Ultimi commenti alle biografie - pagina 3167
Giovedì 9 aprile 2020 17:03:20
Per: Gianluigi Paragone
Ti chiedo di condividere xchè vorrei che il presidente del consiglio, Sig e dott. Conte lo leggesse...
Lungi da me offendere il presidente del consiglio o chiunque faccia parte del governo x tutta la vita ho sempre rispettato i miei superiori pur non condividendo i loro pensieri... ma... io sono sempre stato responsabile delle mie azioni e quindi mi sorge un pensiero e posso pensare... ma davvero lei pensa che noi siamo stupidi, ma davvero lei pensa che può decidere della vita di milioni di italiani e poi uscire con una legge... scusate se siamo stati degli incapaci, scusate se abbiamo fatto crepare (citazione della vicesindaco di Brescia sulle telefonate dei suoi concittadini) migliaia e migliaia di cittadini xchè siamo degli i capaci, scusate se abbiamo preso delle decisioni ma non eravamo all'altezza di prenderle, lei poteva fare una scelta... dire (non sono all'altezza della situazione trovo qualcuno in grado). .. e invece scusate se abbiamo ucciso i vostri padri nonni e la generazione che ha fatto grande l'italia, ma ora facciamo una legge che non potete denunciarci, che ci rende imponibili (tipo i dirigenti del MES) be signor Dott. Conte e signori 5 stelle che ho votato, lei faccia quello che ritiene, ma da parte mia l'ho già giudicata, e penso che lei sia un terribile incapace io penso che lei è talmente un cagasotto che avendo paura delle sue azioni e conseguenze si sta facendo una legge ad personam x risultare impunibile alle leggi italiane, grazie a mio padre io ho delle figlie che sono più responsabili di lei, io so che a lei il mio giudizio non la tocca, ma io spero che mio padre la pensi come me... e sapendo che mio fratello era perfetto e gente come lei lo ha messo in croce... io rimango in attesa del giudizio di mio padre, il quale giudicherà i miei peccati... ma se lei e i suoi compagni di merende riusciste a sfuggire al giudizio degli italiani... spero tanto che mio padre vi metta il sale sulla coda... e con questo mio pensiero la saluto e la perdono per tutti i morti che la sua incapacità ha creato in italia... ma naturalmente... o è una storia o è il mio pensiero
Carissimo Luigi... scusa Gianluici... 😂 sono interessato a sostenerti e/o eventualmente entrare in politica ti ho e mi hai conosciuto in un assemblea a Morbrgno se fossi interessato alle mie idee e un incontro condivido al 100% le tue idee prima gli italiani prima il popolo e i politici sono al servizio del popolo rispettoso delle leggi e che paga le tasse in bocca al lupo
Da: Mauro Cerri
Giovedì 9 aprile 2020 16:33:16
Per: Alberto Angela
Buongiorno Dott. Angela,
sono l'ing Brighenti Giulio di Modena, un suo stimatore e guardo il più possibile le sue trasmissioni, che ritengo sempre molto interessanti. La contatto perchè sono un ex-ingegnere in pensione dell'Agip mineraria (gruppo Eni) ed essendo anche appassionato di perforazioni, ho realizzato un plastico di una maccchina perforatrice per la ricerca del petrolio, corredato da un video racconto sulla storia dello stesso dalla formazione all'utilizzo da intendersi come tema didattico.
Rimango in attesa di un suo contatto per farle avere il DVD realizzato e incontrarla quando possibile.
cordiali saluti
Ing Giulio Brighenti
Da: Brighenti Giulio
Giovedì 9 aprile 2020 15:59:27
Per: Matteo Salvini
Buongiorno sig salvini. le scrivo per chiederle come faccio essendo un gestore di una caffetteria situata a ferrara a riaprire quando si potra' essendo chiuso da circa due mesi per coronavirus non avendo piu' soldi e debiti da pagare.
ho rilevato l'esercizio l'anno scorso scomettendo essendo presso zona gad una rivalutazione della stessa zona. come si puo' che un governo mi obbliga a chiudere e non avere un rimborso.
i 600 euro li lascio a conte e company.
il finanziamento assurdo che mi debba indebitare di piu'.
distinti saluti.
marco cardinelli.
Da: Marco
Giovedì 9 aprile 2020 15:35:17
Per: Matteo Salvini
Motta Visconti, 09/04/2020
Alla c. a. del Segretario Federale Lega - Salvini Premier, Dott. On. Salvini Matteo
Illustrissimo Segretario Federale, Dott. On. Salvini Matteo
Mi chiamo Nicolò Maldifassi, ho 24 anni e sono Consigliere Comunale in quota LEGA di una piccola cittadina in Provincia di Milano, Motta Visconti.
Anche la nostra comunità è stata colpita dal Coronavirus, ad oggi si attestano la presenza di 7 contagiati e una trentina di persone circa in isolamento.
Ho deciso di scriverLe questa breve lettera su suggerimento di mio padre, il quale mi ha spinto a contatattarLa per esporLe nel corso della stessa la proposta di dedicare una ricorrenza nazionale alle vittime italiane di Covid-19.
Mi permetta, tuttavia, alcune considerazioni preliminari.
L’Italia da sette settimane circa sta combattendo una guerra silenziosa contro un nemico subdolo e invisibile, chiamato Covid-19. I soldati chiamati in trincea sono medici, infermieri, volontari, sindaci e semplici cittadini; le armi impiegate hanno nomi diversi da quelle usuali: isolamento sociale, distanziamento interpersonale, ricovero e terapia intensiva.
In breve tempo ci siamo catapultati in una realtà che credevamo esistesse solo nei romanzi di fantascienza e che mai credevamo ci avrebbe toccato di persona, rassicurati da chi assicurava che si trattasse poco più di una semplice influenza, e coloro che spingevano per misure restrittive già da subito vennero chiamati pazzi, fascisti, razzisti, allarmisti e complottisti. Ebbene, di questo sia parte della scienza che parte della politica italiana, nazionale e non, ne dovranno rispondere a tutto il Popolo italiano, ma soprattutto dovranno chiedere scusa con il capo chino e gli occhi invasi di lacrime e vergogna ai parenti delle vittime che, purtroppo, non ce l’hanno fatta.
Il virus inizialmente colpiva solo gli anziani, poi tutti: non ci furono più categorie più a rischio e categorie meno a rischio, tutti divennero potenziali vittime. E tra queste, medici, infermieri, poliziotti, volontari, sindaci e amministratori caddero insieme ad altri. Ben presto, un’onda di terrore invase le nostre città e i nostri cuori; le nostre abitudini vennero ribaltate, e cominciò l’isolamento in casa.
Ma l’Italia e gli Italiani sono un Paese e un Popolo forte, da sempre abituato a cadere e rialzarsi; consideriamo che dopo l’“ora più buia”, la peste, nacque il Rinascimento, periodo storico e artistico che fece grande il nostro Paese e che fece conoscere la grandezza delle menti italiche in tutto il mondo. Da subito cominciarono silenziose preghiere, canti di inni nazionali ai balconi, abbracci virtuali, solidarietà fraterna e verso chi più debole e a rischio. La “chiamata alle armi” non si fece attendere: decine di medici e infermieri, da Nord a Sud, abbandonarono le loro famiglie e i loro affetti per dirigersi nella zona più colpita della Penisola, la Lombardia, terra che ha dato tanto all’Italia e agli italiani in termini economici e che ora soffre e chiede aiuto, colpita dal virus. Ma quando Madre Italia chiama, i suoi Figli rispondono: si costruirono in meno di 10 giorni due ospedali, a Bergamo e a Milano Fiera, decine e decine di volontari si rimboccarono le maniche e l’opera che sembrava impossibile fu compiuta. Bergamo e Milano Fiera ebbero i due ospedali da campo.
Intanto l’esercito e le forze dell’ordine invasero le piazze, ma non per reprimere, bensì per aiutare: aiutare gli anziani e le famiglie in difficoltà, consegnando loro farmaci e cibo, e sanzionando i trasgressori delle nuove regole.
I bollettini di guerra erano devastanti: sempre più morti e contagiati di giorno in giorno, ma gli Italiani tennero duro e, restando in casa, combatterono col cuore e con la mente a fianco di quei medici e quegli infermieri in corsia, stremati, a combattere una guerra silenziosa e senza bombe perché come scrisse Vincenzo Monti: “No, Itali siam tutti, un popol solo. Una sola famiglia”.
Ho quindi deciso di scriverLe questa lettera per esporLe una proposta semplice: istituire una giornata del ricordo ai caduti italiani per covid-19. Una data significativa sarebbe il 4 marzo, giorno in cui l’Italia venne dichiarata zona rossa. Questa ricorrenza avrebbe una valenza simbolica nel ricordare chi non ce l’ha fatta, in particolare medici, infermieri, sindaci, amministratori, volontari e forze dell’ordine, persone che hanno dato la vita per le proprie comunità e per il Paese. Un giorno di lutto nazionale in cui ricordare di anno in anno che cosa è successo e che aiuti la politica a non commettere più gli stessi errori; un giorno di lutto nazionale in cui il Paese si fermerà e con gli occhi fissi sul Tricolore si ascolterà silenziosamente il “Va Pensiero” di Giuseppe Verdi.
Ringraziandola anticipatamente per il tempo che mi ha dedicato, cordialmente saluto.
Nicolò Maldifassi
Consigliere Comunale
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Da: Nicolò Maldifassi
Giovedì 9 aprile 2020 15:32:04
Per: Gianluigi Paragone
Salve gianluigi,
sono un semplice cittadino abito a rimini come tanti vengo dal mondo del turismo gia' in ginocchio prima adesso lascio immaginare chi si salvano sono tutti quei magrebini che vendono tutto fuorche' quelle franciusalie esposte grazie anche alla nostra amministrazione (non so se e' una legge nazionale o locale) per 3 anni non pagano tasse poi passa al cugino poi (sorrata) e cosi via
ti ammiro da quando conducevi (la gabbia) hai la schiena dritta mi auguro con tutto il cuore che la spunti con questi un giorno qualunque sia la tua idea saro' uno dei tuoi
un abbraccio
luigi
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Da: Luigi Scarpellini
Giovedì 9 aprile 2020 15:30:55
Per: Luca Zaia
Posso chiederle una cortesia, io faccio la raccolta differenziata a casa mia, e porto plastica metalli carta cartone vetro all'eco centro di Bassano. Ho da fare un paio di giri per portare i rifiuti, mi può dire quando riaprono? La risposta me la manda a questo indirizzo e-mail per cortesia grazie scusi per il disturbo cordiali saluti Zarpellon Maxmiliam
Da: Maxmiliam Zarpellon
Giovedì 9 aprile 2020 15:15:24
Per: Giuseppe Conte
Buongiorno,
Le ho gia inviato un mess a cui logicamente non ho avuto riscontro dal momento che ne sarà sommerso.
Io e mio marito (65 e 68 anni) gestiamo da molti anni in un piccolo paese un'attività commerciale precisamente una cartoleria (poveri noi in tutti i sensi) che con la crisi del 2008 aveva iniziato ad andare in perdita costringendoci, avanti che eravamo con l'età e per poter arrivare alla pensione, ad ipotecare quello che avevamo tra cui l'attuale abitazione. Ora visto che il mutuo è consistente (le proprietà coprirebbero il mutuo ma oggi tutto è svalutato della metà (oltre che difficilissimo da vendere). E non era cosi quando abbiamo aperto il mutuo anzi allora la banca era felice di venirci jncontro..
Oggi pero volendo chiudere e goderci qualche anno di tranquillità (alla pensione siamo arrivati ma i soldi non sono sufficienti a coprire le rate mensili bancarie), rischiamo di perdere tutto per cui anche l'abitazione e di trovarci per strada. È giusto? Abbiamo lavorato per 45 /48 anni a una media di 10 ore al gg. Poche le ferie e poche le pizze fuori casa e lo stiamo facendo ancora sperando in un miracolo che ci faccia uscire da questo incubo.
Allora perché non avere la possibilità di salvare almeno la casa per poter viverci dentro e le banche si accontentassero di prendere il resto, ? È questo l'aiuto di cui abbiamo e hanno bisogno le migliaia di famiglie che si trovano nella ns situazione perché di prestiti bancari a lungo termine che poi devono comunque essere restituiti non ci è di nessun aiuto.. Le chiedo quindi di prendere in considerazione questa richiesta visto che è un problema comune a moltissime piccole imprese che non riescono a dormire perché non sanno come si suol dire "dove sbattere la testa". Non chiediamo la carità ma la dignità di essere considerate persone che hanno lavorato pagando regolarmente le tasse e con i genitori che hanno contribuito dopo la 2a guerra mondiale alla ricostruzione del nostro paese prendendosi anche la medaglia d'oro al valore per il sacrificio svolto a favore di tutti.
Grazie per l'attenzione e per cortesia ci pensi perché abbiamo il diritto di "vivere" parola di cui ho personalmente perso il significato..
Grazie per l'attenzione e buon lavoro.
Patrizia Tonello
Da: Patty Tonello
Giovedì 9 aprile 2020 15:10:57
Per: Bruno Vespa
Buongiorno sig. vespa sono un imprenditore che il 12 febbraio (ahime') ha festeggiato i 40 anni dell'apertura della sua azienda, una agenzia di viaggi. Seguo Lei come varie trasmissioni e rimango sorpreso come mai non si parla mai dell'emergenza del turismo inteso no solo come alberghi o ristoranti ma come tutto: agenzie di viaggio (9000 in Italia), tour operator, guide, noleggio bus, transferisti ncc e poi ovviamente albeghi, ristoranti, compagnie aeree, uffici del turismo. Siamo il secondo comparto occupazionle d' italia dopo i metalmeccanici ma mi pare si parli di tutto tranne che di noi. Non abbiamo aiuti se non questa cassa intergrazione. la cosa peggiore e' che oggi domani che si decide di riaprire noi non siamo come una profumeria o un negozio di abbigliamento che la gente entra e compre da noi ci sara' solo la fila per i rimborsi (che hotel, compagnie aeree e tour operator non danno ma solo buoni). L'idea di prenotare una vacanza, un treno un volo se arrivera', arrivera' per NATALE... forse. Siamo rovinati. Nei miei 40 anni NON ho mai licenziato nessuno e ora che devo fare ? Chiudere. Non riesco a pagare piu' l'affitto e ho i conti tutti in rosso e non vedo aiuto da nessuna parte e sopratutto non si parla mai del nostro settore. Valgo piu' da morto che da vivo (visto che ho assicurazione sulla vita e servira' per pagare i debiti). E' triste dire cio' a 64 anni con oltre 40 di onesto lavoro. Ma tanto non importa a nessuno. Basta che si fanno belli in tv che ne sanno della sofferenza umana. Sono veramente deluso e disperato ma nonostante cio' vengo in ufficio per risolvere i problemi di annullamento dei voli e dei viaggi per tutelare i nostri clienti e telefono a quelli storici e piu' anziani per sapere se hanno bisogno di qualcosa. La prego solo di parlare del turismo non solo in entrata ma in generale nella sua trasmissione. Mi scuso per lo sfogo. La saluto cordialmente.
Mauro Mascipaolo
titolare dal 1980 della Cassia TRavel srl
Da: Mauro Mascipaolo
Giovedì 9 aprile 2020 15:10:12
Per: Myrta Merlino
Cara Myrta,
seguo sempre volentieri il tuo programma del mattino. Oggi sono un po' delusa. Speravo che almeno tu non soffiassi sul fuoco dei morti nelle case per anziani. Vogliamo che alla fine di tutto ciò gli unici che andranno alla grande siano gli avvocati azzeccagarbugli? E che la giustizia rimanga bloccata per questo?
E' chiaro che ci sono stati dei problemi, in quelle strutture così come in tanti altri luoghi. Io ho avuto l'occasione di frequentare a lungo una di queste case dove mia mamma è morta tranquilla a 100 anni nel 2019. È un fatto che già un caso di influenza poneva loro molti problemi, che però nel tempo avevano imparato a gestire. Io trovo assurdo che ci si meravigli se non sono riusciti a gestire questa nuova emergenza. Cosa avrebbero dovuto sapere che scienziati mondiali non sapevano? Chi li ha aiutati? E chi poteva aiutarli?
Certamente sono stati fatti degli errori ma quando sento i parenti lamentarsi perché ai loro morti non è stato fatto il tampone, post mortem! Dove vivono per non conoscere il problema legato alla carenza di tamponi? Ci sono tante persone ammalate a casa che potrebbero salvarsi ma non riescono a farsi controllare.
Grazie per l'attenzione,
Annalisa
Da: Annalisa Bossi
Maurizio Landini
Sindacalista italiano
Da: Ciro Labanchi