Ultimi commenti alle biografie - pagina 1989
Martedì 10 novembre 2020 19:52:42
Per: Milena Gabanelli
Gentile dr.. ssa Gabanelli,
mi permetto di porle alcune domande. Come mai in regione lombardia l'esecuzione di un tampone per covid può essere effettuato privatamente solo presso le Ospedali della sanità privata e non può essere effettuato privatamente presso le strutture pubbliche?
Specifico meglio: qual'è il costo di un tampone covid presso una struttura pubblica (se effettuato a carico del SSN) e perchè presso le strutture private il costo all'utente è diverse volte quello presso la struttura pubblica?.
Variante della domanda che tuttavia porta alla stessa risposta: Come mai quest'anno i medici di base e le i centri vaccinali dell'ats fanno fatica ad effettuare la vaccinazione antiinfluenzale, le farmacie sono sprovviste di vaccini (che l'anno scorso costavano 13-15€) mentre le strutture private si sono organizzate per effettuare vaccinazioni antiinfluenzali alla modica cifra di 80€?
Può essere che l'assessore alla Sanità Gallera e il Governatore Fontana, preoccupati di agire tempestivamente per preparare le strutture pubbliche a far fronte alla possibile recidiva della pandemia non si siano resi conto delle implicazioni di certe disposizioni o è meglio peccare pensando andreottianamente che ne fossero perfettamente consapevoli?
Curioso di leggere le sue risposte le porgo i miei più cordiali saluti
Da: Antonio Maria Agrati
Martedì 10 novembre 2020 19:26:15
Per: Milena Gabanelli
Gentile Sig. ra Gabanelli. In riferimento alle sue recenti considerazioni sui medici di medicina generale, la invito serenamente a trascorrere una settimana nel mio studio medico in Sardegna. Sono certa che si renderebbe conto della inesattezza di molte sue affermazioni, profondamente lesive di una categoria che tanto si sta prodigando, anche rischiando la propria vita, in questi difficili giorni. Visite a domicilio, telefonate che non restano mai prive di risposta immediata o tramite chiamata successiva, urgenze. A tutto io cerco di rispondere con generosità, e con guadagni ben lontani da quelli di cui Lei ha parlato. Non siamo solo dei burocrati. Siamo molto di più, lavorando anche 13 ore al giorno come nel mio caso. Non mi riconosco, naturalmente, nella sua sconfortante descrizione. La sua grande esperienza dovrebbe servirle ad evitare come la peste le generalizzazioni, stando da queste lontana migliaia di chilometri.
Cordialmente.
Dr. ssa Irene Pes MMG Arzachena (SS) SARDEGNA
Da: Irene Pes
Martedì 10 novembre 2020 19:12:40
Per: Giovanni Floris
Gentili, sono la coordinatrice del gruppo di Unità di crisi per le RSA e le RSD dell'Ordine infermieristico interprovinciale di Firenze /Pistoia. La situazione nelle RSA è molto grave: Ci facciamo portavoce del disagio, dolore umano e professionale dei colleghi che, ormai decimati dai contagi insieme ai loro assistiti, lavorano nelle strutture per anziani e disabili della Toscana. Le chiediamo di poter intervenire nella sua trasmissione con il solo scopo di riuscire a rompere un silenzio umanamente inaccettabile. Lei è un giornalista sensibile, attento e autorevole. Noi siamo soli, chiediamo tavoli di confronto con la regione, siamo senza infermieri, operatori socio sanitari, richiamati dalla ASL per gli ospedali ; di quelli rimasti molti sono contagiati. Siamo certi che lei potrà capire la nostra disperazione. Si poteva evitare tutto questo, la vecchiaia, mi creda, in Italia non è un valore. Grazie per ciò che potrà fare. Dott. ssa Marcella Gostinelli
Da: Marcella Gostinelli
Martedì 10 novembre 2020 18:57:32
Per: Mario Giordano
Come mai nessuno parla della proposta Frances del blocco navale a nti emigranti comunicato da TG 24 la settimana scorsa che è stato messo il bavaglio a porro Giordano e del nebbio
Da: Mario
Martedì 10 novembre 2020 18:40:57
Per: Mario Giordano
Buon pomeriggio Dott. Mario Giordano, mi rivolgo a lei per una questione che mi tocca da vicino. Lei ha scritto libri di denuncia e nella trasmissione che conduce non le manda a dire. Io nel mio piccolo una denuncia sociale l'avrei da molto tempo nel cassetto... Mi piacerebbe un suo parere magari collaborativo. In questa mia non posso allegare un file per illustrare in maniera rapida ed efficace di cosa si tratta. Se per favore mi può inviare i dati E-. mail dove posso allegare mi farebbe piacere.
In attesa di sua cortese risposta la saluto cordialmente. Santina Pasqui da Revere (MN)
Da: Santina
Martedì 10 novembre 2020 18:40:40
Per: Maria De Filippi
Buonasera, continuo a ribadire, tina è una grandissima cafona, sembra che la trasmissione sia incentrata su di lei, non fa parlare nessuno.
Non può trattare tutti come se fossero dei cretini alla sua stessa stregua, deve rispettare la gente e capire che le sue opinioni, anche se sta lì per questo e non capisco come faccia, non interessano a nessuno tanto meno sono rispettabili... è talmente evidente che va a simpatia e poi consigli ed opinioni dati da lei... personalmente me ne guarderei bene.
Per quanto riguarda quella mummia di gianni, il botulino gli ha fatto male, prendesse una posizione invece di appoggiare sempre tina e anche lui andasse meno a simpatia.
(I nomi scritti minuscoli fatto di proposito, sono loro talmente piccoli che vanno bene così.)
Questi due soggetti hanno rovinato una trasmissione che regalava un po' di leggerezza.
Grazie!
Da: Iole
Martedì 10 novembre 2020 18:30:49
Per: Fabrizio Pregliasco
Desidero manifestarle la mia stima e la mia simpatia perché vedo in lei un gran signore, nel senso totale del termine!
Da: Francesco Auletta
Martedì 10 novembre 2020 18:23:12
Per: Giorgia Meloni
Egregio Mr. ROBY: e c'e' pure chi si deve far ragione di non azzeccarne piu' di una in un colpo solo: e magari con la fortuna di esserne inconsapevole! Auguri.
Da: Pier
Martedì 10 novembre 2020 17:57:29
Per: Milena Gabanelli
Gentile dott. ssa Gabanelli ho sempre apprezzato il suo modo di approcciare gli argomenti trattati, andando al cuore dei problemi e verificando le sue fonti. Ho appena finito di ascoltare il suo dataroom ed intervento su La7 relativo al ruolo dei Medici di Famiglia in questa pandemia. Premesso che in ogni categoria professionale c’è chi lavora con coscienza e chi meno ma credo che in questo periodo la maggior parte dei miei colleghi stia dando il massimo. Io ho la convenzione dal 2011 e sono quasti massimalista ma i miei guadagni sono ben lontani da quei 104000 € l’anno da Lei citati, anche se non mi sono mai lamentata dei miei compensi e delle mie spese da sostenere mensilmente, c’è sicuramente chi guadagna meno di me. Non ho mai lavorato solo 3 ore al giorno, rispondo al telefono il sabato, la domenica ed i festivi da sempre e cerco di richiamare tutti i pazienti a cui non ho potuto rispondere. Dal mese di marzo 2020 il nostro modo di lavorare è radicalmente cambiato e dal mese di settembre siamo in un vortice da cui non si riesce ad uscire. I miei telefoni squillano in continuazione, le richieste tramite e-mail si moltiplicano, l’agenda per gli appuntamenti va organizzata rispettando i tempi e i modi per visitare i pazienti in sicurezza. Dal 5 novembre, con ordinanza regionale della Regione Lazio tocca a noi individuare, segnalare, tracciare i contatti, aprire e chiudere le quarantene dei casi covid. Questa è solo la parte burocratica di cui farei volentieri a meno per dedicarmi alla clinica dei pazienti ma, visto che il SISP è al collasso, non posso fare altrimenti. La parte clinica inizia con il contatto quotidiano dei miei 50 pazienti covid (anche in video chiamata) di cui valuto temperatura, saturazione e sintomi modulando la terapia al bisogno, terapia che fra sei mesi (alla chiusura dei bilanci) mi verrà sicuramente contestata dai miei dirigenti perché secondo le indicazioni degli specialisti non avrei dovuto somministrare a domicilio. Ad oggi ho dovuto ospedalizzare 1 solo di questi pazienti, sarò stata brava o fortunata? Sinceramente non lo so perché sul territorio, faccio parte della ASL Roma 5, le USCAR non sono mai partite. Proprio le USCAR con medici specialisti e un infermiere sarebbero state fondamentali per poter gestire degnamente un paziente a domicilio, potendo almeno eseguire qualche esame diagnostico ed ematochimico. Non mi dilungo oltre descrivendo il resto dell’attività ordinaria dello studio, comprese 430 vaccinazioni a cui ho dedicato i miei “ sabato” in questo mese. Sono tra quelli che si sono resi disponibili ad eseguire i tamponi in sicurezza fuori dal proprio studio, in locali adatti, separati dalle zone cosiddette “ pulite “, con smaltimento corretto dei materiali infetti altrimenti creeremo solo nuovi focolai. La invito volentieri a trascorrere una giornata tipo, attualmente ha inizio alle 7: 30 e fine alle 23: 30 (forse), ammiro i miei colleghi ospedalieri che stanno scoppiando anche fisicamente ma temo per la nostra tenuta mentale.
Da: Vanessa Marinaro
Luca Zaia
Politico italiano
Da: Casino Emanuela