Ultimi commenti alle biografie - pagina 1650

Domenica 24 gennaio 2021 10:24:43 Per: Tony Blair

My name is Marcela, I am University Rome, Link Campus, my Senator Malan Lucio
Thank you
Á bientôt

Da: Dima Marcela

Domenica 24 gennaio 2021 09:47:26 Per: Enrico Mentana

Emanuele Filiberto di Savoia chiede scusa alla comunità ebraica per le leggi razziali sottoscritte dai suoi antenati. Gesto nobile ma insufficiente. I Savoia dovrebbero chiedere umilmente “perdono” almeno per altre tre ragioni di seguito chiarite. Gli storici revisionisti descrivono i veri fatti concernenti il Risorgimento, facendo accapponare la pelle del lettore. I Savoia hanno depredato, impoverito e massacrato il Sud, trasferendo le sue copiose ricchezze nel misero Nord. Il Piemonte, in modo particolare, era sull’orlo della bancarotta. Interi paesi sono stati rasi al suolo per combattere il cosiddetto Brigantaggio, ovvero la Resistenza del Sud contro gli invasori savoiardi che non avevano dichiarato nessuna guerra. Dal 1861, le aree del Sud sono diventate e rimaste tuttora colonie del Nord. Siamo entrati in guerra nel 1915 dopo aver furbescamente tradito l'Austria al fine di ottenere le colonie promesse da Francia e Inghilterra, mai ricevute. Gran parte dei partiti politici dell'epoca e della popolazione erano contrari all'intervento armato. In sintesi, la Grande Guerra, voluta dai Savoia, ha prodotto questi risultati: 650. 000 giovani vite spezzate; vertiginosi debiti; un’intera nazione affamata; occupazione di due soli lembi di terra (provincia di Bolzano e Quarnaro, poi restituito alla Jugoslavia). FIAT, Ansaldo ed altre società, principalmente del Nord, hanno tratto i massimi benefici sulla pelle dei nostri nonni. Infine, come se non bastasse, il treno che da Aquileia trasferiva a Roma la Salma del Milite Ignoto ha percorso un tragitto che trascurava completamente le regioni del Sud, che avevano inviato al fonte circa il 50% dei soldati mobilitati. Durante il secondo conflitto mondiale, il Re ed altri personaggi politici sono fuggiti da Roma lasciando l’esercito privo di precisi ordini. I massacri avvenuti a Cefalonia e in altre località gridano vendetta. Tralascio volutamente le vittime italiane di questa seconda guerra mondiale e le numerose tragedie vissute da altri popoli per causa nostra. Leggo nei libri scritti da alcuni storici, che prima del definitivo saluto dell’ultimo Re, Umberto II di Savoia, sono partiti da Roma diversi treni per la Svizzera. Cosa contenevano i vagoni? Il simpatico Emanuele Filiberto di Savoia, sicuramente sincero, non può soffermarsi solo sulla delicatissima questione ebraica, come se il resto fosse stato già condonato.

Da: Claudio Aureli

Domenica 24 gennaio 2021 09:31:19 Per: Nunzia Catalfo

Ministro del lavoro buongiorno siamo a fine gennaio sono in cassa integrazione... e sono fermo a fine agosto con la cassa ma io dico x lei donna da 10 Mila euro al mese è possibile che una persona con famiglia che ha sempre pagato le tasse deve aspettare così tanto tempo x ricevere la sua cassa integrazione? ma invece di fare i fenomeni in parlamento volete pagare la cassa integrazione per cortesia? se no parlate chiaro veniamo a mangiare a casa vostra dovete lavorare sbloccare i fondi siamo a febbraio e sono fermo a fine agosto dio santo

Da: Carlo

Domenica 24 gennaio 2021 02:09:37 Per: Alessandra Amoroso

Ciao carissima alessandra sono francesco dalla provincia di reggio emilia ho 33 anni. io ho 2 cantanti preferiti che porto nel mio cuore 1 sei tu l'altra é il mio angelo emma marrone. io sono vivo grazie a emma. volevo togliermi la vita ma emma é entrata dentro di me con la sua voce dolcissima. voi siete il mio sogno più bello e mi. piacerebbe tanto passare un giorno insieme a voi. vi amooo 😭😭😭😭😭

Da: Francesco

Domenica 24 gennaio 2021 00:43:24 Per: Alfonso Signorini

Secondo me almeno da parte di Rosalinda c'è una SIMPATIA SPECIALE verso Andrea. Dove c'è lui non manca mai lei. Lo guarda puntandolo con i suoi occhioni azzurri e... Giuliano sembra lontano. Sarebbero una bella coppia.

Da: Patrizia

Sabato 23 gennaio 2021 22:40:08 Per: Alfonso Signorini

Buonasera Alfonso. Volevo osservare che la Salemi, ambigua e speculatrice, si è messa con quel buono ”cristiano “ di Pierpaolo per un chiaro motivo. Sa bene che essendo lui buono, ma innocuo, ha tutti amici. Ed essendo la sua”donna”, ovviamente nessuno la voterebbe. Infatti così succede e si salva sempre. E questo nonostante nessuno spettatore la sopporti. Valuto lei. Un caro saluto

Da: Michele Fioravanti

Sabato 23 gennaio 2021 22:16:39 Per: Alfonso Signorini

Signorini ci hai deluso, si capisce che vuol far vincere Dayane perciò se Stefania e Tommaso vogliono uscire va bene così. Il vincitore dovrebbe essere Tommaso ma si capisce che è tutto fatto e che il voto del pubblico italiano non vale niente.

Da: Katia

Sabato 23 gennaio 2021 21:43:43 Per: Massimo Gramellini

Buona sera ma perché a esponenti del fatto quotidiano nessuno chiede conto sulle uscite di travaglio. Hanno fatto una vignetta contro la Ravetto terrificante. E Peter Gomez, che fa il sarcastico sull'essere di sinistra, non prende le distanze da quella vignetta di Natangeli. Anzi nessuno glielo chiede. Giornalisti reticenti? Hanno timore di travaglio? Anche Lilli gruber che è sempre combattiva com le donne.

Da: Laura

Sabato 23 gennaio 2021 21:41:54 Per: Luca Zaia

Sig. Presidente Zaia, spero che di NEGAZIONISTI (PERICOLOSI per le balle che propagano) come sto sig. Massimo, ne abbia veramente pochi che la contattano.
Forse invece - secondo me - come Presidente di Regione sarebbe giusto che Lei potesse supplire alle mancanze del Presidente Conte
indenizzando e non ristorando (CHE TERMINE INSULSO!!! ) (naturalmente i meritevoli e rispettosi delle regole) almeno al 50-60% del reddito mancato, tutti coloro che hanno dovuto chiudere l'attività per la pandemia, senza aspettare un minuto di più.
Parlo naturalmente per il Veneto, mia Regione!
Saluti
Gio

Da: Gio.

Sabato 23 gennaio 2021 21:35:32 Per: Matteo Salvini

PER I SIG: RI ALFONSO E CARMELO, che tanto amano questo governo,
Non avendo tempo da perdere con persone che non hanno il dono dell'obbiettività ma parlano solo per partito preso senza un minimo di onestà intellettuale, consiglio di informarsi prima di parlare e a tal proposito sperando lo leggiate, e vi schiarisca le idee, quanto segue preso da testate giornalistiche ma di cui non si fa parola in televisione
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POLITICA
Conte paga la Cassa ai cognati. Soccorso familiare ai fratelli di Olivia

Cig Covid in deroga ai fratelli della fidanzata Olivia Paladino dipendenti di una srl. Legittimo, ma sono anche i proprietari di un gruppo che vale milioni
Franco Bechis 22 gennaio 2021

Sono brutti tempi davvero per tutti. Pensate che perfino la famiglia acquisita del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, quella della fidanzata Olivia, è finita in cassa integrazione in deroga fino allo scorso mese di novembre. Messi in cassa Covid concessa proprio dal governo per l'emergenza coronavirus per buona parte dell'anno scorso sia la sorella della fidanzata del premier, Cristiana Paladino, che il fratellastro Shawn John Shadow, figlio di primo letto della suocera del premier, Ewa Aulin. Entrambi erano infatti dipendenti di una delle società del gruppo fondato dallo suocero di Conte, Cesare Paladino. Assunti dalla società proprietaria- fra l'altro- delle mura del celebre Hotel Plaza di via del Corso: la Immobiliare di Roma Splendido srl. Cristiana impiegata a tempo indeterminato dal primo luglio 2017 come segretaria di direzione a 62. 621 euro l'anno, e John assunto sei mesi dopo con la stessa identica qualifica a 59. 473 l'anno. E' arrivata la batosta del virus e la società amministrata proprio dal suocero non ha potuto fare altro che ricorrere agli ammortizzatori sociali messi a disposizione da Conte prima con il decreto Cura Italia e poi con il Rilancio Italia. Legittimo, e i poveretti hanno dovuto tirare un po' la cinghia perché la Cassa Covid interamente a carico dello Stato italiano non è che eroghi grandi mensili, inferiori ai mille euro mensili. Ne hanno usufruito tutti i dipendenti della Immobiliare Roma splendido (sono 9 in tutto), e quindi anche i due cognati di Conte. Che però non sono dipendenti come tutti gli altri, perché insieme alla terza sorella, la fidanzata del premier, sono i reali proprietari del gruppo Paladino, visto che è interamente in mano ai tre figli il capitale della società holding che controlla tutto il gruppo: la Agricola Monastero Santo Stefano Vecchio srl. Il 47, 5% della proprietà del gruppo è in mano proprio ad Olivia, una quota identica è in mano alla sorella Cristiana e il 5% a John, che è figlio acquisito per Cesare Paladino. Dunque è stata concessa la cassa Covid dal governo a dipendenti che però erano anche imprenditori con partecipazioni che valgono milioni e milioni di euro. Ed è assai meno comune che gli ammortizzatori vengano concessi a lavori dipendenti che sono anche proprietari milionari. Ma è stata data, come è certificato nelle corpose carte del piano di risanamento della società presentato ai creditori (in primis Unicredit) e asseverato da un professionista di primo ordine come il professore Pierpaolo Singer. Non è noto se nella Cassa Covid nella famiglia acquisita dal premier sia finita anche la sola che manca: Olivia. Lei non è dipendente della società che possiede le mura del Plaza, ma di quella che gestisce l'albergo di lusso, che si chiama Unione esercizi alberghi di lusso (Uneal), dove risulta inquadrata come “general manager” e formalmente come “quadro” della società. Non facendo parte direttamente dei piani di ristrutturazione del debito del gruppo Paladino, non ci sono documenti dettagliati se non l'ultimo bilancio a disposizione. Lì si spiega che i dipendenti sono in tutto 67, e si spiega che da marzo avendo dovuto chiudere l'albergo per i dipendenti si è pensato alla Cassa Covid concessa dal governo. Ma le notizie all'interno dello stesso bilancio sono contraddittorie. Nella nota integrativa è scritto: “a causa della chiusura delle attività prevista dalla emergenza Covid 19, a partire dal mese di marzo 2020, aderendo alle norme del cd Decreto Cura Italia e del successivo Decreto Rilancio, tutti i dipendenti della società sono stati messi in CIG in deroga: ciò comporterà una riduzione dei costi fissi ad essi legati che si rifletterà nel bilancio 2020”. Se tutti in cassa Covid, allora anche Olivia. Ma nella relazione sulla gestione degli amministratori si scrive che “il 90% dei dipendenti della società è stato messo in Cig in deroga legata all'emergenza Covid”, quindi non proprio tutti e forse Olivia se l'è risparmiata a differenza dei due fratelli.

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POLITICA
Matteo Salvini e l'arresto di Natale Errigo, collaboratore di Arcuri: "Governo e M5s in silenzio, tutto normale? "
22 gennaio 2021

Arrestato Natale Errigo, membro dello staff del commissario per l'emergenza Covid Domenico Arcuri. E a fronte di "accuse pesantissime di legami con le cosche", Matteo Salvini chiede "chiarezza immediata". Il leader della Lega si dice poi sorpreso dal "silenzio tombale del governo e in particolare dei 5 Stelle. Tutto normale? ".

L'inchiesta del pm di Catanzaro Nicola Gratteri che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati anche del segretario Udc Lorenzo Cesa arriva a un passo dall'esecutivo, nel silenzio generale. Errigo infatti è consulente di Invitalia ed è accusato di voto di scambio con l’assessore al Bilancio della Calabria in occasione della campagna elettorale del 2018. Come ricorda il quotidiano Domani, Errigo è consulente della struttura del Commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure di contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica Covid-19. Per l'esattezza, fa parte del team per la gestione della distribuzione dei prodotti (mascherine, dispositivi di protezione individuale e il vaccino anti covid-19) e tiene i contatti con i fornitori e le strutture destinatarie.
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ROMA CAPITALE
Nomine Asl, indagati Zingaretti e D'Amato
Andrea Ossino 22 gennaio 2021

Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato sono indagati nell’ambito dell’inchiesta sulle nomine dei dirigenti delle aziende sanitarie. Nel mirino dei magistrati di piazzale Clodio ci sono una decina di persone, tra cui alcuni dirigenti delle Asl che sarebbero stati nominati attraverso una procedura che, nell’estate 2019, ha già fatto sorgere più di un mal di pancia. L’obiettivo dell’inchiesta è quello di verificare se sia o meno stato commesso un abuso d’ufficio.
In realtà la domanda a cui i pubblici ministeri stanno cercando di rispondere è stata sollevata per la prima volta tra i banchi del Consiglio Regionale laziale.
Il 12 agosto del 2019, Antonio Aurigemma, del gruppo Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione nel tentativo di avere delucidazioni sulla nomina di un noto professionista a dirigente di una Azienda sanitaria locale. Il sospetto è che il direttore amministrativo non avesse i requisiti richiesti dalla legge.
Aurigemma infatti richiama un disegno legislativo del 1992, il numero 502, in cui viene specificato un preciso requisito: «aver svolto per almeno cinque anni una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione».
Una caratteristica che non solo viene ripresa anche da una norma regionale, ma che inizialmente è stata prevista anche dall’avviso «pubblico per la formazione dell’elenco di idonei alla nomina di direttore amministrativo delle aziende e degli enti del servizio sanitario», indetto l’1 ottobre 2019 dalla stessa Regione.
Nulla di strano se non fosse che il 24 ottobre dello stesso anno arriva una nuova delibera. Cambiano i requisiti. Viene richiesto «lo svolgimento di qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa con diretta responsabilità delle risorse umane, finanziarie e strumentali». In altre parole sparisce l’esigenza di aver prestato servizio per cinque anni in strutture sanitarie.
«Il provvedimento amministrativo è palesemente illegittimo e anzi contrario ad atti aventi forza di legge», dice Aurigemma.
La Regione risponde spiegando di aver dato «un’ interpretazione estensiva per dar modoa un’amplia platea di professionisti di partecipare».
Proprio come sarebbe accaduto in Lombardia, Umbria e Toscana. Una replica che non convince il consigliere regionale che non ha trovato traccia di procedure, come quella laziale, capaci di superare le norme nazionali. Così la domanda rimane inevasa. Una risposta, forse, arriverà dalla Procura di Roma.

Sperando nella redenzione... buona lettura

Da: Liliana