Ultimi commenti alle biografie - pagina 3283
Mercoledì 1 aprile 2020 13:37:01
Per: Paolo Del Debbio
Nel ringraziarvi per aver pubblicato il mio post, vorrei aggiungere un'altra domanda per la trasmissione del Dr. Del Debbio. C'è un argomento che non comprendo: i postivi al virus ignari di esserlo. Senza togliere nulla alle precauzioni adottate dal governo - di concerto con medici e virologi - io credo che potremmo andare avanti come ci hanno detto ma... all'infinito. Mi spiego meglio. Qualsiasi virologo intervistato ha affermato - a meno che chi ha contratto la malattia e ne è uscito guarito non abbia nel contempo sviluppato un'immunità alla stessa come accade per le malattie esantematiche dei bambini, ma non è dato ancora saperlo - che un portatore sano, o meglio asintomatico, e cioè che ha contratto il virus ma ne è ignaro, potenzialmente (anche nell'ambito dello stesso nucleo familiare) potrebbe infettare altre 6 persone. Lei comprenderà certamente come, a questo punto, siamo al gatto che si morde la coda. Per evitare di contrarre il Covid 19, cioè, dovremmo teoricamente prendercelo tutti e soltanto così, e sbarrando ovviamente le frontiere dell'Italia agli altri Paesi infettati, e a meno che non esca nel frattempo un farmaco (non un vaccino che richiede anni) che stronchi il virus in un arco temporale molto rapido, potremmo affermare di aver superato il contagio. MA SE NON SI PROCEDE AL TAMPONE PER TUTTI, a CHI BISOGNA GRIDARE CHE NON BASTA AVER CONTENUTO I MORTI ED I MALATI, MA CHE CHISSA' PER QUANTO TEMPO, IGNORANDO CHI SONO GLI ASINTOMATICI AVREMO IL VIRUS DENTRO IL PAESE CON IL RISCHIO D'INFETTARE MAGARI CHI, SEMPLICEMENTE, PRE PURA FORTUNA NON L'HA PRESO??? Non sono la sola a farmi questa domanda, eppure, quando ascolto la risposta degli specialisti, IL TAMPONE NON SI VUOLE FARE. Perché? chiedono gli intervistatori. Perché poi bisognerebbe farne un altro... E con questo? aggiungo io. Tra le risorse economiche stanziate, BISOGNA TROVARE PRIMA DI TUTTO I SOLDI PER I TAMPONI, OPPURE PER UN PRELIEVO DI SANGUE CHE PARE SI DIMOSTRI PIU' VELOCE ED EFFICACE! ! Ma santo Dio, ma come si fa a non capire che questa misura, come stanno facendo in Veneto, costituirebbe un'ulteriore SCREMATURA PER SCOVARE ED ISOLARE I PORTATORI ASINTOMATICI E DUNQUE FAR AMMALARE ALTRE PERSONE??? Qui si discetta di come varare le misure economiche per rilanciare il Paese dopo l'epidemia, quando solo la parola "dopo" costituisce un'incognita non solo matematica. Escludendo gli aiuti necessari a chi ha perso il lavoro o dovuto chiudere un'attività, E' INSENSATO pensare di far ripartire l'economia se prima non pensiamo ad eliminare l'epidemia, E' INSENSATO pensare di farci vivere per mesi e mesi isolati sperando che nel frattempo il virus cambi casa. BISOGNA FAR CROLLARE L'INFEZIONE, testando farmaci, facendo prelievi o tamponi e se poi il Padreterno ci darà una mano distruggendo il virus con il caldo, ebbene, chiederemo a Papa Francesco una preghiera speciale al Padreterno. Ma trovo insensato dire che questa pandemia non sia peggio della peste. A livello di contagio, almeno lo è, Se non la fermiamo con gli strumenti del 2020, ebbene, con quali strumenti pensiamo di arrestarla?. Ci sono riusciti nel '600 a fermare la peste senza farmaci, senza profilassi, senza precauzioni e quant'altro e noi pensiamo di debellarla solo stando isolati e lavandoci spesso le mani? A me sembra un'assurdità.
Da: Roberta
Mercoledì 1 aprile 2020 13:27:39
Per: Corrado Augias
Sono un suo vecchio ammiratore. sbirciando fra i miei libri, mi sono imbattuto nel suo "Inchiesta su Gesù", e ho pensato di segnalarle il mio libro dal titolo "Rivelazioni Divine e Distorsioni Maligne Distruttiva".
Nato nel 1938 ad Alcara li Fusi (ME), la mia istruzione scolastica non andò oltre la quinta elementare.
Nella mia quasi mezza età, ho letto: La Sacra Bibbia - vecchio e nuovo testamento, La storia d'Italia (volume sesto da Carlo Magno a l'anno mille) e il Corano. Da ciò è nato il mio libro edito dalla Casa Editrice KimeriK di Patti (ME) luglio 2017. sono certo che lo troverà interessante, e forse - chissà - anche Lei diventerà credente. La ringrazio per la cortese attenzione e le porgo distinti saluti.
Da: Giuseppe Cipitì
Mercoledì 1 aprile 2020 13:02:20
Per: Corrado Formigli
Torniamo sempre alla stessa secolare querelle Nord/Sud: ma perché puntualmente ai vari Tg nazionali mi devono informare, quasi fosse una notizia di rilievo nazionale, che 4 deficienti di Pozzuoli (Napoli) hanno fatto un festino fuori le loro case nonostante i divieti imposti dal governo mentre non mi è dato sapere una notizia così bella e gratificante x la mia città che invece apprendo per caso da un network americano? Non sia mai che passi un messaggio positivo di Napoli e del sud a discapito del nord!. .. mai!!!. .. Vi prego di darne rilievo e spazio nella vostra redazione, grazie
https://www. identitainsorgenti. com/ su-sky-usa-lospedale-modello -italiano-il-cotugno-di- napoli-qui-nessun-medico-contagiato/
https://youtu. be/RsJJtI9bwwo
Da: Roberto
Mercoledì 1 aprile 2020 12:56:28
Per: Massimo Giletti
Appena possibile
Quando finalmente si tornerà a votare attenzione a chi mandiamo a governare !
L'esperienza vissuta ci sia di monito per evitare di sbagliare ancora dando potere a codesti "galletti della politica" che quando si trovano davanti a situazioni serie, non avendo mai fatto nulla, sono costretti a fare quello che anche cattivi consiglieri suggeriscono loro. Un ministro degli Esteri deve almeno essere un diplomatico, un ministro della difesa deve almeno aver fatto un po' di naja, un ministro della sanità deve almeno essere un medico, un ministro della scuola non deve aver rubata la laurea e un prim ministro deve aver almeno un'esperienza di governo !
Non si può più sbagliare !
Aiutooo
Da: Pietro Pagani
Mercoledì 1 aprile 2020 12:35:51
Per: Lilli Gruber
Mi spiace molto che da Trieste, città che è esempio di cultura democratica, arrivi un commento insensato come quello di Roberto Linari. Non c'era bisogno di precisare di essere "un elettore, non elettore, sfegatato della sinistra", lo si intuisce appena si legge il suo "imparziale" commento.
Si possono apprezzare sicuramente i propri referenti (a parte l' Aprile che non capisco cosa mi rappresenta oltre l'amicizia con la Gruber) ma non si può impedire, per decreto, di ascoltare voci dissenzienti.
Ma a voi piace sentirvi dire e ripetere quanto siete belli e bravi, non come gli altri ignoranti. Avete occupato militarmente tutte le reti televisive, o quasi, pubbliche e private ma non vi basta ancora.
Siete una vergogna per una repubblica democratica.
Da: Giorgio Legnani
Mercoledì 1 aprile 2020 12:26:08
Per: Lilli Gruber
Buongiorno dott. ssa Gruber,
Le scriviamo per chiederle, come ascoltatrici di otto e mezzo e come consulenti del lavoro, di invitare come ospite Marina Calderone - Presidente Nazionale dei Consulenti del Lavoro - che potrebbe meglio di molte altri spiegare i problemi VERI ed OPERATIVI che pesano sulle ditte, sui lavoratori e di conseguenza su di noi. Le alleghiamo anche la lettera iinviata a Beppe Severgnini, che ieri ha gentilmente pubblicato su "Italians".
ITALIANS
LETTERA Sussidi in tempi brevi? Con queste procedure, è impossibile
MARTEDÌ 31 MARZO 2020
risponde Beppe Severgnini
"Buongiorno Severgnini, siamo un gruppo di consulenti del lavoro della provincia di Venezia e le scriviamo perché le nostre voci sono finora rimaste inascoltate. Non le nostre, che fanno parte del coro, ma nemmeno quelle più autorevoli della Presidente Nazionale dell’Ordine Marina Calderone e del presidente Nazionale ANCL (Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro) Dario Montanari. Siamo preoccupate e, come noi, crediamo lo siano tutti i consulenti colleghi di ogni regione se leggiamo ed ascoltiamo gli appelli, i WhatsApp, i video postati. Desideriamo spiegarle perché. Come noi certamente tutti i Consulenti del Lavoro italiani, dopo aver seguito fedelmente le indicazioni del Governo e delle Regioni sulle modalità tecniche per richiedere i vari e diversi ammortizzatori FIS-FSBA-CIGO-CIGD, possono affermare che non è verosimile che i sussidi/ammortizzatori sociali possano arrivare in tempi brevi, tanto meno entro metà aprile. I tempi sono dilatati ingiustificatamente da procedure che non trovano alcuna logica ragione; esame congiunto preventivo con le OOSS, accordo, dettagli di ogni genere e firme telematiche di tutti, magari con l'invito alle aziende di cercare linee di credito per pagare anticipatamente quanto dovuto dall'Inps. Oggi non abbiamo tempo per critiche. Siamo ad un passo da un ulteriore problema che le istituzioni non possono trascurare: una rivolta da parte di chi non riceverà il sussidio/ammortizzatore promesso nel breve termine e forse nemmeno nel medio termine; sussidio che ricordiamo essere indispensabile per garantire la vita quotidiana. Per noi è chiaro e cristallino: se non si interverrà fermamente con un’unica semplicissima regola, la situazione potrebbe diventare ingestibile. L'ammortizzatore che sia a ore, a giorno o a mese ha per ogni circostanza la stessa ragione: EMERGENZA PER CORONA VIRUS COVID-19: perché, come proposto da tanti consulenti, non si segue un principio di automaticità della prestazione con un pagamento diretto (Le assicuriamo, è possibile, basta volerlo) ? Potremmo qui scendere nei dettagli tecnici, ma non ci sembra il contesto adatto! Solo così si potrà affermare che l’ammortizzatore sociale verrà corrisposto nelle tempistiche necessarie, ma ci sarà anche un altro vantaggio: semplificare le procedure dell'Istituto Inps che già afferma di essere in forte difficoltà e di non essere in grado di accogliere le infinite richieste comunque giunte in queste settimane. Nessuno ancora ha voluto ascoltare il nostro parere tecnico e pratico che è quello di chi opera fattivamente. Secondo noi non ci possono essere alternative e non c'è tempo da perdere - Arianna Benussi - Osanna Longo - Enrica Maggino - Alessandra Mescalchin - Maura Mainente
Arianna Benussi - Osanna Longo - Enrica Maggino - Alessandra Mescalchin - Maura Mainente, -------
Grazie Arianna, Osanna, Enrica, Alessandra e Maura. Una lettera preoccupante, ma molto utile. Per i sussidi, "tempi dilatati ingiustificatamente da procedure che non trovano alcuna logica ragione" - ecco il punto, grazie per averlo espresso con chiarezza. "
Per questo le scriviamo: siamo preoccupate. Ha visto la complessità della documentazioe per chiedere in banca l'anticipo di quanto dovuto dall'INPS?
Grazie per la sua attenzione.
Maura Mainente, Alessandra Mescalchin, Enrica Maggino, Osanna Longo, Arianna Benussi
Da: Maura Mainente
Mercoledì 1 aprile 2020 11:54:34
Per: Bianca Berlinguer
Gentile dott. ssa Bianca,. Complimenti per la trasmissione. Mi farebbe piacere che lei riferisse a quell incompetente dell On Bersani che deve portare rispetto per noi commercialisti, che non basta un click per ottenere per un contribuente, i 600, 00 euro di bonus, le procedure sono lente e spesso il sito irraggiungibile. Le aggiunga per cortesia che questa Matt 1. 4 alle ore 5. 30 io e miei 2 collaboratori eravamo già attivi per cercare di aiutare i nostri clienti e per alcuni purtroppo con sistemi quali cns non è’ stato possibile, mi farebbe molto piacere lo riferisse, inoltre avrei tanto da riferire sulla nostra categoria, sui servitori dello stato che nella stra grande maggioranza dei casi, si prodigano tutti i giorni per un compenso che non arriva neppure a quello dei loro dipendenti, gli investimenti in software, il costo Folle dei dipendenti, l esigenza della formazione, il rischio d impresa, le responsabilità? Un contabile abusivo senza iscrizione all albo ha diritto al bonus, un professionista, sono con reddito “da fame” rientra nei parametri. I nostri vertici, coloro che dovrebbero rappresentarci inesistenti o addirittura incompetenti ma pronti e disponibili a giochi da salotto. Grazie dottoressa Bianca, spero davvero che lei legga le mie poche righe da una persona, che ha già disteso lo stipendio, che deve sospendere il mutuo, le rate dei finsnzismenti, che deve pagare 3 stipendi e che indignata ed avvilita ha dovuto chiedere aiuto economico per il sostentamento a padre ed anziani genitori con L augurio che i clienti tornino presto al lavoro.
Un caro saluto
Paola cerasi
Da: Cerasi Paola
Mercoledì 1 aprile 2020 11:49:22
Per: Luigi Di Maio
Vorrei chiedere a Luigi di Maio e a tutto il governo cosa intendono fare per i proprietari di immobili commerciali che non percepiscono più gli affitti a causa dei problemi e relativi provvedimenti sul coronavirus. Chi ha un immobile commerciale affittato, già gravato fortemente di IMU ed IRPEF anche quando si percepiscono gli affitti, come fa ora a pagare le imposte (IMU ed IRPEF) stante che non percepisce gli affitti perché gli inquilini con i negozi chiusi non pagano ? Se volete continuare questa infame guerra del potere politico contro la proprietà private abbiate almeno il coraggio e l'onesta intellettuale di abolire la proprietà privata, come teorizzava Karl Marx, invece si soffocare i proprietaria di immobili con meschino ostruzionismo legalizzato. Il coronavirus sta colpendo tutti e l'attenzione deve essere per tutti mettendo da parte le assurde ingiustizie sin'ora giustificate da ideologie che si sono dimostrate fallimentari in tutto il mondo.
Da: Augusto
Mercoledì 1 aprile 2020 11:40:37
Per: Paolo Del Debbio
Gentile Dott. Del Debbio,
innanzitutto complimenti per la sua trasmissione, il cui segreto penso sia quello di parlare in modo chiarissimo e trasparente, privo di filtri, comprensibile ad ogni genere di spettatore e per la Sua capacità di scegliere di trattare argomenti universalmente sentiti.
Le scrivo, quindi, per esporLe il mio punto di vista su questa crisi sanitaria ed economica mentre me ne sto reclusa a casa insieme ai miei ragazzi di 11 e 14 anni, barcamenandomi tra la cura della casa, le necessità informatiche connesse ai collegamenti per le videolezioni e cercando disperatamente di riuscire a mantenere qualche contatto di lavoro per la mia attività. Anzi la nostra attitività: io e mio marito, infatti, conducevamo un valido studio associato di architettura, specializzato in particolare in restauro di immobili vincolati, (ville e palazzi d'epoca, ma anche chiese e campanili). Dico conducevamo perchè da un mese oramai siamo fuori dall'ufficio, relegati a casa, obbedienti alle richieste del nostro Governatore, Luca Zaia, condividendone, del resto, appieno il tenore e la necessità. Non si discute quindi sulla necessarietà della quarantena e ringrazio il cielo, anzi, della velocità e capacità di reazione che Zaia ha avuto nel prendere in mano la situazione e condurla in modo mirabilmente lucido. (a proprosito, si è notato che non si parla più dell'emergenza della regione Veneto? eppure abbiamo avuto il picco più alto subito dopo la Lombardia, prima che si infettassero il Piemonte e l'Emilia. Mha!).
Fermo restando che assisto impotente dal divano di casa a tutti i TG e alle conferenze stampa e che prego per le famiglie colpite da questo dramma, augurandomi che tutto finisca presto, sento crescere di giorno in giorno la preoccupazione per cosa mi/ci aspetterà dopo.
Fin da subito, una volta chiuso lo studio, pur cercando di attivare collegamenti che ci consentissero lo smart-working, è stato chiaro come tutto il nostro lavoro sarebbe svanito in breve: i cantieri sono stati fermati, le imprese ci hanno comunicato la loro indisponibilità e, del resto, era comprensibile perchè difficilmente esiste un cantiere edile dove si lavora sempre a distanza di un metro l'uno dall'altro e le mascherine erano introvabili. Quest'anno noi avevamo prevalentemente cantieri... le lascio immaginare. Inoltre il tipo di lavoro che noi svolgiamo non è di carattere compilativo e ripetitivo: pertanto anche lo smart-working non ci aiuta. Sono vietati gli spostamenti fuori città, quindi non possiamo nemmeno recarci da qualche cliente o effettuare rilievi o procedure che ci potrebbero aiutare a far partire altri lavori. Nel nostro mestiere il contatto con il cliente è fondamentale. Ho sentito diversi colleghi e tutti stanno accusando difficoltà serie, anche per impossibilità di dialogare con le amministrazioni sui progetti o perchè i clienti hanno annullato stoppato le progettazioni in attesa di vedere come si sarebbe evoluta la situazione.
Le manovre a sostegno dei professionisti sono pochissime e assurde: vengono giustamente tutelate le categorie di reddito della fascia più bassa, (fino a 50. 000 euro di reddito, suddivise in due scaglioni) gli altri sono fuori. Inoltre non c'è congedo parentale, non c'è sospensione del mutuo sulla sede dello studio, non è prevista sospensione della cassa, dell'assicurazione, dei versamenti delle ritenute alla fonte. Ora, mi scusi la crudezza, ma ci vogliono fare morire perchè non siamo tra i liberi professionisti che dichiarano il minimo?
Perchè va considerato anche che se un libero professionista guadagna di più delle fasce di reddito previste, vuol dire che ha una attività buona, che da da mangiare a dei collaboratori, che accoglie in studio degli stagisti e li avvi a al lavoro, che crea un indotto economico alle imprese, ai commercianti, ai negozianti, agli assicuratori, che magari ha quel reddito perchè fa anche bene il suo lavoro!
Come al solito si è pensato alle aziende, alla cassa integrazione e quindi ai dipendenti, che hanno tutti i sostegni del caso, - e sarà giusto che li abbiano -, ma perchè ci si dimentica dei 2, 5 milioni di partite IVA, o ci si dimentica delle partite iva più produttive?
Se ho avuto quel reddito significa anche che ho mosso capitali di clienti per opere del valore di milioni di euro, che ho reso allo stato fior di tasse in funzione del mio reddito! Tra l'altro avendo sempre contribuito onestamente non posseggo accantonamenti particolari, perchè con la tassazione attuale ciò che entra esce anche... e il governo cosa fa? Ci lascia fuori da ogni previsione di sostegno, al massimo rimbalza le tasse o i versamenti di due mesi. Ma ci si vuole rendere conto che una volta che si è interrotto il volano del gettito di denaro in ingresso, a causa dell'inattività, tra due mesi quei soldi da versare non li avremo in cassa?
Il reddito universale, - posto che non mi piace l'idea -, temporaneamente sarebbe l'unica soluzione democratica. Democratica perchè, fatto salvo chi è già coperto dalla cassa integrazione, tutti gli altri sono a piedi. Tutti stiamo risentendo del blocco delle attività, anche del blocco delle attività altrui, perchè si ferma ogni commercio.
E del resto ci stanno dicendo che dobbiamo renderci conto che al sud c'è molto sommerso e che questa gente sarà la prima a morire di fame e ad aver bisogno di aiuto. Ok, perfetto, aiutiamo anche chi non ha mai versato un euro (!), ma aiutiamo anche chi ha risorse molto limitate perchè lavora contribuendo onestamente alle casse dello stato!
Dopodichè, serve un attimo di tregua, di pace fiscale, per chi è nelle nostre condizioni, perchè possa avere il tempo, - e credo che non ci vorrà meno di un anno -, di riassestare l'attività e farla ripartire.
Ha ragione chi invoca una iniezione di liquidità, ma tale liquidità non deve fermarsi alla superficie del sistema economico, alle grandi e medie imprese, alle aziende, ai commercianti, deve arrivare anche ai piccoli imprenditori, alle partite IVA. E tale liquidità a basso costo - perchè se così non fosse non servirebbe a nulla- dovrà essere data a tutti. Che non pensino di darla alle partite iva più deboli, perchè invece dovrebbe essere erogata più velocemente a coloro che muovono un giro di affari valido, che a sua volta produce indotto.
Spero che potrà considerare questo mio punto di vista, che lo condivida almeno in parte e che voglia dargli voce.
AugurandoLe buon lavoro, la saluto cordialmente.
Da: Paola
Massimo Giannini
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Franca Marcheselli