William James
Biografia • La psicologia scoperta in America
Lo psicologo e filosofo William James nasce a New York il giorno 11 gennaio 1842, in una famiglia di origine e tradizione calvinista, emigrata dall'Irlanda agli Stati Uniti. William è primo di cinque figli; il padre Henry James è filosofo trascendentalista, allievo di Swedenborg nonché amico di Ralph Waldo Emerson; il fratello Henry James (si chiama come il padre) diverrà noto scrittore e romanziere.
William studia Medicina e si laurea nel 1869, poi prosegue gli studi in modo autonomo e autodidatta per approfondire le sue conoscenze nel campo della psicologia che molto lo attira. La sua carriera universitaria inizia nel 1872 presso l'università di Harvard, dove lavorerà per il resto della vita; nel 1876 diviene assistente professore di Fisiologia. Assume l'incarico di professore di Filosofia nel 1885 e finalmente cinque anni dopo gli viene assegnata la cattedra di Psicologia.
Ad Harvard William James crea uno dei primi laboratori di psicologia sperimentale di tutti gli Stati Uniti. Dal 1894 al 1895 è quindi presidente della "Society for Psychical Research". È del 1890 l'opera "Principi di Psicologia", una delle sue opere maggiori, pubblicata in due volumi che anticipa la corrente del funzionalismo.
Questo suo trattato è considerato uno dei testi più influenti e rilevanti dell'intera storia della psicologia ed è stato per moltissimi anni uno dei manuali basilari per la formazione universitaria degli psicologi statunitensi.
I suoi studi influenzaranno un altro grande nome quale Henri Bergson, di cui James stesso sarebbe stato grande estimatore.
Se si dovesse riassumere in poche righe il pensiero psicologico e filosofico di William James si potrebbe dire che questo si distacca dall'empirismo tradizionale proprio nel modo di intendere l'esperienza. L'esperienza per James si "autocontiene e non poggia su nulla".
Nel 1902 pubblica il risultato delle sue ricerche psicologiche sulla fenomenologia delle esperienze religiose e in particolare sull'atteggiamento mistico e gli stati esperienziali che contraddistinguono il misticismo; l'opera è "La varietà dell'esperienza religiosa". In una lettera avrà modo di considerare che si tratta di un'esperienza che va difesa contro la stessa filosofia. Qui, forse ancor più che in altre opere, emerge l'influsso del filosofo americano Ralph Waldo Emerson.
Si ritira definitivamente dall'insegnamento nel 1907.
All'inizio del Novecento William James è ormai il filosofo più noto negli USA; nel 1909, invitato dalla Clark University, giunge dall'Europa il medico viennese Sigmund Freud, assieme a tre dei suoi più fidati e vicini collaboratori (padri fondatori della nuova psicologia psicoanalitica) tra cui il giovane svizzero Carl Gustav Jung, l'ungherese Sandor Ferenczi e il britannico Ernst Jones. Nell'incontro personale tra i due, l'ormai anziano James ha modo di esprimere a Freud la sua ammirazione e la sua stima per la psicoanalisi pronunciando la simbolica frase: "Il futuro della psicologia è nel suo lavoro".
William James morirà un anno più tardi, il giorno 26 agosto 1910, a Chocorua (New Hampshire).
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