Bjornstjerne Bjornson
Biografia • Natura è verità
L'8 dicembre 1832, nel paesino norvegese di Kvikne, nello Osterdal, viene al mondo Bjørnstjerne Bjørnson. Cinque anni dopo la famiglia si trasferisce a Ness, nel Romsdal, terra di notevole richiamo turistico, dove a suo padre Peter, pastore evangelico, viene assegnata la locale parrocchia. Qui inizia gli studi per proseguirli, fra il 1846 ed il 1849, in un collegio a Molde. Ancora adolescente, Bjørnstjerne è già animato da fervore ideale che lo vede in prima linea nelle battaglie per l'indipendenza del suo Paese, mentre comincia a manifestarsi la vena letteraria tanto in prosa quanto in poesia.
Prosegue gli studi a Christiania, dove si trasferisce nel 1950. In questi anni scopre il teatro, se ne appassiona e scrive il suo primo dramma, "Valborg"; avvia altresì una collaborazione con il quotidiano "Morgenbladet". Le due attività lo assorbono parecchio fino a indurlo ad abbandonare gli studi, nel 1954: la raggiunta maturità gli ha infatti conferito la consapevolezza dei suoi obiettivi, fino a fargli rinnegare, distruggendoli, tutti gli scritti realizzati fino a quel momento.
Impronta la sua nuova vita all'insegna del motto "Natura e verità", estrema sintesi di una nuova concezione dell'esistenza cui è approdato e che antepone il bisogno di verità a quello, più vacuo, di bellezza esteriore.
Nel 1856 Bjørnstjerne Bjørnson parte alla volta della Svezia dove, ad Oslo, soggiorna lungamente e scrive il dramma "Fra le battaglie" ("Mellem slagene"). A Copenaghen, l'anno successivo, conosce l'anziano poeta cattolico Nicolai Grundtvig e rimane influenzato dal suo "Cristianesimo lieto". Il 29 novembre è nominato direttore artistico del Teatro Nazionale di Bergen, ruolo appena lasciato dal padre della drammaturgia moderna Henrik Ibsen.
Al rientro a Christiania, nel 1859, diviene giornalista dello "Aftenbladet", fonda la "Società Nazionale" e stringe amicizia con Ibsen, prima di ripartire, grazie ad una borsa di studio, per l'Italia. A Roma si ferma per due anni nel corso dei quali scrive il dramma storico "Re Sverre" ("Kong Sverre") e la trilogia "Sigurt il violento" ("Sigurd Slembe") ed affina la sua arte drammaturgica. Lasciata Roma si reca in Francia ed in Germania.
Nel 1865 Christiania omaggia Bjørnstjerne Bjørnson con la direzione del suo teatro, incarico che lascia l'anno successivo per tornare al giornalismo e per dedicarsi alla politica che lo vede intransigente repubblicano e radicale oppositore della Svezia e della monarchia. Fra il 1873 ed il 1875 è nuovamente a Roma dove compone alcune liriche di ambientazione italiana. La scoperta di Darwin e del suo evoluzionismo, nel 1871, e la delusione per le posizioni di chiusura della Chiesa verso le libertà democratiche determinano in lui, nella seconda metà degli anni '70, una crisi religiosa che lo sospinge verso il razionalismo facendo comparire nella sua attività letteraria elementi realistici. Appartengono a questa fase "Fallimento", nel 1875; "Il re" ("Kongen"), nel 1877 e "Il nuovo sistema" nel 1878.
Nel 1880 parte alla volta dell'America dove tiene una serie di conferenze. Prosegue intanto nell'impegno politico fino alla nascita, nel 1903, di un governo di sinistra. Nello stesso anno Bjørnstjerne Bjørnson riceve il prestigioso Premio Nobel per Letteratura, come "tributo alla sua nobile, magnifica e versatile poeticità, con la quale si è sempre distinto per la chiarezza della sua ispirazione e la rara purezza del suo spirito". Fra le sue ultime opere vi è, nel 1909, il canto patriottico "Quando fiorisce il vino nuovo" ("Naar den ny vin blomstrer").
Muore a Parigi il 26 aprile 1910, a 78 anni. La sua attività pionieristica, nella lirica, nella prosa e nel teatro, ha costituito un punto di riferimento per molti scrittori, tra i quali Knut Hamsun, Selma Lagerlöf, Johannes V. Jensen.
Tra le altre opere di Bjørnson ricordiamo: "La fattoria del sole", (1857), "Hulda la zoppa" (1858), "Un ragazzo allegro" (1860), "Novellette" (1860), "La figlia del pescatore" (1868), "Il giornalista" (1875), "Leonarda" (1879), "Polvere" (1882), "Oltre le forze umane" (1883), "Bandiere sulla città e sul porto" (1884), "Sulle vie di Dio" (1889), "Un guanto" (1893).
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