Ultimi commenti alle biografie - pagina 140

Mercoledì 17 agosto 2022 22:52:30 Per: Niccolò Moriconi

Vorrei tanto parlarti.. riesci a scrivere delle canzone bellissime con sentimenti veri.. non passo un bel momento è mi piacerebbe sentirti. Grazie

Da: Antonella

Mercoledì 17 agosto 2022 21:04:35 Per: Maurizio Landini

Leggo in questi giorni quali sono le proposte dei vari schieramenti per la riforma delle pensioni.
Quelle della sinistra sono comiche e questo mi rattrista molto, secondo me la più equilibrata mi sembra la proposta Tridico magari anticipandola a 62 anni anziché 64.
Infine vorrei chiederle se secondo lei noi dipendenti del settore PRIVATO abbiamo le stesse garanzie del pubblico, in quanto le chiedo se nel pubblico ci sono dipendenti che non usufruiscono di tutte le ferie, se nel pubblico si fa lo straordinario NON retribuito, se sempre nel pubblico hai degli stipendi arretrati ecc. ecc.
In conclusione credo che la riforma possa tener conto anche di tali diseguaglianze.
Saluti Luigi

Da: Luigi

Mercoledì 17 agosto 2022 15:12:18 Per: Bianca Berlinguer

Io sono sempre stato di sinistra, non di centro sinistra. Adesso dico che sarei felicissimo se il Pd perdesse le elezioni, anche in maniera molto vistosa. C, era la possibilita di vincere, ma il Pd anziche allearsi con i 5 stelle, anno preferito il centro, vedremo i ridultati.

Da: Sandro

Mercoledì 17 agosto 2022 12:19:00 Per: Alberto Angela

Porgo, con immenso rispetto i miei più sinceri sentimenti di condoglianze alla famiglia di Pier Angela e la ringrazio di cuore di averci regalato un frammento del suo sapere e della sua cultura immensa. La ringrazio di cuore di aver lasciato un'erede della sua sapienza, suo figlio Alberto, che rappresenta anche lui, per questo paese, come ha detto lei, così difficoltoso, uno spicchio di bellezza, sapienza, cultura ed intelligenza! La sua memoria, carissimo Pier Angela, lascierà tracce estremamente positive ed educative a tutti noi. La presenza di persone come lei e suo figlio ha permesso a questo nostro paese di mantenere una certo livello di dignità in un momento di chaos ed incertezza mondiale. Grazie di cuore di tutto!
Oggi, il mio suocera ha lasciato questo modo anche lui. Non era di certo al suo stesso livello culturale e psicologico ma, durante tutto il percorso della sua vita, ha trasmesso solo amore e gentilezza attorno a sé. Entrambi le vostre anime rimarrano nei nostri cuori per sempre.

Da: Nathy

Mercoledì 17 agosto 2022 11:32:28 Per: Gigi Proietti

A Gigi Proietti,
che dire.. su Gigi. Tutti ne stanno parlando, postando, salutando nel saluto più doloroso. Un uomo che ha fatto tanto ridere ed ora, proprio per questo fa tanto piangere. FA piangere il sorriso che non potrà più darci, la risata che non faremo più davanti alle sue battute. Io ridevo già da metà barzelletta, già solo a vedere la faccia. SE ne va Gigi.. Gigi è una di quelle persone che sembrano immortali. L'ho visto da bambino ed era così, era già così. Poi man mano che sono cresciuto.. ha continuato ad essere così, come sempre. Si.. i capelli un pò più bianchi, ma nulla di che. Gigi sembrava una di quelle cose che fanno parte dell'arredamento del mondo.. tipo il cielo, una montagna, la luna. Poi ci siamo alzati, questi giorni, e non c'era più. Ci si abitua a tutto, anche alla bellezza ma ci si accorge che manca solo quando viene tolta. Ed ora, tutti, ci stupiamo dicendo come mai se n'è andato. Chi ha scritto il copione.. su.. dai.. vieni fuori su.. n'altra bischerata. Invece no.. se n'è andato. Se n'è andato nel suo stile: in punta di piedi, leggero, senza fare grandi drammi. SE ne va e una parte di vita se ne va con lui. Come se ti alzi senza luna, o senza un monte. Si campa lo stesso ma.. non è proprio lo stesso. Okay, Gigi. Noi camperemo lo stesso... ma, permettici, non è proprio lostesso. Grazie Gigi.

Da: Francesco

Mercoledì 17 agosto 2022 11:28:19 Per: Franco Battiato

A Battiato...
Ho appena letto la notizia sulla morte di Battiato.. un colpo!
Come sempre, o spesso, non mi sono subito accorto. Una foto di Linus e socio con Battiato.. ci sta.. magari è stato in trasmissione. Poi un post con le parole di Battiato su facebook... e qui.. mi suona il campanello. Due post su una persona nello stesso giorno... è un dejavù.. un brutto dejavù. Ricerca di Google.. infallibile.. cinico.. freddo.. che mi spara senza tono dispiaciuto la notizia della morte di Battiato.
E resto solo.. davanti a questa notizia. A volte c'è una voce che ci avverte della morte di qualcuno caro... e quella voce è ben attenta a non urtare la nostra sensibilità. Voce dispiaciuta.. flebile.. di solito, poi dipende dal grado di parentela. Questa volta.. uno scritto freddo, immobile. "E' morto Battiato".
Chi è per me Battiato? Battiato l'ho vissuto come una voce fuori da coro, un suonatore strano, con pensieri strani, orientaleggianti. Con "cerco un centro di gravità permanente", magari alla radio, magari in un'afosa domenica di agosto... e, improvvisamente, tutto inizia a cambiare. Una specie di musica scesa dagli ufo direttamente. E mi veniva voglia di danzare, di muovermi.. canticchiando quelle parole miste di un che di inquietante e affascinante. Le canzoni dell'anima, di un livello, diciamolo.. un pò nascosto nel nostro quotidiano. Poi gli anni.. e quelle persone che, anche se lontane, fanno parte di te, in qualche modo. Un'intervista in tv, una canzone alla radio... sono persone che appaiono nei frammenti di una quotidianità frammentata ma che ha dei punti saldi, come, appunto Battiato. E poi.. ci lascia.. così.. anche lui...
Peccato però, Franco, che ormai un pezzo di te è dentro di noi, e non potrai sparire facilmente dalla nostra coscienza.. mentre, dal nostro inconscio, ormai sei parte, volenti o nolenti.
Buon viaggio Maestro

Da: Francesco

Mercoledì 17 agosto 2022 11:18:46 Per: Diego Armando Maradona

A Maradona... la mano de Dios.
Vedo tanti post molto corti, brevi. Siamo nell'era del twitt: il post dev'essere breve, intenso, che esprima tutto in poche parole. Io, invece, voglio spendere quattro parole per Diego. C'è chi condivide il pensiero di altri ma preferisco scrivere di mia penna, o di mia tastiera queste righe. Ci sono momenti che restano nella memoria. Ricordo il momento esatto in cui sono cadute le Torri Gemelle, in cui è morta Lady Diana, madre Teresa di Calcutta. Ci sono persone che fermano il tempo in due momenti: nel primo istante in cui ne vieni a contatto e il primo istante in cui capisci che ci hanno lasciato su questa terra. Maradona è uno di questi grandi! Pochi! Sempre di meno, immensi Grandissimi dell'umanità. Una volta c'erano i gladiatori al Colosseo e oggi ci sono i giocatori, nuovi gladiatori. Negli anni 90 Maradona era il gladiatore n. 1. Il resto dietro... molto dietro.. il resto faceva numero, si può dire. "Babbo, come mai a quel giocatore lo marcano in tre? " chiesi da bambino. Mio babbo rispose "quello è Maradona!". Senza spiegazione, non c'era bisogno di dire che era bravo, o chi era. Bastava dire che era Maradona. Punto. La parola stessa Maradona è diventata segno di qualcuno che è un genio nel calcio o altrove. Tante volte è arrivato la morte a prenderlo per i capelli.. senza riuscirci.. ma oggi purtroppo non ce l'hai fatta. Per ognuno sei prezioso! Per ognuno sei di casa! Per ognuno sei un lutto, oggi, perché viene a mancare uno di casa, uno dei nostri. Uno non buono e bravo sempre, ma sincero, allegro e alla mano. Ciao Diego. Insegna agli angeli qualche colpo segreto. Con affetto. Uno dei tanti tuoi fans.

Da: Francesco

Mercoledì 17 agosto 2022 11:15:31 Per: Raffaella Carrà

Ciao Raffaella!
Per tutti noi eri una donna di famiglia, parte del mondo, data di default dalla vita. Riguardando i filmati anni 80, 90.. capisco meglio chi eri e chi sei. All'epoca ero un ragazzino, all'epoca dei tuoi anni d'oro. Quando sono cresciuto, poi, tu eri già diva, già grande, già tutto. Riguardando ora, appunto, quei filmati anni 80.. capisco il tuo successo. L'aria furba ma complice, intelligente ma alla portata di mano, superba ma accessibile, sensuale ma con misura. Eri mille miglia in avanti ma poi, ti voltavi indietro, e ci portavi con te dov'eri tu. No, non scendevi dov'eravamo noi, ma ci portavi lassù dov'eri tu. E da lassù, dai tuoi occhi, tutto era diverso. Uno sguardo d'amore, di tenerezza, di lucidità, di coraggio ! Eri 100 anni avanti a tutti, quindi, ancora devi essere superata, ancora sei la numero uno
. Poi la vecchiaia.. i gossip.. e ancora facevi trasmissioni. Immortale! E poi la morte ieri.. Il punto è che una come te non muore! Una come te con la morte ci fa uno spettacolo! Come il bruco devo racchiudersi nel bozzo per diventare farfalla, così tu, già farfalla ti sei chiusa nel bozzo per diventare una ninfa immortale. Sei nel cuore nostro perché hai costruito un pò tutti noi a colpi di ironia, balletto, sorriso e sfida. Sei nel cuore di ognuno! La tua morte ti consacra all'immortalità da Trieste in giù.
Un abbraccio cara Raffa. ☺️

Da: Francesco

Mercoledì 17 agosto 2022 10:37:43 Per: Alessandro Barbero

Salve Professor Barbero,
sono un giovane studente che frequenterà a settembre la Quinta Liceo Classico. Le volevo chiedere riguardo ad un particolare enigma che si aggira per le Marche. Secondo lo storico Giovanni Carnevale (venuto a mancare di recente) la capitale del Sacro Romano Impero di Carlo Magno, ossia Aquisgrana, non si troverebbe nell'odierna Germania (Aachen per l'appunto) ma nelle Marche, di preciso la sede del potere imperiale era situata nell'Abbazia di San Claudio al Chienti, presso Corridonia in provincia di Macerata. Non le riporto in particolare le fonti su cui si basa questa teoria, ma vari articoli online parlano di ciò e i libri del professore Carnevale sono reperibili su internet. Sono convinto del fatto che tutto ciò sia falso, ma volevo maggiori informazioni da Lei.
La ringrazio molto in anticipo e Le auguro un buon proseguimento di giornata.
Enrico Roccato Andreasi.

Da: Enrico

Martedì 16 agosto 2022 21:03:33 Per: Alberto Angela

A PIERO ANGELA

Ciao Piero Angela, ormai sei diventato Piero. Da piccolo ti vedevo in tv e, a dirla tutta, ti ho sempre visto uguale. Poi certo, sono passati gli anni, i decenni ma continuavi ad essere uguale. Sembravi una specie di avatar, un essere mitologico che vive in una realtà a parte ma che ogni tanto appare. Sembravi nato dentro la televisione, come avessi una casa in rai, o abitassi lì dentro. Le tue puntate erano come entrare in casa da un amico ed essere ospitati a prendere un caffè. Poi questo amico che ha mille risorse, poi ti fa vedere le sue novità, le cose che ha imparato, scoperto. Insomma intrattiene in modo molto abile e culturale. Questo eri tu. Un uomo della televisione immortale. Un uomo che parlava in modo calmo, tranquillo e a volte eccessivamente tranquillo. A volte sorridevi per degli argomenti interessanti e belli, mentre altre volti soffrivi quando presentavi delle notizie poco belle. Allora il tono si faceva più serio, più sobrio, più basso. E poi gli ospiti! Tu invitavi ospiti a parlare, esperti, scienziati, gente che ne sa. E poi ti mettevi lì ad ascoltarli come uno di noi. Non eri tu che facevi la predica o facevi la performance, ma lasciavi spazio agli altri. E poi il miracolo di tuo figlio che anche lui ha iniziato a seguire le tue tracce. Sembrava impossibile mentre invece, sei riuscito a fare una delle cose più difficili al mondo: appassionare un figlio. Certo, i figli spesso fanno il lavoro dei genitori, ma spesso fanno il contrario. Invece un figlio che spiega anche lui il mondo. La voce del figlio più lenta, lui sembra cercare di più il piglio del pubblico ma…bravo anche lui. I tuoi documentari sugli animali. Il punto è che non si trattava solo di documentari, no.. ci saremmo già stancati. Si trattava di entrare nelle vicende famigliari delle singole famiglie di animali. Esattamente. Cioè…un nido di aquile con mamma e papà, e i piccoli. In un attimo si creava l’atmosfera e quegli animali diventano quasi umani. Poi i piccoli che volano giù per la roccia e si sfracellano, colpo al cuore. E poi c’era il piccolo che riusciva a volare e a farcele. Lì c’era soddisfazione. Riuscivi a farci palpitare per questi animali che uscivano dalla statistica, dal numero e diventavano individui quasi avessero un’anima. E poi c’era il cattivo! Come nella vita! C’è la famiglia appena conosciuta di pinguini ma c’è anche il cattivo, l’orso in arrivo. E così vedevamo prendere il pinguino e ucciderlo dall’orso, che, però a sua volta lo portava ai suoi orsacchiotti. Quindi la natura era cattiva, sembrava cattiva ma in realtà si trattava di sopravvivere, di un’equilibrio basato su un gioco di forza, di fortuna, di astuzia che era brillantemente narrato dalla voce di sottofondo. Quark! Pensare che sono stato una vita senza domandarmi perché si chiamasse quark! In realtà c’ho fatto caso adesso. Era quark, punto. Non c’era bisogno di spiegarlo, come un albero si chiama albero e una casa si chama casa. Ora capisco che hai chiamato Quark come la particella più piccola della materia e che, con questo titolo, volevi sublinariamente passare il messaggio che la tua trasmissione andava in fondo alle cose, in fondo proprio nelle profondità della materia. Troppo avanti Piero. Ma ci vuole sempre qualcuno troppo avanti per aiutare tutti ad andare avanti almeno un po'. Non come te, ma almeno un pochino. E poi? Poi ti ho rivisto in tv ultimamente. Qui ho visto il tempo che passa, e i segni della vecchiaia. Eri tu ma più lento, con più difficoltà. Un po' come vedere Giovanni Paolo II negli ultimi anni sulla sedia a rotelle. Restavo stupito per la tua voglia ancora di stare sul pezzo e per la tua lucidità. Parole calibrate come un fucile, precise, tecniche, la battuta pronta per sdrammatizzare. C’erano i segni del tempo ma…con te tutto è relativo, e nn si pensava mai che ci sarebbe stata una fine. Poi la fine è arrivata. Quark, ultima puntata. E poi i messaggi di tutti che rimangono senza Piero, senza quell’omino che parla da dentro la scatoletta di casa con voce pacate che aiuta ad addormentarsi e che ci porta dentro le tane, i nidi più reconditi dove noi manco lontanamente vorremmo andare, per paura, per noia o per altro. Caro Piero, hai portato la scienza nelle case degli italiani, in modo soft, in punta di piedi. Quando c’è una notizia che voglio verificare il pensiero va a qualche trasmissione di Quark sull’argomento: se quark lo diceva allora doveva essere così. Non c’è altra spiegazione, o quasi.
Con Piero se ne va un divulgatore, se ne va un padre, se ne va un amico, se ne va un uomo che non ha mai smesso di indagare e scoprire il mondo proprio come fa un bambino curioso che gioca a fare l’esploratore. Ci hai lasciato lo stupore verso il mondo, la curiosità di incontrare lo sconosciuto, il coraggio di cercare una risposta in modo vero, con prove, studi e tanto impegno. Grazie caro Piero. Tu hai fatto la tua parte, dal cielo o ovunque tu sia, aiutaci a fare la nostra, dacci un’occhiata ogni tanto.

Da: Francesco