Ultimi commenti alle biografie - pagina 1984

Mercoledì 11 novembre 2020 12:23:48 Per: Lilli Gruber

Gentile Lilli Gruber, in merito alla categoria sempre dimenticata e trascurata dei lavoratori dello SPETTACOLO sarebbe utile, penso, parlare e smentire tutti gli annunci di elargizioni di bonus o di "ristori" che vengono fatte dai politici quando leggono il gobbo ai Tg, in cui blaterano su quanti milioni di euro hanno elargito in queste due giornate. Si deve sapere: oltre ad esserci gente che, pur avendone i requisiti, non ha ancora avuto i 600 euro previsti per la categoria, a marzo aprile e maggio, lo stesso decreto agosto (il nome è un paradosso), che prevede 1000 euro per la medesima categoria, è lungi dall'essere operativo nel dare sostegno agli interessati. Non oso pensare ai tempi con i quali vedremo - se mai li vedremo! - gli effetti dei cosiddetti "RISTORI", termine per il quale mi sono ironicamente permesso post ironici sulla mia pagina fb. Nessuno vuole elemosine! Noi vorremmo ci fosse lavoro: in ogni ambito dello spettacolo. Che non è solo il teatro. Ma se continua tale, evidente divergenza fra le intenzioni, gli annunci e l'effettivo aiuto, la situazione sarà più che inquietante ed esplosiva. Purtroppo, c'è una vera e propria disperazione!

Da: Mario Cei Quasimodo

Mercoledì 11 novembre 2020 12:23:43 Per: Nicola Zingaretti

Buongiorno il sottoscritto scrivo questo messaggio per mia suocera residente in Accumoli prov RIETI la signora Organtini MIrella di 80 anni bloccata nelle SAE perché risultata positiva a due tamponi ma il messaggio è soprattutto indignante perché nella SAE c'è la presenza di ratti (topi) e oggi dopo diversi giorni dove abbiamo da soli provato a risolvere il problema il comune mi risponde di mettere o veleno o trappole.
Voglio anche ricordare che un anno fa alla SAE è stato fatto un intervento sul pavimento perché usciva dal suolo acqua era irrespirabile e con rischi alla salute.
Segretario Zingaretti Il sottoscritto vive a Roma è avrebbe il piacere di incontrarlo per poter con massima trasparenza raccontare come stanno vivendo le persone di quel comune, in attesa di una sua risposta ringrazio cordialmente Francesco Ceccarelli

Da: Francesco Ceccarelli

Mercoledì 11 novembre 2020 12:20:56 Per: Mario Giordano

Io non capisco, io non comprendo, io mi arrabbiooo!!! Continua la solita tiritera, ormai siamo abbonati: i medici e particolarmente gli ospedali sono ALLO STREMO. E ci credo. Quello che non mi torna, che proprio non riesco ad inghiottire, è il fatto che tra i pazienti ricoverati negli ospedali di tutt'Italia, siano presenti numerosissimi "furbetti" che si fanno ricoverare magari per un mal di gola oppure un raffreddore, o per farsi fare il tampone evitando file chilometriche, e sottraendo in tal modo posti letto assolutamente NECESSARI ai malati di covid e di ben più importanti patologie che non uno starnuto. La situazione, se è così come ce la raccontano, dunque è grave, gravissima, e probabilmente sono i medici stessi a segnalarla. Ma nessuno provvede. Posto che tra i tantissimi furbetti che si presentano al pronto soccorso molti hanno solo la bua al pancino, assodato che gli stessi non hanno contratto il virus e dunque stanno molto meglio di chi giace in un ospedale magari pure buttato in barella, perchè costoro non vengono rispediti a calci a casa e dirottati ad uno psichiatra??? perchè hanno paura, perchè sono intimoriti dal contagio? ? ebbene, questa gente ricordi che non solo loro, ma TUTTI SIAMO INTIMORITI DAL CONTAGIO, ma ciononostante non ci presentiamo in massa ad un pronto soccorso e perfino dal medico di base intralciando operazioni che medici e personale sanitario hanno necessità di effettuare. Io ero contraria perfino - già molto prima dell'era covid - ai ricoveri negli ospedali in caso d'influenza. Sarà che dentro gli ospedali ho visto morire i miei genitori, sarà che mi ci sono trovata io stessa per interventi chirurgici per fortuna banali, ma personalmente più sto lontana dagli ospedali e meglio mi sento. Ma questa misura, pure, non viene presa in considerazione per alleggerire il carico sanitario. E ancora. Io vivo a Roma dove, nel corso degli anni, sono state COLPEVOLMENTE chiusi almeno tre noti ospedali: il San Giacomo, lo Spallanzani, il San Gallicano. Tralasciando i primi due più recenti, il san Gallicano, un tempo deputato solo alla cura delle malattie dermatologiche, è una struttura vecchia, d'accordo, ma nello stesso tempo un plesso enorme. E' ovvio che avviarne adesso la ristrutturazione sarebbe impossibile, e non solo per mancanza di soli che sicuramente non si troverebbero, ma perchè per rimetterli in piedi occorrerebbe molto tempo. E tempo non ne abbiamo, perchè i contagi salgono e gli ospedali scoppiano. MA c'è un MA: se riedificare in questo momento non è possibile, SAREBBE POSSIBILE, senza perdere ulteriore tempo a sproloquiare, RIMETTERE IN PIEDI almeno un reparto degli stessi da far funzionare esclusivamente come REPARTO COVID. Sempre meglio che allestire tende da campo militari. Sempre meglio che lasciare i malati covid in corridoio sulle barelle, anche se questa è una situazione tipica degli ospedali romani. Mi ci ritrovai anch'io, a poco più di 20 anni in seguito ad un'operazione al ginocchio, in un altro grande e noto ospedale romano. Ma io non ero una paziente grave, avevo l'energia di quando si è giovani. e mi adattai velocemente. Insomma, qui non si deve ragionare solo su aperture e chiusure. Bisogna agire tempestivamente per dare una boccata d'ossigeno a chi si deve occupare anche di malati di altre gravi patologie che non siano sempre e solo covid. Ci sono infine le cliniche private. A Roma sono stati requisiti tanti edifici da destinare agli extracomunitari che continuo a non comprendere, tantopiù adesso con un'epidemia in giro, cosa vengano a fare in Italia. Perchè allora non far aprire i battenti anche alle cliniche private? L'emergenza è emergenza e basta, non si può arricciare il naso di fronte a gente che non può curarsi a casa ma solo, e lo sottolineo, perchè ha bisogno di cure DIVERSE da quelle che si possono fare al proprio domicilio. Grazie, Dr. Giordano

Da: Roberta

Mercoledì 11 novembre 2020 12:12:12 Per: Silvio Berlusconi

Carissimo Silvio Berlusconi io sono disoccupata dal 2012 per motivi di salute e non ho mai percepito nulla. un figlio con una schizofrenia da 22 anni. e mio marito è a casa vorrei un un'aiuto per la famiglia. La ringrazio tantissimo..

Da: Anna

Mercoledì 11 novembre 2020 12:06:11 Per: Lilli Gruber

Invita un medico di famiglia alla tua trasmissione che racconti la sua esperienza senza che tanti saputoni lo facciano per lui
Saluti

Da: Piergiorgio Balboni

Mercoledì 11 novembre 2020 11:35:06 Per: Alberto Angela

Gentile Alberto Angela,
sto preparando una lezione di storia per bambini di una classe III Primaria, voelvo sapere se avesse del materiale riguardo la colonna di Traiano.
Non riesco a trovare nulla nei libri di testo e su internet, i materiali sono solo per adulti.
Un caro saluto,
Francesca Guidi

Da: Francesca Guidi

Mercoledì 11 novembre 2020 11:26:34 Per: Milena Gabanelli

Gent. le dott. ssa Gabanelli, sono un medico di base rimasto molto deluso dalle sue considerazioni in merito al nostro operato nella trasmissione nel TG7 di lunedì.
Quando parla di medici che non rispondono al telefono, non fanno visita domiciliari ormai diventati solo dei burocrati, si rivolge invece ad una categoria che sta sostenendo insieme ai colleghi ospedalieri il sistema sanitario nonostante la politica non abbia programmato questa seconda ondata e le asl siano rimaste immobili riuscendo solo a scaricare compiti sui medici di base.
Proprio nella giornata di lunedì io ho risposto a 68 telefonate, 66 e-mail, ho effettuato 12 visite su prenotazione in ambulatorio e 5 visita domiciliari.
Accendo il cellulare alle 8 del mattino e lo spengo alle 20 e le assicuro che squilla in continuazione; le asl ci hanno scaricato tutte le vaccinazioni che normalmente facevano nei presidi dei vari paesi io dovrò farne più di 400 di cui almeno 300 li sto ancora aspettando, mi sono organizzato grazie al sindaco del paese e li eseguirò presso una villa con parco di proprietà del comune e con l'aiuto di una infermiera in una intera giornata di sabato; non contenti stanno tentando di scaricarci anche l'onere dei tamponi rapidi stile dittatura o li fate o vi sanzioniamo, ma come non potevano le asl stesse nei vari presidi organizzare dei punti tampone con infermiere anche in libera professione? non sapevano che sarebbe arrivata la seconda ondata? non ci voleva un genio della sanità per organizzare almeno i tracciamenti e l'esecuione dei tamponi con più punti prelievo, No ora tocca a noi medici organizzarci in strutture da reperire (impossibile negli ambulatori magari posti in condomini) con tutti i rischi del caso a 12 euro lordi (poco più di 5 netti) !!!
Le ricordo inoltre che quando parla di 100. 000 euro l'anno di guadagno si riferisce al lordo tutto fatturato e Le lascio immaginare cosa rimane (meno della metà), le ricordo che, poiché liberi professionisti non abbiamo tredicesima, non avremo liquidazione alla pensione, non abbiamo ferie pagate, ma dobbiamo noi pagare sostituti o alternarci con altri medici e conseguente raddoppio degli assistiti, Le ricordo che le spese degli ambulatori (mutui, affitti, materiali sanitari, software e hardware, spese smaltimento rifiuti sanitari, contratti di gestione programmi medici e altro sono a carico dei medici).
Mi lamento? No voglio solo rispetto! !

Cordiali saluti.

dott. - Giuseppe Binda

Da: Dott. Giuseppe Binda

Mercoledì 11 novembre 2020 11:18:52 Per: Myrta Merlino

Cara Mirta, sono una mamma di quattro figli, di cui due già laureati, mi trovo in una situazione che non riesco a comprendere. La mia terza figlia è all'ultimo anno di infermieristica presso l' università di Fisciano provincia di Salerno. Gli esami sostenuti sono predisposti in moduli, cioè cinque sei materie diverse tra loro in un unica sessione di esame. Ora quello che non capisco è che in un momento come questo è mai possibile non dare un esame per una domandina a cui non si è risposto dopo che hai superato gli altri moduli? Molti hanno abbandonato la facoltà e in ultimo e non per ultimo paghiamo quasi tremila euro annuali di tasse. C'è qualcosa che non mi torna.

Da: Anna

Mercoledì 11 novembre 2020 11:14:03 Per: Mario Giordano

Https: //www. lavocediasti. it/2020/11/09/ leggi-notizia/argomenti/attualita-15/ articolo/i-malati-di-cancro-non-posson o-essere-lasciati-morire-nel-silenzio- disperata-richiesta-di-una-mog. html

Buongiorno, questa e' la mia storia. Noi siamo in un limbo di disperazione.
Abbiamo bisogno di visibilità, che qualcuno abbatte questo muro di gomma.
Non abbiamo tempo.
Esiste un diritto alle cure, alla vita che non puo' essere negato.
Non puoi perdersi nell'Inter infinito della burocrazia.
Grazie.
MASCAROTTO ALESSANDRA
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335-------.

Da: Mascarotto Alessandra

Mercoledì 11 novembre 2020 10:33:57 Per: Milena Gabanelli

Gentile signora Milena Gabanelli,
Sono un medico di famiglia e ho visto il video su Facebook sui medici di famiglia. Mi sento obbligato di fare delle precisazioni su alcune affermazioni che ritengo inesatte o fuorvianti. Cominciamo dalle ore di lavoro. Il Mmg sta 3 ore a studio ma poi deve fare tutto il resto del lavoro: visite domiciliari, accesso alle Rsa, Contatti telefonici coi pazienti, Pratiche di particolare impegno professionale, Accessi alle asl per materiali e pratiche burocratiche, Aggiornamento ecc, E quindi alla fine per tutti questi lavori si considera che il medico lavori tutto il giorno e le 3 ore riguardano solo la presenza in studio per le normali visite. Stipendio: il medico prende uno stipendio lordo, non come i dipendenti, e le spese e le tasse se ne portano via il 50% e questo non mi sembra un dettaglio di poco conto. Il pz viene pagato 3 euro al mese che con le spese diventano 1, 5 euro. Vi sembra molto? Io direi una miseria che non ha pari nei paesi occidentali. Veniamo al covid. Il medico non può liberamente visitare i pz covid perché deve stare attento a non ammalarsi perché questo sarebbe un grave problema per i pz non covid visto che non sono quasi più seguiti da ospedali e asl, oberati dal covid. E i dispositivi di protezione arrivati sono minimi. Se il medico si ammala, è molto difficile farsi sostituire e i sostituti col carico attuale hanno davvero problemi gravi a gestire lo studio. Inoltre, e questo è il problema più grave, a distanza di 10 mesi dall'inizii della pandemia, ancora non abbiamo ricevuto, né dalle società scientifiche né dalle autorità sanitarie, un benché minimo protocollo terapeutico per i pz covid domiciliari, per cui i medici più intraprendenti cercano di carpire dagli ospedali notizie sulle terapie possibili da fare da fare a domicilio, mentre i più pavidi danno paracetamolo e basta, aspettando l'evoluzione naturale della malattia. Questo è certamente il punto più dolente della storia su cui la prego di fare luce e di spingere affinché le autorità si attivino a darci un protocollo almeno di massima per curare i pazienti a casa, invece di chiederci di fare i tamponi che è una attività che possono fare molte altre categorie e che nello studio è quasi sempre pericoloso per il medico e per tutti i pz non covid. Cordiamente Dr Padiglioni

Da: Ugo Padiglioni