William Makepeace Thackeray
Biografia • Quadri satirici
Lo scrittore William Makepeace Thackeray nasce il 18 luglio 1811 a Calcutta, in India, dove il padre, Richmond Thackeray, lavorava come segretario per la Compagnia Inglese delle Indie Orientali. William viene mandato in Inghilterra all'età di cinque anni: viene educato prima a Southampton, poi a Chiswick presso la Charterhouse School. È in questo periodo che sviluppa il suo dissenso nei confronti delle per lui troppo rigide istituzioni didattiche.
Nel 1828 inizia a frequentare il Trinity College di Cambridge, ma interromperà il suo percorso accademico nel 1830.
Viaggia per qualche tempo in Europa, facendo conoscenza di Johann Wolfgang Goethe: torna poi in Inghilterra per studiare giurisprudenza.
All'età di ventuno anni riceve un'eredità cospicua che sperpera in affari esteri poco redditizi, oltre a scommesse e attraverso la fondazione di due giornali: "The National Standard" e "The Constitutional", che in poco tempo sono costretti a chiudere i battenti.
Si trasferisce a Parigi, dove studia arte: restano alcune caricature da lui eseguite che rispecchiano un po' la produzione letteraria satirica che tanto gli darà fama. In questo periodo si innamora di Isabella Gethin Shaw: i due si sposano il 20 agosto 1836 e avranno tre figlie: Jane, che muore molto giovane, Harriet e Anne, quest'ultima entrerà nel panorama letterario inglese con lo pseudonimo di Lady Ritchie.
Nel 1840 Isabella inizia a soffrire di una malattia mentale che la condizionerà per tutto il resto della vita. Thackeray deve gestire la difficile relazione con la moglie e tenere testa alle ristrettezze economiche dell'intera famiglia: queste sue condizioni influenzeranno molti dei suoi scritti. Thackeray era anche sentimentalmente legato ad altre donne, ma non lascerà mai Isabella.
Nel 1837 torna in Inghilterra cone la famiglia: Thackeray intraprende la carriera di giornalista lavorando prima per il "Frazer's Magazine", poi per la rivista satirica "Punch". Per quest'ultima scrive una serie di articoli noti come "The Snob Papers", che poi ripubblicherà in "The Book of Snobs".
Le condizioni economiche migliorano, tanto da permettergli di concentrarsi sulla stesura di romanzi lunghi, che ad oggi costituiscono le opere più note di Thackeray.
Il migliore dei suoi libri di critica è sicuramente "Gli umoristi inglesi dell'Ottocento" (The English humourists of the eighteenth century) del 1853. Il suo stile aspro e amaro, doveva comunque accettare i limiti imposti dal rispetto delle convenzioni vittoriane. Anche per questo compromesso di fondo Thackeray non riuscirà a stabilire con i suoi lettori un rapporto immediato come quello che, ad esempio, farà il suo grande rivale Charles Dickens.
L'opera cui più è legata la sua fama è "Fiera delle vanità" (Vanity fair, 1848), uno straordinario quadro satirico della vita inglese del primo Ottocento.
Un altro romanzo celebre è "Le memorie di Barry Lindon" (The luck of Barry Lindon, 1844) che esce in edizione definitiva nel 1856 con il titolo di "The memoirs of Barry Lindon", in cui il personaggio così poco eroico di Barry Lindon, rappresenta la diffidenza - tipica thackerayana - contro la retorica romanticista.
Nel 1851 William smette di lavorare per il "Punch", a causa di divergenze con gli editori.
Parte per gli Stati Uniti: per circa due anni tiene conferenze e incontra i presidenti Millard Fillmore e Franklin Pierce. Nel 1859 diviene editore del nuovo giornale "Cornhill Magazine".
William Makepeace Thackeray muore il 24 dicembre 1863 a causa di un infarto: viene sepolto al Kensal Green Cemetery.
Nell'Abbazia di Westminster a Londra si trova una lapide in sua memoria scolpita da Carlo Marochetti.
Frasi di William Makepeace Thackeray
Foto e immagini di William Makepeace Thackeray
Commenti
Non ci sono messaggi o commenti per William Makepeace Thackeray.
Commenti Facebook
Argomenti e biografie correlate
Johann Wolfgang Goethe Scommesse Charles Dickens Retorica Millard Fillmore Letteratura