Ultimi commenti alle biografie - pagina 1839

Giovedì 10 dicembre 2020 11:26:30 Per: Benedetta Parodi

Buongiorno Benedetta, siccome ho comprato il suo ultimo libro per fare un regalo di Natale alla mia dolce metà, volevo chiederle se era possibile avere una dedica da parte sua per allegare al libro.
La mia dolce metà si chiama Valentina e ha tutti i suoi libri e la seguiamo sempre. E poi avete girato anche il programma bek of Italia a Cuggiono qualche anno fa.
Spero solo che questo messaggio le arrivi le mando anche il mio indirizzo
Via ------- 5
Cuggiono 20012
Milano
Ci farebbe piacere anche incontrarla di persona

Da: Moreno

Giovedì 10 dicembre 2020 10:56:08 Per: Giovanni Floris

Un tempo, il giorno di Natale - o l’ultimo dell’anno (si sa, con gli anni la memoria un po’ se ne va), regalavo (?) alla famiglia e agli amici (poveri loro, costretti a sentirsi quelle pippe - ma fortunatamente Natale viene una sola volta l’anno) una (breve?) riflessione.

Quell’anno gliene toccò una dal titolo: “la quantità è la qualità... ”, un apparente ossimoro.

La storia (perché, sei vuoi sperare di essere seguito, devi sempre sviluppare un racconto) ripercorreva l’evoluzione del cervello.
Dai 302 neuroni di un lombrico, il verme Caenorhabditis Elegans, al povero moscerino della frutta, la Drosophila Melanogaster, con circa 100.000 neuroni.
Cervello relativamente semplice, anche se è in grado di sovraintendere ad alcune funzioni complesse, come apprendere e ricordare.

Fino al cervello umano, più o meno 100 miliardi di neuroni.
Con in media decine di migliaia di connessioni ciascuno (alcuni gruppi di neuroni ne hanno un milione), che possono attuare ciascuno da 200 a 500 “scariche” al secondo …
Se operassero tutti insieme avremmo tra le orecchie una “macchina” da 20-50 teraFLOPS.

Che cosa fa un cervello?
Costruisce funzioni.
Ed è ragionevole pensare che la complessità di queste funzioni dipenda dalla complessità della mappa neuronica, in prima istanza dalla numerosità dei neuroni …
La mappa neuronica iniziale, “cablata” geneticamente, evolve poi in ragione delle esperienze effettuate.
Evolve nel senso che tramite le esperienze vissute, in particolare le emozioni a loro associate, sono costruite nuove connessioni, nuove sinapsi, e si consolidano processi di attivazione di nuovi circuiti neuronali …

Molte delle funzioni del cervello umano, la gran parte, sono (fortunatamente) inconsce, altre (poche - in alcuni pochissime) sono consce.
La maggior parte delle funzioni inconsce sono “cablate” geneticamente, mentre la maggior parte delle funzioni consce è costruita tramite le esperienze effettuate.
Il culmine delle esperienze consce è la coscienza di sé … (ma questo è un altro film).

Possiamo definire “mente” l’insieme delle funzioni consce del cervello umano.
E potremmo introdurre una “scala di coscienza”, ed approfondire quali animali (in particolare umani), a quale livello possiedono la coscienza di sé …

E tutto è partito dalla quantità di neuroni strutturati nella mappa neuronica, che definiscono la complessità, la qualità, delle funzioni che un cervello può, o dovrebbe, svolgere …

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Il pistolotto iniziale serviva solo a rappresentare come la nostra “complessità” (la nostra capacità di rappresentare, interpretare, ricordare la realtà del nostro contesto e conseguentemente agire), dipende quindi in parte dal patrimonio genetico ricevuto, che definisce la mappa neuronica iniziale, ed in larga parte dalle esperienze effettuate, che ne determinano l’evoluzione, la conformazione “on-going” …

Potremmo dire: dimmi che esperienze fai e ti dirò chi sei!

Sono consapevole che ogni schematizzazione violenta la realtà, ma rappresenta uno strumento potente per trasferire contenuti complessi.
Per essere efficaci possiamo pertanto schematizzare le nostre esperienze tramite quelle che chiamo le “agenzie della formazione”: la famiglia (la mamma), la scuola (il luogo istituzionale della formazione), il lavoro (spessissimo sottostimato) ed il sociale …

Spesso dico: dimmi che mamma hai e ti dirò chi sei … Ed anche: dimmi che lavoro fai e ti dirò chi sei (il lavoro conforma a sua immagine e somiglianza).

Per comprendere cosa stiamo diventando, dovremmo capire come stanno evolvendo queste agenzie, e quali esperienze formative implicano.
E’ pertanto necessario comprendere quali contenuti sono erogati da queste agenzie e raggiungono normalmente le persone.
Contenuti che sono alla base delle esperienze effettuate, naturalmente associati al format con cui sono erogati.

Quali driver potremmo utilizzare per capire le linee di tendenza?
I più efficaci ritengo siano la pubblicità, i film, le serie televisive.
Contenuti veicolati principalmente nei social media e nella televisione.
Esaminiamone uno.

La pubblicità per definizione deve orientare un target (un gruppo obiettivo) verso un prodotto.
E per farlo deve ovviamente raggiungere il target con i suoi messaggi.
Contenuti e format (i vari linguaggi) della pubblicità devono essere accessibili ed interpretabili dal target.
E devono essere pertanto coerenti con gli interessi (la cultura) e gli strumenti interpretativi posseduti dal target.

In quale modo la pubblicità diventa uno specchio reale del target?
Perché gli operatori pubblicitari sono sottoposti dagli investitori (in pubblicità) ad una naturale selezione darviniana.
Non raggiungi il target? I tuoi contenuti e format sono inadeguati? Avanti un altro agente pubblicitario …
Fintanto che i contenuti ed il linguaggio non rappresentano interamente il target obiettivo.

Sino ad arrivare agli attuali livelli demenziali di larga parte della pubblicità.
Che sono lo specchio di una diffusa cultura demenziale...
Gli operatori pubblicitari (quelli che sopravvivono a Darwin) devono fare bene il loro mestiere (altrimenti scompaiono), ed i contenuti erogati ed i format utilizzati descrivono con precisione assoluta il livello culturale del “popolo di dio”.

In sintesi: vuoi comprendere il livello culturale di un paese? Guarda i contenuti e i format della sua pubblicità...
Lo stesso si può dire per i film, le serie televisive,. ..

Con riferimento ai format, social media, televisione,. .. (il mezzo - ricordate Mc Luhan?), vale una analoga riflessione: formano e si conformano al target.
Per i social media è poi necessaria una attenzione cruciale: il target è composto da miliardi di individui (miliardi!), che compulsano ossessivamente (migliaia di volte al giorno) sul mezzo...

Qui un accidentale ed innocente starnuto può provocare uno tsunami (o una pandemia) !

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E siamo ritornati alla quantità (di individui ora).

Ho scritto sopra che la mappa neuronica inziale, “cablata” geneticamente, evolve in ragione delle esperienze effettuate, condotte essenzialmente tramite le “agenzie della formazione” (famiglia, scuola, lavoro e sociale).

E se la mamma, gli insegnanti, i docenti, i capi e i colleghi, il sindacato, il partito, gli amici, sono bombardati sistematicamente da contenuti e da format palesemente idioti?
Che potranno fare loro stessi come agenti della formazione.. ?
Non dimentichiamo infine ciò che vale in ogni mercato, ed in particolare in questo mercato: è la domanda che genera l’offerta... e l’offerta a sua volta la plasma.

Forse se adottiamo questo approccio possiamo comprendere perché gli USA hanno scelto Trump come presidente.
O perché noi abbiamo un premier taroccatore di curricula, ed un ministro degli esteri che pochi anni fa vendeva bibite al San Paolo di Napoli...

Non possiamo non constatare la deriva drammatica della qualità complessiva del tessuto sociale e delle élite che esprime.
Un esempio strettamente nazionale?
Lo spappolamento della governance di questo disperato paese, emerso in forme oscene nella gestione della pandemia.

Il governo centrale è delegittimato ad ogni momento dai cacicchi regionali (o comunali).
I presidenti di regione che, con una cacofonia ormai intollerabile, rincorrono spudoratamente il proprio consenso (nel migliore dei casi; nel peggiore ricercano interessi personali).
Fingendo di tutelare gli interessi del proprio territorio, attribuiscono al governo centrale ogni possibile nefandezza, e rivendicano demagogicamente (con un populismo vergognoso) il merito di ogni riduzione delle misure restrittive connesse alla pandemia.

E questo mentre il governo centrale gestisce la pandemia balbettando inutili DPCM e decreti ministeriali, disattesi ormai da regioni e comuni (e tra poco anche dai cittadini...).
E si accapiglia ed inventa una piramide parallela ed alternativa all’esecutivo, ed alla burocrazia ministeriale, per gestire il Recovery Fund (che ancora non esiste...).

Ogni paese esprime la propria classe dirigente, le proprie élite, e ne porta interamente la responsabilità.
E se il popolo di dio è nella sua stragrande quantità malamente assortito, non potrà mai esprimere élite di qualità idonee a gestire la crescente complessità della realtà...

MTC

Da: Rinaldo Terrazzani

Giovedì 10 dicembre 2020 10:53:31 Per: Giuseppe Conte

Sig presidente non dia retta a questa gente che critica il suo lavoro è gente ignorante che sa il pericolo che c’è e le conseguenze di questo virus che ci assale prosegue il suo lavoro come sempre e BUON LAVORO e buone Feste

Da: Gatta Angelo

Giovedì 10 dicembre 2020 10:32:03 Per: Matteo Renzi

Renzi, pensa per una volta all'Italia e non sempre ai tuoi sporchi interessi

Da: Annamaria

Giovedì 10 dicembre 2020 10:29:50 Per: Lilli Gruber

Buongiorno, durante 8 e mezzo Oscar Farinetti ha parlato della riduzione dei profitti/stipendi da parte dagli imprenditori, aggiungendo... cosa che sicuramente hanno fatto anche deputati e senatori. Nessuno ha commentato, ma cosa aspettiamo a parlarne? Nella regione Friuli Venezia Giulia i consiglieri non hanno rinunciato neanche all'indennità di trasferta nel periodo di lockdown (aprile). Perchè i politici più pagati del mondo (ma anche i parlamentari europei non sono stati da meno) non rinunciano almeno ad una parte delle loro ricche prebende? Credo che sia un argomento da affrontare quanto prima.
Grazie, giulio furlan

Da: Giulio Furlan

Giovedì 10 dicembre 2020 09:47:49 Per: Massimo Gramellini

Gentile dottor Gramellini,
Le scrivo per ringraziarla del suo articolo sulla signora Denise ("Il caffè", 9 dicembre 2020).
Tutta la mia ammirazione alla signora, che è stata capace di tanto amore, e anche al figlio, che ha sostenuto la decisione della madre, posso solo immaginare a quale costo emotivo.
Questa notizia così commovente, eppure così bella, mi fa venire in mente un passo della Bibbia, che dice: "Da questo abbiamo conosciuto l’amore, dal fatto che lui ha ceduto la vita per noi. " (Prima lettera di Giovanni, capitolo 3, verso 16)
La scrittura si riferisce a Gesù Cristo, e la sua scelta ha per noi un valore equivalente alla nostra vita.
Il Figlio di Dio non era anziano, né malato. Essendo un uomo perfetto, non era soggetto alla morte. Avrebbe potuto vivere per sempre, e morì nella completa innocenza. Cedette volontariamente la sua vita per darci la possibilità di riavere la perfezione che i nostri primogenitori persero per noi. Ora abbiamo la speranza di vivere un giorno in una terra libera da sofferenze, dove perfino la morte sarà una cosa del passato.
Grazie, dottor Gramellini, per aver portato all'attenzione del pubblico il gesto di grande generosità della signora Denise. Abbiamo bisogno di simili notizie, che ci scaldano un cuore straziato dal dolore.
Certo, ci sono cose che non dimenticheremo mai: la lunga fila di mezzi dell'esercito a Bergamo, le centinaia di bare in attesa nei crematori, le facce attonite di chi si vede strappare dalle braccia i propri cari, accompagnati da "angeli" in tyvek in un viaggio che per molti si rivela l'ultimo incubo.
Eppure, tutto questo dolore ci dà l'opportunità di riflettere. Su quanto valga la pena di inseguire cose materiali a qualsiasi costo, su quali siano i veri valori, certo. Ma anche sullo spirito di sacrificio di chi rischia la vita ogni giorno per curarci, e sacrifica la propria vita in turni e condizioni di lavoro massacranti.
E soprattutto, mentre attendiamo una cura per il Covid-19, meditiamo sul valore del sacrificio di quell'uomo perfetto chiamato Gesù.
https: //www. jw. org/finder? wtl ocale=I&docid=20 09685&srcid=share

Da: Anna Liguori

Giovedì 10 dicembre 2020 09:39:05 Per: Vittorio Feltri

Ancora una volta hanno dimostrato di non sapere fare niente ! Un governo con esperienza e capacità avrebbe destinati i fondi per gli aiuti alle imprese alle Associazioni di Categoria per la distribuzione equa e oculata degli aiuti alle imprese veramente in difficoltà, perché queste Associazioni hanno ben chiara e presente la situazione dei loro associati e avrebbero potuto capillarmente intervenire a sostenere chi stava per affondare. Invece questi ministri per caso si sono imbarcati in una babele di Tu si, Tu no dalla quale usciranno con le ossa rotte perché gli esclusi non dimenticano e sapranno ripagare con la stessa moneta !
Aiutooo

Da: Pietro Pagani

Giovedì 10 dicembre 2020 08:57:29 Per: Mario Giordano

Gentile Direttore, sul Fascismo e Mussolini si continua a "raccontare" più che a storicizzare. Sul gigantesco e mefistofelico apparato di polizia segreta fascista: Cosiddetta OVRA:.. Centinaia di pagine e articoli di giornale o romanzi come l'ultimo di Antonio Scurati si scrive dell'OVRA ovvero sul puro niente. Infatti, ecco il vero mistero: l'OVRA non è mai esistita! E lo dimostro nel mio" Il Fantasma dell'OVRA" (Greco&Greco editore, Milano 2011.). Per correre dietro a un fantasma alcuni scrittori perpetuano vecchi stereotipi e luoghi comuni su ciò che è stata la tragedia di un Popolo e di una Nazione. Elementi che non si possono esorcizzare con slogan ad effetto e antiche parole d'ordine come accusava il mio Maestro Renzo De Felice.
Antonio Sannino Cerveteri (RM)

Da: Antonio Sannino

Giovedì 10 dicembre 2020 04:51:17 Per: Roberto Speranza

Hanno ragione Zaia e Renzi e pura cattiveria per noi anziani, qualcuno lo avrà nella coscienza, qualcuno sarà ultimo natale. Io abito a Mestre, comune di Venezia, miei figli a Marcon cinque minuti di macchina, ma comune diverso, il giorno di Natale devo passarlo in solitudine, Voi che ci governate questo problema non esiste, tavole imbandite, macchine blu per prendere i parenti, camerieri, servitù, io e come altri anziani si potrebbe andare in pizzeria vicino casa, con estranei e affollata, questo va bene, procuratevi invece di mettere più bus, meno affollamenti nei centri commerciali, grazie onorevole Speranza di questo dono per Natale che ci fa a noi anziani, ne saremo più che grati.

Da: Rita Baldanello

Giovedì 10 dicembre 2020 00:23:42 Per: Alfonso Signorini

Buonasera sig. Signorini, vorrei confrontarmi con Lei e/o con quanti disponibili su una mia riflessione sorta vedendo Pierpaolo che, dopo aver pianto (e non troppo tempo fa) per un rifiuto d'amore motivato e condivisibile, indirizza le sue attenzioni sulla adolescenziale Giulia. Mi aspetterei che un "uomo" di 28 anni e padre non corra dietro la leggiadria di una ragazzina che probabilmente non può assicurargli la comprensione e la maturità di una "amica speciale" che oltre ad essere madre è singol come lui. Mi aspetterei dall'uomo in questione che per rispetto dell'amica cerchi complicità in altre concorrenti dato che la signorina Giulia ha, anche se involontariamente, provocato sofferenza e disagio nella vita di Elisabetta. Onestamente penso che Pierpaolo stia dando di sé l'idea di un ragazzino immaturo e incoerente... immagine che, anche ai fini del gioco, non porta a nulla di positivo. Non sono baci e carezze a decretare il vincitore del GF soprattutto se a ricercarli è uno che vola di fiore in fiore. Che fine ha fatto la promessa fatta ad Elisabetta di rivedersi a fine programma per parlare di loro come Gregorelli? La semplice promessa lascia intendere che c'è speranza di un "noi" ma probabilmente a Pierpaolo non interessa vista la velocità con cui ha cercato distrazione/amicizia in Giulia. Che delusione! Da donna speravo di trovare in lui un gentiluomo, comprensivo e rispettoso non solo della donna che deve tutelare la sua immagine professionale ma anche della madre che protegge suo figlio da immagini o frasi sul suo conto che possano destabilizzarlo. A proposito sarebbe meglio spostare anzi sottrargli quel poster con Elisabetta perché più che il ricordo di un momento bello trascorso insieme sembra essere la prova di una conquista fatta. Smetto di tediarvi con la delusione che ha provocato in me Pierpaolo e vi auguro una serena notte. Ciao Maria.

Da: Maria