Ultimi commenti alle biografie - pagina 3173

Mercoledì 8 aprile 2020 13:49:59 Per: Luca Zaia

Buongiorno Sig. Luca Zaia sono Raffaella e gestisco insieme a mia sorella 1 risto- pizzeria a San Giuseppe di Cassola. Noi non abbiamo adottato il sistema consegna a domicilio x 1 questione di sicurezza x noi è x i nostri dipendenti. Le chiedo: secondo Lei sarebbe fattibile poter aprire con il metodo consegna in loco, con le dovute cautele in fatto di distanza di sicurezza, mascherine, guanti ecc in vista sopratutto delle eventuali prossime aperture delle aziende visto ke noi siamo in zona industriale? Sarebbe 1 boccata d ossigeno dopo 1 mese di totale chiusura. La ringrazio di Cuore x tutto quello ke ha fatto e sta tutt ora facendo x noi veneti... Lei ha salvato molte vite umane e x questo le saremo grati x sempre! In Bocca al Lupo e... Vanti sempre nonostante tutto e tutti! Penso ke se al mondo ci fossero più Luca Zaia, il mondo sarebbe di gran lunga migliore! GRAZIE!

Da: Raffaella Tellatin

Mercoledì 8 aprile 2020 13:45:30 Per: Luca Zaia

Buongiorno Presidente
Sono una signora di 60 anni da Salgareda provincia di Treviso
Volevo ringraziarla x quello che ha fatto è fa x noi veneti
Penso che siamo più che FORTUNATI ad averla come governatore
Ogni giorno alle 12. 30 ascolto il suo punto stampa e, quando comincia a parlare dico a mio marito (STA SITO CHE SCOLTO EL ME BEN) LUI sorride e ascolta buono buono.
Le auguro un buon lavoro di tutto cuore

Da: Giulietta

Mercoledì 8 aprile 2020 13:40:43 Per: Luca Zaia

Buongiorno mi complimento con Lei presidente Zaia per aver gestito bene l emergenza.
Ma ora che la situazione è stabilizzata, bisogna anticipare il virus e non continuare a corrergli dietro, per farlo si deve fare subito almeno il test e poi il tampone alle persone che chiamano i loro medici con il primissimo sintomo in modo da curare e isolare prima che si aggravi. Solo così si previene il ricovero e la diffusione.
Aspettare che si aggravi vuol dire che è troppo tardi.
Chi viene ricoverato con insufficienza respiratoria è logico che ha il virus.
Quindi se un volontario della protezione civile, che ha prestato servizio fino al giorno prima, chiama il suo medico, non può sentirsi dire: "aspettiamo e vediamo l evolversi. "
Bisogna muoversi subito.

Da: Denise Pesce

Mercoledì 8 aprile 2020 13:32:10 Per: Mario Giordano

Motta Visconti, 08/04/2020

Spettabile Redazione Mediaset

Alla. c. a. del Dott. Giordano Mario

Gentilissimo Dott. Giordano Mario,

Mi chiamo Nicolò Maldifassi, ho 24 anni e sono Consigliere Comunale di una piccola cittadina in Provincia di Milano, Motta Visconti.

Anche la nostra comunità è stata colpita dal Coronavirus, ad oggi si attestano la presenza di 7 contagiati e una trentina di persone circa in isolamento.

Ho deciso di scriverLe questa breve lettera su suggerimento di mio padre, il quale mi ha spinto a contatattarLa per esporLe nel corso della stessa la proposta di dedicare una ricorrenza nazionale alle vittime italiane di Covid-19.

Mi permetta, tuttavia, alcune considerazioni preliminari.

L’Italia da sette settimane circa sta combattendo una guerra silenziosa contro un nemico subdolo e invisibile, chiamato Covid-19. I soldati chiamati in trincea sono medici, infermieri, volontari, sindaci e semplici cittadini; le armi impiegate hanno nomi diversi da quelle usuali: isolamento sociale, distanziamento interpersonale, ricovero e terapia intensiva.

In breve tempo ci siamo catapultati in una realtà che credevamo esistesse solo nei romanzi di fantascienza e che mai credevamo ci avrebbe toccato di persona, rassicurati da chi assicurava che si trattasse poco più di una semplice influenza, e coloro che spingevano per misure restrittive già da subito vennero chiamati pazzi, fascisti, razzisti, allarmisti e complottisti. Ebbene, di questo sia parte della scienza che parte della politica italiana, nazionale e non, ne dovranno rispondere a tutto il Popolo italiano, ma soprattutto dovranno chiedere scusa con il capo chino e gli occhi invasi di lacrime e vergogna ai parenti delle vittime che, purtroppo, non ce l’hanno fatta.

Il virus inizialmente colpiva solo gli anziani, poi tutti: non ci furono più categorie più a rischio e categorie meno a rischio, tutti divennero potenziali vittime. E tra queste, medici, infermieri, poliziotti, volontari, sindaci e amministratori caddero insieme ad altri. Ben presto, un’onda di terrore invase le nostre città e i nostri cuori; le nostre abitudini vennero ribaltate, e cominciò l’isolamento in casa.

Ma l’Italia e gli Italiani sono un Paese e un Popolo forte, da sempre abituato a cadere e rialzarsi; consideriamo che dopo l’“ora più buia”, la peste, nacque il Rinascimento, periodo storico e artistico che fece grande il nostro Paese e che fece conoscere la grandezza delle menti italiche in tutto il mondo. Da subito cominciarono silenziose preghiere, canti di inni nazionali ai balconi, abbracci virtuali, solidarietà fraterna e verso chi più debole e a rischio. La “chiamata alle armi” non si fece attendere: decine di medici e infermieri, da Nord a Sud, abbandonarono le loro famiglie e i loro affetti per dirigersi nella zona più colpita della Penisola, la Lombardia, terra che ha dato tanto all’Italia e agli italiani in termini economici e che ora soffre e chiede aiuto, colpita dal virus. Ma quando Madre Italia chiama, i suoi Figli rispondono: si costruirono in meno di 10 giorni due ospedali, a Bergamo e a Milano Fiera, decine e decine di volontari si rimboccarono le maniche e l’opera che sembrava impossibile fu compiuta. Bergamo e Milano Fiera ebbero i due ospedali da campo.

Intanto l’esercito e le forze dell’ordine invasero le piazze, ma non per reprimere, bensì per aiutare: aiutare gli anziani e le famiglie in difficoltà, consegnando loro farmaci e cibo, e sanzionando i trasgressori delle nuove regole.

I bollettini di guerra erano devastanti: sempre più morti e contagiati di giorno in giorno, ma gli Italiani tennero duro e, restando in casa, combatterono col cuore e con la mente a fianco di quei medici e quegli infermieri in corsia, stremati, a combattere una guerra silenziosa e senza bombe perché come scrisse Vincenzo Monti: “No, Itali siam tutti, un popol solo. Una sola famiglia”.

Ho quindi deciso di scriverLe questa lettera per esporLe una proposta semplice: istituire una giornata del ricordo ai caduti italiani per covid-19. Una data significativa sarebbe il 4 marzo, giorno in cui l’Italia venne dichiarata zona rossa. Questa ricorrenza avrebbe una valenza simbolica nel ricordare chi non ce l’ha fatta, in particolare medici, infermieri, sindaci, amministratori, volontari e forze dell’ordine, persone che hanno dato la vita per le proprie comunità e per il Paese. Un giorno di lutto nazionale in cui ricordare di anno in anno che cosa è successo e che aiuti la politica a non commettere più gli stessi errori; un giorno di lutto nazionale in cui il Paese si fermerà e con gli occhi fissi sul Tricolore si ascolterà silenziosamente il “Va Pensiero” di Giuseppe Verdi.

Ringraziandola anticipatamente per il tempo che mi ha dedicato, cordialmente saluto.

Nicolò Maldifassi

Consigliere Comunale

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Da: Nicolò Maldifassi

Mercoledì 8 aprile 2020 13:30:16 Per: Paolo Del Debbio

NON C’è Più TEMPO - IDEA PER RIPARTIRE

Le previsioni sulla situazione economica danno una riduzione del PIL di circa 200 miliardi di euro per il 2020. 
 Tutte le soluzioni messe in campo per contrastare il presumibile tracollo sono fatte a debito, cioè riversando sui singoli una spesa che comunque a medio termine dovrà essere onorata. Il calo del PIL sarà causato da una brusca frenata dei consumi; per rilanciarli serve una drastica iniezione di fiducia che possa invogliare a spendere tutti gli italiani che ne hanno la possibilità. Ricordiamoci che comunque l'ammontare dei risparmi degli italiani supera i 4200 miliardi di euro che é 2, 5 volte il nostro PIL. Di seguito un’ idea che può indicare la strada per far sì che l’economia non tracolli quando sarà possibile una ripartenza. Per ogni transazione commerciale verrà destinato: - 6, 5 % a fondo perduto rivolto a soggetti con difficoltà economica - Il 13, 5 % destinato al venditore esentasse e in alcun modo aggredibile - Il restante 80% sarà sottoposto ai normali regimi di tassazione In questo modo ogni cittadino parteciperà attivamente a far progredire la nostra economia. Oltre al valore psicologico che questo 6, 5 % può dare al cittadino che sarà invogliato a comprare, avrà anche un valore strettamente sociale, in quanto quei soldi verranno spesi anche per chi ha veramente bisogno di liquidità. Il 13, 5 % contribuirà a dar linfa alle imprese essendo esentasse. La tesi alla base di questa idea è che la paura a spendere sia da ricercare in un freno psicologico (siamo tra i paesi Europei quelli con più risparmi). Quindi i benefici saranno: - Meno paura di spendere - Più soldi a chi ha davvero bisogno - Più soldi per tutte le imprese - Presumibile maggior introito anche per lo stato Una massiccia campagna pubblicitaria potrebbe convincere in questo particolare momento che è diventato assolutamente etico e socialmente utile spendere.

Ossequiosi saluti,
Franco Pacini
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Da: Franco Pacini

Mercoledì 8 aprile 2020 13:20:21 Per: Giuseppe Conte

Signor presidente ma per le piccole imprese un prestito non é un aiuto ma una spesa in più che non riusciremo ad affrontare!!! Io ho un bar, come farò quando riapro a pagare 3 stipendi con un incasso che no sarà più quello di prima? !
Come farò a far fronte alle spese già presenti più il presunto prestito? Sarà impossibile!!!
Dovete garantirci la cassintegrazione per mesi... dovrete garantirci la sospensione o annullamento di tasse iva ecc ecc... ripartire non basta dovete darci la possibilita di ripartire altrimenti saremo rovinati!!!

Da: Antonio Vetrella

Mercoledì 8 aprile 2020 13:18:15 Per: Alberto Angela

Gen. mo dott. Angela, lo scorso 2 marzo ho inviato presso la redazione di superquark una e mail indirizzata a suo padre. Ho telefonato più volte in redazione chiedendo della sig. ra Giavattini che mi avevano segnalato come referente di suo padre, ma poi a causa dell'emergenza coronavisus non sono riuscita più a parlarle. Oso chiedere a lei se puo' farmi da tramite con suo padre perché riceva la mia e mail. Le sarei infinitamente grata. E' una e mail che ha in oggetto un innovativo progetto musicale per il quale chiedevo a suo padre il suo parere prestigioso. La saluto cordialmente e attendo fiduciosa un suo riscontro. Alessandra Palazzo 328 -------

Da: Alessandra Palazzo

Mercoledì 8 aprile 2020 13:13:40 Per: Luca Zaia

Gentilissimo Governatore, Zaia Luca,
Grazie di tutto quello che sta facendo per noi veneti, sento persone che si stanno organizzando per Pasqua e Pasquetta, spero ci siano controlli nelle strade e in giro... anche nelle province Isola della Scala, Buttapietra..
Grazie saluti
E tantissimi auguri di una serena Pasqua.

Da: Elisabetta

Mercoledì 8 aprile 2020 13:13:28 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Presidente. Conte. siamo orgogliosi di avere un Presidente del Consiglio come Lei. La seguiamo con molto affetto. perche' Lei quando ci parla lo fa con il cuore. Grazie grazie. grazie di vero cuore Rita

Da: Rita

Mercoledì 8 aprile 2020 13:09:39 Per: Myrta Merlino

Gentilissima Myrta, seguo tutti i giorni il suo programma, con vari interviste specialisti per quando riguarda il coronavirus, conosco bene le zone le zone dove ci sono i casi di contagio con molto decessi e contaggiati.
Le zone e paesi sia Alzano, Nembro e altri limitrofi cè un vasta densità di popolazione extracomunitari, mi domando o gli chiedo come mai fra questa popolazione di extracomunitari non ci sono casi di covid19, nessun ricovero e nessun decesso?
Grazie Salvo.

Da: Salvatore Antinoro