Eugenio Da Venezia
Biografia • Il dominio della forma
Eugenio Da Venezia nasce a Venezia il 9 novembre 1900. È il paladino del figurativo italiano con influenze dell'impressionismo francese.
E proprio Pierre Bonnard che dopo aver visto i suoi dipinti esposti alla Biennale d'Arte di Venezia nel 1932 e 1934 a sintetizzare la poetica che lo caratterizza fino alla morte: "ad un'artista come lei, dotato d'importanti qualità e grande sensibilità di colore, il consiglio che mi permetto dare è di approfondire lo studio della forma, per poterla padroneggiare e alle volte apparentemente distruggere".
Eugenio Da Venezia fece proprio questo. Un percorso che inizia all'Istituto Statale d'Arte continuato all'Accademia di Belle Arti di Venezia con insegnanti quali Vittorio Bressanin, Emilio Paggiaro e Ettore Tito. Contemporaneamente abbina gli studi anatomici all'Ospedale Civile di Venezia, con l'amico pittore Marco Novati, importanti proprio per iniziare a padroneggiare la forma.
Venezia è la città centrale della sua vita tanto che: "ha alimentato il mio entusiasmo giovanile per l'arte, infondendomi l'ardente desiderio di approfondire di più lo studio della pittura".
Con gli amici pittori Fioravante Seibezzi, Mario Varagnolo, Neno Mori, Marco Novati e un figurativo Giuseppe Santomaso fa parte del gruppo soprannominato "I Giovani di Palazzo Carminati".
I soggetti spaziano dal paesaggio della laguna di Venezia, dei colli e delle montagne, ai ritratti, ai fiori fino alle nature morte. Per l'utilizzo del colore e di toni tendenti al chiaro ripropone una seconda generazione della Scuola di Burano.
Comincia le sue esposizioni alle Mostre di Cà Pesaro in Venezia, dove partecipa ininterrottamente dal 1925 al 1956 con gruppi di opere. Partecipa poi alla I Mostra interregionale d'arte di Firenze (1933), alla Mostra interregionale d'arte di Napoli (1935), alla Rassegna del disegno contemporaneo a Firenze (1937). Dal 1932 al 1956 partecipa come invitato alle Biennali d'Arte Internazionali di Venezia. In quella del 1934 conosce il Duc de Trèvise - Sauvegarde de l'Art Francais - (al secolo Edouard Napoléon César Edmond Mortier de Trévise 1883 - 1946) che lo incoraggia e lo invita nel 1935 ad aprire una mostra personale a Parigi, dove soggiorna periodicamente fino all'inizio della seconda guerra mondiale.
Durante tale periodo conosce Pierre Bonnard stimandolo e incoraggiandolo nell'attività artistica. Rientrato definitivamente in Italia, viene invitato con una mostra personale alla Biennale d'arte internazionale di Venezia (1940). In seguito a questa, il ministero della Pubblica Istruzione lo nomina per "chiara fama" insegnante titolare di Decorazione Pittorica presso l'Istituto statale d'arte di Venezia. Successivamente, nel 1947, inizia a insegnare all'Accademia di Belle Arti di Venezia nella cattedra di Figura Designata.
Partecipa su invito, a mostre all'estero organizzate dalla Biennale internazionale d'Arte di Venezia: a Vienna (1933), Varsavia, Cracovia, Poznan, Bucarest, Sofia, Praga, Brugge, Schaerbeek, Cairo (1935), Budapest (1936), Berlino (1937). Sempre su invito partecipa: alle Trivenete di Padova (dal 1934 al 1965), alle Quadriennali di Roma (1935, 1943, 1948), ai "Quarant'anni della Biennale internazionale d'Arte di Venezia" (1935), al Premio "Parigi" (1951), al Premio "Roma" (1951), al Premio "Michetti" del 1948, 1950, 1954, al Premio "Marzotto" (1954, 1955).
Espone in numerose collettive in Italia con il gruppo dei "Tredici" artisti veneziani a Roma, Firenze e Milano, con altri gruppi di veneziani a Milano, Pavia e Roma e con il gruppo dei "Pittori di Bardonecchia" a Roma nel 1951 e Milano nel 1953. Espone con mostre personali a Venezia nel 1934, a Parigi nel 1935, a Venezia nel 1938, a Venezia alla Biennale internazionale d'arte nel 1940, a Milano nel 1941, a Cortina d'Ampezzo nel 1942, a Trento e Rovereto nel 1949, a Venezia nel 1951 e nel 1968 con un' antologica (opere dal 1930 al 1968) alla Bevilacqua La Masa di Venezia. Mostre successive si susseguono negli anni fino al 1990 con l'ultima mostra alla Fondazione Querini Stampalia nell'ambito della relativa donazione.
Sue opere sono nelle collezioni di: Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Venezia, Galleria d'Arte Moderna di Roma, Fondazione Querini Stampalia di Venezia, Museo Civico di Rovereto ed in molti enti quali Assicurazioni Generali di Venezia, Fondazione Venezia, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo per citarne alcuni.
Eugenio Da Venezia muore a Venezia all'alba del giorno 8 settembre 1992.
Frasi di Eugenio Da Venezia
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