Ultimi commenti alle biografie - pagina 2081
Lunedì 19 ottobre 2020 18:56:17
Per: Giuseppe Conte
Dittatore mascherato da politico dimettiti e mi raccomando con tutte le 6 persone che ti circondano, ci state mandando sul lastrico massa di incompetenti
Da: Miki
Lunedì 19 ottobre 2020 18:52:29
Per: Maria De Filippi
Carissimi,
commento la puntata di oggi (19/10): trovo esagerato e POCO obiettivo da G. Sperti e Tina l'accanimento verso Aurora ed anche su altre donne ...sembra fatto apposta, e' il loro momento televisivo, basta che si sieda Aurora e viene attacata.
Non e' la prima volta, ad inizio anno l'hanno fatto con Anna hanno fatto uguale !!!
Si sa che non la sopportano ...basta che lo dicano una volta e non sempre .... hanno veramente stancato.
A presto,
Paolina
Da: Paolina
Lunedì 19 ottobre 2020 18:33:33
Per: Lucia Annunziata
Gent. ma dottssa.
seguo sempre con interesse il Suo programma domenicale e ci tengo a farLe i complimenti per come ha impostato le interviste "Covid". L'unica che sia riuscita a differenziarsi, a parer mio.
Anche domenica 18/10/2020 ho seguito il Suo appuntamento e vorrei chiederLe una cortesia. Il ministro De Micheli, parlando di situazione mezzi pubblici, ha esplicitato che le misure di stanziamento ci sono, diverso è parlare di "percezione" che hanno le persone che prendono i mezzi pubblici. Può chiedere al ministro di provare a prendere i mei pubblici a Milano nelle ore di punta e verificare se si può parlare di "percezione" quando a fatica sali sugli autobus per l'alto numero di viaggiatori presenti? Esattamente com'era prima del Covid. La verità è che chi prende i mezzi pubblici non ha sentimenti di "percezione", ma vive una realtà di affollamento e di mancanza di distanziamento. Fra l'altro ritengo offensivo il pensiero che ha il ministro nei confronti degli utenti dei mezzi pubblici, sembra che li consideri incapaci di vedere le cose per quello che sono.
Con stima
Barbara Arbini (Milano)
Da: Barbara.Arbini
Lunedì 19 ottobre 2020 17:16:14
Per: Luca Zaia
Buon pomeriggio Sig. Zaia, il mio messaggio consiste nel comunicarle che "in questo periodo COVID" non mi sembra funzioni tutto regolarmente, per dire:
io e mio figlio abbiamo fatto il tampone giovedì scorso (15/10) perchè a contatto con mio marito che è risultato positivo lunedì 12, ad oggi nessuno sa darci una risposta in merito al nostro tampone!!!
Se questa è sanità che funziona siamo bene!!!
Ora dico com'è possibile che ci voglia così tanto per avere una risposta??? E poi, solo di questa mattina (senza contare quelle del pomeriggio) ho fatto (SENZA RISPOSTA OVVIAMENTE) 500 dico 500 telefonate al SISP per poter avere una risposta, solo oggi pomeriggio dopo circa 200 telefonate sono riuscita a parlare con qualcuno alchè però non mi ha saputo dare l' esito perchè non ancora analizzato!!! Al telefono non rispondono perchè in carenza di personale, richiamare i pazienti non possono perchè in carenza di personale, analizzare prima possibile i tamponi non si può perchè in carenza di personale e avanti... Dico io ma non è forse meglio assumere personale medico/infermieristico e pagarli adeguatamente e mettere in primo piano loro prima di tutte le altre cose politiche? Dov'è che la sanità funziona?
Noi siamo in quarantena (da martedì scorso) senza sapere se siamo positivi o negativi Covid, giovedì prossimo (22/10) dobbiamo andare a fare l'altro tampone e in base all'esito di quello sapremo se siamo liberi di tornare o meno alla normalità, dal tampone di giovedì prossimo devo aspettare altri 5 - 6 - 7 gg per avere esito? Mio figlio vuole tornare a scuola e vivere le giornate scolastiche come giusto che sia ed io vorrei tornare al mio lavoro e ad una vita normale.
Spero che riesca a trovare tempo di organizzare al meglio i servizi sanitari.
Da: Simonetta
Lunedì 19 ottobre 2020 16:49:30
Per: Corrado Augias
Gent. mo Sig. Corrado
Innanzi tutto volevo esprimerle la mia più incondizionata adesione alla campagna, che lei porta aventi da tempo, contro l'uso, e, direi, abuso di anglicismi. Penso che anche lei, come me, ovviamente fatte le dovute palesi proporzioni, si sentirà alquanto demoralizzato dalla cultura, purtroppo prevalente che considera una persona molto colta e moderna colui che più utilizza termini e neologismi inglesi. Questo modo di pensare è, ahimé, comune, anche, direi, alla maggioranza dei suoi colleghi giornalisti e conduttori televisivi e radiofonici per cui l'impatto e l'influenza sul linguaggio comune diventa determinante. In questo modo, secondo me, si corre il serio pericolo che la nostra bella, meravigliosa lingua vada a morire. Noi italiani soffriamo di "esterofilià" in maniera particolare, cosa che non mi risulta accada, se non in misura minima ai cugini francesi che, evidentemente sentono di più l'orgoglio di appartenere ad una nazione. Forse parte della spiegazione sta proprio nel fatto che non ci sentiamo una vera e propria nazione eredi come siamo di una miriade regni, regnetti, granducati ecc.. Discorso analogo, secondo me, andrebbe fatto per l'utilizzo e talvolta l'invenzione da parte dei media (giornali, riviste, libri, ecc,) di termini che non sono corretti, mentre ci si aspetterebbe un uso più attento soprattutto da testate molto autorevoli. Gli esempi sono innumerevoli e lungi da me l'dea di proporne un elenco ma, a parte l'uso ormai divenuto corrente del termine "premier" (e qui ritroviamo anche l'anglicismo) per indicare una figura che ha un nome preciso, scolpito nella nostra Costituzione, di Presidente del Consiglio dei Ministri, ; un termine ormai divenuto classico per gli addetti all'informazione è quello di denominare o chiamare il Presidente della Giunta Regionale (come indicato dall'art. 121 della Costituzione della Repubblica Italiana) "governatore". Forse, ma non tanto, giornalisticamente parlando fa più effetto più indice di ascolto (in questo caso di lettura) usare un termine "americaneggiante" che è un altro termine che denota la nostra sudditanza anche psicologica per cui tutti identifichiamo gli USA, per noi Stati Uniti d'America con l'America; quindi, come ebbi a polemizzare con una cara amica, se dico che sono andato in America è inteso che sono andato negli Stati Uniti anche se in America ci sono decine di altri stati, alcuni dei quali (es, Canada e Brasile) sono altrettanto grandi territorialmente. Circa la parola governatore e con riferimento alla preziosa categoria dei giornalisti, mi è capitato di leggere un fondo dell'ottimo Marco Damilano in cui giustamente rimproverava ai Presidenti di Regione, di farsi chiamare governatori (ma forse, anche seppur inconsciamente, anche lui è "colpevole del misfatto"). Credo che forse i "comunicatori" quindi giornalisti, politici, opinionisti ecc. ecc. non abbiano chiaro che nel nostro bel paese gli "over" sono tra il 20 ed il 30 per cento della popolazione e, per giunta, riferito alla categoria dei politici, con diritto di voto ed una grandissima parte di loro non capiscono cosa stia dicendo uno che parla di "coming out", di "sold out" o di "compliance" e via dicendo. In conclusione e con le mie scuse per la prolissicità di questa mia, La prego, gentile sig. Corrado di farmi partecipe di qualsiasi iniziativa intendesse intraprendere in difesa della sopravvivenza della nostra bella lingua e di contare sulla mia partecipazione nei miei modesti limiti.
Con i più cordiali saluti
Giacomo Bruzzo
Da: Giacomo Bruzzo
Lunedì 19 ottobre 2020 16:38:09
Per: Chiara Ferragni
Ciao Chiara, oltre a dirti che sei una grande donna è che ti ammiro molto, volevo chiederti se potevi aiutarmi con una piccola somma, ho un salone di parrucchiera e il proprietario del locale mi ha messo alle strette. Ho avuto molti problemi economici dalla quarantena di marzo, 2 mesi e mezzo chiusa, pagamenti che si sono accavallati e ora rischio di perdere il negozio e tutti i sacrifici fatti. Spero tu possa aiutarmi
Grazie mille
Da: Jessica
Lunedì 19 ottobre 2020 16:26:15
Per: Zlatan Ibrahimovic
Zlatan, un idolo per me... voglio dei consigli da te che sai come diventare campione. Io gioco a hockey pista, ma è uno sport povero rispetto al calcio. Ho 22 anni, lavoro in un bar faccio hockey e taekwondo. Tutti mi dicono che se mi impegno posso diventare forte e arrivare ai massimi livelli. Cosa mi consigli di fare? Mi impegno lo stesso anche se è difficile guadagnare tanto da questo sport? Ciao zlatan.
Da: Roberto Cappiello
Lunedì 19 ottobre 2020 15:38:26
Per: Gianni Morandi
Ciao Gianni,
siamo tre autori: Mimmo Titubante (autore teatrale), Mirko Cretaro (del gruppo comico dei Tre Tre) e Ottavio Ruggio (ex regista Sky) e volevamo proporti un nuovo talent basato su " musica e parole". Abbiamo pensato a te come conduttore conoscendo il tuo amore per i giovani. Se pensi possa interessarti puoi rispondere a questa mail e sarò lieto di inviarti il format.
Grazie e saluti
Da: Mimmo Titubante
Lunedì 19 ottobre 2020 15:09:46
Per: Gianrico Carofiglio
Caro Gianrico,
ti confesso candidamente di non avere letto tutti i tuoi libri, e di non sapere con precisione quale ruolo abbia il “rasoio” di Occam nelle indagini ivi narrate. Tuttavia, mi pare interessante riconsiderarlo in questa sede.
Chi ha una preparazione scientifica seria sa apprezzare il ruolo del rasoio di Occam nello sviluppo della scienza e della filosofia occidentale. Le spiegazioni dei fenomeni devono essere “semplici”; non bisogna moltiplicare le variabili esplicative; anzi, bisogna ridurle al numero minimo, per potere poi mettere alla prova la spiegazione proposta. Umberto Eco, ne “Il nome della rosa”, elabora il tema in maniera stimolante. Ebbene, l’attualità sembra un terreno perfetto per applicare il rasoio.
Consideriamo un romanzo apocalittico in cui una pandemia, preconizzata in un convegno a New York a ottobre 2019, dilaga in tutto il mondo come mai nessun virus era riuscito a fare. Fin dal principio della pandemia, sedicenti esperti annunciano che niente sarà più come prima – affermazione volutamente ambigua e destabilizzante – e prevedono già da subito una seconda ondata. Altri esperti prevedono ulteriori ondate e annunciano che nel futuro dovremo abituarci alle pandemie come fenomeno frequente. I governi di (quasi) tutto il mondo decidono che la lotta al virus debba essere la priorità assoluta, al punto da sacrificare sul suo altare gli altri malati di altre patologie, molte attività economiche, generare una grave recessione e limitare sostanzialmente le libertà individuali. Lo Stato “etico” si afferma a livello globale, lo Stato che decide cosa è meglio per la nostra salute, chi possiamo incontrare (gli “affetti stabili”) e soprattutto cosa dobbiamo pensare: dobbiamo sentirci colpevoli per la diffusione del virus, non possiamo porre domande sull’entità del pericolo covid, e dobbiamo accettare acriticamente i dati – non verificabili e poco plausibili – proclamati quotidianamente da una comunicazione isterica che non accetta il confronto.
Anche un lettore non particolarmente istruito concluderebbe naturalmente che tali eventi rappresentano la messa in atto di un meccanismo pianificato a tavolino e attuato in maniera coordinata e supportata dai mezzi di informazione di regime. Un lettore medio, in effetti, inconsapevolmente applica il rasoio di Occam nella lettura di un romanzo, e considera la spiegazione più semplice (e plausibile) dell’enigma. Ma non applica il rasoio nella lettura della realtà.
Per applicare il rasoio alla realtà bisogna avere pratica con l’interpretazione dei fenomeni tramite la selezione delle variabili rilevanti, cosa che il lettore medio non è in grado di fare. Il cittadino medio può pensare veramente di doversi sentire in colpa per la diffusione del virus. Carico di paure e senso di colpa, il cittadino diviene mansueto e obbediente, come prescritto da molti ordini monastici. In effetti, Occam fu processato e condannato per eresia.
Nils
Da: Nils
Baby K
Cantante e rapper italiana
Da: Marina