Ludwig Feuerbach
Biografia • Scindere la vita dalla religione
Il filosofo Ludwig Andreas Feuerbach nasce il 28 luglio del 1804 a Landshut, nella Baviera tedesca; è il quarto figlio del famoso giurista e professore di diritto Paul Johann Ritter Von Feuerbach. La sua è una famiglia molto numerosa: Ludwig ha ben quattro fratelli e tre sorelle. Si iscrive all'Università di Heidelberg con l'intenzione di intraprendere la carriera ecclesiastica, ma il primo approccio con la filosofia hegeliana, favorito dal suo insegnante Carl Daub, lo influenza al punto da indurlo a recarsi a Berlino per intraprendere degli studi in ambito filosofico. A Berlino, infatti, teneva le sue lezioni Hegel in persona. La scelta di Ludwig non viene condivisa dal padre, a differenza della madre, Eva Wilhelmine Troster.
Dopo un semestre a Berlino, completa i suoi studi a Erlangen, dove è costretto a trasferirsi per motivi economici. Ad Erlangen si dedica allo studio della botanica, della fisiologia e delle scienze naturali. Invia la sua tesi di laurea anche ad Hegel, sperando nell'approvazione del suo maestro. Nella tesi sostiene il suo idealismo panteistico, e la sua visione di un mondo in cui la filosofia sostituisca la religione. Inizia la sua carriera di professore universitario proprio a Erlangen, con corsi su Cartesio e Spinoza. La pubblicazione, però, nel 1830 del suo testo anonimo "Pensieri sulla morte e l'immortalità" gli provoca non pochi problemi. Il testo infatti sostiene che l'individuo sia pura apparenza, e che dunque la sua anima non possa ritenersi immortale. Dopo il sopraggiungere, cioè, della morte l'individuo viene ricompreso in una sorta di coscienza universale. Feuerbach giunge persino a definire l'idea di immortalità come una forma di puro egoismo individuale.
Il testo viene immediatamente considerato eversivo, quasi una forma di ribellione al sistema politico vigente. Una volta individuato come autore del testo incriminato, il futuro filosofo viene costretto ad interrompere il suo corso universitario anche perché si rifiuta di negare la paternità dello scritto.
Dopo il licenziamento continua però a scrivere testi filosofici, sostenendo la necessità di una scissione tra cultura e religione e puntando l'attenzione sulla positività degli studi scientifici e naturali. Scrive in questo periodo "Storia della filosofia moderna da Bacone a Spinoza" (1833), "Abelardo ed Eloisa" (1834), "Esposizione, sviluppo e critica della filosofia di Leibniz" (1837) e un saggio su Pierre Bayle. Tenta senza grande successo di riprendere l'attività di docente universitario e dopo una piccola parentesi sempre ad Erlangen non insegnerà mai più.
Grazie al matrimonio con Bertha Low comproprietaria di una fabbrica di porcellane si ritira nel castello di proprietà della moglie, dove conduce una tranquilla vita di studi, continuando a mantenere i contatti con il mondo filosofico tedesco grazie alla sua collaborazione con la rivista "Annali di Halle per la scienza e l'arte tedesca". Il giornale, che avrà varie vicissitudini a causa di una forte opposizione politica, tenta di utilizzare la critica alla filosofia hegeliana come mezzo propositivo di riforme sociali e culturali.
Nel 1839 nasce la primogenita Leonore e nel 1841 la secondogenita Mathilde, che però muore a soli tre anni. Ludwig Feuerbach, sempre più convinto della necessità di uno stato liberale, in cui vi sia una netta separazione di poteri tra trono e chiesa, pubblica "L'essenza del cristianesimo", che diventa una sorta di manifesto della sinistra hegeliana. Durante il periodo burrascoso delle rivoluzioni del 1848 partecipa al Congresso democratico di Francoforte come rappresentante della sinistra democratica. Gli studenti universitari lo esortano a tenere delle lezioni, e, dato il diniego dell'Università a concedere delle aule, le lezioni si svolgono nel municipio cittadino. Verranno poi pubblicate in volume nel 1851 con il titolo "Lezioni sull'essenza della religione".
Il fallimento dei moti di rivoluzionari, lo induce a ritirarsi nuovamente nel castello di famiglia ed ad abbandonare persino gli studi filosofici, preferendo dedicarsi alla geologia. Pubblica solo nel 1857, dopo ben sei anni, le "Theogonie" che affrontano nuovamente il tema a lui caro della religione.
La sua vita privata è intanto sconvolta dalla relazione con Johanna Kapp, figlia di un suo collega. La vita familiare di Feuerbach già messa a dura prova a causa della sua relazione extraconiugale, viene ulteriormente peggiorata dal fallimento della fabbrica di porcellane; l'evento costringe la famiglia a trasferirsi in estrema povertà in un piccolo borgo nei pressi di Norimberga. Lo aiutano in questo terribile momento gli amici e il Partito Socialdemocratico, a cui intanto si è iscritto.
Nel 1867 viene colpito da un ictus dal quale riesce a riprendersi, ma un secondo attacco, nel 1870, gli provoca una paralisi. Ludwig Feuerbach muore due anni più tardi a Rechenberg, il 13 settembre del 1872. Al funerale partecipa una immensa folla di operai.
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