Ultimi commenti alle biografie - pagina 1171

Domenica 11 aprile 2021 01:25:41 Per: Massimo Gramellini

All'attenzione della sensibilità del sig. Gramellini
Buonasera, sono un'insegnante e vorrei mettere in evidenza una bella lezione di solidarietà che la comunità kosovara, albanese e macedone ha dato a noi italiani. In pochi giorni sono riusciti a raccogliere quasi 11. 000 euro che purtroppo sono serviti a riportare nel suo paese di origine Bekim Kunushevci, morto in un incidente sul lavoro. Kosovaro, era arrivato da giovane in Italia, come profugo, circa venti anni fa e si era fermato ad Anghiari (Ar), dove ha lavorato tanto e ha formato la sua bella famiglia composta da sua moglie e due figli: una bambina e un bambino, "due perle", come le definisce sempre una mia collega. Due bambini educati, dalla mente brillante, sensibili, attenti in grado di cogliere le sfumature della lingua italiana, meglio degli autoctoni. Bambini per i quali la scuola ha ancora un valore, è il luogo dove si apprende, dove si ritrovano gli amici, ma anche dove si applica l'educazione imparata a casa. Bambini che hanno un ruolo fondamentale nella famiglia dove spesso fanno da mediatori linguistici. Noi insegnanti non facciamo altro che pensare a loro a quello che dovranno affrontare, ai cambiamenti che dovranno vivere, non sappiamo se continueranno a frequentare la nostra scuola, ma sappiamo che non saranno soli, avranno l'affetto della mamma, dello zio e di tutti i connazionali che hanno fatto rete intorno a loro e ci hanno dato una bella lezione di vita.

Da: Manuela Maurizi

Sabato 10 aprile 2021 23:31:00 Per: Roberto Speranza

Buonasera Dottore,
Sono diabetica insulino dipendente dall'età di 11 anni e ne ho 45. Mio fratello invalido al 100% obeso cardiopatico con problemi polmonari 51anni.
Per noi soggetti a rischio non è stato prevista una vaccinazione urgente come per gli ultraottantenni e se prendessimo il covid non sopravviveremo.
Potrebbe aiutarci a non morire La prego mi risponda e mi aiuti grazie
Elena Salvi Roma

Da: Elena Salvi

Sabato 10 aprile 2021 22:26:26 Per: Michela Murgia

[Androfobia]

Ma è vero che lei ha paura degli uomini perché sa di essere inferiore intellettualmente e fisicamente?

Da: Giovanni

Sabato 10 aprile 2021 22:03:23 Per: Rudy Zerbi

Perché perché è perché ricopre il ruolo di professore di canto??? Perché??? È un cantante??? È diplomato in canto? ?

Ma quanto sei coraggioso a ricoprire un ruolo che non ti compete

Da: Marinella

Sabato 10 aprile 2021 19:30:27 Per: Massimo Gramellini

[Dante per Dante]

Gentile Sig. Massimo Gramellini,

Oggi mi è spiaciuto leggere uno svarione ortografico in uno dei suoi bellissimi pezzi de "Il Caffè".
"Murale" (in spagnolo "mural") è un singolare, mentre "murales" è un plurale. Lo può verificare consultando la voce "murale" in Wikipedia o in un qualsiasi testo spagnolo.
Il fatto mi ricorda certe bancarelle all'estero che esibiscono il cartellone PANINIS (un plurale del plurale).
Suo estimatore,
Aldo Zullini

Da: Aldo Zullini

Sabato 10 aprile 2021 19:17:46 Per: Massimo Gramellini

Nel Caffe di oggi sabato 10 aprile ho ritrovato la solita intelligenza cultura e spirito. Però, a mio giudizio, il commento ai fatti attuali di Caprona sarebbe stato più comprensibile,. e quindi più incisivo, se non ci fosse stato il riferimento un po' banale all'ultrà di calcio quale ipotetico autore dello striscione contrapposto al murales.. Ad essere comprensivo potrei pensare che calci, zona, faziosità l'abbiano portato a ricondurre la vicenda allo scontro fra diverse tifoserie sportive; ad essere malizioso invece penso che le sia sfuggito che Calci è un comune pisano e che, in aggiunta a Caprona, non si sia sentito particolarmente rappresentato da Dante per le note vicende dell'altro giorno: ecco che in questo caso si apprezza invece la potenza del verso, o almeno del suo significato..
Dal momento che non è toscano, se in effetti fosse incappato nell'equivoco evidenziato, non meriterebbe di essere preso a Calci.
Con simpatia.

Da: Alberto

Sabato 10 aprile 2021 19:09:33 Per: Silvia Toffanin

Cara signora Toffanin, penso che lei sia davvero l'unica nel panorama della TV che sia davvero in grado di fare interviste vere, sincere, toccanti, sempre nel rispetto dei suoi ospiti. Lei è sempre delicata e sensibile. La sua commozione ci fa pensare alla veridicità dei suoi sentimenti. Io la proporrei per tante altre trasmissioni, ma ho capito che preferisce accudire la sua famiglia. Tanto di cappello. ., comunque... INFINITi complimenti per la sua professionalità. Io sono di Feltre e vado spesso a Bassano. Quando mi siedo in piazza mi chiedo... chissà se troverò mai Silvia??? Un abbraccio...

Da: Sandra

Sabato 10 aprile 2021 17:46:19 Per: Alberto Angela

Carissimo Alberto, ci siamo conosciuti anni fa in estate con la mia amica Bea, volevo inviarti un bellissimo libro scritto da un mio colto amico pensando che potresti apprezzarlo. Hai una casella postale? Come faccio a fartelo avere? Grazie in anticipo. Buona serata.

Da: Simonetta

Sabato 10 aprile 2021 17:42:45 Per: Francesco Paolo Figliuolo

Gradirei essere contattato personalmente per dei chiarimenti su COVID-19...
Dal 12 aprile p. v. sarò a Roma. Gradito cortese riscontro su mia mail.
Cordialmente
Dr. Aurelio Broccio

Da: Aurelio Broccio

Sabato 10 aprile 2021 17:24:48 Per: Massimo Gramellini

Buona sera Massimo,

naturalmente la seguo quando posso e come per molte persone, Lei trasmette un senso di fiducia.
Dopo avere bussato per mesi molte porte, oggi esausta ma non disposta a fermarmi, ho pensato di scriverLe la storia di mia madre.
Scrivo mentre ho sentito per radio per ennesima volta parlare di " medici eroi", addirittura di premi speciali quali un Nobel.

Mia madre, 85 anni, affetta da circa 2 anni di demenza senile (ma non gravissima, noi avevamo comunque un dialogo) il 25 settembre 2020, e quindi non in tempo di pandemia, mia madre è deceduta.

Il 2020 è stato un anno pesante per me e mia madre, chiuse in casa, lasciate sole anche dal medico di base con il quale parlavo per mezzo di una infermiera dal fondo di uno scalone perché i telefoni erano sempre staccati, i centri diurni chiusi, e se avevamo bisogno di andare in un pronto soccorso ho imparato che questi malati fanno ore di attesa e non solo ma in un episodio in cui era caduta e io non sono potuta entrare se non dopo 4 ore circa, nessuno, dico nessuno le aveva allungato un bicchiere d'acqua e quando mi ha vista mi ha supplicato di farla bere... e non le dico la sgarbatezza di un medico che mi ha aggredita dicendo che disturbava perché ogni 10 minuti chiedeva di andare in bagno. Mi è apparso davanti un piccolo animaletto rannicchiato su una barella (ho una foto in merito).

Comunque, salto questi passaggi per arrivare al dunque: ad un certo punto ha qualche linea di febbre e in ospedale le viene diagnosticato un blocco renale.
Dopo averla sballottata per un paio di reparti, arriviamo in nefrologia dove un medico ci dice con un lieve sorriso sul letto della paziente: "sua madre ha un blocco renale di cui non capiamo la causa ma siccome sua madre ha anche la demenza, se venisse curato il blocco renale, comunque la qualità di vita di sua madre non migliorerebbe, quindi non faremo nulla". negandole una biopsia x capire l causa del blocco e una emodialisi... questi malati non sono collaborativi...
Tradotto la lasceremo morire...

Ho chiesto con una email al primario di idratarla almeno e questo mi ha risposto che sarebbe stato accanimento terapeutico. Aggiungo che nel tempo in cui siamo rimaste in ospedale questo medico che purtroppo ci era capitato, durante la visita quotidiana, non ha mai rivolto la parola a mia madre se non altro per un semplice: Buon giorno Elisa come va ?. .. mai, se lo avesse fatto si sarebbe reso conto che mia madre capiva tutto e comunicava.
Mia madre infatti, sino alla fine mi diceva: "ti prego non mi lasciare morire perchè se ti ho fatto arrabbiare non lo farò più "o ancora " io ti ho voluto più bene perché io non ti avrei mai fatto questo"... mia madre credeva in me e io non sono riuscita a salvarla, non sono stata lucida da portarla via di li e non me lo posso perdonare
Mia madre è morta circa un mese dopo, affogata dai suoi liquidi in un modo che non farei morire nemmeno il mio cane.
L'ho portata a casa, ma non sono riuscita a tenerla a casa, ha passato una notte su una barella in un pronto soccorso, dove non riusciva a muoversi, nonostante abbia supplicato di avere un letto e nonostante fosse alla fine perché morta 3 giorni dopo in Hospice... forse unico posto dove è stata trattata con dignità. Dopo la morte di mia madre ho bussato a parecchie porte anche di illustri medici o addirittura ospedali dove ho imparato che " una biopsia oggi è un gioco da ragazzi " ancora " che una emodialisi costa meno di un antibiotico ormai"; " nel nostro ospedale una emodialisi non si nega a nessuno" ; " se hai un blocco grave non vivi più di 3 gg " e mia madre è andata avanti 1 mese circa ; ho addirittura contattato ospedale Gaslini di Genova che trattano bambini per capire " la non collaborazione di mia madre " e ancora tanto altro.
Ho dimenticato di dire che tutto questo non avveniva in un ospedale di Canicattì o della Calabria ma in un Ospedale della Emilia Romagna, Modena, Carpi... culla della Sanità e dei diritti.
Io non credo che sia giusto che qualcuno decida della vita di un essere umano, esiste articolo 32 (?). .. in un paese che celebra la giornata della memoria...
Per il mondo mia madre era una vecchia di 85 anni con la demenza... per me era mia madre: … per favore non chiamateli eroi.. per favore.
Anche mia madre era un eroe: ha lavorato tutta la vita (faceva la stiratrice), ha cresciuto i suoi figli, ha costruito una casa, ha pagato le tasse, non è mai andata in vacanza, ha rispettato tutti...
Grazie per avermi letto.
Lorena Belloni: ------- tel. 338-------

Da: Lorena Belloni