Lucia Valerio
Biografia • Il cuore pioniere e la passione senza età
Lucia Valerio, considerata la più grande tennista italiana del passato, nasce a Milano il 28 febbraio 1905.
Nel 1926, appena ventunenne, vince i Campionati assoluti di Trieste iniziando così la sua serie di dieci consecutivi nel Singolare.
Contro le grandi dell'epoca Lucia Valerio lotta spesso alla pari. Batte diverse volte la tedesca Cilly Aussem: due volte negli Internazionali d'Italia (sempre in semifinale) a Milano nel 1932 e a Roma nel 1935.
Nella prima edizione del 1930, in finale, contro la spagnola Lilì de Alvarez, fu Lucia Valerio a condurre il match, prima di cedere al terzo set; fece centro l'anno successivo, coronando il sogno di vincere davanti al proprio pubblico.
Lucia faceva parte della bella époque del tennis: tornei sulla Costa Azzurra e sulla riviera ligure.
Vestiva sempre in tenuta rigorosamente bianca, gonna lunga e calze fitte, ampia visiera, era considerata una regolarista da fondo campo, più forte nel dritto che nel rovescio.
Nel 1933 Lucia Valerio ottiene il suo miglior risultato internazionale raggiungendo i quarti di finale a Wimbledon; bisognerà attendere 56 anni per vedere un'altra italiana, la milanese Laura Golarsa, ripetere l'impresa.
Splendida figura di donna sportiva, Lucia Valerio prima di dedicarsi completamente al tennis aveva praticato equitazione, sci e scherma. Non ha mai appeso la racchetta al chiodo, arrivando a giocare anche sulla soglia dei novant'anni.
È morta a Milano il 26 settembre 1996.