Ultimi commenti alle biografie - pagina 3981
Venerdì 20 dicembre 2019 12:22:42
Per: Paolo Del Debbio
Seguo la tua trasmissione diritto e rovescio. Ultimamente però a metà trasmissione quando compaiono certi personaggi che inviti probabilmente per l'audience io cambio canale perché quelle persone se omdo me sono impresentabili. Dissacranti la nostra tradizione e principi. Sopratutto se guardiamo certe vignette
Da: Giovanni Scannella
Venerdì 20 dicembre 2019 12:03:36
Per: Matteo Salvini
Buongiorno, sono d'accordo totalmente con il Sign Luigi, il sequestro avviene in questo caso per volontà propria e non altrui, purtroppo la sinistra e tutta la baracca dei 5 stelle usano la scusa del sequestro perché questo argomento è l'unico ormai rimasto per accusare la maggioranza cioè la destra.
Di Maio cosa sa di politica? L'hanno messo a fare il ministro degli Esteri per non far danni al Paese ma a quanto pare i danni li fa solo con la sua presenza. Vada nelle piazze a vedere cosa fanno gli spacciatori extracomunitari che vendono droga a quantità industriale. E' questo il paese che vuole la sinistra disordine, povertà e Burka per tutti!
Saluti
Nadia
Da: Nadia
Venerdì 20 dicembre 2019 11:10:58
Per: Myrta Merlino
Buon giorno mi chiamo Bernardo Sandri sono un uomo di 50 anni grande invalido che quotidianamente combatte con due malattie, ma le posso garantire che sul mio viso non manca mai il sorriso tanto che ho coniato la frase: "Si stancherà prima la vita di farmi male che io di soffrire". Premesso che non sono qui né per pietà ne per denari, ma quando i miei impegni lavorativi me lo consentono: seguo la sua splendida trasmissione che informa la persone usando toni chiari e nel rispetto di un canonico giornalismo coerente e libero. I suoi canali di comunicazione hanno il potere di arrivare al cuore del problema e della gente trasmettendo messaggi positivi e soprattutto con l'onestà intellettuale figlia della sua professionalità. Proprio per questo motivo ho sentito il bisogno di raccontarle della mia vita trascorsa all'ombra di una famiglia assente che: invece di sostenermi per contrastare la malattia, mi etichettò come infantile e superficiale non curandosi mai veramente di come io stessi. Purtroppo questo loro comportamento mi condusse a frequentare ambienti deviati e amori inquinati tanto che oltre a essere diventato un delinquente violento, entrai nel tunnel dell'anoressia arrivando a pesare 38Kg per 1 metro e 69 cm di altezza. La mia vita è diventata un libro che si intitola"IL BRIVIDO DI UN BACIO", ma ripeto non sono qui per PUBBLICITÀ, ma perché vorrei che i miei errori e quelli dei miei famigliari diventassero luce nella tempesta di altri giovani. Quindi, se potessi avere un suo contatto mail, le allegherei un file del mio manoscritto chiedendole di leggerlo al fine di poter sviluppare il tema in una sua trasmissione o di dedicargli un piccolo angolo sul suo blog. Non parlo del libro ma del tema che di cui tratta il mio romanzo, infatti oggi che sono genitore ho sempre il timore che i miei comportamenti di padre possano essere deleteri e distruttivi per mio figlio. Non le chiedo di menzionare ne a me ne il mio libro: NON CERCO UNO SPONSOR. E' dall'età di 13 anni che lavoro e oggi ho un impiego onesto, una bellissima famiglia e non cerco notorietà vorrei che mai nessun'altro giovane debba provare sulla sua pelle quel dolore che ti stringe in una morsa implacabile. C'è stato un tempo in cui andavo in giro in Ferrari mentre oggi che ho la deambulazione ridotta: mi sono fatto limitare la mia patente A e, dopo aver fissato il mio bastone allo scooter, corro nel vento piegando come un tempo facevo con il mio Suzuki RG 500, ma io ho la fortuna di essere un tipo che si adatta… quanti giovani ci riuscirebbero? Infatti sul mio volto c'è sempre un bel sorriso proprio perché forgiandomi nella sofferenza: ho imparato a contrastare le avversità, ma non so quanti ragazzi sarebbero in grado di riuscirci senza un piccolo sostegno e quindi vorrei aiutarli in qualche modo. Non sto qui a suggerirle di invitare in trasmissione sociologi o psicologi che possano spiegare meglio le dinamiche che spingono alla ribellione un adolescente, il suo share è la conferma della sua capacità e bravura nell'approfondimento e nella messa in onda di una trasmissione, ma da padre a padre le chiedo, dal profondo del mio cuore, di dedicare anche solo un piccolo spazio di approfondimento affinché figli e genitori possano comprendere come bloccare sul nascere quei meccanismi devastanti che spesso conducono un ragazzo sulla via di una dipendenza. Invitandola a leggere il mio libro, la informo che sulla mia pagina face book Bernardo Sandri potrà trovare alcune recensioni del medesimo, ma voglio sottolineare che avrei molto piacere di ricevere il suo giudizio come pura e semplice crescita personale che NON PUBBLICHERÒ MAI DA NESSUNA PARTE. Prima di porgerle i miei ringraziamenti e i miei più cordiali saluti mi auguro che possa accogliere la mia richiesta perché a volte i miracoli di Natale avvengono davvero. Sandri Bernardo
Da: Sandri Bernardo
Venerdì 20 dicembre 2019 09:57:11
Per: Corrado Formigli
Per un bonifico a favore di ONCOLOGIA PEDIATRICA TARANTO è forse opportuno indicare, oltre al codice iban, anche l'intestazione SOLETERRE ONLUS: io, da Villa s. Giovanni (RC), ho dovuto fare una ricerca e poi contattare la banca BPM a Milano.
Corrado, avanti così!
... e buon Natale.
Giovanni Barbieri
Da: Barbieri Giovanni
Venerdì 20 dicembre 2019 09:36:08
Per: Matteo Salvini
Buongiorno On Salvini,
Mi dispiace molto che Lei debba tutti i santi giorni scontrarsi in Parlamento per questioni personali. Oggi viene messo sotto accusa da quei fanatici che proprio ieri l'avevano appoggiata incondizionatamente quando era Ministro degli Interni insomma qui si gioca seriamente con la dignità delle persone che a quanto pare oggi conta veramente poco. La beneficenza che il governo attuale dispensa alle spalle degli italiani si è rivelata una vera e propria "sola" la pensione no ma le regalie si, complimenti ai babbi Natale dei 5 stelle.
Purtroppo si sa bene che a guadagnarci sono sempre i soliti truffatori ma i controlli che dovevano essere fatti prima di acquisire il reddito li hanno fatti oppure no? Ma questi truffatori alla fine ci vanno in galera oppure no? Si parla tanto di manette a chi evade le tasse ma questi furfanti che fine fanno ? Certo per i voti si lascia correre ma poi i debiti che il governo crea chi li paga? Altro che canticchiare bella ciao, tra banche e cittadini disonesti la Patria Italia ormai è un brandello unico. Qui chi si alza prima al mattino si infila nei vestiti altrui si fottono di tutto e di più. Che schifo di paese ormai siamo allo sbando ognuno si accaparra le briciole rimaste e poi i detti bonisti vanno nelle piazze con una sardina in mano. Poveretti! Sono tutti bravi a chiacchierare tutti laureati tutti sanno tutto e allora mi chiedo come mai una parte dell'Italia funziona così male? Perché questi "saccio tutto io " non sistemano per prima cosa le loro regioni disastrate? Vanno in televisione a fare la morale a chi? A cosa servono i comizi nelle piazze se poi la gente muore cadendo nelle buche? Si interessano di Salvini e lasciano la spazzatura marcire per strada con gravi conseguenze per la salute pubblica, gli ospedali sono sovraffollati e scarseggiano i medici ma pensano a Salvini! Poveracci! Questo governo si è proprio ridotto a raschiare il barile per un giorno di sopravvivenza in più!
Saluti
Nadia
Da: Nadia
Venerdì 20 dicembre 2019 09:23:27
Per: Lilli Gruber
PER ANNA MARIA REPETTO
Perchè la Gruber mette a destra i 5 Stelle?
1. - non sono abbastanza di sinistra
2. - per il momento è occupatissima a tirar fuori dalla scatola le migliori sardine ottime per
aiutare, con loro, la campagna elettorale del PD per la regionali
3. - la Gruber, tutti i suoi colleghi di parte come lei e il PD partecipano con vigore al grande
ballo in MASCHERA organizzato da Prodi CON IL PD-SARDINA
4. - presto vedremo in testa alla Gruber un fermacapelli a forma di sardina perchè la signora in questione abbraccia con entusiasmo e aiuta SEMPRE E COMUNQUE chi vuole eliminare Salvini
5. - questa volta Salvini finirà in galera o agli arresti domiciliari almeno fino a dopo il voto in
Emilia e Romagna cosi' la vittoria del PD sarà assicurata
6. - eliminato Salvini, inizieranno con la Meloni: prima il "giornalismo di inchiesta" in cerca
di spazzatura, poi la magistratura e il gioco sarà fatto.
Dalla tua mail deduco che sei della parte sinistra dei 5 Stelle. Mi sbalordisce l'idea che TUTTI coloro che si dicono di sinistra NON RIESCANO A VEDERE IL VERO VOLTO DELLA SINISTRA ITALIANA. E' una sinistra che fa solo chiacchiere, è faziosa, interessata e accarezza i potenti dimenticando totalmente quella che dovrebbe essere la sua MISSIONE: MIGLIORARE LE CONDIZIONI DEI MENO FORTUNATI. Lo sgorbio che si dice "sinistra" NEL NOSTRO PAESE è tutto tranne che sinistra AUTENTICA. Chi non vede questa EVIDENZA, non vuole vederla perchè e' ESATTAMETE come loro abituato a trarre vantaggi da una sottile rete sotterranea di "combinazioni" di ogni tipo capaci di riempire il piatto a tavola e le loro tasche.
Da: Anna
Venerdì 20 dicembre 2019 09:19:47
Per: Matteo Salvini
Egregio Matteo, francamente sono frastornato. Siamo circondati da Cannibali che pur di rimanere ancorati alla poltrona sono disposti a tutto. Al di la della ragione o del torto, ma non ho mai visto una cosa del genere, mai vista tanta cattiveria. Di Maio dice che Lei è spaventato…. ma credo che chi si sta spaventato è proprio questo governo. Non ho più parole, non voglio neanche pensare, l'unica cosa che posso dire è: ma che aspettiamo a scappare da questa Italia, ormai morta sia moralmente che civilmente. Che delusione.
Da: Roby 1
Venerdì 20 dicembre 2019 08:13:30
Per: Gianluigi Paragone
Io invece ti adoro !!!
i 5 stelle sono i peggiori venduti di tutto l'ultimo secolo !!!
falli saltare da quelle poltrone !!!
Da: Antonella
Venerdì 20 dicembre 2019 07:10:28
Per: Corrado Augias
Non sono la scimmia ammaestrata di alcun Elohim (Anno 58 dal primo volo in orbita del cosmonauta Gagarin) Maledetto l'indice puntato del Tempo, un coccodrillo che piange oro colato nella sua fiala! O voracità dell'attimo fuggente nella tromba, Platone è un tiranno, un'industria di scale tutte euguali. E da poetastro, io qui, caduto in basso, sull'ultimo gradino di una piramide, di una repubblica di atlantidei, a che pro, perché debbo, poi, sapere di non sapere la rotta del viaggio, mentre tutto il sapere è dato al solo Logos, ossia il Daimon? Esso tutto suggeriva a uno come Socrate, che certo non parlava di economia africana o di bucato ai novanta Celsius. E' una tragedia! E' una tragedia, questa cabbala, mentre il fauno se ne sta nei penetrali del folto e strilla come una ninfa oscena delle prosaiche acque. L'esilio a me tocca e non mi tocca il coro mormorante di finocchi. Anche un certo Gesù, e scommetto non di Nazareth, visto che in quella città non può esserci nato: storicamente nell'anno uno non esisteva, infatti, la sinagoga, una tutta di strapiombi come un monte di ulivi al sopraggiungere di una coorte romana, giusto mezza legione di porci, nella notte dei tempi; ebbene era il figlio unigenito del Daimon. Anzi, egli lo si vuole il Daimon-Logos stesso, nella religione del notaio da cui mi sono fatto sbattezzare, perché non credo nel Dio degli eserciti né nel nome della rosa, e nemmeno in Fra Dolcino. Punto, accapo. Entrambi li conoscono le cronache; curie hanno insegnato le cose del Daimon, ed è una maieutica che è espressione del meglio dell'animo di quell'animale sociale che è l'uomo? E la donna di tanti sacrifici? ! Ah, l'amore! Una specie di tattica di guerra del deserto e una ovulazione lampo, per quelli così maschilisti… O forse è una piccola piccola dose di stricnina e l'ironia di ogni tanto, nel romanzo giallo, una febbre nella ricetta dello Chef Mani-di-Fata? Ma', mi ci stringo, ma comunque un elisir di lunga giovinezza, non sarà essa così lunga come la barba di Prete Gianni. Mm… Però, entrambi sono stati abbandonati da Esso, dall'Iddio che reputano in molti tanto sensibile, e prima di morire crudelmente appesi a una scala ritorta di filo spinato. Oh, certo vero, per il Pensiero, per l'Eterno io sono un nonnulla come un neo della pelle, uno strato della carne; la nostra bocca si riempie solo di vento, tutto ciò che esce dalla bocca dell'uomo non vale una cicca, disse qualche profeta con il sigaro. E che noi siamo anche l'italiano voltaspalle e la banana fritta del latino, diranno gli scaldi di un cranio gotico ben lavorato, spolverandoci sopra del cocco di mamma. Così di me diranno nel tempo che ci è tiranno, che so d'aceto. E ci cancelleranno volentieri dal vocabolario d'Europa con qualche sortilegio, perché non è "social" e loro non sono una macchia nella macchia a macchia di leopardo, ma hanno il fegato di un titano che atterra persino il drago di mare. Ah, davvero sono scemo come la pioggia! Pazzo. Pazzo sì, io svelo, non rivelo l'apocalisse. E che me ne importa dell'arcano… Voglio l'acqua di morte, gli dirò, se rinsavisco, e mi tufferò per tornare a riva. Ma così beffati nel pensiero, il Pensiero con la pi maiuscola è l'alieno, l'Assolutismo, il solo che governa, che ci incatena e talvolta ne scatena a piacimento, come dei servizi segreti, mentre rostro ci rode dentro. Come fosse una candela al vento per gli antenati la mia prece è pagana; come fosse un amaro battidenti, il telegiornale non fa che strage di appetiti con del gossip, e, vedendo fin troppo di biondo platinato per i campi da falciare, vedendo fin troppo di falso azzurro in questa incubatrice, il pianeta sta già diviso da bandiere di smog, giusto delle bandierine. No, non è il ronzio di un favo ad annidarsi tra me e l'inconscio del digitale del vicino, il mio prossimo; è come un fantasma, la grande tenda del consiglio, e l'orso ci girà intorno: come uno stiletto nel traversone del gabinetto di un politico esso tira zampate e sbraita "Sei un salame! ". No, è qualcos'altro, il goal, il pensiero, tutto mio, che non si nutre sottilmente di pensiero doloroso, e di vapore e di sali, e di energia. Un vampiro ecco, è l'Altissimo. A volte si nasconde come un pensierino subdolamente mio, uno e di vendetta, nella sinistra dietro la schiena, ma me la faccio sotto nell'abbraccio tra armature. La madonna nera col bambino! La crudeltà si gira e rigira nel sacco come un coltello per dissezionare l'idea, un grumo di neuroni, tutta una sinapsi coi baffi del gatto. Non me ne vado soddisfatto, dice in cuor Suo, l'Idealismo del tenebroso. Ricresco, dice l'albero ben piantato nel cimitero delle vanità, ma la mia radice scorticata? Non era un dente cariato, eppure l'ha masticata come liquirizia, l'ha dipinta come una pipa surrealista… Come dicevo, secondo il Fiat Lux, io non sono, noi non siamo affatto, ci facciamo chiamare come vuole il genitore distratto, ma il mio me occulto ha quello stesso affibbiatogli nel codice? No, non esiste Io, essi lo chiamano l'indegno sé e solo l'Altro è, e quello è anche il pensabile, il ragionevole, al massimo l'Oltre-mondo, tutto il resto è la cenere del piromane. Me ci sarà solo stato, come un malessere genetico, additato come il Male, lo dice un mi minore sul pentagramma, un passeggero iato, e imperfetto e passato prossimo. Capatosta come un bottone di caffè, presto finirà me su una barchetta di carta col titolo Le Figaro; e non mi vedo già nel gorgo? La psiche dovrebbe accantonare l'ego dell'anima e farsi servile, servire lo Stato servile della Matrix, servire soltanto la causa del Paradiso sudato dal Suo fisco, un giudice opportunista che arto ti sega ad Arte e lo riduce, e lo ricuce ad altri senza regolari carte. Si contraffà di tutto, si stampa persino la cambiale già datata. Guardati attorno, tutto è fruibile ad altri che stanno per morire, soffrendo su un piatto della bilancia, annoiati del mal di vivere al ventaglio di piume di struzzo, annoiati persino del desiderio di perdonare la gleba di non essere altrettanto profumata gleba… Quale filosofia di Cesari antelitteram, il romanzo dell'illuminato Frankenstein, e quanta ancora brace negli occhiali scuri di quel Caronte che mi aspetta dietro l'angolo! I pompieri del futuro dovranno bruciar i libri che fanno soffrire come il Melodramma e sconnettere il cervellone del pollaio d'allevamento forzato che s'interroga sul Nulla, dopo qualche nota di John Lennon, uno freddato alla bisogna. Bisogna essere dominati da una forza superiore, no, esserne invasati come gli schizoidi, dal Sacro, nel dualismo, per scacciar il cattivo pensiero, il dannoso pensiero, la picca del cavaliere senza terra, che il Pensiero-Logos, il Padre divino, tutto ciò che è salda roccia come un eone per il leone, non sia affatto giusto e in vero anche cattivo! E io, il consigliere della bufala quantistica, di una interconnessione di bande. Ne avessi trovato il sepolcro, per gli zotici nichilisti gli avrei spezzato le gambe; Egli tornerà e sarà più vivo che mai perché si è sempre nutrito di dolore come i re… Così è stato, l'Elohim del simun, un vento delle sabbie, così è il sole nero del Libro dei Libri che nessuno legge mai e ripone nel freezer come il pane: ecco, esso sta anche sul comodino d'albergo del piccione viaggiatore affaticato e come tutto un pezzo di ghiaccio ravvolto nella tela nera, e con un mammut dentro. O cos'è mai il passo: E li rivestì di pelli, forse un mito del calcolitico, per Giuda? Ma certamente matto sono, e come Cassandra prima del rogo, il mio; l'orgoglio originale scaturisce dall'irrazionale dionisiaco, dal pomo di un fungo bello a vedersi, nel peccato del primo sciamano. Non troppo in alto è volato a cavallo della stregata scopa disney e ha sciorinato un verticale petroglifo. O magari fu un'allucinazione di Cappuccetto Rosso nella fiaba della befana, e nemmeno il lupo di Gubbio è persino un beato tra le nuvole? Lì, non ci sono solo statue di animali senza anima, poiché per la Bibbia solo l'uomo è anima vivente, ma tutto un parcogiochi di bonsai in pietra levigata; lì non v'è che l'atmosfera giusta, dico io, per incantarti con suoni doppiati dal vivo, con odori simulati e coi sapori dolcissimi e prelibati di quest'isola maledetta. Nel recinto del Vortex i gran dottori non si radono, tutti vi godono per Legge della luce comune del gregge e del suo principe, il "primus inter pares", e anche le ancelle strofinano contente gli stivali, cantano lodi da umili vestali, proprio come doveva esser fatto e di buona volontà in Terra. Fuori i cani, è stato detto, ove pulci covano svastiche, non le si incarnino affatto nell'Opus Dei, in una Gerusalemme? Ma non è un acquario di pescecani e sommergibili, la Via non celeste dei Demoni? Forse uno sberleffo degli dei messicani, e così circoncisi come il papale re David di Michelangelo, è il cuore scassinato che ruzzola giù, mentre la folla è dominata dalla sete di sangue fresco di desaparecidos… Si taccia; per carità, io non pontifico, taglio ponti. Sì, sì, non si parli nemmeno della vergine che fu come un utero in affitto del dio che, nel passato remoto, manco le concedeva di possedere un seme per la riproduzione, e neanche, poi, del terzo occhio di Caino né della casa infestata di specchi nel Luna Park di Halloween Street! Vedo pezzi di merda in festa sul selciato, quasi l'acciacco, il fumo di Belzebù, non ne vendo di slot-machine, però, io, come fosse il culo dei sofisti. E me lo tengo stretto e ignorante, il caro deretano coreone, come fosse un'indulgenza di Giano. Certo lo sono nello stinco da gennaio a un Silvestro che ronfa e tanto a fondo quanto le palafitte incise in Val Camonica. Ma la sua porta tagliafuoco, nella gloriosa città infinita di Giordano Bruno, eh no, non si sdoppia mai come un whisky! La mia penna è uno scettro di ferro con l'anima di ruggine, una pippaiola d'inchiostro, e a tratti sputa una morsicata unghia alla parigina nel gioco di gambe di un teatro. Come no, io sono il malinconico clown, un goffo Quasimodo che si dondola sul cavo elettrico dell'alta tensione: innamorato della Luna e di Notre-Dame, spesso la supplico di farmi ricredere, affacciato dalla guglia segreta, e di non aver la calvizie quando vado dal barbiere Pantalone per raccomodare un ciuffo anarchico. Eh già, lo scalpo a zero, il capoccione mio si prenderà un'insolazione da pomodoro, e forse anche la pizza di un Bud Spencer, mentre sogno, invece, una pizza Negro Blues, e condita dei capperi di Lampedusa. Già mi treman ginocchi a foglie marroni, a ramoscelli tronchi e divelti per gioco dal vento, in bilico sulla passerella di un uncino e così cieco a destra, quasi come un semaforo rosso che ha visto un merlo con il verme nel becco. L'acquitrino sbuffa. Mentre mi pianto sul legno, da bambinone qual sono faccio: E' o non è ‘sto sughero, una ghianda della strada per l'inferno; c'è o non c'è una lastricata pista di sale nella porca sozza che se la ride, sguaiata come una rete da pesca? Sì, lo sento venire, il freddo: scende come uno Shuttle col rimorchio, come una biscia tra le scapole, e già sembrava un brivido, questa primavera. Sovviene l'incerta malora, o nocchiero coi Rayban scuri che mi dài del bastardo e a torto dantesco, e mi seggo imbronciato come un baccalà nella pastella. Come una rota di pietra, come una mola che macina teste di aglio, la rovina mi si mostra come la bolla del rospo, nei suoi bacetti d'addio. Siamo fritti come un battaglione di patatine! E chi o cos'altro di sublime l'ha voluto, questo universo sbattuto, castigato come uno zabaione: ai terremoti che abbiamo udito da secoli, nel disegno erano necessari tutti i Suoi castighi, ogni pestilenza mandataci dal superuomo? Un rutto sgradito sento provenire da cavallette che fanno il pelo all'onda verde; mi riesce uno sputo di tabacco ai Suoi piedi scheletrici e, nella nausea, non caccio microbo che nel pugno dello stomaco vuoto. Fu cella di miele, un pensiero sottochiave, e di colei che danza ancora nel mio pensiero e con un pensiero soave? La Morte l'ha sconquassata come Achille, trascinandola con la sua angelica quadriga, a Barcellona. Porterò stampata l'istantanea illusoria delle sue rosse labbra in una prigione senza sbarre, mentre con la coda dell'occhio annebbiato intravedo la maschera grottesca del minotauro e quel sacerdote assetato di uno mestruale. Creta? Un mistero senza fine che mi sfugge come Icaro, un dedalo ricurvo come lame di gorgone. Nell'assenza di gravità sembra che qualcuno di noi due abbia la sbronza sdentata della poesia epica, così nascosto nel cappuccio come uno Jedi. Rispondimi! Rispondimi, mi fa la tachicardia a ore, un hotel e il canto delle sirene monacali: e già fluttua un'ondina con un reggiseno di anemoni e come un astronauta della fantasia di un Cyrano mela fa vedere dall'altalena… Con fare maniacale, ecco che un Ufo Robot mi torce come il torchio lo avvita, si infila le pinne e… Splash! E che farò, io, adesso, così imbavagliato e legato al timone con le corregge della lira? Non so nuotare come Nessuno, come il figlio di Circe e di Ulisse mi so solo odiare per qualche iarda in più verso le porte Scee, ovvero l'Ade di Ettore e di Andromaca...
Da: Francesco Maria
Gianluigi Paragone
Giornalista, conduttore tv e politico...
Da: Lucia Tattoli