Ultimi commenti alle biografie - pagina 3169

Giovedì 9 aprile 2020 08:21:10 Per: Mario Giordano

Buongiorno, sento giornalmente parlare di lombardia e decessi; io vivo a fiorenzuola d'arda, Emilia Romagna, circa 15000 abitanti e 80 decessi nel mese di marzo, 7 volte i decessi del marzo 2019; pure le strutture per anziani, anche se gestite con attenzione, sono state falcidiato. Tutto questo nn per volere un record, ma per ricordare che l'attacco alla lombardia mi pare strumentale.

Da: Francesco Rossi

Giovedì 9 aprile 2020 08:14:27 Per: Diego Della Valle

Gentile signor Della Valle,
mi scuso tanto se mi permetto di disturbarla, e nel contempo spero che lei possa ricevere questo messaggio.
Amavo molto le sue scarpe allacciate e quelle da stivaletto color testa di moro. Erano veramente molto comode, di ottima qualità, e nonostante la forma sportiva, la scarpa risultava anche essere veramente fine. Peccato che la moda sia cambiata.
Ma non le scrivo per questo.
Spesso, mi capita di sentirla parlare in tv, quando viene invitato nelle trasmissioni talk show, e apprezzo sempre molto le sue opinioni, in ultimo ieri sera, in seconda serata da Bruno Vespa.
Le aziende, giustamente, premono per poter riprendere la propria produzione. Ma nel contempo, sono preoccupati per la salute dei i loro dipendenti, che sono come lei sa, un grande capitale aziendale.
Avrei pensato che forse, si potrebbe procedere alla riapertura delle aziende in questo senso
In merito, pensavo che forse, per anticipare la ripresa economica, si potrebbe procedere come segue :
iniziare con l' azienda Italiana che abbia il maggior numero di dipendenti, in modo decrescente.
Si potrebbe procedere a sottoporre i dipendenti di una azienda al tampone. coloro che risultassero contagiati, si portano immediatamente in ospedale, per le dovute cure, e tutti gli altri che non lo sono, riprendere il lavoro con le dovute cautele.
Ogni giorno, all' ingresso dei dipendenti, si procede a prendere loro la temperatura, e se nel caso qualcuno, avesse 37, 5, non lo si fa entrare, mentre quelli che risultano senza febbre passano e vanno a lavorare, quale che sia la loro mansione, o il proprio turno di lavoro.
Poi, se è vero che i soggetti più vulnerabili sono le persone dai 70 anni in su. Si potrebbe lasciare queste persone a casa ed effettuare delle assunzioni temporanee, per permettere di sostituire i dipendenti di età avanzata.
Questa è ovviamente una idea, che certamente voi imprenditori, potreste migliorare e portarla in confindustria affinché si possa fare, una tavolo di lavoro, con il governo e i sindacati.
Auspico in una sua risposta.
Cordialità.
Giusy Di Lorenzo

Da: Giuseppina Di Lorenzo

Giovedì 9 aprile 2020 07:59:25 Per: Mario Giordano

Grazie Mario per dare voce ai precari della scuola.
PS: gli insegnanti Ie FP (istruzione e formazione professionale) devono avere uguale trattamento dei docenti della statale.

Da: Fabio Volpato

Giovedì 9 aprile 2020 07:41:18 Per: Mario Giordano

Caro Mario, io sono in cig covid 19 dal 9 marzo, ancora oggi 9 aprile mi hanno dato i moduli per aprire la cassa integrazione. Tra laltro mi devo recare in banca per far compilare timbrare e firmare un modulo. Questa è la burocrazia dato l'emergenza! Tutti ammassati in banca. Comunque vedremo quando verseranno !. ..

Da: Armando Pennacchia

Giovedì 9 aprile 2020 07:00:56 Per: Maurizio Landini

Che vergogna... ad oggi 9/4/2020 nessuno a visto un cent e voi che fate... niente nascosti come conigli... vedrete quanti morti dopo la pandemia ma non per il covid-19, ma per questi politici e non, negli altri stati hanno già avuto aiuti... per le banche subito, nel 1992 Amato subito in una notte... per Alitalia ecc. per le imprese... devono morire... e già... che schifo... mi chiedo come fate a dormire la notte... come fate a guardare in faccia i vostri cari, la gente... che schifo mi viene da vomitare
Fernando Agrusti

Da: Fernando Agrusti

Giovedì 9 aprile 2020 06:58:45 Per: Giuseppe Conte

Testo da un' mio emal a BILL GATES... Importantissimo! mandato il 8 di Aprile...

Dear Bill Gates,

First, let me introduce myself. I am a 79-year old retired physician, and former Professor of Medicine and Endocrinology at the University of Manchester and the Chinese University of Hong Kong, and my wife and I live in beautiful Umbria, Italy. I am writing to you because I know you are an independent thinker with substantial global clout, and one likely to listen to common sense!
First, please take 3 minutes to watch my Youtube video... link...   https://youtu. be/ga0QCAu_bic in which I outline the problem and spell out the most obvious solution.

My analysis of the Coronavirus pandemic is that it is exploiting a widespread and easily rectified defect in our capacity to mount a defensive immune response. Alas, our medical and public health institutions have failed to recognise the risks of widespread Vitamin D deficiency for an effective immune response. Vitamin D3, the animal form, can only be formed by ultraviolet irradiation of 7-dehydrocholesterol on the skin. This cleaves the double bond in the B ring, the molecule opens up, and isomerises to D3 (cholecalciferol) in which form it travels to the liver for conversion into 25OHD3, the storage form. The active form is 1, 25OH2D3 (calcitriol), which binds to Vitamin D receptors in target tissues, to initiate their own particular responses, and this includes cells of the immune system. Local production of 1, 25OH2D is absolutely essential for the body to mount an effective immune response, be it to bacteria or viruses.

Evolutionally, 1, 25OH2D3 is vital for calcium transport, even in unicellular organisms. It has been doing so for hundreds of millions of years. In mammals, the best appreciated is its role as a hormone that promotes calcium absorption by the small intestine. Here the parathyroid glands monitor the blood ionised calcium level, and secrete parathyroid hormone (PTH), ; this acts on cells in the kidney to induce the enzyme 1-alpha hydroxylase, and convert 25OHD3 to1, 25OH2D3, which then travels in the blood to act on cells in the intestine and in the bone. Because the whole body needs a stable ionised calcium level, this hormonal function takes priority over all local functions. Thus, the endocrine system has hijacked a more basic factor for general use.

For the present argument we are talking of macrophages and T-cells of the immune system, for whom adequate levels of 25OHD are essential. With adequate levels of 25OHD3, a normal immune system can mount an effective response against viruses of all kinds, including the coronavirus. But at this time of year, and for many reasons, Vitamin D deficiency is rife. Thus it should be no surprise to read that in Chicago and New Orleans, where 30% of the population is black, this subgroup accounts for 70% of the deaths. Dark-skinned individuals are especially prone to vitamin D deficiency because their melanin acts as a natural sunblock.

I am arguing that we will only overcome this global catastrophe if we address the question of Vitamin D deficiency on a global scale, and do so with great urgency, and so convert Coronavirus from the killer it is in the Vitamin D. deficient, back to the tame upper respiratory tract virus, which in most people with adequate D levels causes a bad cold.

It is my submission that your Foundation could help enormously by facilitating the global availability and use of sensible doses of Vitamin D3, such as I suggest in my film (https://youtu. be/ga0QCAu_bic). For your information, in Italy Vitamin D3 in olive oil is licensed for over the counter purchase, produced by a firm called Abiogen, and marketed under the trade name DIBASE. In the UK the regulatory authorities, fearing overdosing (which requires a hundred times more) Vitamin D3 is only available with great difficulty on prescription! Furthermore Abiogen are providing me with glass vials of 100, 000 Units Vitamin D3 (one dose is sufficient for 3 months) for oral or IM use at a cost of 4 Euros for 6 vials. So it would cost a mere 40 million Euros to immediately render the whole of Italy vitamin D-sufficient for 3 months! And it needs no controlled trials first.

I am copying this letter to Professor Michael F Holick of Boston, a world authority on Vitamin D deficiency, and the action of the active 1, 25 form on the immune system. I do hope you will take this seriously, and treat it with the urgency that is called for, but is singularly lacking globally.

Yours sincerely,

David C Anderson MD, MSc, FRCP, FRCPE FRCPath

Da: Dr David C Anderson

Giovedì 9 aprile 2020 06:54:14 Per: Paolo Del Debbio

Buongiorno signor paolo, siamo due italiani da ben 4 anni che cercano lavoro, mio marito operato di tumore alla prostata, io e lui ex titolari d azienda chiusa causa troppe tasse e diciamo che da ben 5 anni ci arrangiamo, oggi pero causa covid non abbiamo piu quasi niente perche siamo dal 1 marzo che non si lavora piu, si pensa sempre ai bonus bebe, e inoltre ai lavoratori con buste paghe? e a noi? ho scritto 7 e mail al presidente conte, manco una risposta, allora a noi chi ci da qualcosa per vivere? io non chiedo 600 euro a noi basterebbe anche meno, premetto che io tantissimi anni fa scrissi al presidente cossiga, e oggi il signor conte non si degna manco di leggere e mail di una cittadina che scrive dalla lombardia, abbiamo bisogno di aiuto, tutti, ma sopratutto io, che in 50 non ho mai chiesto nulla, grazie signor paolo per avermi ascoltato rosaria. m.

Da: Rosaria

Giovedì 9 aprile 2020 06:42:32 Per: Lilli Gruber

Gentile dottoressa Gruber, mi permetto di scriverLe dopo ave apprezzato moltissimo le Sue sagge e intelligenti parole relative alle conoscenze ed ai progressi delle scienze mediche da Lei espresse alcune sere fa durante la trasmissione cui ha partecipato il prof. Alberto Mantovani dell'Humanitas.. Mi hanno evocato alcune righe della Recherche di Proust che Le invio: "Infatti la medicina non è che un compendio degli errori successivi e contraddittori dei medici, interpellando i migliori di loro abbiamo molta probabilità di richiedere una verità che sarà riconosciuta falsa fra qualche anno. Di modo che credere alla medicina sarebbe una suprema follia, se il non crederci non fosse una follia ancora maggiore, perché, tutto sommato, da quell’accumulo di errori sono emerse alfine alcune verità. ".
Sono un anziano (78 anni) medico ospedaliero in pensione della Città Metropolitana di Milano e da anni cerco di far passare il messaggio contenuto e così bene espresso dalle Sue parole (e da Proust). Grazie, con stima Alberto Ferrari-Bravo

Da: Alberto Ferrari-Bravo

Giovedì 9 aprile 2020 06:25:15 Per: Myrta Merlino

Cara Marta ti segue ogni giorno, complimenti.
Vorrei fare una domanda, si parla del problema agricoltura X la raccolta ma non potrebbero essere impiegati i tanti italiani che prendono il reddito di cittadinanza, tanti giovani a cui sarebbe bello dare un lavoro. Con tanto bisogno non sarebbe una opportunita'? Di nuovo complimenti X la trasmissione e buon lavoro

Da: Emanuela

Giovedì 9 aprile 2020 05:14:02 Per: Luca Zaia

Buongiorno presidente Luca Zaia le faccio i complimenti per la capacità, la passione e il cuore che mette nel gestire per tutti noi questa situazione difficile con l'occasione volevo mandarle una intervista del Dott. Matteo Bertelli che ho letto nella"La nuova Bussola quotidiana"spero possa essere utile buon lavoro caro presidente:L’INTERVISTA A BERTELLI
Covid, il genetista: "Esistono molecole che possono aiutare"
ATTUALITÀ08-04-2020
Piccole molecole e farmaci a brevetto scaduto per contrastare l’azione del Coronavirus. «Molte sostanze di derivazione naturale, come la ciclodestrina e gli steroli, potrebbero ridurre l’infettività di molti tipi di virus, inclusa la famiglia dei Coronavirus», spiega in un’intervista alla Nuova Bussola il dottor Matteo Bertelli, genetista, impegnato con un gruppo di ricercatori in una serie di studi sul Covid-19. La strada seguita da Bertelli&Co ha il vantaggio di avere costi irrisori, con potenziali benefici per i malati e il sistema sanitario. Ma mancano «gruppi di interesse» che promuovano la necessaria sperimentazione.

- 400 MILIARDI? LE AZIENDE DOVRANNO CAVARSELA DA SOLE, di Romano l'Osservatore
- BIBBIE A RUBA E PIÙ PREGHIERE, EFFETTI DELLA PANDEMIA, di Giuliano Guzzo
- VIRUS E FAKE NEWS, NESSUNA CENSURA, di Ruben Razzante
- DOSSIER CORONAVIRUS

Ma è così difficile curare il Coronavirus? Davvero dobbiamo rassegnarci ad aspettare quasi messianicamente un fantomatico vaccino, oppure antivirali di nuovissima generazione dai costi vertiginosi che potrebbero mandare definitivamente in tilt un sistema sanitario già in sofferenza?

C’è chi dice no: ci sono scienziati che stanno studiando l’azione sul Covid-19 di piccole molecole naturali, così come di farmaci a brevetto scaduto, e che quindi avrebbero costi irrisori, ma anche grande efficacia (si spera).

Uno di questi ricercatori è il dottor Matteo Bertelli, direttore della startup Ebtna-Lab di Rovereto e di Magi-Euregio di Bolzano, una realtà che si occupa di ricerca e diagnosi delle malattie genetiche e rare ed è attiva sin dal 2006 nel contesto nazionale e internazionale. Magi è stata la prima realtà in Italia a presentare per alcune malattie genetiche dei percorsi assistenziali integrati. Il gruppo collabora e pubblica ricerche scientifiche con professori afferenti all’IRCCS Casa sollievo della sofferenza, l’Ospedale San Giovanni Battista dell’Ordine di Malta a Roma, l’Università di Perugia e l’Università Cattolica e Policlinico Gemelli di Roma. La Nuova Bussola ha intervistato Bertelli.

Dottor Bertelli, lei sta dedicando approfonditi studi al Covid-19: come ha iniziato e a quali risultati è arrivato?
Stavamo studiando in una malattia genetica rara del metabolismo del colesterolo il ruolo dei lipid rafting nelle membrane cellulari e già sapevamo che queste regioni della cellula avevano un ruolo chiave nel regolare l’entrata dei virus e dunque l’infettività degli stessi, ma non ci interessava. Finché non si è affacciata l’epidemia di COVID-19 e allora abbiamo deciso di mettere a frutto le nostre conoscenze per aiutare la comunità scientifica a trovare una strada per contrastare questo virus. Poi ci siamo dedicati allo studio delle sequenze genomiche depositate in banca dati: l’analisi di sequenziamento dell’intero genoma di 104 isolati del virus che causano SARS-CoV-2 in pazienti provenienti da diverse località ha mostrato un’omologia del 99, 9%, senza mutazioni significative. Sono stati inoltre confermati quasi l’80% di omologia con il genoma SARS-CoV e oltre il 90% con il genoma del pipistrello Coronavirus.

Quindi un parente stretto del virus che causò l’epidemia del 2002?
In effetti, il nuovo Coronavirus provoca una malattia che presenta sintomi simili alla SARS-CoV. In particolare, studi suggeriscono che il recettore SARS-CoV-2 che riconosce ACE2 sulla membrana della cellula bersaglio è simile a quello di SARS-CoV. La maggior parte degli studi sul nuovo SARS-CoV-2 si basa su ricerche precedenti condotte su altri Coronavirus umani al fine di identificare bersagli molecolari che potrebbero essere bloccati per inibire l’ingresso del virus nella cellula.

Quindi è infondata l’ipotesi che questo virus possa essere il risultato di una manipolazione da laboratorio? Sarebbe invece un virus naturale, che ha fatto un “salto di specie” dal pipistrello all’uomo?
Esattamente. E da questi nostri studi siamo arrivati a delle evidenze interessanti per contrastare questo virus. I Coronavirus sono una classe di virus con una lunga singola molecola di RNA e un involucro lipidico che richiede un processo di fusione della membrana plasmatica mediato dall’endocitosi, un meccanismo in cui le zattere di colesterolo e lipidi svolgono un ruolo fondamentale nello stadio iniziale di infezione di una cellula. L’ infettività virale dipende dalle interazioni tra i componenti della membrana plasmatica della cellula ospite e l’involucro del virus. Abbiamo studiato le strategie che potrebbero aiutare a fermare l’avanzamento dell’epidemia di SARS-CoV-2. Ci siamo concentrati sul ruolo delle strutture lipidiche coinvolte nel processo, mediate dall’endocitosi, con cui i virus si attaccano e infettano le cellule.

Avete individuato molecole semplici che potrebbero ostacolare questo meccanismo per cui il virus entra nelle cellule, come le cellule polmonari che poi il virus va a distruggere, causando le polmoniti spesso letali che stiamo purtroppo osservando.
Esatto. Già precedenti studi hanno dimostrato che molte sostanze di derivazione naturale, come la ciclodestrina e gli steroli, potrebbero ridurre l’infettività di molti tipi di virus, inclusa la famiglia dei Coronavirus, attraverso l’interferenza con l’attaccamento lipidico dipendente alle cellule ospiti umane. Queste molecole si dimostrano in grado di ridurre l’infettività di alcuni Coronavirus, inibendo l’attaccamento virale - dipendente dai lipidi - alle cellule ospiti. Ulteriori ricerche su queste molecole e metodi sarebbero utili in quanto potrebbero fornire approfondimenti sul meccanismo di trasmissione di SARS-CoV-2 e su come potrebbero diventare una base per nuove strategie antivirali.

Quindi abbiamo già delle molecole naturali o a brevetto scaduto da testare?
Sì, effettivamente dai dati scientifici sembrano le più promettenti. Vorrei anche sottolineare i risultati scientifici della clorochina o i primi riscontri in vitro dell’ivermectina (molecola a bassissimo costo che si sta riproponendo per questa applicazione in ricerca). Le beta-ciclodestrine sono un ulteriore esempio. Queste molecole a basso costo tuttavia non potranno essere ammesse in terapia sull’uomo senza aver fatto una buona sperimentazione. Questo oggi è il vero collo di bottiglia delle molecole a brevetto scaduto o di estrazione naturale: non vi sono gruppi di interesse che ne promuovono la sperimentazione e vengono pertanto abbandonate.

Piccole molecole a bassissimo costo: una soluzione che potrebbe salvare i pazienti, ma anche salvare i sistemi sanitari che in caso di terapie antivirali costosissime potrebbero letteralmente collassare. Un’ipotesi che forse a qualcuno non dispiacerebbe…
Se vogliamo un sistema sanitario che curi tutti i cittadini dobbiamo favorire la ricerca di molecole naturali o a brevetto scaduto perché le molecole prodotte dall’industria farmaceutica e in particolare i farmaci biotecnologici sono troppo costosi per essere adoperati su tutti i malati. Io sono certo che le molecole a brevetto scaduto o di estrazione naturale potrebbero servire in molti casi, se sperimentate, e le molecole più costose potrebbero essere utilizzate nei casi più gravi, così da mantenere una sostenibilità economica del sistema ma anche una garanzia di universalità del servizio sanitario che non dovrà mai fare una selezione su chi curare. Questa strada, già adottata, di scegliere a chi dare certe costose cure a mio parere non era quella pensata quando si era costituito il sistema sanitario nazionale.

Infine, vorrei sottolineare come da questa esperienza dovranno cambiare delle norme igieniche. Come è stato con l’influenza aviaria da cui poi si sono introdotte norme di accesso molto stringenti agli allevamenti, così da questa esperienza dovremo vietare la presenza di animali selvatici non domestici nei mercati (molto presenti in certi Paesi) o nelle case o nei giardini dove alcuni cominciano ad ospitarli, inconsapevoli che quello non è il loro habitat; e oltre a recare sofferenza a loro, aumenta il rischio di contagi a noi umani

Da: Zanella Gianni