Ultimi commenti alle biografie - pagina 2908

Lunedì 20 aprile 2020 19:16:58 Per: Giuseppe Conte

Buongiorno Presidente Conte, sono una maestra d’asilo in una scuola privata e le scrivo a nome di tutte le mie colleghe.
E’ da mesi ormai che si sente parlare della scuola, delle lezioni a distanza… esami di maturita, università, prossima apertura…ecc
Purtroppo non sento mai parlare di asili nido e scuole dell’ infanzia e questa assenza mi ha stupito ; eppure lei saprà bene quanto è importante il ruolo di noi maestre.

L' Insegnante di Scuola dell'Infanzia contribuisce alla formazione e allo sviluppo delle capacità cognitive, relazionali e psicomotorie del bambino stimolando la sua autonomia, creatività e apprendimento. Prepara, organizza e svolge attività ludico-educative con i bambini nella fase più delicata della loro vita rafforzando il loro senso di fiducia attraverso una relazione al di fuori della famiglia.

Detto questo mi pare evidente la necessità impellente di ricevere aiuti finanziari; la prolungata chiusura degli asili e delle materne rischia di portare al collasso la rete delle scuole per l’infanzia gestite da privati e vigilate dagli enti locali. In questi mesi non stiamo riscuotendo le rette, perché di fatto non garantiamo il servizio, a tale difficoltà si aggiunge la considerazione che i tempi di riapertura saranno lunghi, essendo bambini e quindi soggetti difficilmente controllabili per quel che riguarda il distanziamento sociale.
In relazione a quanto detto Le chiedo di prendere in considerazione la problematica al fine di trovare adeguate soluzioni per evitare che per molti di noi questo periodo possa diventare l’anticamera della chiusura totale.

Confidando nella sua attenzione, Le porgo a nome di tutte le mie colleghe i miei più sentiti saluti

Annabella di Leo

Da: Annabella

Lunedì 20 aprile 2020 19:13:20 Per: Lilli Gruber

Buonasera gentilissima signora Lilli Gruber, vorrei chiederle di affrontare in una puntata del suo programma (che seguo e apprezzo da tanto tempo) il dramma che stanno vivendo gli educatori degli asili nido. Siamo stati costretti a chiudere immediatamente. Poi nessuno ha più parlato ne del personale ne di questo tipo di servizio fondamentale per la crescita dei bambini e per il sostegno alle famiglie. Quali prospettive per noi? L'aspetto sanitario è di prioritario, ma se lo Stato non analizza a fondo questa situazione e non emette al più presto dei provvedimenti specifici temo che le famiglie quando ci sarà la "normalità" non troveranno più chi accoglierà con amore i loro bimbi.. Resto a disposizione per eventuali chiarimenti. La ringrazio per la cortese attenzione. MARIA ELISA NERI educatrice.

Da: Maria Elisa Neri

Lunedì 20 aprile 2020 19:13:10 Per: Mario Giordano

Buona sera Direttore, mi preme puntualizzare che se il settore agricolo ha urgente bisogno di lavoratori é un'ottima occasione per richiamare tutti coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza senza ricorrere alla regolarizzazione di 600. 000 extra Cee. La ringrazio per la Sua cortese attenzione, complimenti per il Suo importante servizio e Voglia gradire i miei più cordiali saluti.
Pier Luigi

Da: Pierluigi

Lunedì 20 aprile 2020 19:10:34 Per: Massimo Giletti

Buon giorno, Dott. Giletti sono Francesco Carangelo un suo assiduo ascoltatore invio un link youtube con video su covid 19. con informazioni sbalorditive, la prego se può deticare un po di tempo alla sua verifica e poterne parlare. le sarei grata se mi fa sapere cosa pensa. il mio tel. 360 -------. (un e. mail è stata inviata anche a: -------. grazie https://www. youtube. com/watch? v=RsoG7pZifTw buon lavoro. Francesco Carangelo.

Da: Francesco Carangelo

Lunedì 20 aprile 2020 19:10:17 Per: Giuseppe Conte

Salve Giuseppe Conte vorrei sapere da lei quando arrivano i soldi della cassa integrazione... siamo in un periodo brutto va bene ma se non moriamo di Corona virus moriamo di fame. Grazie attendo una sua risposta

Da: Federico

Lunedì 20 aprile 2020 19:04:33 Per: Massimo Giletti

Sig. Giletti buonasera.
Spero che questa mail arrivi a destinazione e quanto meno, io abbia la prova della sua lettura. Seguo la sua trasmissione con interesse e le voglio dire per prima cosa che lei non si dovrebbe scusare con nessuno dei politici che ogni domenica intervista, come fece con Renzi (proprio lui! Con che coraggio???) qualche puntata fa. La sua alterazione e indignazione sono quanto di più genuino riesco a trovare nel mondo televisivo!!! Se qualcuno si deve scusare, questi non è certo lei, ma questi quattro politici da strapazzo, non eletti dai cittadini, che si presentano alla sua (e non solo...) trasmissione e morire se uno, dico uno solo, ha il coraggio di dire semplicemente: quello che stiamo facendo è ridicolo e assolutamente insufficiente. Scusateci! Ci rivedrete in video quando avremo sistemato le cose. Fino ad allora non parleremo più!!! Ecco! Mi piacerebbe che nessuna trasmissione intervistasse più un solo politico, del governo e in assoluto!!! E le raccomando certi giornalisti ciechi che ancora difendono l’operato di questo governo fantoccio. Io sono un artigiano! Preoccupato come tutti, anche se l’elemosina dei 600€ mi è arrivata: oggi.
Ma com’è possibile che non si rendano conto che senza un contributo, robusto, a fondo perduto, le piccola imprese e gli artigiani muoiono? Mi chiedo dove vivano queste persone? Non sanno niente delle piccole realtà, delle difficoltà che, non per colpa nostra questa volta, si sono ingigantite e difficilmente avranno una soluzione! Non grazie ai 600€ o al “prestito” di 25. 000€.
Io vivo in riviera e senza turisti, con tutti negozi chiusi, si può vivere con 600€, e nemmeno l’esenzione di quella parte di contributi inps che dovremo comunque versare, prima o poi? Il posticipare il pagamento è uno zuccherino dato ad un diabetico!!!
Ma lei, caro Giletti, non si scusi con nessuno se si altera. Non l’ho mai sentita offendere un suo ospite, mentre tutto i politici che invita, quelli sì che sono un offesa per i telespettatori!!! Cordialmente la saluto, forza Juve, Marcello Murgia.

Da: Murgia Marcello

Lunedì 20 aprile 2020 19:02:42 Per: Bruno Vespa

CORONAVIRUS ED ULTRASETTANTENNI

A parte l’articolo dell’insigne giurista Prof. Vladimiro Zagrebelsky, fratello dell’ex Presidente della Corte Costituzionale, apparso su “La Stampa di Torino” del 14 aprile 2020 a proposito delle Libertà e della Tutela degli Ultrasettantenni, quello che ho capito da tutto il ciagolare fatto tramite la TV è che il Coronavirus si trasmette con la saliva. Ed allora i nostri Governanti anziché rifornirsi e rifornirci di mascherine, guanti e visiere protettive ci hanno tenuto a casa, chiudendo la stalla quando i buoi erano ormai scappati. Hanno preferito prometterci soldi a debito piuttosto che darsi da fare per rifornire il paese di semplici mascherine che, come la biancheria intima, possano essere lavate e riutilizzate ogni giorno. Ora vogliono applicare la riapertura graduale perché ancora non hanno la mascherina per tutti, mentre l’Economia di questo Paese sta andando a rotoli. E si palleggiano le responsabilità nominando Commissioni su Commissioni, le quali, l’unica cosa che sanno affermare è quella che non hanno la palla di vetro. Pensano a farci tornare a prima dell’Unità d’Italia, alzando barriere regionali, comunali, e chissà forse di quartiere. L’ultima che stanno inventando è quella di tenere a casa gli ultrasettantenni, con la scusa che sono, in base alle statistiche, i più fragili.
E mi spiego.
Chi scrive è della stessa classe di Bruno Vespa e di Gianni Morandi, che sembrano tutt’altro che fragili.
Penso anche a tutti gli artisti ultrasettantenni che compaiono in TV e non sembrano affatto fragili.
Sono morti gli ultrasettantenni più fragili, così come i cinquantenni più fragili.
E pertanto, l’assunto dei nostri governanti, basato su statistiche male interpretate e comunque parziali, si è rivelato errato.
Vi sono sessantenni che per avere fumato tutta la vita o perché si dedicano all’alcool o ad altre droghe sono più fragili di un ultrasettantenne che non ha mai fumato.
Ed allora, che si fa?
Si fa di tutt’erba un fascio, e si fanno le recinzioni per gli ultrasettantenni come se fossero buoi da portare al macello. Si perché, se li si tiene reclusi dentro casa, gli si toglie la motivazione per vivere e li si uccide per inedia ed apatia.
Si presume una fragilità che non esiste o che comunque va accertata di volta in volta.
E ciò per l’incapacità di individuare chi è veramente fragile e si recinta così, con un’alzata di ingegno, tutti gli ultrasettantenni, compreso, tanto per fare un esempio, il Presidente della Repubblica, che ho visto in televisione senza mascherina ad emergenza dichiarata, rendere visita, se non erro, ad una o più scuole.
Ed allora, si chiede, il tampone, e l’esame sierologico, per tutti gli ultrasettantenni (considerati più fragili), che lo vogliono, si da vedere chi è asintomatico, in modo che quelli che non hanno avuto contatto con il virus possano tutelarsi con le mascherine e distanziandosi socialmente.
Ed allora, obbligo di mascherina per tutti quelli che escono da casa, a tutela reciproca, e guanti e visiere protettive per rimettere in piedi questo paese.
Se lo Stato non può fornire mascherine lavabili a tutti ognuno si faccia la propria mascherina lavabile in casa.
Le goccioline di saliva che contengono il virus non passano attraverso una mascherina che può essere lavata con acqua calda, sapone, alcool e qualche detersivo igienizzante.
Mi rendo conto che viaggiare su metro e bus, frequentare ristoranti, stabilimenti balneari, richiede accortezze di distanza e che gli assembramenti sono pericolosi per le probabilità di contagio e che per andare a lavorare bisogna superare i problemi di trasporto e sistemare i bambini, ma ogni imprenditore che voglia ricominciare saprà trovare un accordo con i propri collaboratori, anche a mezzo di turnazioni.
Finiamola con questo clima di resa: tutti a casa perché non sappiamo cosa fare.
Date le direttive, bisogna lasciare il resto all’iniziativa privata.
L’altra trovata è che non ci si può recare alle seconde case, presso gli orti fuori Comune si, ma non a quelli delle seconde case. Altrimenti, si temono assembramenti magari anche senza l’uso delle mascherine. Ma ormai, l’hanno capito tutti che per evitare il contagio bisogna stare distanziati ed usare le mascherine. E si fa presente che, stando a casa, oltre a poltrire, si rischia di infettare i propri parenti, perché almeno una volta a settimana, qualcuno deve pur andare a fare la spesa, o in farmacia, eccetera.
La questione è che non si deve offendere e privare della libertà noi ultrasettantenni considerandoci dei minorati da tutelare. Ed allora, tutti con i guanti e mascherine a lavorare e a ritirare su le sorti del nostro amato Paese.
Viva l’Italia!
Roma, 20 Aprile 2020
Uno qualunque
Massimo Parisella

Da: Massimo Parisella

Lunedì 20 aprile 2020 18:59:10 Per: Luca Zaia

Buonasera presidente, volevo porle una domanda semplice, I vigili del mio paese non mi fanno entrare su un campo del comune con il mio cane che fa i suoi bisogni solo lì, premetto che sono sempre da solo in quel posto. Come bisogna comportarsi? Grazie

Da: Francesco De Rosso

Lunedì 20 aprile 2020 18:08:35 Per: Giovanni Floris

In questo labirinto di messaggi deliranti che circola in rete vorrei sapere se l'intervista a Montagnier sulla origine dal laboratorio cinese, del covid 19 affermando che ha inserite sequenze dell'HIV, e quindi non prodotto di evoluzione naturale come sostenuto dal recente articolo di Nature Medicine, è autentica e

Da: Bianchi Giovanna

Lunedì 20 aprile 2020 17:35:10 Per: Massimo Giletti

Una trasmissione che "da fastidio", come Lei ama definirla, se tocca temi difficili e particolarmente sensibili in un momento come quello che stiamo vivendo, si trasforma, da spettacolo sensazionalista e polemico, a farsa mediatica pericolosa.

L'utilizzo sistematico di certi ospiti fa pensare ad un contratto di abbonamento per prestazioni continuative, magari con sconto del tipo "poltrone e sofà", commisurato all'esiguo valore degli ospiti stessi.

Chiamare a discutere personaggi come la Santanchè, Sallusti, Sgarbi, ecc significa proporre opinionismo di bassa lega, superficiale e fazioso (. Le suggerisco a tale proposito anche Zurlo e Feltri; potra così aggiungervi anche un pizzico di razzismo)

Ieri sera la Santanchè ha coronato la sua performance con un "che faccia tosta "riferito all'intervento di Paolo Cento,
Sallusti ha confermato la sua innata inclinazione di scribacchino prezzolato ; non contento di aver negato ogni coinvolgimento della regione Lombardia nella diffusione del virus e nel numero eccessivo di decessi, ha individuato in Conte il responsabile delle persone decedute nel tristemente famoso Pio Albergo Trivulzio, (fuorviante ed inopportuno in questo caso il Suo reiterato esempio sul generale Cadorna, gratuito, nel contesto del discorso, il Suo intermezzo sul Pil della Lombardia; c'entrava come i cavoli a merenda.)
Nulla di nuovo sull'arrogante volgarità del tuttologo Sgarbi e sulla grossolana demagogia di Salvini. Costui, probabilmente gasato dall'atteggiamento ossequente del conduttore, ha sciorinato una lunga tiritera al termine della quale 12. 000 morti sono apparsi come fiore all'occhiello della Lombardia.
Un saluto
Egidio Bastianelli

Da: Egidio Bastianelli