Ultimi commenti alle biografie - pagina 3071
Martedì 14 aprile 2020 09:23:34
Per: Giuseppe Conte
Gentilissimo Presidente Le scrivo questo messaggio con tutta la rabbia che può avere una mamma nella mia condizione.
Mi chiamo Lucia, sono la mamma di un bambino di 18 mesi, lavoro da precaria presso una pubblica amministrazione che dopo aver concesso il famoso lavoro agile... per l'insofferenza di uno dei direttori presenti nell'Ente, intende costringermi a rientrare al lavoro.
Io dovrei lasciare da solo mio figlio a casa, un bambino di 18 mesi per recarmi al lavoro... essendo naturalmente chiuso il nido privato che frequentava.
La prego quindi di pensare ad una qualche tutela per noi mamme e genitori in difficoltà prevedendo un congedo straordinario sino alla riapertura delle scuole o la possibilità di poter lavorare da casa.
Mi sembra una pura follia essere costretta a lasciare da solo a casa un bambino di 18 mesi... oppure si tratta dell'ennesima discriminazione nei confronti delle mamme... delle donne... per indurle ad abbandonare il lavoro!
Da: Lucia Fanelli
Martedì 14 aprile 2020 08:56:47
Per: Massimo Giletti
Buongiorno Dott. Giletti, vorrei che parlasse di Calcio e Coronavirus.
Credo che l'incidenza negativa dei tifosi dell'Atalanta sulla drammatica situazione di Bergamo sia stata sottovalutata e troppo presto archiviata.
Parlo delle partite di febbraio/marzo incautamente autorizzate, in particolare di quella di Champion League di Milano dove 40. ooo tifosi di Bergamo si sono mescolati con altrettanti Spagnoli e Milanesi.
Parlo dei tifosi Atalantini che hanno letteralmente riempito bar e circoli per assistere a queste partite e alle incontrollate manifestazioni successive di giubilo in tutti i possibili luoghi della provincia di Bergamo.
Da ultimo io, che per età e soprattutto per malattie pregresse, sono a forte rischio contagio forse fino al prossimo anno 2021, perché debbo assistere a a dibattiti osceni sulla possibilità di riaprire il calcio, magari già dal prossimo Maggio ? NON SI VERGOGNAQNO ???
Da: Andrea Spaggiari
Martedì 14 aprile 2020 08:53:28
Per: Enrico Mentana
Gentile Direttore, Faccio seguito al mio messaggio di ieri.
ho ascoltato le sue riflessioni al termine del Tg di ieri sera in merito alla conferenza stampa di Conte. Ribadisco che a mio avviso lei ha fatto male a criticare lo sfogo del P d. C.
Conte è un uomo solo che sta affrontando una situazione difficilissima, sta facendo di tutto spesso osteggiato anche all'interno della sua maggioranza, attaccato su più fronti da un branco di sciacalli che cercano di distruggere il suo lavoro per miserevoli interessi elettorali. E lei si scandalizza perché fa nomi e cognomi?
Conte è un uomo non un santo. Cosa pretende? L'ipocrisia del politically correct?
Ha sbagliato caro direttore, non entri anche lei nel branco di sciacalli!
Da: Iaures Oleari
Martedì 14 aprile 2020 08:53:26
Per: Gianluigi Paragone
ILLUSTRE Signor presidente del Consiglio Giuseppe Conte,
invio questa lettera a più testate giornalistiche non sapendo se verrà pubblicata, ma il mio auspicio è che possa raggiungere più persone possibile fra cui Lei ed i suoi collaboratori che state nei palazzi, non solo di Roma, per far sentire il grido della gente comune alla quale io appartengo (sono un venditore operante nel commercio) recitando quello che considero il mio mantra:
SONO I PARTICOLARI CHE FANNO LA DIFFERENZA.
Proprio così, perché molte volte basta poco per ottenere un buon risultato od ottenere esattamente il contrario.
Ci tengo a sottolineare che la mia non vuole essere una critica ma anzi vuole essere una lettera costruttiva.
Capisco perfettamente che in una situazione come quella che stiamo vivendo le decisioni prese non siano di facile attuazione data l’unicità e la straordinarietà di quello che ci è capitato, ma parto da alcune semplici constatazioni:
I PARTICOLARI CHE FANNO LA DIFFERENZA: se il 31 gennaio ha dichiarato lo stato di emergenza, perché non si è fatto nulla per fare una proiezione, avendo il modello cinese come riferimento, sapendo che sarebbero servite migliaia di guanti, tamponi, tute, respiratori ma soprattutto le mascherine, necessarie in numero elevatissimo non solo ai civili ma in particolare ai sanitari? Significa andare in guerra senza le munizioni. Capisco se si fosse trattato di un periodo limitato necessario all’approvvigionamento, ma dopo 2 mesi siamo ancora in deficit di mascherine non solo per la gente comune ma SOPRATTUTTO per tutti gli operatori, eroi senza nome, che ogni giorno sono in prima linea a strettissimo contatto con gli ammalati, senza la possibilità di cambiare i dispositivi di protezione necessari a tutelare la loro salute e a permettere loro di continuare ad aiutare tutti noi in sicurezza!
Quindi, se mai servissero dei cannoni per combattere, cosa dovremmo fare?
I PARTICOLARI CHE FANNO LA DIFFERENZA: per tutto il mese di febbraio i media hanno minimizzato sui rischi della malattia definendola come un’ “influenza” un po’ più aggressiva ma nulla che dovesse indurci al timore del contatto sociale ed anche io e molte persone a me vicine ci abbiamo creduto, probabilmente per convenienza e ingenuità, ed ora invece ci troviamo a vivere una situazione “INCREDIBILE” che farà parte della storia e che mai avremmo voluto vedere.
Non sono state avallate o smentite le suddette notizie, e molti si chiederanno chi lo avrebbe dovuto fare e come.
In modo diretto attraverso i canali istituzionali, avvertendo e sensibilizzando la gente, mettendo in guardia sul fatto che chi muore per Covid19 lo fa soffocando e non riuscendo a respirare; sarebbero forse servite immagini crude da far vedere per sensibilizzare le persone, oppure delle informative generali ad effetto, ma comunque qualcosa a livello informativo per sensibilizzare gli animi.
Non posso credere che nessuno del suo entourage abbia avvertito Lei o altre figure istituzionali in grado di recepire la gravità di quello che si stava prospettando, visto che la cosa, nonostante il regime comunista cinese abbia tentato di nasconderla, al 31 gennaio era oramai risaputa.
I PARTICOLARI CHE FANNO LA DIFFERENZA: voler chiudere da un momento all’altro il nord Italia, avendo generato oltretutto una fuga di notizie che ha fatto scappare verso il sud venti mila persone, forse non è stata una grande mossa, oltretutto senza porre in essere rigorosi controlli alle stazioni di partenza cosa che si sarebbe dovuto fare alla stregua dei controlli nelle strade.
I PARTICOLARI CHE FANNO LA DIFFERENZA: voler chiudere l’Italia non avendo consultato - almeno per un’opinione - i rappresentanti dei commercialisti, delle industrie, degli artigiani, NON per evitare la chiusura, ma per poter programmare meglio la chiusura stessa lascia interdetti migliaia di lavoratori. Perché fabbriche di armi rimangono aperte e reparti contenenti merci di “svago” nei supermercati rimangono chiusi, impedendo così ai genitori di poter prendere un gioco o un quaderno per i propri figli, oltre al pane e al latte, rendendo ancora più difficile una situazione già critica?
I PARTICOLARI CHE FANNO LA DIFFERENZA: avete varato una manovra economica/finanziaria per la quale volete giustamente dare a tutti i bisognosi un contributo economico (vedremo come ed in quali tempi, che si sperano essere celeri), ma dimenticate che ci sono due milioni di persone che stanno usufruendo del reddito di cittadinanza, persone che dovrebbero accettare eventuali lavori, anche stagionali o a termine: forza lavoro di cui il comparto dell’agricoltura ha urgente ed immediato bisogno con una carenza stimata di 200. 000 lavoratori, per non fare marcire svariati raccolti: non si tratta di sfruttare nessuno, come qualcuno sarà pronto a dire, ma di sensibilizzare e anzi di creare subito nuove opportunità di lavoro, specialmente in questo momento di bisogno per tutti che l’economia non si fermi.
I PARTICOLARI CHE FANNO LA DIFFERENZA: viene chiesto uno sforzo a noi cittadini, non ancora quantificabile i termini di tempo soldi e stress mentale.
Perché non fanno un primo passo i parlamentari e tutti gli esponenti della Cosa Pubblica, ad ogni livello, per dare un segno di vicinanza alla gente comune, riducendosi gli stipendi a 2000 euro almeno per un trimestre, per dare un segnale forte?
Ciò che voglio dire è che a noi cittadini vengono fatte in continuazione richieste onerose dall’alto di ranghi privilegiati, ma non vediamo mettere in atto da parte di chi ci amministra nessuno dei sacrifici da noi pretesi.
I PARTICOLARI CHE FANNO LA DIFFERENZA: quando questa disgrazia sarà passata, perché passerà, il mondo sarà conscio di come l’abbiamo affrontata, con determinazione e serietà.
Ma il pericolo dietro l’angolo, quello che nessuno di noi cittadini potrà accettare, è di assistere a patetiche lotte di politicanti di ogni colore per contendersi la palma del vincitore, a baruffe di basso livello a suon di proclami per prendersi l’onore di aver risolto tutto, cancellando totalmente ciò che di concreto sta facendo ora la “gente comune” con donazioni, supporto e voglia di ricominciare, nonostante tutto, nonostante il timore che ci tasserete fino all’inverosimile perché la situazione sarà ovviamente difficile, ancor più di quanto già lo fosse, soprattutto dopo il tradimento subito dall’europa (si Presidente, non è un refuso, in minuscolo), una chimera che si è sgretolata ed ha rinnegato i principi fondatori di unità per il dio denaro, voltando le spalle al nostro Paese.
I PARTICOLARI CHE FANNO LA DIFFERENZA: quando il Paese ripartirà, La invito a calarsi nella realtà quotidiana, lontano dalle aree di comfort delle stanze del potere, a salire in auto un paio di giorni con me per vedere dal vivo gli sforzi e le difficoltà che io e i tanti milioni di persone come me incontriamo tutti i giorni per far muovere l’economia, a trascorrere un paio di giorni con i miei colleghi del magazzino e degli uffici ed un paio di giorni a fianco del il mio titolare, alla sua scrivania il quale sta già guardando oltre, per la responsabilità di imprenditore serio ma senza scordarsi di quello che è successo, un amministratore che ha pagato di tasca propria la sanificazione dell’azienda il giorno prima che decideste di bloccare l’economia italiana.
I PARTICOLARI CHE FANNO LA DIFFERENZA… perché per fare la DIFFERENZA, con qualche piccolo PARTICOLARE, bisogna in primis FARE, cambiando prospettiva ed ottica.
Ed allora sì che I PARTICOLARI FARANNO LA DIFFERENZA perché dopo il Covid-19, NULLA sarà più come prima.
Ma perché sia DIFFERENTE, e lo sia in meglio, molto dipenderà da lei, Presidente.
Ringraziando per l’attenzione, auguro a tutti tanta salute e BUON LAVORO.
CORRADO CACACE
Da: Corrado Cacace
Martedì 14 aprile 2020 08:40:13
Per: Enrico Mentana
Bravo Direttore, dopo la figuraccia del giorno prima ha finalmente vinto il Pulitzer della supponenza e della presunzione utilizzando molti minuti del telegiornale, in tempo di guerra, per raccontarci quanto e’ bravo e democratico e quanto noi ascoltatori non abbiamo capito questa novella Giovanna d’Arco.
Nessuno di noi aveva necessita’ della sua arroganza e del suo ditino puntato, ne’ del tentarivo di trasformare un contratto col Berlusca in un atto di eroismo..
La terribile arrampicata sugli specchi si e’ conclusa con la gaffe, voluta o no, sulla chiusura della Borsa che e’ servita a definire “cose importanti” l’agghiacciante comizietto.
Dopo la ca**ata del giorno prima bastavano il silenzio e le scuse (si, esistono anche quelle).
Ha preferito la toppa peggiore del buco. Bravo. L’ho vista in mutande e non sta bene.
Da: Roberto
Martedì 14 aprile 2020 08:23:10
Per: Luca Zaia
Buongiorno presidente Zaia, vorrei farle una domanda riguardo ai mercati a "cielo aperto". Noi abitiamo a Padova e non in un paesino perciò vorrei capire se"chiunque" può recarsi al mercato ad esempio in centro città o prato della valle oppure se, come era stato detto, la spesa va fatta vicino a casa. Se vale questa regola, al mercato dovrebbero recarsi solo coloro che abitano in centro mentre le altre persone, dovrebbero aspettare il loro mercato di quartiere (se esiste). La ringrazio tanto e buon lavoro. Barbara
Da: Barbara Zaggia
Martedì 14 aprile 2020 08:21:25
Per: Matteo Salvini
Caro Giorgio,
apprezzo il tuo modo rispettoso delle parole di comunicare. Non accetto però che mi si dica che non accetto pareri diversi dal mio solo perché ho un modo univoco di pensare. Non l'accetto perché non e' vero e perché potrebbe valere anche per te in senso inverso. Io motivo sempre o almeno ci provo a dare spiegazioni o motivazioni alle mie affermazioni, immagino che anche tu lo faccia. Ma da quello che leggo qui non molti lo fanno. Loro si, spero non tu, fanno tutto per partito preso e qualsiasi altro parere viene deriso. Se vuoi che si possa colloquiare senza pregiudizi sono disponibile, ma, i pregiudizi devono sparire da entrambe le parti, non solo da parte mia.
Da: Ferruccio
Martedì 14 aprile 2020 08:16:27
Per: Massimo Giannini
Caro dott. Giannini,
Sono un suo ascoltatore e la ringrazio per le competenze che le riconosco. La ascolto semper con molto interesse.
Sono un primario in pensione, da poco, di Milano.
Sono e siamo stufi di baroni virologi ed epidemiologia inutili alla gestione di questa crisi.
Che facciano ricerca, che studino terapie! Vaccini! Che impongano tamponi e test Invece di fare i grilli parlanti. Sono pagati profumatamente per fare i medici non per andare in TV a NON rispondere alle domande dei troppo blandi giornalisti, assoldati dalla Galleria / Borrelli band.
Della gestione della sanità in Lombardia nulla di noto. E' la peggiore, lo dico con cognizione di causa, una delusione profonda, ma tra baroni, politici raffazzonati e sanità privata, cosa aspettarci?
Basta vedere la genialità dei letti in Fiera! Con tanti posti recuperabili nei nostri Ospedali!
Beata rivoluzione...
Cordialmente
Dott. Francesco Motta
P. S.
Ovviamente sono per lei a disposizione per conoscere la gravi falle della Sanità Lombarda negli Ospedali Pubblici che ho conosciuto, da tecnico quale sono ed ex Direttore di Struttura Ospedaliera,. .. qualora lo ritenesse
Cell. 328--------
Cordialmente
Dott. Francesco Motta
Da: Francesco Motta
Martedì 14 aprile 2020 08:12:50
Per: Luca Zaia
Buongiorno Presidente, innanzitutto voglio ringraziarla per il lavoro che sta svolgendo.. ho votato per l'autonomia e tornerò a farlo quando necessario! Relativamente alla scuole so che non è tra i suoi poteri la riapertura Ma, vorrei capire perché in quasi tutti gli altri paesi europei si è già organizzata la riapertura entro un mese! Ho rispetto per gli operatori sanitari e le persone che hanno perso i loro cari, credo però che questa insicurezza farà più danni a livello psicologico piuttosto che la malattia stessa! Le mie figlie incomincia ad avere le prime cadute emotive, hanno bisogno di ritornare ad una normalità, fin quando possibile e recuperare quella sicurezza ed equilibrio che creava la routine quotidiana. La ringrazio. Cordialità
Da: Valentina
Mario Giordano
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Pollio Cecilia