Ultimi commenti alle biografie - pagina 14
Venerdì 2 agosto 2024 10:20:39
Per: Niccolò Moriconi
Siamo Angela e Ruggiero, i genitori di Giorgia, una ragazza di 23 anni volata in cielo il 17 Luglio a causa di una Leucemia mieloide acuta.
Giorgia era una ragazza piena di gioia di vivere, di sogni e di amore da donare.
Un giorno in ospedale ci ha chiesto di ascoltare una canzone che tanto le piaceva: Piccola Stella.
Nel giro di pochi secondi il viso sofferente di Giorgia si è illuminato.
In quegli istanti era come se Giorgia fosse fuori da quell' ospedale, il viso era sorridente e con la sua flebile voce cantava un canto di speranza per la sua guarigione.
Purtroppo non è stato così: dopo due giorni Giorgia è volata in cielo.
Conserviamo gelosamente il video di quel giorno in cui la nostra Giorgia era libera di volare come una farfalla sulle note di Piccola Stella.
La malattia di Giorgia ha mobilitato la città nella donazione del sangue che tanto le serviva.
Grazie per aver scritto una canzone che è una vera poesia.
Giorgia ora è una piccola stella che illuminerà le nostre giornate nelle notti più bui.
Mamma Angela e papà Ruggiero
Da: Angela
Mercoledì 31 luglio 2024 21:14:16
Per: Niccolò Moriconi
Ciao mi permetto darti del tuo nonostante da abitudine di lavoro do sempre del lei a chiunque. Sono una infermiera e ti scrivo per chiederti un enorme favore visto la tua umiltà nei video pubblicati tra noi gente comune. Mio compagno ha perso il papà e tu sei il suo idolo vorrei tanto, capisco l’enorme favore che ti chiedo, ma se potessi cantare questa poesia che io ho scritto per lui. Vorrei tanto capisse che lui è di una forza più dell’assoluto come gli dico spesso. Ti ringrazio anche se avrò o meno riscontro al messaggio e ti faccio i complimenti perché la tua musica ci guarisce l’anima. Grazie
Ileana
La mia tempesta
Non posso dirti che sarò diversa
O che affogherò i mei tanti complessi
E non sarà nemmeno tanto semplice
Tenere stretto il mio senso di possesso...
Ma so che manterrò ogni mia promessa
Sarò il tuo rifugio negli attimi confusi
Ti sosterò nel bene e nel male più profondo
Perché tu sei il sole che guida il mio mondo
Ti sceglierò ogni giorno ed invecchierò con te
Ricordati amore e stato il destino ad unire te e me. (Ileana Hapca)
Da: Ileana
Lunedì 29 luglio 2024 10:56:11
Per: Alberto Angela
Gent. mo Dott. Angela, mi congratulo con lei per l' ultima sua trasmissione su Pompei.
Gestire un simile piano sequenza è stato certamente difficile ma il risultato è stato ottimo.
Devo, però, farle un appunto.
Con uno dei suoi ospiti ha immaginato di passeggiare nel centro di una strada della vecchia Pompei simulando quello che avrebbero fatto i pompeiani di allora.
Errore: i pompeiani del tempo avrebbero passeggiato lungo i marciapiedi e non nel centro strada perché le carreggiate stradali, oltre che al transito dei carri, erano deputate alla raccolta dei liquami bianchi e neri provenienti dai fabbricati frontestanti e le grosse pietre che le intraversavano, lasciando il passo per le ruote dei carri, erano una sorta di strisce pedonali ante litteram necessarie ad impedire che i pedoni, per attraversare, si sporcassero troppo i piedi e le calzature.
Il suolo pompeiano, infatti, costituito la lava pietrificata da una antica eruzione del Vesuvio, era troppo duro per essere scavato ed, allora, era stata accettata questa soluzione certamente non particolarmente igienica ma, probabilmente, l' unica possibile.
Peccato, perché l' ho rilevata come l' unica significativa pecca in una trasmissione altrimenti veramente eccellente ed unica nel suo genere.
Un cordiale saluto.
Ing. Fabrizio Zito.
Da: Fabrizio Zito
Lunedì 29 luglio 2024 00:39:01
Per: Alessandro Sallusti
Buonasera Dott. Sallusti. Le scrivo con la speranza che Lei, con i suoi mezzi d'informazione e con i suoi contatti in ambito governativo, possa far in modo che, una volta per tutte, cambino le regole inerenti le procedure di sicurezza per i pazienti malati di Covid.
Le faccio un breve riassunto della mia triste esperienza.
Sabato 13 luglio il mio papà di anni 79 viene colpito da un ischemia cerebrale.
Io e mio fratello chiamiamo i soccorsi, papà viene trasportato al Pronto Soccorso dell Ospedale Cardarelli di Napoli. Codice Rosso, direttamente in Sala Operatoria. Carotide ostruita, operazione rischiosa, due ore e mezza di durata, per telefono i medici ci informano che l'intervento è andato bene e che occorre aspettare l'indomani per conoscere i danni subiti a causa dell'ischemia e la reazione di mio padre. Domenica 14 luglio mi reco insieme a mio fratello in Ospedale, vedo mio padre vigile e sveglio, vengo informato dai medici che il paziente ha reagito bene, che è stato trasferito in terapia sub intensiva e che i danni al cervello sono riusciti a limitarli, insomma ci sono buone speranze che con la fisioterapia mio padre si riprenderà. Altri tre giorni in terapia sub intensiva e papà viene trasferito al Padiglione " D", reparto FKT, Riabilitazione Specialistica. E' sempre vigile e sveglio, mangia beve e i paramenti vitali sono buoni. Giovedì 18 luglio cominciano i problemi. Non riesce più a bere, lo dissetano con acqua gel, mio padre tossisce in continuazione, gli esami dicono che ha la bronchite cronica. Durante le mie visite lamenta forti dolori alle gambe e alla schiena, dorme spesso. I medici mi dicono che è normale dopo quello che ha subito. La sera di Venerdi 19 luglio alle ore 1930 mi reco in Ospedale per installare nella stanza di mio padre una TV, almeno si distrae un pò. Installo la Tv, gli infermieri mi intimano di andare via, saluto mio padre e mi accorgo che scotta, secondo me ha la febbre. Lo riferisco agli infermieri i quali non mi fanno assistere all'esito della misurazione della febbre, devo andare via. Saluto mio padre, non sapevo che sarebbe stata l'ultima volta, l'ultimo saluto, l'ultimo bacio, l'ultimo sorriso, l'ultimo ti voglio bene. Sabato 20 luglio torno in Ospedale, ingresso vietato, c'è un caso Covid, nessuno può entrare. Si tratta di mio padre ? La risposta dei medici e negativa, non è mio padre, il tampone è negativo.
Parlo al telefono con mio podre e lo informo che non possiamo entrare causa Covid. Domenica 21 luglio, in Ospedale mi comunicano che mio papà ha rifatto il tampone, è positivo, Isolamento totale, niente visite, niente telefonate, non riusciva a rispondere al telefono, l'aveva bloccato involontariamente. Da lunedi 22 luglio a Venerdi 26 luglio, tutti i giorni, alle ore 13 e alle ore 1930, mi reco in Ospedale per informarmi sulle condizioni di mio padre. Le telefonate diventano pochissime, tranne un infermiere che quando stava con lui mi chiamava e mici faceva parlare, per il resto le mie richieste fatte agli infermieri di andare da mio padre e farlo rispondere al telefono erano inutili. Ha il Covid, abbiamo altri malati, non possiamo indossare la protezione solo per farlo parlare al telefono... Giovedi 25 luglio il buon Renato, l'infermiere di cuore alle 7 di mattina mi fa parlare con mio padre. Le sue parole " Massimo fammi uscire da qui " e poi " Aiutatemi mi sento di morire", aveva sete cercava acqua. Mando mio fratello urgentemente in Ospedale per far si che dal Reparto vadano subito da mio padre per farlo bere. Alle 8 di mattina mio fratello è in Ospedale, mio padre viene visto alle ore 11. Venerdi 26 luglio alle ore 1330 in Ospedale i medici ci rassicurano che sta migliorando, che l'indomani farà il tampone per vedere se il Covid è sparito. Venerdi 26 luglio ore 19 30 in Ospedale ci dicono che il medico non può uscire, c'è un emergenza. Alle ore 20. 00 la Dott. ssa chiamata per l'emergenza esce, io domando in quale stanza c'era l emergenza, non si ricorda, mi chiede il nome, mi dice che deve scappare, ce' un altro decesso, mi domanda come mi chiamo, ed io "Pelosi", la risposta " Si è lui, mi dispiace...". Alle ore 16 30 un infermiere era stato da papà per somministrargli una medicina, lui non si muoveva, scatta l'emergenza, nulla da fare, 3 ore di tentativi ma il cuore del mio papà non si è ripreso. Arresto cardiaco. Dott. Sallusti, il mio amato padre è morto per il Covid, ma non per le conseguenze del visur, l ha ammazzato l'isolamento. Ho tutte le registrazioni di un mio caro amico che lavora al Cardarelli e che ogni giorno mi informava, leggendo la cartella clinica, sulle sue condizione di salute, ed ogni giorno i paramenti vitali erano buoni, il paziente è vigile, risponde, fa gli esercizi, mangia, addirittura alle 20 il mio amico mi manda l ultimo messaggio relativo alla cartella clinica del primo pomeriggio, quella delle 13. Il paziente respira da solo, è vigile, collabora, mangia risponde. Non sapeva che dopo qualche ora sarebbe morto... Arresto cardiaco. Mio padre voleva vivere, era un combattente, aveva superato l'ictus e si stava riprendendo. La settimana passata da solo, senza la possibilità di vedere i suoi figli, le sue sorelle, i suoi affetti più cari, l hanno ammazzato, si è lasciato andare. Dott. Sallusti, La prego esponga questo caso a chi ci Governa. Il mio è uno dei tantissimi casi avvenuti in passato a causa di questo maledetto virus. Faccia in modo che i pazienti, soprattutto anziani, abbiano la possibilità di stare con i loro cari, con le giuste precauzioni, quelle che usano gli infermieri e i medici quando vanno a visitarli. Non è più concepibile e umano lasciare soli persone per intere settimane. Mio padre è morto e con lui è morta anche una parte di me. Ripeta al Ministro della Salute queste parole " AIUTO MI SENTO DI MORIRE HO SETE", gli dica l'effetto che gli farebbe se queste parole le avesse pronunciate il suo papà o la sua mamma. Se ha un cuore cambierà le regole, in caso contrario gli auguro di provare prima o poi tutta la sofferenza che ho provato e sto provando io.
Grazie mille.
Saluti
Massimo Pelosi
Da: Massimo Pelosi
Sabato 27 luglio 2024 14:46:39
Per: Alberto Angela
Buongiorno, mi chiamo Brunella Giordanengo, sono una psicologa dell'Asl di Cuneo e mi occupo di dipendenze comportamentali nel ser. d. di Cuneo
Sono molto emozionata perché ho deciso di scriverle, e perché alla soglia dei 60 anni, una maggior disinvoltura mi permette di sognare anche per quanto riguarda il mio lavoro.
Colleghi che stimo molto mi stanno chiedendo un corso FAD sul digitale... mondo sconfinato... ed io ho cominciato a fantasticare sulla possibilità di una puntata alla Piero/Alberto Angela anziché ad un noiosissimo FAD
Il mondo digitale è sconfinato cyber dipendenze, net compulsion (trading gamblin shopping), uso disfunzionale social, relazioni digitali dal cat fishing al breadcrumbing, cyberbullismo, teledoldonica, gaming... ed anche uso della tecnologia nella salute... ad esempio con una società fantastica che si chiama BECOME e con la sponsorizzazione del Rotary della nostra zona abbiamo costruito percorsi esperienziali con la realtà virtuale (software con visori) sulla gestione dell'ansia (autoregolazione) che i giovani apprezzano molto e che le. scuole del territorio ci chiedono
Abbiamo definito un protocollo esperienziale in ambito preventivo nell'utilizzazione di questo software (che è un software di biofeedback) primo in Italia.
Ecco sono già noiosa...
Ma caro signor Alberto non le interesserebbe almeno un po'... fare una puntata su ciò?
La saluto
Anche se non risponderà sarò sempre una sua fan ☺️
Da: Brunella Giordanengo
Sabato 27 luglio 2024 08:24:45
Per: Elisa Toffoli
Gent. ma Elisa buongiorno,
premetto che sono un suo convinto quanto attempato fan (classe 1954). Una quarantina di anni fa ho trascorso una settimana di vacanza ad Andalo fatta di sci e... bridge, sport della mente che pratico agonisticamente da sempre essendo alle soglie delle nozze d'oro. In quella bellissima occasione erano presenti giocatori provenienti da tutta Italia ed in particolare un nutrito gruppo di triestini tra cui spiccavano appunto i Toffoli, fortissimi giocatori della sua città. Che il suo cognome sia Toffoli l'ho appreso solo adesso e quindi mi permetto chiederle se per caso foste parenti. Un abbinata tra canto musica e bridge sarebbe il massimo. Ancora i miei complimenti ed un caro saluto
Da: Giovanni Travia
Venerdì 26 luglio 2024 20:40:17
Per: Mario Draghi
Uno che ha svenduto l’Italia, mandato in malora la Grecia e chissà cos’altro, che agli ingenui sfugge, non ha ragione né anima per comprendere il senso del bene comune. Uno così è solo un aborto mancato
Da: Francesco
Venerdì 26 luglio 2024 19:11:15
Per: Nunzia De Girolamo
Cara Nunzia, devo ringraziarti perché insieme al tuo collega ci tenete compagnia quando tutti se ne vanno in ferie, però devo farVi un appunto, lasciate che gli ospiti parlino tutti insieme e alla fine create un gran mercato e sono costretta a cambiare canale perché con tutta la buona volontà non si capisce una parola di quello che dite, la trasmissione sembra fatta solo per Voi. Per favore cercate di zittirli e fateli parlare uno alla volta. Grazie e complimenti Maria
Da: Maria
Venerdì 26 luglio 2024 15:52:28
Per: Massimo Ranieri
Gentile Massimo,
Il 7 settembre abbiamo regalato ai nostri genitori, Mimmo e Nina, i biglietti per il suo concerto in occasione del loro anniversario e dei loro compleanni. Le saremmo grati se potesse porgere loro i nostri auguri (da parte di Rosita, Maria Rosaria, Michela, Enrica e del maschietto di casa, Raffaele Michele). I nostri genitori sono suoi fan da anni e sarebbero felicissimi di ricevere questa sorpresa. Sono genitori eccezionali e meritano davvero questo riconoscimento per tutto ciò che hanno fatto per noi figli. Saranno seduti in seconda fila posto 49 e 50.
Con gratitudine,
i figli
Da: Rosita Siciliano Iengo
Renato Zero
Cantautore italiano
Da: Mircea