendendo il mio ragionamento e la mia richiesta) si è dovuto giustamente e correttamente attenere al protocollo e negarmi conseguentemente la vaccinazione.

Vorrei sottolineare che il protocollo dei "fragili" che ho citato credo risalga alla prima campagna vaccinale quando per scarsità di vaccini si dava GIUSTAMENTE precedenza agli anziani e ai fragili così come da protocollo circoscritto.

Mi chiedo e vi chiedo perché oggi - per altro con i vaccini che rischiano di scadere - si applica ancora lo stesso protocollo? O forse non è così?

Mi domando ancora... ma una volta stabilita la regola generale (e cioè over 80 tutti e over 60 solo fragili) non sarebbe più logico, più utile e più professionale far stabilire la effettiva fragilità al medico di base - che conosce perfettamente il paziente- eventualmente supportato da specialisti della/e patogia/e specifica/he del singolo paziente?

Se così fosse stato oggi avrei già fatto il mio secondo bluster (4 dose) e starei più tranquillo e sereno con i miei anticorpi ritornati ad un buon livello.

Ora dico va bene che c è la guerra ma purtroppo covid19 ancora circola, infetta e purtroppo uccide.

Stimo molto Roberto Speranza e il suo consigliere Prof. Ricciardi e spero quindi vogliano al più presto intervenire per sistemare questa che per me è una contraddizione.

Il mio problema potrebbe essere di molte persone?

E in più sarebbe un modo per proteggere anche gli altri come tutti i precedenti vaccini ed incentivare la vaccinazion di quarta dose (o secondo bluster) che sta andando molto a rilento.

Grazie per la cortese attenzione e perdonatemi il distrubo

Da: Paolo Baldani