Ultimi commenti alle biografie - pagina 2906
Mercoledì 22 aprile 2020 12:07:58
Per: Giorgia Meloni
Gentile Giorgia Meloni, LEI è ETICA nella razionalità. Ieri, nella Camera del senato, ha ben scandito la VERITÀ. La sua VOCE
è portante nel marasma: l'intensità del suo dire giungerà agl'impavidi che non resistono al nemico (= ' nemicus' distinto da ' inimicus' e contrario ad 'amicus'). Forza Giorgia ! Con affetto. Margherita Pappalardo.
Da: Margherita Pappalardo
Mercoledì 22 aprile 2020 12:00:38
Per: Paolo Mieli
La Nuova Normalità sarà in forte controtendenza rispetto ai canoni attuali; la routine odierna sarà sconfessata e dovremo abituarci alla religione dell' alternanza, del cambiamento più o meno repentino e di una socialità trasmessa e virtuale più che di contatto...
Coloro che capiranno queste logiche, ora disturbanti ma che poi saranno routinanti, diventeranno vincitori in tutti i settori della vita quotidiana.
Vivremo la 3^ Rivoluzione industriale (... e non solo) della Storia di un' era che sarà più compartimentata e meno globalizzata ma maggiormente "internetizzata" dove gli incroci mediatici saranno sempre più un modo di socializzare incrociato.
Vincerà l' imprenditoria flessibile e dinamica... quella che trasformerà un ristorante in un take away saettante nelle risposte a questo mercato cosi' fluttuante...
Vincerà chi nella sua "fabricheta" si doterà di robot speciali digitati a distanza per montar sedie o manici di scopa...
Vincerà chi presto capirà che nei giorni pari dovrà star seduto sempre a sn sugli autobus attrezzati a file alterne...
Vincerà chi più presto capirà il valore dello spazio utile (chi più ne ha o è in grado di attribuirsene...). ..
Vincerà chi saprà far fronte a questa, che per ora vien considerata disagevole routine “da avanspettacolo da mascherina e guanti”, ma che poi sarà una normalità imprescindibile...
Soccomberà chi è, e rimarrà, zavorrato da una plumbea mentalità macignosa ed imprescindibilmente legata al "... ma ai miei tempi si faceva cosi'"). .. ovvero l' altro ieri...
Tutti insieme impariamo a convivere con un futuro di alternanze e non soccomberemo.
Saluti. Carlo Alberto TORELLI
Da: Carlo Alberto Torelli
Mercoledì 22 aprile 2020 11:17:20
Per: Paolo Mieli
“Il vero problema della fase 2 saranno i trasporti”,
a detta degli esperti delle varie task force (ad esempio quella del Politecnico di Torino)).
Come gestirli, come fare entrare poche persone per volta sui mezzi pubblici
(bus, tram, vetture delle metro, etc.) e mantenere le giuste distanze?
Ora siamo nella fase 1 ed i bus e i tram viaggiano stracolmi!
Speriamo bene! Ma la fiducia che possano realizzare un numero di mezzi pubblici adeguati è molto scarsa.
dott. Tommaso Acchiardi
Torino.
Da: Tommaso Acchiardi
Mercoledì 22 aprile 2020 10:44:04
Per: Dacia Maraini
Gent. ma Sig. Maraini, dedicandomi in questo periodo di forzato isolamento alla revisione delle carte di famiglia, ho trovato una fotografia di alcuni membri della sua famiglia (penso) indirizzata ai "cugini Fruttero". Mi piacerebbe potergliela mandare per saperne qualcosa di più. Qualche altra notizia che collega in qualche modo la famiglia Maraini con la famiglia Fruttero è il fatto che l'architetto Otto Maraini aveva progettato la villa di mia zia a Torino, e che Emilio Maraini aveva acquistato uno zuccherificio a Savigliano dove vivevano i miei. Non so altro. Mi scuso se le faccio perdere tempo e la ringrazio comunque.
Con stima, distinti saluti
Adriana Fruttero
Da: Adriana Fruttero
Mercoledì 22 aprile 2020 09:27:32
Per: Massimo Gramellini
Gent. Dott. Massimo
Mi trovo d'accordo con quanto sostenuto dalla sig. ra Chiara in merito alla prova di maturità che stanno sostenendo tanti giovani, che in massima parte non hanno voce, in occasione della presente epidemia. La cosa dovrebbe far riflettere sul come spesso la classe dirigente ed i giornali non portino alla luce quel buon senso che la lettera della signora esprime. Non le nascondo che da ormai anziano piccolo imprenditore veneto la cosa mi conforta. Mi conforta perchè vedo nel senso di responsabilità di tanti giovani la speranza per un futuro migliore del presente. Ciò premesso da piccolo imprenditore vorrei sollevare un problema molto sottovalutato. in questa cosidetta"Fase 2": il mercato. L'economia, ahinoi, non è una scienza matematica. Io credo, ma la mia è un'opinione personale, che sia il frutto complesso di un meccanismo in perenne ricerca di un equilibrio. Ma è sopratutto essa è fatta da esseri umani. Quale impatto sulle psicologie, quindi sui bisogni e quindi sul mercati, ha ed avrà l'attuale pandemia? Siamo sicuri che i bisogni delle persone ante pandemia saranno gli stessi nel post? Di conseguenza, oltre che una già certa recessione globale, non ci sarà anche dell'altro quale ad esempio una contrazione di quanto legato a turismo e mobilità? C'è chi sta paragonando il presente alla crisi del 1929. Ogni crisi ha le sue specificità. Questa, sino a quando non ci sarà la panacea di un vaccino (ma l'esperienza della pandemia lascerà comunque un vulnus) unirà crisi economica a crisi psicologica di ordine sanitario.. E ciò la rende diversa anche rispetto a quella del 1929.
Concludo riandando all'inizio di quanto scritto. La bellezza del vivere è nell'imprevedibilità del futuro. Tale imprevedibilità è nelle mani anche di quei giovani che hanno dimostrato, nel presente, di possedere valori positivi. Il futuro appartiene a loro. Ed a loro, per quanto modeste possano essere, va la mia gratitudine ed il mio incoraggiamento con il suggerimento di mantenersi sempre vigili. e coerenti con se stessi.
Paolo
Da: Paolo
Mercoledì 22 aprile 2020 09:17:14
Per: Giovanni Floris
Buongiorno Sig. Floris,
seguo con interesse Di Martedi perché mi piace il suo modo di intervistare, non. lascia mai cadere la palla, ma, ieri sera quando c'e' stato il confronto con Corrado Augias, ad un certo punto ho cambiato canale, Non sono proprio riuscita a farmene una ragione. Lei gli ha chiesto in merito all'; opportunità' di un cambio di governo per una squadra di tecnici competenti rispetto a quanto abbiamo e la risposta e' stata che ora questo cambio danneggerebbe la nostra reputazione come paese. Io sono trasecolata. Avere un presidente del consiglio competente rispetto ad uno che non lo e' ci danneggerebbe? non e' che forse l'Europa non ci prende sul serio perché' c'e' Conte invece di Draghi? Non capisco come una squadra di calcio possa tranquillamente cambiare allenatore se questo non funziona e la sua immagine non ne risente, Un'azienda cambia l'amministratore delegato perche' non e' all'altezza e la sua reputazione non ne e' intaccata, anzi. Noi invece, poveri tapini, ci dobbiamo tenere un presidente del consiglio incapace per timore di scalfire la nostra immagine? Quale immagine? Conte passerà' alla storia come il presidente del consiglio che ha portato il paese alla bancarotta e, nessuno fiata.
Da: Rachele Belladellu
Mercoledì 22 aprile 2020 09:07:58
Per: Giovanni Floris
Caro Floris, nella vostra trasmissione perché non mettete in evidenza la causa delle morti di questo virus? Mi spiego: possibile che da quando gira il virus nessuno più muore di altre patologie quali tumori infarti ecc. tutti di covid sono morti? Ci prendono in giro? Inoltre quanti poveri anziani sono morti veramente nelle RSA? Metta in conto anche che questo governo dittatoriale ha emanato decreti incostituzionali atti solo a ledere i diritti civili dei cittadini. 452 tecnici che non servono a niente, perché non lo dite? L'OMS che fa terrorismo sulla gente al soldo dell'Europa, perché non lo dite? oltre due mesi di carcere che hanno portato l'Italia ala baratro finanziario e a lesioni sia fisiche che mentali, perché non lo dite? Inoltre Conte quale avvocato sapeva benissimo che il dpcm viola i diritti sanciti dalla costituzione in quanto non legge (art. 16 della Costituzione Italiana) e stessa cosa per le sanzioni. Ma il furbo Conte aveva già provveduto per non mettersi in difetto. Spetterà poi alla magistratura dove ogni italiano ricorrerà a cambiare le cose. Il Maggio si riparte? Me lo auguro, ma il governo la smetta di discriminare gli anziani in quanto essere umani e non carne (per la gioia dell'Inps) da macello. L'anziano ha il diritto alla vita come tutti, anche perché abbiamo visto che si infettano anche i più giovani. Io personalmente ho già scaricato il modulo da inoltrare alla Corte Suprema Europea per i Diritti Umani e se il 4 Maggio ancora saremo carcerati invierò (spero lo facciano tutti) la richiesta a tutela della nostra vita e dei nostri diritti.
Parlatene di questo
Da: Anonimo
Mercoledì 22 aprile 2020 08:53:11
Per: Mario Giordano
Gentile Dott. Giordano,
chi le scrive è una docente universitaria dell’Università di Messina che segue molto la sua trasmissione, perché Lei ha sempre affrontato le problematiche con competenza e, soprattutto, senza mistificazioni. Nel seguire la trasmissione di ieri sera, 21 aprile 2020, sono rimasta molto sconcertata da tutto quello che ha affermato Feltri rispetto agli abitanti del Sud. Ma ciò che mi ha disgustato è stato quando, nel confessare di non credere al complesso d’inferiorità, ha definito inferiori i meridionali. Mi permetta di dire che Lei, però, Direttore non ha reagito come avrebbe dovuto. Il problema non doveva essere il timore di un calo degli ascolti, ma la gravità di una affermazione, da Lei accolta con un sorrisetto sornione. È vero ciò che ha affermato Feltri, rispetto alle decisioni paventate dal Governatore della Campania, che i Campani, come tutti noi meridionali, abbiamo necessità di recarci al Nord (Milano soprattutto) per farci curare. Ma è il caso di ricordare che nell’eccellente sanità settentrionale operano valenti medici e personale paramedico che per l’80% è meridionale. Anche nella Scuola gli insegnanti sono per la maggior parte meridionali. Allora, cosa vuol dire questo? Vuol dire che il Nord senza i “cervelli” del Sud non avrebbe potuto raggiungere questi livelli. Ed è una constatazione amara che, dopo l’eccellente formazione, i nostri giovani non possano contribuire a migliorare la nostra terra. Qui ciò che difetta è la mancanza di strutture adeguate e di attrezzature. Ma lo sappiamo tutti (e lo sa anche Lei e Feltri) quali sono le vere ragioni non certo di una “inferiorità” dei meridionali, ma certamente di una “subalternità” di un sud sfruttato e abbandonato, asservito allo sviluppo di un nord. Non dimentichiamo come si è realizzata la tanto decantata unità d’Italia. Da più parti, ormai, si auspica una rilettura critica dei fatti che hanno preparato il confluire di una regione come la Sicilia nell’Unità italiana, evento che avrebbe prodotto – secondo seri studiosi – l’interruzione di un processo di sviluppo economico e sociale autoctono in fase di crescita. Varie fonti storiografiche ritengono che il processo di unificazione in Italia sia stato un pretesto del governo sabaudo per colonizzare economicamente il Regno delle Due Sicilie, che era socialmente e culturalmente avanzato e all’avanguardia in Europa in molti settori della tecnologia, dell’industria e dell’economia. Giustino Fortunato, in una lettera inviata il 2 settembre 1899 a Pasquale Villari, scriveva: “L’unità d’Italia […] è stata, purtroppo, la nostra rovina economica. Noi eravamo, il 1860, in floridissime condizioni per un risveglio economico, sano e profittevole. L’Unità ci ha perduti. E come se questo non bastasse, è provato, contrariamente all’opinione di tutti, che lo Stato italiano profonde i suoi benefici finanziari nelle province settentrionali in misura ben maggiore che nelle meridionali” (G. Fortunato, E. Gentile, Carteggio 1865-1911, Bari, Laterza, 1978, pp. 64-65). Non dimentichiamo, ancora, che, mentre il Piemonte era indebitato e sull’orlo della bancarotta, il Regno meridionale possedeva oltre i due terzi della ricchezza monetaria circolante in tutti gli stati preunitari. Vittorio Gleijeses (La storia di Napoli dalle origini ai nostri giorni, Napoli, Fiorentino, 1996) ha scritto che il Regno delle Due Sicilie sanò il passivo di centinaia di milioni di lire del debito pubblico della nuova Italia e che al tesoro dell’Italia Unita il Regno delle Due Sicilie contribuì col 60%, la Lombardia con l’1%, il Piemonte col 4%. Compiuta l’Unità d’Italia, tutte le avanzatissime industrie borboniche vennero smantellate. Il Sud dovette sopportare una fiscalità oppressiva e antisociale (“leggi di vera spoliazione dei miserabili” come le chiamò Sonnino) e la Sicilia, in particolare, a parità di popolazione, dovette pagare sui consumi tasse tre volte e mezzo superiori a quelle delle Venezie.
Caro Direttore, non ho dubbi che Lei la storia la conosca meglio di me, da giornalista serio quale è. Ma non lasci, la prego!, che nella sua trasmissione qualcuno possa fare affermazioni che, soprattutto in questo tragico momento della nostra storia, non fanno altro che dividerci. Lo dica a Feltri che il Nord ha i soldi, ma il Sud ha la cultura (in tutti i campi) che diffonde ed elargisce generosamente nelle parti del nostro Paese che non la possiedono.
Grata per il suo ascolto, le porgo i miei più distinti saluti.
Prof. ssa Caterina Barilaro
Da: Caterina Barilaro
Mercoledì 22 aprile 2020 08:12:56
Per: Luigi Di Maio
Spett DI MAIO sono un autoriparatore regolarmente pago le tasse ora le famose 600€ non me le anno date perché io dopo aver ricevuto un incidente sul lavoro percepisco dall’INAIL 270€ NON È GIUSTO NON È UNA PENSIONE ORA SONO SENZA LAVORO CON MUTUO DA PAGARE E UN OPERAIO CHE GLI DEVO PAGARE LO STIPENDIO
Da: Graziani Graziano
Milena Gabanelli
Giornalista e conduttrice tv italiana
Da: Salvo Fedele