Ultimi commenti alle biografie - pagina 4780
Giovedì 16 maggio 2019 22:06:44
Per: Lilli Gruber
Gentile signora Gruber, le chiedo gentilmente se sara' possibile approfondire sui contenuti del libro edito da Laterzi intitolato Il Libro Nero Della Lega. Possibilmente prima delle elezioni, e con candidati della Lega. Cordiali saluti
Da: Gaetano
Giovedì 16 maggio 2019 21:46:46
Per: Diego Della Valle
Egregio sig. della Valle l'idea di far conoscere il Made in italy potrebbe essere organizzato allestendo un transatlantico con aree espositive dei vari prodotti e farlo viaggiare per tutto il mondo? cosa ne pensa?
Da: Roberto De Michele
Giovedì 16 maggio 2019 21:21:47
Per: Mario Giordano
Buonasera Mario
Innanzitutto complimenti per le sue guerre e i suoi servizi.
In particolare quello di ieri sera che riguardava il riallaccio della corrente da parte dell'elemosiniere.
Io ero dipendente 10 anni fa di una società di proprietà fi questi signori e mi sono trovato senza lavoro nonostante mille promesse e un sacco di bugie.
Grazie buonasera.
Da: Mauro
Giovedì 16 maggio 2019 21:15:20
Per: Mario Giordano
Egregio Dott. Giordano,
sono il rappresentante legale del Movimento Evangelico Famiglie Italiane, si tratta di una associazione di volontariato che si occupa essenzialmente di argomenti etico morali.
Sarebbe per me un onore poterle parlare ed incontrarla, concordando una sua conferenza, appunto, sulla famiglia naturale e nel contempo da parte sua presentare il suo ultimo libro.
Attendo fiducioso.
Cordiali saluti
Bondesan Giovanbattista
infotel 329-------
Da: Giovanbattista Bondesan
Giovedì 16 maggio 2019 21:09:07
Per: Lilli Gruber
Gentilissima Lilli Gruber una riflessione sulla puntata di oggi 16 maggio 2019: era proprio necessario invitare la De Gregorio e sentire tutte quelle banalità ?... e allo stesso modo ascoltare quel semplicione di Farinetti che si definisce imprenditore e che imperterrito ha bestemmiato in più occasioni?... mahhh
Buona serata dottoressa Gruber
Da: Stefano cardinali
Giovedì 16 maggio 2019 20:51:35
Per: Giulia Bongiorno
Buongiorno Ministro, Le scrivo per sottoporle un tema che sicuramente accoglierà l'attenzione della Sua sensibilità. Il lavoro dell'insegnante è indubbiamente un lavoro che richiede molte energie non solo per quello che si svolge in classe, ma anche per la mole di lavoro che viene portato a casa a discapito della vita personale e familiare. A questo bisogna aggiungere una preparazione sempre più legata alle necessità didattiche con un continuo aggiornamento ed una notevole promiscuità di incombenze burocratiche sempre più logoranti.
L'avanzare dell'età, inoltre, produce una minore dose di energia necessaria alla gestione della classe, ma anche un divario generazionale che non aiuta nell'interazione con gli studenti.
Un insegnante che vuole fare bene il suo lavoro si trova, quindi, inevitabilmente, a subire una mutazione dei parametri di stima del proprio operato: si provano senso di impotenza, sensi di colpa per non essere performanti come un tempo e una serie di somatizzazioni oramai più che note.
Si innesca un fenomeno di isolamento perché il soggetto ritiene di non avere abbastanza credibilità nel manifestare il proprio disagio, certamente gli stereotipi ormai conclamati nella società riguardo il lavoro degli insegnanti non aiutano.
Il malessere si riflette sia in ambito professionale che familiare e l'idea di non avere vie di uscita, alternative lavorative e tempo per una riconversione professionale inducono in una discesa verso un baratro in cui l'insegnante scrupoloso e dedito anima e cuore al suo lavoro rimane senza energie, schiacciato dal senso di fallimento e di impotenza con inevitabili riflessi sulla salute.
Il fatto che si tratti di un lavoratore puntuale, professionale, scrupoloso, che ha sempre fatto il suo dovere e che può ancora essere molto utile alla società se tolto dall'ambiente scolastico dove ha dato tutto quello che poteva dare non trova riscontro nelle possibilità che l'amministrazione offre per casi del genere. Un lavoratore serio e con esperienza potrebbe essere ancora un valido elemento da inserire in altra amministrazione e lascerebbe il posto a giovani leve con energie fresche e maggiore feeling generazionale con gli studenti.
Attualmente la normativa prevede la mobilità volontaria verso altra amministrazione per tutti i dipendenti statali di qualsiasi amministrazione, tranne che per gli insegnanti. Tale limite è sicuramente discriminante e non se ne ravvisa la ragione.
Pertanto si propone una petizione affinchè il legislatore cambi l'attuale normativa e permetta ad un insegnante che ha raggiunto i cinquanta anni di età e che ha maturato almeno venti anni di servizio negli istituti statali di poter, volontariamente, se ne ravvisa la necessità, far ricorso alla mobilità volontaria presso altra amministrazione potendo svolgere un ruolo secondo le sue competenze e, come già avviene per i dipendenti di altri enti, mantenendo la situazione contributiva più favorevole tra quella precedente e quella percepita dai dipendenti della nuova amministrazione a parità di livello.
Sono sicuro che porrà la giusta attenzione a questo tema e attiverà quanto è nelle Sue possibilità per cambiare lo stato di fatto. Cordiali saluti e buon lavoro.
Da: Domenico Calipari
Giovedì 16 maggio 2019 20:48:55
Per: Maria De Filippi
Buonasera MARIA,
come mai non RISPONDI a tutti questi complimenti??
Ormai hai fatto il callo ai pessimi esempi che dai anche ad AMICI.
Scriverò a Maurizio, può darsi che ti scuota Lui.
Stai distruggendo la buona reputazione che avevi.
Ridicola.
Da: Paolo
Giovedì 16 maggio 2019 20:09:13
Per: Mario Giordano
Sacrosanto il suo principio di stare dalla parte delle vittime. Avanti così.
Indispensabile parlare del principio della recidiva per i delinquenti seriali.
Siamo tutti con lei fino a quando tutti i politici non saranno trattati, dal punto di vista pensionistico, con il sistema retributivo e non a privilegi.
Avanti tutta e complimenti per la correttezza e professionalità.
Da: Giorgio Guareschi
Giovedì 16 maggio 2019 20:00:05
Per: Mario Giordano
Perché non indagate un po' sui diplomatici, sulle loro "spese di rappresentanza", sulla differenza degli stipendi fra i diplomatici e le altre categorie? Nessuno ne parla mai, sembra quasi un tabù. La casta regna indisturbata!
Da: Campos
Mario Giordano
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Maurizio Scalorbi