Ultimi commenti alle biografie - pagina 3172
Mercoledì 8 aprile 2020 14:13:31
Per: Milena Gabanelli
Spett. Milena. sono un ricercatore (scalzo), in viaggio tra STORIA della MEDICINA e STORIA e FILOSOFIA della SCIENZA MEDICA, mi chiedevo se ci fosse volontà da parte vostra di aprire una finestra da un punto d'osservazione privilegiato per approfondire quanto stiamo affrontando (COVID-19), Spero la mia formazione sia sufficiente a stuzzicarle la curiosità,. distinti saluti...
Da: Marco Delsole
Mercoledì 8 aprile 2020 14:12:49
Per: Giuseppe Conte
Visto che l’ Olanda non ci vuole aiutare e visto che tutti debbono fare dei sacrifici suggerisco di proporre all’europa di abolire i paradisi fiscali come l’Olanda Che fanno una concorrenza sleale agli altri paesi che paradisi fiscali non sono.
Da: Erika Pozzo
Mercoledì 8 aprile 2020 14:11:11
Per: Matteo Salvini
Buongiorno, On Salvini,
L’annuncio del governo del grande fratello ha fatto centro, si ma peccato che i conti non tornano! Praticamente è come lanciare un salvagente bucato a chi sta annegando. !
Il prestito dato dalle banche ai commercianti e industriali sono veri e propri mutui che dovranno restituire in 6 anni anche con interessi bassi ma pur sempre mutui sono. Insomma lo Stato fa da garante, bene, ma i tartassati oltre a non avere ad oggi la certezza di ricominciare a lavorare riusciranno a farcela a ripagarlo? E se non ce la facessero? Una bella patrimoniale? Uno Stato che fa da garante cosa garantisce? Non poteva a questo punto diluire le tasse che devono pagare questi poveri commercianti anziché garantirsi invece il pagamento sicuro delle tasse facendogli fare prestiti bancari? Aiutooo! Non ci siamo e comunque non se ne può più. Gli unici in questo paese che stanno sereni sono quelli che non hanno nulla prendono e pretendono e nulla più. Speriamo di voltare pagina alle prossime elezioni e di rimettere un senso a ciò che di senso oggi non c’è più.
Saluti
Da: Nadia
Mercoledì 8 aprile 2020 14:05:07
Per: Luca Zaia
Buongiorno Presidente Zaia desideravo suggerire, visto la difficoltà a reperire gratuitamente mascherine, ma acquistabili presso farmacie al prezzo di 2€ per quelle chirurgiche e 13€ per le FfP2 di inserire tale presidio come DETRAIBILE al pari di qualsiasi farmaco necessario.
Grazie Cordiali saluti e buon lavoro
Da: Lazzaro Piergiorgio
Mercoledì 8 aprile 2020 14:01:58
Per: Vittorio Feltri
Ma come ca... o fa Conte a trovare 400 miliardi e, se non ho capito male, forse altri 300, quando qualche decina di mesi fà abbiamo dovuto fare a coltellate con l'Europa per uno sforamento da 2, 8 al 3 %. Tutti, credo si ricorderanno i lunghi talk show nei quali, soprattutto giornalisti di testate critiche nei confronti del governo giallo verde, col ditino alzato chiedevano come quell'esecutivo avrebbe potuto trovare i soldi per il reddito di cittadinanaza e per quota 100.. Provvedimenti che come ormai è risaputo sono solo bruscolini, circa 6 miliardi, rispetto a quanto ci viene promesso. Forse abbiamo visto un film sbagliato. Il problema è se questo film fake news è quello di oggi o quello di ieri!
Da: Andrea Sabatini
Mercoledì 8 aprile 2020 13:49:59
Per: Luca Zaia
Buongiorno Sig. Luca Zaia sono Raffaella e gestisco insieme a mia sorella 1 risto- pizzeria a San Giuseppe di Cassola. Noi non abbiamo adottato il sistema consegna a domicilio x 1 questione di sicurezza x noi è x i nostri dipendenti. Le chiedo: secondo Lei sarebbe fattibile poter aprire con il metodo consegna in loco, con le dovute cautele in fatto di distanza di sicurezza, mascherine, guanti ecc in vista sopratutto delle eventuali prossime aperture delle aziende visto ke noi siamo in zona industriale? Sarebbe 1 boccata d ossigeno dopo 1 mese di totale chiusura. La ringrazio di Cuore x tutto quello ke ha fatto e sta tutt ora facendo x noi veneti... Lei ha salvato molte vite umane e x questo le saremo grati x sempre! In Bocca al Lupo e... Vanti sempre nonostante tutto e tutti! Penso ke se al mondo ci fossero più Luca Zaia, il mondo sarebbe di gran lunga migliore! GRAZIE!
Da: Raffaella Tellatin
Mercoledì 8 aprile 2020 13:45:30
Per: Luca Zaia
Buongiorno Presidente
Sono una signora di 60 anni da Salgareda provincia di Treviso
Volevo ringraziarla x quello che ha fatto è fa x noi veneti
Penso che siamo più che FORTUNATI ad averla come governatore
Ogni giorno alle 12. 30 ascolto il suo punto stampa e, quando comincia a parlare dico a mio marito (STA SITO CHE SCOLTO EL ME BEN) LUI sorride e ascolta buono buono.
Le auguro un buon lavoro di tutto cuore
Da: Giulietta
Mercoledì 8 aprile 2020 13:40:43
Per: Luca Zaia
Buongiorno mi complimento con Lei presidente Zaia per aver gestito bene l emergenza.
Ma ora che la situazione è stabilizzata, bisogna anticipare il virus e non continuare a corrergli dietro, per farlo si deve fare subito almeno il test e poi il tampone alle persone che chiamano i loro medici con il primissimo sintomo in modo da curare e isolare prima che si aggravi. Solo così si previene il ricovero e la diffusione.
Aspettare che si aggravi vuol dire che è troppo tardi.
Chi viene ricoverato con insufficienza respiratoria è logico che ha il virus.
Quindi se un volontario della protezione civile, che ha prestato servizio fino al giorno prima, chiama il suo medico, non può sentirsi dire: "aspettiamo e vediamo l evolversi. "
Bisogna muoversi subito.
Da: Denise Pesce
Mercoledì 8 aprile 2020 13:32:10
Per: Mario Giordano
Motta Visconti, 08/04/2020
Spettabile Redazione Mediaset
Alla. c. a. del Dott. Giordano Mario
Gentilissimo Dott. Giordano Mario,
Mi chiamo Nicolò Maldifassi, ho 24 anni e sono Consigliere Comunale di una piccola cittadina in Provincia di Milano, Motta Visconti.
Anche la nostra comunità è stata colpita dal Coronavirus, ad oggi si attestano la presenza di 7 contagiati e una trentina di persone circa in isolamento.
Ho deciso di scriverLe questa breve lettera su suggerimento di mio padre, il quale mi ha spinto a contatattarLa per esporLe nel corso della stessa la proposta di dedicare una ricorrenza nazionale alle vittime italiane di Covid-19.
Mi permetta, tuttavia, alcune considerazioni preliminari.
L’Italia da sette settimane circa sta combattendo una guerra silenziosa contro un nemico subdolo e invisibile, chiamato Covid-19. I soldati chiamati in trincea sono medici, infermieri, volontari, sindaci e semplici cittadini; le armi impiegate hanno nomi diversi da quelle usuali: isolamento sociale, distanziamento interpersonale, ricovero e terapia intensiva.
In breve tempo ci siamo catapultati in una realtà che credevamo esistesse solo nei romanzi di fantascienza e che mai credevamo ci avrebbe toccato di persona, rassicurati da chi assicurava che si trattasse poco più di una semplice influenza, e coloro che spingevano per misure restrittive già da subito vennero chiamati pazzi, fascisti, razzisti, allarmisti e complottisti. Ebbene, di questo sia parte della scienza che parte della politica italiana, nazionale e non, ne dovranno rispondere a tutto il Popolo italiano, ma soprattutto dovranno chiedere scusa con il capo chino e gli occhi invasi di lacrime e vergogna ai parenti delle vittime che, purtroppo, non ce l’hanno fatta.
Il virus inizialmente colpiva solo gli anziani, poi tutti: non ci furono più categorie più a rischio e categorie meno a rischio, tutti divennero potenziali vittime. E tra queste, medici, infermieri, poliziotti, volontari, sindaci e amministratori caddero insieme ad altri. Ben presto, un’onda di terrore invase le nostre città e i nostri cuori; le nostre abitudini vennero ribaltate, e cominciò l’isolamento in casa.
Ma l’Italia e gli Italiani sono un Paese e un Popolo forte, da sempre abituato a cadere e rialzarsi; consideriamo che dopo l’“ora più buia”, la peste, nacque il Rinascimento, periodo storico e artistico che fece grande il nostro Paese e che fece conoscere la grandezza delle menti italiche in tutto il mondo. Da subito cominciarono silenziose preghiere, canti di inni nazionali ai balconi, abbracci virtuali, solidarietà fraterna e verso chi più debole e a rischio. La “chiamata alle armi” non si fece attendere: decine di medici e infermieri, da Nord a Sud, abbandonarono le loro famiglie e i loro affetti per dirigersi nella zona più colpita della Penisola, la Lombardia, terra che ha dato tanto all’Italia e agli italiani in termini economici e che ora soffre e chiede aiuto, colpita dal virus. Ma quando Madre Italia chiama, i suoi Figli rispondono: si costruirono in meno di 10 giorni due ospedali, a Bergamo e a Milano Fiera, decine e decine di volontari si rimboccarono le maniche e l’opera che sembrava impossibile fu compiuta. Bergamo e Milano Fiera ebbero i due ospedali da campo.
Intanto l’esercito e le forze dell’ordine invasero le piazze, ma non per reprimere, bensì per aiutare: aiutare gli anziani e le famiglie in difficoltà, consegnando loro farmaci e cibo, e sanzionando i trasgressori delle nuove regole.
I bollettini di guerra erano devastanti: sempre più morti e contagiati di giorno in giorno, ma gli Italiani tennero duro e, restando in casa, combatterono col cuore e con la mente a fianco di quei medici e quegli infermieri in corsia, stremati, a combattere una guerra silenziosa e senza bombe perché come scrisse Vincenzo Monti: “No, Itali siam tutti, un popol solo. Una sola famiglia”.
Ho quindi deciso di scriverLe questa lettera per esporLe una proposta semplice: istituire una giornata del ricordo ai caduti italiani per covid-19. Una data significativa sarebbe il 4 marzo, giorno in cui l’Italia venne dichiarata zona rossa. Questa ricorrenza avrebbe una valenza simbolica nel ricordare chi non ce l’ha fatta, in particolare medici, infermieri, sindaci, amministratori, volontari e forze dell’ordine, persone che hanno dato la vita per le proprie comunità e per il Paese. Un giorno di lutto nazionale in cui ricordare di anno in anno che cosa è successo e che aiuti la politica a non commettere più gli stessi errori; un giorno di lutto nazionale in cui il Paese si fermerà e con gli occhi fissi sul Tricolore si ascolterà silenziosamente il “Va Pensiero” di Giuseppe Verdi.
Ringraziandola anticipatamente per il tempo che mi ha dedicato, cordialmente saluto.
Nicolò Maldifassi
Consigliere Comunale
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Da: Nicolò Maldifassi
Mario Giordano
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Paolo Petromilli