Moise Kean
Biografia
Moise Kean nasce il 28 febbraio 2000 a Vercelli da genitori immigrati provenienti dalla Costa d'Avorio. Dopo pochissimi anni l'intera famiglia, composta da genitori e due figli, si trasferisce ad Asti. Questa scelta è particolarmente fortunata per il futuro del piccolo Moise. Qui, Giovanni, il figlio maggiore, gioca all'oratorio con i bambini più grandi mentre il piccolo Moise si allena da solo tirando la palla contro un muro.
Ogni tanto riesce a giocare con i grandi, sorprendendoli. Quel bambino ha un possesso palla incredibile e tutti si accorgono della disinvoltura con cui si muove sul campo.
Purtroppo il padre abbandona la famiglia per un'altra donna e la sua assenza si fa fortemente sentire dai figli che crescono con quella sensibilità e fragilità tipica di chi ha vissuto un forte distacco.
Gli esordi calcistici di Moise Kean
Moise Kean passa interi pomeriggi da soli, scoprendo nel calcio una valvola di sfogo. Proprio ad Asti entra nella squadra giovanile della città, prima di passare al Torino e poi alla Juventus. Nel vivaio della Vecchia Signora riesce ad emergere con incredibile facilità: Moise Kean è un attaccante molto forte, velocissimo e con una tecnica naturale, tipica dei grandi campioni.
Anche se la gavetta si costella delle classiche tappe di un elemento giovane, è nella squadra allenata da Fabio Grosso nel 2016, lo stesso anno in cui arriva in finale al Campionato Primavera Tim. Non stupisce che Kean venga notato repentinamente e finisca in prima squadra con l'allenatore Massimiliano Allegri, debuttando nella partita Juventus - Pescara di serie A. Moise non ha ancora compiuto 16 anni.
Passano solo tre giorni e arriva un'altra fantastica prima volta: nella partita contro il Siviglia nel torneo di Champions League, firma il personale record di "primo giocatore della Millennial Generation a esordire in serie A e Champions League".
Anche il suo apporto in Nazionale si fa sentire: nonostante le sue origini ivoriane decide di giocare per quella italiana grazie al suo doppio passaporto. Moise viene prima impiegato nella squadra Under-15 fino ad arrivare agli Under-21.
La carriera da professionista e il successo
La Juventus è sicuramente la squadra dà più importanza a Moise Kean ma, prima di ufficializzarlo nella propria rosa, decide di prestarlo al Verona affinché il giovane calciatore possa farsi le ossa e maturare la propria esperienza. Firma 4 gol alla fine del campionato prima di ritornare a Torino in pianta stabile.
È il 2018, lo stesso anno in cui Roberto Mancini lo chiama per giocare nella Nazionale Maggiore, decretando la sua ascesa nell'Olimpo del calcio.
Moise Kean, a 18 anni e 9 mesi, è il più giovane calciatore a giocare in Nazionale, ma questa cosa non lo spaventa, anzi. Le grandi sfide lo concentrano e lo spingono a fare sempre meglio. Non è un caso che a 19 anni batta un altro record: quello di "marcatore più giovane della storia della nazionale italiana".
Le polemiche e le curiosità
Il nome Moise è stato scelto dalla madre Isabelle come tributo a Mosè, dopo averlo sognato e aver scoperto di essere incinta. I medici, infatti, avevano detto alla donna di rassegnarsi perché non avrebbe più potuto avere figli dopo Giovanni, il primogenito. Il miracolo, invece, avvenne e fu proprio Mosè ad avvertire la futura mamma.
In un'intervista a Tuttosport il padre di Moise, Biorou Jean Kean, ha raccontato di come gli fossero stati promessi due trattori dalla Juventus come ricompensa per aver convinto il figlio a restare in Italia e a non accettare una proposta dall'Inghilterra. Una promessa ribadita ancora una volta prima della vittoria dell'Italia contro il Liechtenstein (nel marzo 2019).
Peccato che Moise Kean non abbia esitato a rispondere al padre con tono deciso ma senza volgarità, sottolineando che tutto ciò che lui è adesso è grazie a sua madre che si è fatta carico di tutte le sue forze per educare e non far mancare niente ai propri figli.
Dopo l'abbandono di papà Kean per costruirsi un'altra famiglia, Isabelle Dehe si è prodigata per diventare infermiera e garantire un futuro a Moise e Giovanni. Proprio la mamma è una figura di riferimento per Moise Kean, la prima che il giovane chiama dopo le vittorie in campo.
Dopo la firma per il contratto della Juventus, il ragazzo avvertì la madre che non avrebbe più lavorato un giorno in vita sua e che sarebbe andata a Torino con lui. Questo piccolo grande campione è la prova di come i valori e l'educazione siano degli ingredienti fondamentali per diventare un'icona del calcio. La strada è ancora lunga ma le sue performance in campo parlano chiaro, rivelando un talento fermo e deciso.
Moise Kean negli anni 2020
Nell'estate 2019 si trasferisce in Inghilterra, acquistato dall'Everton. La sua avventura inglese termina il 4 ottobre 2020 quando Moise viene ceduto in prestito ai francesi del Paris Saint-Germain.
Intanto continua ad essere convocato in nazionale, sia Under 21 che maggiore. Non viene tuttavia convocato per gli Europei 2020 - che si giocano nell'estate del 2021.
Alla fine del mese di agosto 2021 viene riacquistato dalla Juventus: la squadra deve sopperire al vuoto in attacco lasciato dal campionissimo Cristiano Ronaldo, che ha lasciato i bianconeri per trasferirsi al Manchester United.
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