Ultimi commenti alle biografie - pagina 1486
Venerdì 12 febbraio 2021 09:30:19
Per: Matteo Salvini
Gentili Signori,
Dire Salvini ambulante non mi risulta, cmq chi oggi ha comprato banchi per milioni di euro accatastati nei capannoni è stato il governo Conte e non Salvini.
Posso dire solo che le tasse che noi paghiamo sono buttati in un capannone e non li ha ordinati Salvini i banchi a rotelle e meno male! Le destre governano il nord e non solo e a quanto pare è proprio il nord a trainare il carrozzone Italia quindi dare dell’ambulante o sputare nel piatto dove si mangia non mi sembra il caso. Persone giuste al posto giusto e Salvini oggi appoggia un governo politecnico solo per non far cadere nel baratro questo paese già penalizzato abbastanza da incapaci e presuntuosi che si preoccupano solo a confrontarsi su piattaforme che al popolo italiano interessa poco e niente. Salvini vuole farsi ascoltare in Europa e difendere la nostra economia Made in Italy. Quando Salvini parla di Spagna, Francia, Ungheria, Germania etc... vuole solo dire “ ci comporteremo come loro” cioè accetteremo gli immigrati nella stessa misura che anche loro li accetteranno. Fa bene! Visto che lo accusano di razzismo di sovranismo etc... ora finalmente metterà i Signori europei difronte alle loro responsabilità chiamandosi “ europeista “ eviterà scontri con falsi bonisti e falsi portabandiera.
Buon lavoro on Salvini!
Saluti
Da: Nadia
Venerdì 12 febbraio 2021 08:32:17
Per: Mario Giordano
Sono Federico Brambilla vivo a Carrara e sono un pittore di strada, o meglio chiusa la mia partita Iva da artigiano edile, sono tornato alla via del arte, non mi dilunghero nella mia biografia; vorrei tanto veramente sig Mario Giordano che chiedesse ai politici di chiederci scusa per aver fallito, perché fallire comunque è una cosa umana, e chiedere scusa al popolo che viene tenuto nel indigenza e una cosa di profondo rispetto! Vorrei tanto di cuore sentire da tutti loro un grande scusa generale, e poi se potessero proprio essere così gentili di andarsene consegnando le loro dimissioni perché incapaci di svolgere il compito e di versare sul popolo problemi e tutto quello che voi giornalisti ci date continuamente notizia. Nessuno mai ha chiesto scusa al popolo, ma magari mi sbaglio, concludo dicendo questo, se fossi uno di loro e le mie parole o atti portassero il mio popolo nelle difficoltà, io chiederei umilmente scusa, e con un profondo inchino consegnerei le mie dimissioni dall incarico investito, sarebbe un gesto di profondo rispetto verso tutti riconoscere il mio fallimento. Perdonate la mia ripetitività e Perdonate la mia invadenza! Grazie sig Mario Giordano per il suo lavoro e questa opportunità. Cordialmente Federico
Da: Federico Brambilla
Venerdì 12 febbraio 2021 05:29:13
Per: Mario Draghi
[Perché? ]
Avrà capito che io stranamente non sono una una sua fans. Ci ha provato una volta e siamo andate di male in peggio con l’euroTranne forse per lei e quelle con me lei. Mi curiosisce molto la sua scelta Di passare da uno stipendio favoloso come capo della BCE per prenderne uno molto più basso come sostituto di conte. Quali interessi ci sono sotto? Perché certo un uomo come lei non fa nulla per nulla
Da: Patrizia
Venerdì 12 febbraio 2021 01:55:36
Per: Matteo Salvini
[Crisi di governo]
Ciao Salvini, la scelta che hai fatto appoggiando Draghi non é piaciuta a nessuno, specie alla Meloni che ha tenuto fede. Alle sue idee. Con questa scelta scelerata hai perso un mare di consensi. Bisogna essere uomini di parola. Mi dispiace. In bocca al lupo
Da: Salvo
Venerdì 12 febbraio 2021 01:40:51
Per: Mario Draghi
[Intervista]
Ill. mo Presidente,
nel ruolo di docente potrebbe essere per me più semplice dare sfogo all'ennesimo flusso di coscienza senza interlocutore, ma nel ruolo di giornalista ritengo senza alcun dubbio più idoneo ed utile richiederLe un'intervista; La prego non ci privi di un democratico confronto.
In attesa di Suo cortese riscontro, porgo cordiali saluti.
Alessandra Fassari
https: //www. faceb ook. com/alessan dra. fassari
Da: Alessandra Fassari
Venerdì 12 febbraio 2021 01:22:01
Per: Mario Giordano
Buongiorno. Qualcosa non mi torna. Se hanno speso 1miliardo e duecento milioni per comprare 800milioni di mascherine, significa che hanno pagato 1, 50 euro a mascherina? ? ?
Da: Enrico Rossi
Venerdì 12 febbraio 2021 01:04:11
Per: Maurizio Landini
Buonasera Sig. Landini,
mi presento brevemente: ho 64 anni, vivo nell’interland di Firenze. Ho la tessera della CGIL dal 1979 e sento il bisogno/dovere di fare una proposta per il problema numero uno in Italia: il precariato.
Mi rivolgo a Lei perché condivido la sua battaglia contro il precariato e perché credo che Lei sia la persona giusta a cui affidare questi miei pensieri, oltre a riconoscerLe la tenacia necessaria a condurre la battaglia verso una controparte che si muove e staziona su una posizione dominante (anche per l’atteggiamento “ruffiano” del mondo dell’informazione).
Ritengo che la tranquillità di tutti i cittadini si basi sul lavoro (oltre che sulla salute e l’equilibrio degli affetti). Il lavoro infatti permette di provvedere alle necessità primarie e consentire di elaborare programmi per il futuro (diritto che deve essere riconosciuto ad ogni essere vivente). Questo diritto è stato negato a tutti i lavoratori dipendenti che sono sotto le forche caudine del precariato. E’ pertanto l’argomento più importante, in assoluto, da affrontare e riequilibrare.
Veniamo ad illustrare l’argomento che può riportare il giusto equilibrio nei rapporti di lavoro tra gli imprenditori ed i dipendenti.
Presupposto importante è il ruolo delle controparti, che in una azienda deve essere paritetico tra imprenditore e dipendenti. E’ noto, e ampiamente riportato nella letteratura di economia aziendale, che ogni azienda comporta il rischio di impresa e l’imprenditore deve farsene carico. Con il precariato invece gli imprenditori hanno trasferito tale rischio in capo ai dipendenti.
Quando un’azienda sta sul mercato presentando livelli di fatturato costanti nel tempo, con oscillazioni fisiologiche tra un anno e l’altro, dividendi continui per gli azionisti, ottenuti con livelli costanti di risorse umane, magari con contratti a tempo determinato, si può asserire che tale dimensione di risorse è comunque da ritenersi strutturale per l’azienda che vuole ripetere ancora gli stessi risultati ed ambire ad attese sfidanti, spesso decantate ai mercati nelle dichiarazioni trimestrali.
Quindi fatto 100 il livello strutturale di risorse di un’azienda, quell’azienda avrà bisogno di tutta quella forza di lavoro per ripetersi nel tempo. Ne deriva che i soggetti che partecipano alla vita aziendale (imprenditore e dipendenti) hanno il diritto di considerare continuativo il rapporto di lavoro. Consideriamo comunque un certo grado di incertezza sulla stabilità del lavoro, derivante dalle variabili dei mercati, dei settori merceologici, dalle variabili creditizie dei sistemi finanziari, dalla collocazione geografica, ecc. ; può comunque essere concordato tra le parti sociali qual è il livello di rischio che può gravare sulle capacità di un’impresa a ripetersi nel tempo. Sulla base delle suddette considerazioni può essere convenuto dalle parti sociali la percentuale di contratti a tempo indeterminato (80%, 90%) che può assicurare il livello strutturale di risorse di un’azienda, e convenire pertanto qual è l’entità mutevole di tale livello. Soltanto quell’entità mutevole (5%, 10%, max 15%) potrà coincidere con rapporti di lavoro a tempo determinato, ovviamente con retribuzione adeguata.
Soltanto così può essere riconosciuto alla moltitudine degli attori in causa il diritto che gli spetta: per i dipendenti la tranquillità della stabilità del rapporto di lavoro e la possibilità di credere nel futuro, ai datori di lavoro invece la possibilità di rendere elastica l’azienda e adeguarla alle dimensioni tempo per tempo necessarie.
E’ l’ora di riequilibrare le posizioni e far cessare l’atteggiamento vessatorio che impregna il rapporto di lavoro precario e restituire ai lavoratori la dignità di credere nel futuro, nel contempo conservando agli imprenditori la giusta tranquillità di esercitare le leve occupazionali misurate alle necessità dell’impresa.
Le conseguenze del precariato sono evidenti a tutti. La distribuzione della ricchezza prodotta deve essere riequilibrata a favore delle fasce più deboli, cresciute sempre di più negli ultimi tempi. Anche sotto l’aspetto demografico hanno inciso fortemente sulla forte diminuzione delle nascite e determinato l’assenza di una generazione, forse anche di più. L’avidità del mondo imprenditoriale deve essere frenata: non può e non deve distruggere il tessuto sociale italiano.
Non so se sono riuscito ad esporre con chiarezza il mio punto di vista e quanto possa essere da Lei condiviso. La ringrazio comunque della Sua disponibilità.
Con tanta fiducia nella Sua azione, Le porgo cordiali saluti.
Paolo, da Firenze
Da: Paolo Nardoni
Venerdì 12 febbraio 2021 00:46:38
Per: Paolo Del Debbio
[Si ponga questa domanda metafisica...]
Quando, mi chiedo la finirete di intervistare solo chi vi fa il vostro sporco comodo? I suoi ospiti ridicoli compresa la signora Karima... La verita' chiaro!!! Dovete raccontare la verita', non quella che vive la gente di Parioli o milano2 o chi ha la scorta pagata da gente che lavora VERGOGNA
Da: Simone
Venerdì 12 febbraio 2021 00:27:57
Per: Mario Draghi
[Lo sport di base]
Alla cortese attenzione del Signor Mario Draghi -Presidente incaricato. Non sono una tifosa, ma una sportiva praticante, ho indossato la Maglia Azzurra 25 volte, dal 1958 fino al 1975, ancora onoro la Maglia Azzurra da Atleta Master. Ho sempre promosso lo Sport sia come Insegnante e sia come Dirigente -Allenatrice. Il governo precedente ha fatto un buon lavoro a riguardo dei progetti sullo Sport di base. Molti provvedimenti emanati per lo sviluppo dell'Educazione Motoria Sportiva attendono di essere approvati, se questo
non verrà approvato, invece di andare in avanti ritorneremo molto indietro. Mi preoccupo per tutti i lavoratori sportivi che non hanno un minimo di tutela. Non ho letto una riga riguardo l'istituzione del Ministero dello Sport. Questo è indice di scarsa Cultura Sportiva. In attesa di un suo cenno di riscontro, sportivamente la saluto. Maria Luisa Fancello, Cavaliere della Repubblica Italiana
Da: Fancello Maria Luisa (Cavaliere Della Repubblica Italiana)
Maurizio Landini
Sindacalista italiano
Da: Lino Pè