Ultimi commenti alle biografie - pagina 2084

Giovedì 22 ottobre 2020 11:18:51 Per: Alberto Angela

Carissimo Alberto,

Buongiorno, ieri sera strepitoso come sempre, un appuntamento da non perdere.
Avrei una richiesta da farti se è possibile, mi piacerebbe che dedicassi una puntata alla famiglia Florio, una famiglia che ha dato lustro e visibilità alla città di Palermo e alla Sicilia, so che tu ami molto la nostra regione e per questo mi piacerebbe che ne parlassi, facendo conoscere a molti un momento florido per questa terra. Le pubblicazioni sono tante e di vario genere. Spero molto in questo progetto.
Ti stimo molto
Anna Maria Pace
(architetto, ex dipendente dei Beni Culturali della Regione Siciliana, ora in pensione, mi sono occupata di foto aeree della regione Sicilia, presso il Centro Catalogo, dove ho lavorato, ne detiene più di 40. 000 che vanno dagli anni ‘30 sino agli anni 2000.)
Palermo 22. 10. 2020

Da: Anna Maria Pace

Giovedì 22 ottobre 2020 11:02:21 Per: Bruno Vespa

Dr Vespa, dopo ore ininterrotte di lavoro in ambulatorio, nei domicili per visitare i nostri pazienti non trasportabili, aver risposto alle mail ed innumerevoli SMS, teleconferenze di confronto con i colleghi per concordare modalità operative su problematiche certificative assurde che ogni giorno ci vengono richieste, formazione a distanza per il tirocinio abilitante ai ragazzi del VI anno ed AUDIT della Formazione obbligatoria per la MG, tutte attività mai sospese, sentirla parlare di cose che non conosce minimamente è GRANDE OFFESA per chi con grande sacrificio si appresta ancora ad impegnarsi rischiando ogni giorno la propria incolumità al servizio dei propri assistiti!
Non faccia di tutto un'erba un fascio. anche i medici non sono tutti uguali.. come i giornalisti... ed accetti un consiglio.. la prego si dedichi ad altre argomentazioni più consone alla sue competenze.. e poi cominci a pensare alla pensione... forse è giunta l'ora.. questi senzionalismi e voglia di far audience... non ricordo nei suoi tempi migliori.. le appartenessero... !

Da: Gemma Laschi

Giovedì 22 ottobre 2020 10:23:40 Per: Giovanni Floris

Buongiorno Giovanni,
ho letto il suo ultimo libro e l'ho trovato molto interessante e mi ha fatto riflettere.
Ho 49 anni una bimba di 11, sono agente di assicurazione e mia moglie ha uno studio dentistico.
Mi ritengo fortunato !
Fortunato perchè guadagno bene e mia moglie pure, paghiamo giustamente molte tasse e ci sta.
Mi guardo attorno, però, e vedo molti miei coetanei che lavorano come maestri o altri lavori nel privato e li vedo che arrancano un po'
pur avendo due stipendi in casa si ritrovano mutui da dover saldare e spese di tutti i tipi senza lasciarsi andare a frivolezze
Ti confesso che a volte mi sento imbarazzato per quanto posso fare io (viaggi soprattutto)
Mi preoccupo per la mia bimba e per il suo futuro
e voglio farla studiare ma non per metterle pressioni perchè abbia la fissa di avere successo e soldi
ma perchè non mi ricordo chi un giorno mi ha detto: " investire nel sapere è sapere investire"
ed io ci credo !
La spingerò anche ad andare all'estero
perchè credo che "svegli" molto la cosa
io non l ho fatto e credo di aver perso un'occasione.
Ho fatto un percorso normale
liceo scientifico, laurea in scienze politiche e poi diciamo mi sono creato le condizioni per avere la mia autonomia professionale con l agenzia di assicurazioni.
Mi piace molto e la trovo ardita e coraggiosa quello di pensare di "rinunciare un po' noi" per lasciare spazio ai giovani
E' brillante ed hai ragione
I nostri genitori, inconsapevolmente, sono stati un po'egoisti
(forse sono ingiusto !) però non si facevano tante domande
I BOT al 12% era una cosa clamorosa!!!
Mia mamma ha insegnato tedesco 3 anni (credo) ed ha una baby pensione
Questo mi lascia senza parole!
Forse si dovremmo essere piu giusti noi verso i nostri figli
però il mio dubbio che volevo condividere con te è questo:
Economicamente non vedo una classe media (se possiamo chiamarla ancora così) che se la passa bene, pronta a rinunciare a qualcosa per i giovani
La vedo un po' incazzata ed egoista questa classe media.
pronta a difendere il suo orticello con il coltello tra i denti! !
Non vedo poi una classe politica illuminata, capace di
ragionare se non per i voti e le poltrone e quindi incapace di pensare (come dicevi tu)
ai giovani (che sono sempre meno)
Credo che qui manchi quello che non abbiamo mai avuto
ossia la cultura della cosa pubblica! !
Non ce la facciamo
non riusciamo a vedere quanto splendido sarebbe pensare
ad un NOI anzichè ad un IO
buona giornata
Giulio

Da: Giulio Franz

Giovedì 22 ottobre 2020 10:16:22 Per: Massimo Giannini

Buongiorno direttore,
Le allego la mail che ho inviato a Zingaretti e al direttore della Asl1 Roma; l'ho scritta dopo aver letto il suo articolo per la richiesta di dimissioni dell'assessore alla sanità del Lazio. È una situazione paradossale in cui si trova mio figlio che alimenta la sfiducia in tutto.
Grazie per l'attenzione e Le auguro una pronta guarigione.

Buongiorno,

sono la mamma di uno studente universitario di Taranto iscritto a Roma.

Premetto che da marzo 2020 a settembre 2020 mio figlio è stato a Taranto, poiché si è trovato convalescente in seguito ad un intervento chirurgico proprio quando sono iniziate le restrizioni dei vari DPCM per il diffondersi del Covid.

Premetto anche che sia mio figlio che la famiglia da marzo abbiamo sempre rispettato tutte le osservanze atte alla non diffusione del virus, anche a volte essendo presi in giro (per es. per l’uso della mascherina), sia per evitare di essere contagiati e sia per evitare di contagiare gli altri.

Per ragioni di studio mio figlio è dovuto venire a Roma il 7 ottobre, utilizzando come mezzo di trasporto un volo Alitalia e firmando tanto di autocertificazione dove era scritto che in caso di insorgenza di sintomi (febbre, tosse) di avvisare tempestivamente la ASL per i tracciamenti.

Prima di partire l’unica cosa incerta che ha fatto mio figlio è quella di andare dal barbiere a tagliare i capelli; barbiere che poi abbiamo scoperto abbia chiuso per 10 giorni (non si è capito perché ma è intuibile).

Purtroppo il giorno 13 ottobre mio figlio a Roma, in appartamento da solo, non si è sentito bene: febbre a 39 e mal di testa.

Visto il volo Alitalia, l’autocertificazione firmata ed il barbiere ha subito iniziato a telefonare ai numeri della ASL di Roma inutilmente, non rispondeva nessuno.

Giorno 14 febbre a 39, mal di testa, freddo continuo, tachipirina ogni 5 ore, ha riprovato a telefonare e nel pomeriggio gli ha risposto una signora gentile che ha preso i suoi dati e gli ha detto che lo avrebbe contattato il giorno dopo.

Giorno 15 febbre a 39, mal di testa, freddo continuo, tachipirina ogni 5 ore, un po’ di tosse, la signora ha richiamato e gli ha detto che mandava la segnalazione come sintomatico per il tampone a casa e che se non si fosse fatto sentire nessuno entro un paio di giorni avrebbe dovuto richiamare lui la ASL.

Giorno 15 febbre, mal di testa, freddo continuo, tosse ma non lo ha chiamato nessuno e sempre solo.

Giorno 16 decimi di febbre, mal di testa, tosse: ha richiamato lui e gli hanno detto che la segnalazione è stata mandata.

Giorno 17 non lo chiama nessuno, riprova lui a chiamare e non risponde più nessuno allora manda una mail e gli rispondono di andare al drive in… ma come E’ SINTOMATICO, NON HA L’AUTO e lo ha detto subito, E’ DEBOLE e deve andare al DRIVE IN ?

Ma fosse anche quello a piedi, a 6 KM in quelle condizioni? Ma se è segnalato come sintomatico non può uscire, non può prendere taxi, non può andare a piedi perché se nei 12 km per andare e tornare e nel tempo da stare in piedi in fila si va a sentire male ?

E il tracciamento Alitalia, cosa lo ha firmato a fare? Ma come funzionate? E la tracciabilità?

Qualcuno se la prendesse la responsabilità di dire vai a piedi.

Per cui per essere ligio alle leggi e ai DPCM e soprattutto per pensare agli altri, sta solo, abbandonato, chiuso in casa ad aspettare il nulla; bloccato anche sulle sue attività di studio.

Ovviamente non si chiama Federica Pellegrini o altra persona famosa.

Mio figlio è uno di tanti quei studenti che vi muove l’economia, non muovendola nella sua città, e si ritrova completamente abbandonato.

Spero di ricevere una risposta al più presto, che vadano a fargli il tampone e lo liberino da questo SEQUESTRO DI PERSONA ; altrimenti c’è da agire in altro modo.

Vi comunico che inoltro questo testo anche al dott. Massimo Giannini della Stampa.

Maddalena Rovitto

Da: Maddalena Rovitto

Giovedì 22 ottobre 2020 10:12:20 Per: Alberto Angela

Buongiorno Alberto, vorrei pubblicizzasse il Palazzo San Giacomo di Russi (RA) dedicandogli una puntata. Sarà aperto anche questo week-end in occasione delle giornate del FAI. Ho fatto un video che ho messo anche su Instagram. Vorrei inviarle l'allegato del video che ho fatto con le mie foto ma qui non è possibile. Se vorrà mandarmi un indirizzo mail a cui inviarlo proverò volentieri ad allegarlo. Grazie e buona giornata! ! PS- ho anche una pagina facebook creata da me sul mio paese. Si chiama "Castel Bolognese-paese e paesaggi". Sarò felice se vorrà dare un'occhiata anche alle bellezze del mio paesino! Abbiamo il Mulino Scodellino e il museo a cielo aperto A. Biancini. Grazie dell'attenzione e ancora buona giornata!!!

Da: Emanuela Sbrizzi

Giovedì 22 ottobre 2020 10:09:49 Per: Bruno Vespa

Persona insulsa, ignorante nel senso che ignora la realtà della Medicina Generale e farebbe bene ad informarsi prima di sparare cazzate e fare facile demagogia ed audience... Praticamente un imbecille leccapiedi del potente di turno!

Da: Francesco

Giovedì 22 ottobre 2020 09:55:47 Per: Bruno Vespa

Gentilissimo Dottor Vespa, sono il MMG con maggiore partecipazione a dirette Rai negli ultimi dieci anni, anche con piacere Sua ospite tempo fa, in qualità di Medico Massimalista a Roma ed esperta di comunicazione televisiva esprimo il desiderio di poter testimoniare quanto svolto da sempre ed in particolare negli ultimi mesi da parte di migliaia di MMG. Esistono Colleghi stimabili e con CV ineccepibile, ma troppo spesso si parla dell'operato di colleghi indifendibili... Dati dimostrabili consentono di esporre con chiarezza quale sia l'impegno e di quale livello professionale nel territorio, parliamone insieme. Grata per l'attenzione. Carla Bruschelli, MMG Specialista in Medicina Interna, ricercatore e docente

Da: Carla Bruschelli

Giovedì 22 ottobre 2020 09:33:30 Per: Bruno Vespa

Allora affossiamoli con i numeri: RM4 1530 pazienti da marzo a luglio richiesti 12 tamponi 4 postivi 1 ricoverato in covid hospital dimesso dopo 15 giorni. Da agosto ad oggi 80 tamponi (anche per rientri scolastici per malattie febbrili non determinabili) 16 positivi 2 ricoveri (chiamato da me il 118 una paziente ancora intubata al Pol UMb I uno con cpap al Gemelli) 8 ancora positivi a casa monitorati 9-19, 12 contatti stretti comunicati negli ultimi 7 giorni al SISP ancora da valutare, 50 mail inviate al sisp dal 1 ottobre. Questo e' solo covid.. Dal 1 al 21 ottobre 290 antiinfluenzali gia' somminitrati di cui 40 a domicilio, 5 ore di ambulatorio al di e 2 ore per i vaccini, 2 sabati (finora vaccinali) 1075 accessi a studio (solo io siamo 5) 1313 ricette e certificati tutto scritto su gestionale. Non indico contatti telefonici, wap e email
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Da: Sandro Scatena

Giovedì 22 ottobre 2020 09:11:42 Per: Gianrico Carofiglio

Buon giorno a tutti dalla Germania. Amo la POLITICA e, ogni giorno mi rendo conto che è molto meglio se nella mia amata patria si faccia un referendum per eliminare elezioni politiche (togliendo qualche esperto politico di area democristiana, Berlusconi-ben consigliato- e Renzi-cavallo di razza-), e si trasformi la nazione in una spa.. TUTTI DIMENTICHIAMO TUTTO, bastano 11 minuti- Paolo Coelio- I nostri ex eroi, infermieri, che hanno avuto ricoscimenti mondiali, continuano a prendere calci nel sedere -leggi rinnovo contrattuale-e Salvini e c. parlano senza dire. Se volete poi possiamo approfondire ed andare oltre.

Da: Saverio

Giovedì 22 ottobre 2020 09:11:30 Per: Massimo Gramellini

Le parole che scrivo provengono da una triste considerazione che mi sono ritrovata a fare, in un triste momento, dopo aver seguito varie vicende di cronaca.
Allora la storia è questa, tra le notizie dei nuovi contagi, tra le mille ricerche fatta sulle continue ordinanze e le domande al dottor Google per cercare di tamponare ansie e preoccupazioni mi sono ritrovata a dedicare otto minuti della mia giornata alle stories di Cristina Fogazzi, meglio conosciuta come l’Estetista Cinica. Purtroppo quello che ho dovuto sentire non mi è piaciuto, perché a non piacermi è come sempre un modus operandi che regna sovrano nel nostro meraviglioso stivale.
L’Estetista Cinica rappresenta, secondo il mio umilissimo parere, una delle nuove imprenditrici più interessanti dello scenario italiano. E non lo dico perché sono un’accanita del mondo beauty ma perché studiando comunicazione e dedicando nove mesi alla mia tesi sperimentale in branding, corporate identity e lobbying, il suo progetto rappresenta la materializzazione di ciò che si studia se decidi di iscriverti a “scienze delle merendine” e poi specializzarti in comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità.
Ha creato un brand, ha fidelizzato i suoi clienti con prodotti studiati su misura per loro, ha dato continuità e valore all’immagine imperfetta e rosa che mostra sul web e tra corner e flagshipstore ha dato vita a un’impresa che ha fatto, e spero farà ancora, un boom di incassi in pieno lockdown. È quasi scontato dire che ha moltissimi follower e che quindi è molto seguita, soprattutto dal mondo giovanile.
Cristina Fogazzi non meritava di essere presentata perché è già abbastanza nota ma l’ho fatto perché così, forse, capirete meglio ciò che segue.
Durante la trasmissione radiofonica “Il Ruggito del coniglio” Rai Radio 2 si è parlato di lei, in modo poco carino, in relazione al fatto che i musei Vaticani l’hanno invitata a fare una visita notturna e che ultimamente le influencer sono prese in considerazione per divulgare cultura. Tengo a specificare “in modo poco carino” perché si è calcata la mano etichettandola come semplice estetista alla quale non dovrebbe toccare di “sponsorizzare” l’arte e le meraviglie del nostro paese. Il vero problema di tutta questa storia è che l’Italia non spiccherà mai davvero il volo perché etichetta troppo, e forse anche male, lasciandosi avvolgere ancora da una forma mentis che promuove un pensiero retrogrado e classista, dove puoi essere preso in considerazione dalla “società alta” solo se hai una laurea in giurisprudenza o sei un magistrato, poi se sei bravo o meno a fare il tuo lavoro poco conta, perché in Italia contano i titoli e non l’impegno, conta lo stato sociale a cui appartieni e non la cultura che ti sei fatto con sacrificio. Il vero problema è che se fai la shampista non dovrebbe essere dato per scontato che sei priva di cultura, né tanto meno se fai l’estetista. Perché qui a furia di etichettare, persone e talvolta anche i sentimenti, ci stiamo dirigendo verso una strada che fa dell’Italia un paese vecchio, bigotto e poco progressista. Un paese che non ha ben capito l’importanza delle nuove forme di comunicazione e continua ad oltraggiarle senza scegliere di cooperare. E non mi dite che tanto non serve a niente studiare queste cose perché divento una vera belva, servano sicuramente molti medici, servono gli ingegneri così come i farmacisti, ma servono anche persone che comunicano con le altre persone e che lo facciano in modo corretto, sano e innovativo perché stiamo diventando una massa di ignoranti.
Sono pochissimi i miei coetanei che la mattina hanno l’abitudine di comprare un quotidiano, io lo faccio ma non faccio testo, sono nata vecchia o forse giusta. Sono pochissimi i giovani che si interessano all’arte, perché a furia di dire che non troveranno mai un lavoro se si dedicheranno alla scultura o alla cultura in generale, stiamo diventando una massa di deficienti che non apprezzano l’essenza su cui si fonda il nostro meraviglioso paese. La verità è che continuando a creare nicchie elitarie, dove è dato maneggiare arte e bellezza, sapere e potere, il popolo giovanile cade giorno dopo giorno in un baratro di non-cultura, di ignoranza e disinformazione. E allora se stiamo messi così male, e io vi giuro che stiamo messi davvero così, che problema c’è a divulgare l’arte tramite le influencer, che male c’è se Chiara Ferragni e Fedez vengono chiamati da Giuseppe Conte per sensibilizzare i giovani all’uso della mascherina, che male c’è se l’imprenditrice digitale più nota al mondo, che per nostra fortuna è nata in Lombardia, posta un selfie davanti alla Venere di Botticelli?
Sinceramente credo nulla, credo che se questo possa aiutare milioni di ragazzini ad affacciarsi a nuove visuali scoperte tramite uno schermo ma che vanno oltre lo schermo, allora che ben venga. Credo che se la finissimo di etichettare tutto e tutti come oggetti forse l’Italia sarebbe più umana, e gli italiani più informati e meno classisti.

Con affetto
Lucedigioia

Da: Lucia Egidio