Ultimi commenti alle biografie - pagina 2152
Lunedì 5 ottobre 2020 15:44:17
Per: Matteo Salvini
PER IL DIG. PAOLO
Le contraddizione sulle misure di sicurezza, che scaturiscono dal confronto delle dichiarazioni di noti virologi e scienziati la dovrebbe convincere una volta per tutte che le scelte di Conte sono dettate dalla paura di perdere la poltrona delegittemando il Parlamento dal momento che come un dittatore decide tutto con DPCM. UNA VERGOGNA. Altro aspetto da considerare è che dovrebbe far riflettere è quello di tenere cmq le scuole aperte... ma se la situazione è così grave le prime strutture da chiudere sarebbero proprio le scuole dove è più difficile far mantenere la distanza di sicurezza ai bambini e di conseguenza la possibilità di diffusione è NOTEVOLMENTE più alta ma Conte. preferisce chiudere le attività altrimenti il piano di svendere l'Italia deve affrontare un processo troppo lungo e le potenze straniere sono stanche di aspettare di mettere in maniera pacifica e legale le mani sulla nostra NAZIONE. Il porto di Taranto è finito nelle mani di cinesi e turchi, quello di Trieste alla Germania che a sua volta, secondo alcuni quotidiani, l'ha regalato alla Cina. Le potenze straniere ormai mercanteggiano con le nostre eccellenze basta pensare a tutte le industrie che dopo essere state svendute allo straniero finiscono per chiudere lasciando in mezzo alla strada migliaia di famiglie italiane. VERGOGNA!!! COME SE NON BASTASSE ADESSO CI SI METTE PURE IL PAPA CHE VUOLE eliminare la proprietà privata così che gli immigrati si sentiranno autorizzati a cacciarci dalle nostre abitazioni. COMPLIMENTI AL PAPA che tanto sbandiera l'uguaglianza ma che... guarda caso sembrerebbe gli sia stato prosciugato il suo conto personale che ammontava a diversi milioni di euro. Alla faccia della chiesa povera per la quale il poverello d'Assisi si spogliò di tutte le ricchezze ma di San Francesco questo Papa ha ereditato solo il nome. La lista delle nefandezze che ci stanno soffocando disattendendo oltretutto e soprattutto la Costituzione è troppo lunga da essere qui sintetizzata. Per concludere prima di scrivere sciocchezze sig. Paolo si informi e non difenda per partito preso un governo non eletto e dannoso per gli italiani. Vorrei sapere se lei è italiano o si considera tale e quindi come fa a difendere questo governo che perfino dagli extracomunitari onesti che vivono sul nostro territorio criticano per le scelte che fa. Risvegli in lei un po` d'orgoglio al fine di onorare i milioni di morti delle guerre passate per difendere la Patria che questo governo ha deliberatamente deciso di distruggere.
Da: Liliana
Lunedì 5 ottobre 2020 13:16:02
Per: Luca Zaia
GENTILE PRESIDENTE,
mi permetto di segnalare un caso avvenuto presso il punto prelievi Covid di Borgo Ruga a Feltre: una signora proveniente dalla Croazia ha richiesto di fare il tampone ma non è stata accettata; è pur vero che la signora in questione risiede in Primiero ma non siamo noi convenzionati con Feltre?
Grazie se vorrà rispondere, ha comunque tutta la mia stima come persona e come governatore.
Renata Braus
Da: Braus Renata
Lunedì 5 ottobre 2020 12:26:53
Per: Massimo Giletti
Buongiorno sig. Giletti
vediamo se ora ricostruiranno strade e case a Limone in Piemonte, così come hanno fatto col ponte Morandi!
Scusi sa, ma per il ponte ci hanno fatto due palle così!
Cosa dicono i ministri interessati ?
Per il ponte non facevano che pavoneggiarsi!
Buona giornata
Giovanna Donati
Da: Giovanna Donati
Lunedì 5 ottobre 2020 12:17:44
Per: Bruno Vespa
Ill. mo Dottor Vespa; io innocente ma vittima ideologica rischio da Donne magistrate femminismo esiziale per me: interdetto anche in Appello e misure contenitive come tortura, e che mi torni affibbiato quel signor Franco Freilone già reo impunito di svariate violazioni della Legge Penale
Buongiorno--illustre Bruno Vespa
Festival oasi di femminismo in Italia: stalking e pedofilia di qualsiasi sottotipo vanno in galera dopo la condanna in primo grado e senza la condizionale, si diventa dei Pregiuducati
Per sua notoria competenza professionale e deontologica
COme TUtti QUanti sanno, in Italia sono migliaia le associazioni a favore delle povere donne sceme vittime di violenza, ma nessuna per legge è tenuta a difendere i maschi innocenti come me vittime di bullismo e violenza da parte di donne giudici magistrato; e neanche il Cerchio degli Uomini o il Gruppo Abele, nomi che mi ricordano sinceramente, casomai, la cisticercosi, se voglio essere benevolo! La magistrata Fabiola D'Errico non mi ha permesso di completare del tutto il mio pensiero e sta usando la forza. Per pura cattiveria, dovendo depositare memorie entro il 20 novembre, la signora misogina Fabiola D'Errico ha sobillato il Giudice a fissarmi una nuova udienza cfon il Perito perché dica se io sarei in grado sufficiente di stare in giudizio: dica Lei se non è uno schifo di Magistratura italiana ! !
Mi scuso per i molti concetti messi. Anche se non fossi dalla parte dei giusti, io come medico e collega e affiancato da diverse certificazioni, sono in condizione di "scrivere" nei limiti consentiti dalla Legge, naturalmente.
Se non fossimo in Italia matterellaprovvederò io che sono medico a scriverla anche in base al Codice Civile che permette al Medico imputato di autodifendersi; a ulteriore riprova della mia normale o anche supernormale capacità di intendere e volere.
La mostruosa accusa da cui parte la PM Fabiola D'Errico, per intralciare l'appello del 4 dicembre dato che la Fabiola d'Errico ha tempo fino al 20 ottobre per produrre materiale accusatorio nuovo contro di me, sarebbe che io avrei "interrotto" la udienza quando la legge prevede che sia interruzione di pubblico servizio soltanto quando viene interrotto il servizio in toto e perciò la intera udienza; mentre io, come da audio video registrazioni, mi sono limitato ad alcune fasi autodifensive per consentire lo stabilimento di una verità processuale che l il Giudice GIancarlo CApecchi a parer mio in quel momento non sarebbe riuscito a cogliere adeguatamente.
Mi sono limitato a sopperire a una "deficienza" comportamentale della Pubblica Ministera e MAgistrata Fabiola D'Errico la quale usa il suo potere solo per perseguitarmi
Non so come esprimere bene questo concetto: nel caso Tu venissi nominato io Ti pregherei di accettare perché TI porterei svariati certificati medici che comprovano la mia assoluta sanità mentale psichica E pertanto Ti darei un contributo alla redazione della pronta perizia stessa.
COme farmaci non sto assumendo alcun psicotropo a alcun antipsicotico.
A comprova che non sento alcun bisogno di cure psichiatriche; non ho disorganizzazione mentale, non ho voci, non ho allucinazioni, non ho deragliamenti e non ho deliri ; come tutti quaNTI ATTORNO A ME e a dove vivo abitualmente da anni possono ben testimoniare e hanno già svariate volte prodotto testimonianze a mio favore, l'ultima delle quali è di pochi giorni fa scritta dall'ex Ufficiale della polizia municipale Marina Licci con la quale ho da circa 40 anni una frequentazione quasi quotidiana, essendo coinquilina di mia mamma
Preciso che la Magistrata e Pubblica Minsitera Fabiola D'errico non ha agito altro che una logorante persecuzione contro di me sottoscritto mirante alla mia distruzione totale professionale e fisica, avendo pure istanziato e ottenuto la interdizione, con mio danno biologico e spirituale, per la quale la Legge prevede all'articolo 2059 del codice civile che mi sarebbe tenuto dovuto un risarcimento, congruo, dato che Fabiola D'Errico rappresenta la intera magistratura nazionale.
COme prova della mia salute mentale, Ti allego la certificazione che ho eseguito egregiamente il lavoro ufficiale di scrutatore nell'ultima tornata elettorale nazionale, e una certificazione dello Psichiatra Donato Munno.
POtrò fornire altre prove contro le accuse e le diffamazioni tutte volute da Fabiola D'errico e le sue colleghe Claudia GEmelli e Lodovica Giannone che mia hanno volutamente interdetto per distruggere le mie ideologie in nome di un disegno di imporre una superiorità "femministica" e forse anche Ebraica, dato che alcune di costoro sono di origini ebraiche e io soggiaccio alle accuse che ho svolto servizio civile in COmunità Ebraica nel 2001 dove il Rabbinato non mi aveva preso nelle sue SImpatie ! !
CONCLUSIONE: la Fabiola D'Errico, di ideologie mostruose androfobiche e misogene e misandriche, ha proprio voluto sobillare il Giudice Giancarlo Capecchi in separata sede (in retro sala di Udienza) affinché mi venisse da Lui richiesta una nuova perizia così la mostruosa e orrenda FAbiola d'Errico potrà godutamente inserire questo nuovo capo accusatorio di mia insanità mentale a suo modo di ragionare entro il termine per il quale è consentito alla Pubblica Minsitera di presentare ulteriori memorie in capo capo alla GIudice dell'Appello il 4 dicembre, tutte che risulteranno a mio danno e detrimento; e anche in questo la Fabiola D'errico calpesta godutamente la Legge in quanto dovrebbe invece anche difendermi ! !
COrdiali saluti
Guido Emanuele Galasso Medico interdetto appellante
ALlegherei anche la interdizione MOSTRUOSA che le giudici GEmelli e Giannone si sono godutamente osate di firmare!
Post Scriptum; ; a tua disposizione, mi ritengo obbligato e per aiutarTi nel interesse che emerga la Verità sostanziale, se pure sia di tutta e integrale evidenza, mi noterai che terza pacca! sono ipovedente a causa di una reazione autoimmunitaria.
Da: Guido Emanuele Galasso
Lunedì 5 ottobre 2020 11:58:35
Per: Ferzan Ozpetek
“COME UN RESPIRO” di Ferzan Ozpetec
Una narrazione in compagnia dei fantasmi del passato, facendo continuamente i conti con l’ ASSENZA di chi si ama che diventa a poco a poco un dolore insopportabile. Una visita inaspettata, un vero e proprio turbinio di emozioni, anche se all’inizio reticenti, che turba e mina l’equilibrio di una serena cena tra amici, in cui tutto sembra cadenzato attraverso apparenti certezze e abitudini ormai consolidate. L’empatia particolare di Elsa, una vecchia signora che in un certo senso torna alle proprie radici, riesce ad attirare tutti attraverso il turbamento del suo sguardo, mentre inizia a raccontare la sua storia. La vicenda ruota in realtà sul rapporto intenso e denso di sfaccettature dolorose che lega Elsa a sua sorella Adele, che affonda le sue radici nella loro solitudine e nella mancanza d’amore da parte della loro madre, severa e crudele in alcuni momenti: ”mia madre aveva escluso la gioia dalla sua vita e anche dalla nostra”. L’unica possibilità per loro, “vestite uguali”, ma profondamente diverse, era il darsi conforto e incontrarsi in un luogo segreto per sfuggire all’atmosfera tetra della loro casa. Avevano stretto un patto tra loro, quello di non separarsi mai e volersi bene. Divenute più grandi, avevano iniziato a partecipare a eventi mondani ed avevano fatto la conoscenza di Vittorio, che sconvolgerà per sempre le loro vite. Adele viene travolta dalla passione per quell’uomo che poi sposerà: “il cuore non mi apparteneva più” ed egli si rivela un amante premuroso, ma anche spietato, lei ne ha paura e non riesce a confidarsi con Elsa, perché “ella sarebbe stata capace di scorgere le luci ma anche le ombre del suo sentimento per Vittorio”.
Attraverso le lettere, che Elsa ha scritto a sua sorella Adele, ma che lei ha sempre rimandato indietro senza aprirle, si avverte il profondo travaglio interiore di Elsa, “ingenua sognatrice”, il cui desiderio più grande sarebbe incontrarla un’ultima volta. Lei si sente, come se non fosse stata del tutto presente a se stessa, pian piano sta cominciando una nuova esistenza che la porta a riflettere sui veri valori della vita, lei, che è consapevole del punto di non ritorno a cui può portare l’amore cieco. Tutto il suo passato le era caduto addosso, trasformato in un mucchio di macerie, mentre lei avverte una marea di forti emozioni che preme per uscire. Il suo cuore è pieno di dolore per la nostalgia di sua sorella: ”il tuo silenzio mi ferisce, ma non mi ferma”, il dolore della separazione le strazia l’anima, si rende conto che trovare il vero amore è una fortuna che avviene una sola volta nella vita ma spesso diventa una maledizione. Vittorio aveva tessuto intorno alle due donne una rete di menzogne e cattiverie, rendendole sue prede; Elsa era caduta nel suo sortilegio e accusa sua sorella di non essersi accorta di nulla; ricorda anche i particolari dell’incontro con sua sorella al bar, una trappola organizzata da lui. Elsa vuole dare una svolta alla sua vita, al passato che non smette di tormentarla, e, come ha fatto anni prima, quando sua madre l’aveva schiaffeggiata e lei era fuggita di nascosto da Viterbo e questa fuga l’aveva fatta rinascere, si reca ad Istanbul, una città dall’anima antichissima, ma dallo spirito moderno e decide di sentirsi libera di amare chi vuole e di ricordare senza rancore, perché la verità ha bisogno di tempo per essere svelata.
Dopo la terribile esperienza che vive con Vittorio e che lega e separa indissolubilmente le due sorelle, Elsa decide che “il mio destino sono io” e che non si lascerà più trascinare dagli eventi. Col passare degli anni, ha assunto la “maschera sorridente di una donna frivola”, fingendo che non sia successo nulla, come una strategia di fronte a qualcosa che non si può controllare. Si abbandona all’amore di Ender, che il senso di incertezza aveva reso più interessante e comincia ad acquistare gioielli, per ricoprire di luccichio la sua esistenza completamente buia.
Il racconto di Elsa non rivela tutti i particolari del dolore che ha riempito la sua anima, si guarda intorno e osserva quelle persone sconosciute che vivono ora nel luogo che ha segnato in modo funesto la sua esistenza. Tra gli altri c’è Giovanna, perfezionista in tutto, che vuole sempre mantenere il controllo sulla sua vita e non si accorge che suo marito sta cambiando, non vuole accettare una verità per ora nascosta. Di fronte alle domande incalzanti degli amici e alla riservatezza di Elsa, dichiara che “tutti hanno il diritto di custodire i propri segreti”.
Il turbamento che provano i quattro amici davanti alla morte improvvisa di Elsa, mentre erano intenti ad ascoltarla, quegli occhi vitrei che li fissavano senza più vederli, fa scaturire emozioni improvvise che non si possono più nascondere. Elsa non è morta nella cucina di un’estranea, ma è come se fosse tornata a casa, per lei “l’essenziale era trovarsi lì dove tutto era finito”. Poco tempo dopo giunge Adele, a cui Giovanna aveva telefonato, ma è troppo tardi.
La donna, sconvolta dalla notizia della morte della sorella, che non vedeva da tantissimi anni, rimane in silenzio. Avviene poi una sorta di “atto unico”: Adele comincia a raccontare, come se fosse una sorta di risposta inconsapevole alle parole della sorella, parlava dei suoi sentimenti per Vittorio, era come se ”sentisse gli specchi incrinarsi e i vetri andare in mille pezzi”, si era sentita umiliata, entrambe camminavano su uno strato sottile di ghiaccio che era sul punto di spezzarsi, ma l’affetto che le legava era più forte dell’amore malato per Vittorio. Avviene qualcosa di irreparabile: la sua improvvisa caduta nel vuoto diventa una nota di dolore spezzata, un grido soffocato che diventa una frattura, un punto fermo, da cui poi poter ricominciare, rinunciando ad essere “anime perse”. Il passato ha lasciato nella loro anima cicatrici profonde, ma significative sono le parole di Adele: ”La vita corre come un respiro e ci lascia la nostalgia per ciò che avremmo potuto fare e la consapevolezza di ciò che siamo diventate”.
Ilde Rampino
Da: Ilde Rampino
Lunedì 5 ottobre 2020 11:51:55
Per: Milena Gabanelli
Buongiorno,
Trovo molto opportuna la Sua attenzione per la Cina. Un colosso del genere, capace di influenzare industria, commercio e finanza, con metodi interni da dittatura poliziesca, ci deve preoccupare molto.
Grazie
Carlo Alberto Barbieri
Da: Carlo Alberto Barbieri
Lunedì 5 ottobre 2020 11:45:11
Per: Roberto Speranza
All’att. del Ministro della Salute
Roberto Speranza
Spett. sig. Ministro Speranza,
sono un comunissimo cittadino, senza “nome” né potere, solo uno di quelli che ha dato il voto a chi sta oggi al governo; uno di coloro che come unico potere di azione ha quello di votare e di pagare delle tasse che, fra le altre cose, mantengono la macchina del potere.
E, in quanto rappresentante di una fetta di quel potere, il Ministero della Salute, chiedo a Lei ragguagli in merito a ciò che sento dai notiziari, dalla sua voce, ossia che “l’utilizzo della mascherina è fondamentale, risolutivo”.
Ciò in merito allo studio della prossima proposta di legge o decreto, che è un’ulteriore limitazione della nostra libertà: quella di respirare; ossia, l’uso della mascherina anche per strada.
So che lo propone sulla scia di regioni che hanno già applicato questo criterio e, se questa legge assurda passerà, da cittadino ligio alle regole, non potrò che piegarmi e rispettarla come ho fatto nel corso di questo 2020.
Ma, sempre da cittadino di una cosiddetta democrazia in cui però vengono imposte delle cose che trovo assurde, dittatoriali se mancanti di adeguate spiegazioni con prove a supporto, chiedo: perché?
No, non creda in una mia profonda ignoranza e stupidità: so bene che la proposta riguarda la “nostra salute”.
No, lo chiedo perché, avendo molti amici medici, biologi e virologi che hanno gli speciali accessi internet ai siti delle più grandi università del pianeta, e hanno seguito e seguono l’andamento della pandemia (quando, addirittura, non sono attivamente coinvolti nella ricerca di laboratorio), ma soprattutto seguono la sperimentazione e gli studi sul virus, ciò che sembra proprio accertato da tutti (salvo i vostri “esperti”?) è che il virus NON SI PROPAGA PER VIA AEREA (non confondiamo “aereo” con “aerosol”: cose diverse su cui torno sotto).
Ora, da ciò derivano alcune riflessioni e ovvie domande:
1. I cosiddetti “esperti” vi hanno fornito ampia documentazione, suppongo. Prima di imporre l’assurda regola della mascherina in strada (o altre regole altrettanto assurde) in una democrazia non sarebbe opportuno fornire spiegazioni supportate da ampia e certa documentazione scientifica e non semplici dichiarazioni politiche?
2. Perché vede, Ministro, in caso contrario il governo sembra formato da un’accozzaglia di ignoranti ciechi alle ricerche più avanzate e, ciò che più preoccupa, è che oltre alla cecità l’imposizione di certe regole senza spiegazioni scientifiche dimostrate appare come una mossa dittatoriale volta a gettare fumo negli occhi e scaricarsi la coscienza: cosa che abbiamo già visto in atto in altre nazioni a noi vicine. Dire al cittadino (ossia, disinformarlo) che la mascherina è la panacea o, come lei ha dichiarato alle telecamere: “l’utilizzo della mascherina è fondamentale, risolutivo” non è solo falso, ma molto, molto pericoloso perché dà l’impressione di essere davvero risolutivo e dunque la gente corre il rischio di sentirsi al sicuro con l’inutile mascherina e veicolare il vero contagio che – gli scienziati lo hanno spiegato e dimostrato ampiamente – avviene via liquidi; ergo, le goccioline, contenenti i virus che poi vivono ore o giorni sui vari materiali; il vero contagio dunque avviene per contatto con superfici infette (sull’autobus, un muretto, il denaro, ecc.) e poi nel toccare delle mucose. Chi si sente al sicuro con l’inutile mascherina trascurerà il vero veicolo di contagio. Mossa molto pericolosa quella di dichiarare: “l’utilizzo della mascherina è fondamentale, risolutivo”, perché porterà a migliaia di contagi evitabili.
3. Perché vede, Ministro, credo ci sia molta confusione fra “aereo” (ossia diffusione nell’aria, come molti virus influenzali) e “aerosol”, che NON È AEREO; come lei ben saprà, “aerosol” è il nome tecnico della più piccola particella liquida; sempre liquido, dunque, che rimane in sospensione più a lungo, ma pur sempre sottoposto alla gravità e dunque destinata a cadere al suolo entro pochi minuti. Ora, in ogni caso, la mascherina è utile per ripararsi da tali particelle liquide, ma sarebbe del tutto inutile se il virus fosse davvero aereo (e i casi sarebbero milioni). Tra l’altro, l’aerosol viene soprattutto creato da macchine come i respiratori ospedalieri, ed è difficile per il corpo umano crearlo; le gocce di uno sternuto sono più grosse e pesanti.
Con questa mia le chiedo dunque, prima di imporre dittatorialmente una mascherina del tutto inutile all’aperto e quando non c’è gente (utile, utilissima contro gli schizzi di saliva negli assembramenti, code ecc., se non si mantiene il distanziamento), di voler cortesemente spiegare al pubblico – documentazione alla mano – come si propaga il virus e a cosa servono le mascherine, al di là del ripararci dalle goccioline o dal fornire un alibi ai governi che così possono dire di aver “agito per la salute pubblica”.
Distinti saluti da un cittadino, elettore, contribuente,
Maurizio Damiano
Da: Maurizio Damiano
Lunedì 5 ottobre 2020 11:34:22
Per: Emmanuel Macron
Buongiorno presidente macron le ho scritto più volte sul suo account instagram e non ho ricevuto nemmeno un cenno di risposta sto chiedendo un aiuto per il sig Marcel Nedelec di fatto abbandonato a se stesso da mesi in costa d avorio per una serie di tragiche circostanze più volte ha chiesto aiuto per rientrare in Francia all'ambasciata francese di abdjan ma non ha ricevuto nessun aiuto e tutto questo ha prodotto effetti devastanti sul fisico sullo spirito e anche sull'aspetto economico il sig. nedelec non ha nessuno che si possa occupare della sua casa e del suo lavoro io sono la sua fidanzata e lo ho aiutato come posso ma adesso non riesco più a farlo. Credo che sia vergognoso il modo in cui la Francia stia trattando un suo onesto cittadino la prego di rispondermi grazie
Da: Maria Luisa Caldarola
Lunedì 5 ottobre 2020 11:09:42
Per: Mario Giordano
Fuori dal coro ha per primo denunciato l'assurdo e costosissimo trasferimento di tonnellate di cartacce INPS nei siti più improbabili. Il tema è stato ripreso anche da altre trasmissioni, una critica corretta e opportuna ma non del tutto ben informata. Nessuno ha finora informato sull'inutilità di quelle carte. Crosetto, a Non è l'Arena ci è andato molto vicino, rilevando che ci sono, e non da oggi, strumenti idonei a digitalizzare ogni tipo di documento. Resta da vedere cosa val la pena di acquisire in archivi informatici. Per l'INPS praticamente nulla: dal 1974 sono state abolite le tessere con le famose "marchette" e da allora i contributi sono stati registrati su archivi elettronici. Tra fine anni '80 e inizio anni '90 tutti i contributi rilevabili su tessere o altri documenti cartacei sono stati microfilmati e trasferiti su archivi elettronici: le tessere che per legge dovevano essere custodite per 90 anni non servivano più a nulla se non per rarissimi, straordinari riscontri. Comunque persino chi lavorava appena prima del 1974, magari ancora quattordicenne, è ormai da tempo in pensione. Nessuno nel tempo si è preoccupato di chiedere un aggiornamento della legge che prescriveva 90 anni di custodia di quei documenti personali. Per le altre carte i tempi di invio al macero erano (e sono) molto più contenuti: di norma un massimo di dieci anni. Quando l'INPS funzionava meglio, l'economo della sede passava da tutti i capiufficio indicando il posto dove ammassare i documenti da far ritirare dalla ditta incaricata di portarli al macero. Un'ottima prassi da decenni dimenticata: meglio occupare locali, preferibilmente in costoso affitto, per custodire inutili cartacce. A parte l'irrazionale deposito, penso che anche negli enti assorbiti dall'INPS, le cose in scala più ridotta, funzionassero più o meno allo stesso modo. I dirigenti che guadagnano più del loro presidente avrebbero potuto e dovuto aiutare Tridico ad affrontare con miglior cognizione di causa il problema, L'ineffabile professorone a 5 stelle ha però aumentato il numero di alti dirigenti dopo aver cacciato via tutti quelli di non comprovata fede pentastellata. Per quel che se ne sa, ha curato l'AIDS per prendere il cancro. Al di là di queste maligne (ma non infondate) considerazioni, resta l'inoppugnabile verità per cui la principale attitudine di un bravo manager è quella di scegliersi i collaboratori più capaci e preparati, sapendo che in tutte le organizzazioni ciascuno tende a emergere al proprio livello di incompetenza. Certo se questo succede anche per chi è stato messo in testa al gruppo dal Giggino di turno...
Da: Francesco Signore
Maria De Filippi
Autrice e conduttrice tv italiana
Da: Dario De Cristoforo