Hugo von Hofmannsthal
Biografia • I percorsi della coscienza
Hugo von Hofmannsthal nasce a Vienna il giorno 1 febbraio del 1874. Il padre è un bancario che ha visto decadere la fortuna di famiglia e finisce con il riporre tute le sue speranze sul suo unico figlio Hugo, il quale, sin dall'infanzia, dimostra di possedere un'intelligenza fuori da comune. A soli 6 anni legge i classici in lingua originale e rivela una forte inclinazione per la musica.
A sedici anni pubblica la sua prima raccolta di poesie utilizzando lo pseudonimo di Loris Melikor, nome di un generale russo vissuto all'epoca di Alessandro II. Pubblica con uno pseudonimo fino al 1895, perché essendo ancora allievo di un liceo non gli è consentita l'attività letteraria. I circoli intellettuali della sua Vienna imparano così a conoscerlo e ad apprezzarlo, concordando sulle sue qualità.
Si diploma nel 1892 e come premio parte per la Francia Meridionale dove conosce il barone Leopold von Andrian zu Werburg che condivide con lui la passione per l'operetta, e sarà fondamentale nel dare una nuova impronta alla sua vita. Si iscrive inizialmente alla facoltà di giurisprudenza, materia molto lontana dai suoi veri interessi. Solo dopo il servizio militare, decide di seguire le sue passioni e si iscrive alla facoltà di lettere laureandosi in filologia romanza nel 1897. Anche in questo caso festeggia la fine degli studi con un viaggio: raggiunge in bicicletta la città di Varese.
Nel 1900 si presenta al lettorato per la cattedra di filologia romanza all'Università di Vienna; domanda che ritira lui stesso nel dicembre dello stesso anno. Nel 1901 Hugo von Hofmannsthal sposa Gertrud Schlesinger, sorella del suo amico Hans, dalla quale avrà tre figli. I due conducono una vita ritirata in un villaggio vicino Vienna, Rodaun.
Hugo si dedica ormai solo alla poesia e al dramma. I suoi scritti, proprio come le opere di poesia, raggiungono presto un ampio pubblico di lettori. Purtroppo però nel 1901 viene colto da una crisi intellettuale accompagnata dalla pubblicazione della sua famosa lettera "Ein Bref". Come lui stesso afferma, la crisi nasce dalla sua fuoriuscita da quello che definisce stato di "preesistenza", vale a dire quel particolare rapporto di intima fusione dei giovani con il mondo e la realtà che li circonda.
Hofmannsthal sente la sua difficoltà di riconnettersi con questo stato anche a causa di una scarsa fede religiosa. La sua missione diventa allora il compimento di un personale percorso di autocoscienza. Decide così di abbandonare la poesia, e di tutta la sua produzione precedente salva solo 25 componimenti.
Da questo momento in poi si dedica all'attività di drammaturgo, grazie anche al fortunato incontro con il musicista Richard Strauss con il quale inizia una collaborazione che durerà per ben venti anni.
La prima delle dodici opere che i due compongono insieme è "Elettra", nata dalla rielaborazione di un dramma scritto da Hugo von Hofmannsthal nel 1903 e ispirato all'omonima opera di Sofocle. I maggiori successi della coppia sono: "Il cavaliere della rosa" del 1911 e "Ariadne auf Naxos" del 1912. L'anno successivo, proprio quando sono a Roma, la loro attività artistica è interrotta dallo scoppio della Prima guerra mondiale. L'autore austriaco viene richiamato alle armi con il ruolo di ufficiale di riserva di stanza in Istria e a Vienna.
Nel periodo compreso tra le due guerre fonda una rivista e continua la sua attività di drammaturgo e autore raccogliendo i suoi scritti in diverse pubblicazioni, tra cui 6 volumi nel 1924 e 15 volumi nel 1945-1959. Dà alle stampe anche il fitto epistolario con Strauss. La pubblicazione svela il tipo di collaborazione esistente tra i due. Hugo von Hofmannsthal, infatti, ha una predilezione per il teatro fastoso e allegro ed è lui stesso a tentare di allontanare Strauss dal dramma per avvicinarlo all'opera buffa. Vi riesce però solo in parte, e le loro accese lettere sono la testimonianza del vitale rapporto intellettivo che li lega.
Le sue commedie con le quali, come lui stesso dichiara, raggiunge la via di connessione non mistica con il mondo, trattano i temi del matrimonio, dell'infedeltà, della maternità e della paternità, e presentano spesso dei personaggi femminili molto più positivi rispetto alla controparte maschile.
Nei suoi saggi, invece, tra cui "Le lettere immaginarie" e "Discorsi e articoli" manifesta il forte ascendente che hanno su di lui il romanticismo tedesco, il modello neolatino e le lettere francesi.
Il suo desiderio è rinnovare la cultura europea attraverso le scienze umanistiche e l'unione di elementi culturali di diversa provenienza; ecco perché fonda il Festival di Salisburgo di cui è animatore spirituale e organizzatore.
Il 13 luglio del 1929 il figlio Franz si suicida; appena due giorni dopo mentre sta partecipando a Vienna al funerale, Hugo von Hofmannsthal viene colto da un'emorragia cerebrale; muore dopo poche ore all'età di 55 anni. È il 15 luglio del 1929.
Aforismi di Hugo von Hofmannsthal
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