Ultimi commenti alle biografie - pagina 3189
Martedì 7 aprile 2020 19:42:12
Per: Enrico Mentana
Buonasera Dr. Mentana,
sottopongo alla sua attenzione la lettura dei dati statistici su Covid-19 emessi dalla Protezione Civile con riferimento alla densità di popolazione di ogni regione, da cui mi sembra emerga una diversa rappresentazione degli impatti, delle urgenze e delle esigenze locali rispetto alla comunicazione basata solo sui valori assoluti (numero abitanti rilevati da Wikipedia). Dai dati emessi oggi risulta ad esempio che in termini di positivi in vita per 100. 00 abitanti la classifica decrescente delle prime 10 regioni è la seguente:
1 - Valle d'Aosta = 473, 14 positivi /100. 000 abitanti
2 - Trentino = 349, 11 positivi / 100. 000 abitanti
3 - Emilia Romagna = 292, 59 positivi / 100. 000 abitanti
4 - Lombardia = 281, 04 positivi / 100. 000 abitanti
5 - Piemonte = 245, 71 positivi / 100. 000 abitanti
6 - Marche = 245, 50 positivi / 100. 000 abitanti
7 - Alto Adige = 244, 07 positivi / 100. 000 abitanti
8 - Liguria = 207, 14 positivi / 100. 000 abitanti
9 - Veneto = 203, 12 positivi / 100. 000 abitanti
10 - Toscana = 145, 51 positivi / 100. 000 abitanti
Per quanto riguarda i deceduti per 100. 000 abitanti la classifica delle prime 10 regioni è la seguente:
1 - Lombardia = 94, 04 deceduti / 100. 000 abitanti
2 - Valle d'Aosta = 79, 79 deceduti / 100. 000 abitanti
3 - Emilia Romagna = 48, 88 deceduti / 100. 000 abitanti
4 - Trentino = 45, 07 deceduti / 100. 000 abitanti
5 - Marche = 41, 38 deceduti / 100. 000 abitanti
6 - Liguria = 39, 98 deceduti / 100. 000 abitanti
7 - Alto Adige = 32, 64 deceduti / 100. 000 abitanti
8 - Piemonte = 30, 28 deceduti / 100. 000 abitanti
9 - Veneto = 14, 17 deceduti / 100. 000 abitanti
10 - Friuli Venezia Giulia = 13, 50 deceduti / 100. 000 abitanti
Un saluto cordiale.
Walter Fusco
Da: Walter Fusco
Martedì 7 aprile 2020 19:37:58
Per: Lilli Gruber
PERCHÉ INDEBITARSI ?
Sulle politiche monetarie da attuare per surrogare un sistema economico bloccato a seguito del COVID-19 ed evitare una depressione, ho dubbi sul fatto che occorra aumentare l’indebitamento degli Stati.
Non viviamo una guerra che abbia provocato distruzioni nel nostro apparato industriale né vi saranno vincitori cui bisognerà adattare le nostre politiche monetarie.
La risposta che mi davo sul perché non si potesse stampare moneta e distribuirla nel sistema economico, era che non potevamo farlo per vari motivi:
1. avremmo creato un artificioso incremento della domanda rispetto ad un’offerta costante, quindi si sarebbe potuta generare inflazione;
2. avremmo rotto l’equilibrio tra la massa monetaria della nostra moneta e quella di altre monete svilendo il valore della nostra moneta;
3. avremmo potuto perturbare l’equilibrio sociale generando l’idea illusoria che siamo già in un’era dove il benessere possa prescindere dal lavoro.
Ora, mi sembra che queste condizioni non sussistano:
1. il nostro sistema produttivo è intatto in capacità di produrre beni e servizi, in uomini, in materie prime da trasformare;
2. l’intero pianeta è colpito dall’epidemia, aumentare le masse monetarie delle varie valute, senza stravolgerne le proporzioni rispetto al periodo precedente l’epidemia, non dovrebbe svilire il valore di alcuna moneta rispetto alle altre;
3. la moneta stampata e distribuita agli Stati sarebbe da utilizzare solo per un accorto risarcimento di un mancato reddito dovuto al fermo delle attività economiche a seguito di una catastrofe naturale piuttosto che un’elargizione di rendite ingiustificate.
Al contrario, immettere moneta nel sistema contro un indebitamento degli Stati sarebbe solo un temporaneo sollievo di fronte alla crisi attuale. A meno che non si tratti di prestiti irredimibili, i debiti bisognerà poi restituirli e gli Stati dovranno affannarsi a reperire la liquidità necessaria per rifinanziare sia il debito preesistente all’epidemia che il nuovo: mi sembra di rivedere i cash-flow di certe aziende, insufficienti a garantire il pagamento delle rate dei finanziamenti contratti ed alla fine costrette a fallire; rivedo le manovre economiche restrittive, improvvise ed ingiuste, fatte per mendicare la credibilità e la liquidità necessarie alla restituzione del debito.
Non è un ragionamento che riguarda la sola Italia, riguarda tutta l’Unione Europea. Agli Italiani che non fanno della propaganda elettorale permanente il loro mestiere è chiaro che il loro debito attuale non può essere messo a carico dei risparmiatori di Stati più virtuosi. Agli altri Europei che non fanno della propaganda elettorale permanente il loro mestiere dovrebbe essere altrettanto chiaro che occorra escogitare soluzioni alternative a quella di costringere gli Stati ad aumentare il loro debito per far fronte ai danni causati dall’epidemia, sia che lo facciano ciascuno per proprio conto sia che si ricorra a forme cumulative di debito.
Qualsiasi decisione verrà presa, l’auspicio è che non si tratti di semplici decisioni di compromesso ma di decisioni che abbiano un progetto. L’Unione Europea non può continuare ad essere solo uno spazio di libera circolazione di persone e merci. Se non si faranno passi avanti verso una Federazione di Stati Europei potrebbero disgregarsi queste cose meravigliose ma ormai insufficienti che sono state sin qui costruite. Mi rendo conto che è facile parlarne ma non si può non notare l’inesistenza di una discussione progettuale di massa sulla forma della futura Federazione di Stati Europei. La Commissione ed il Parlamento dovrebbero essere degli uffici studi animati da un’incessante iniziativa di elaborare progetti, diffonderli ai cittadini europei e proporli agli Stati. Invece, assistiamo ancora alle ennesime repliche dei giri di valzer diplomatici tra i singoli stati europei laddove occorrerebbero sedi di discussione e di diffusione di massa delle idee che abbiamo sul futuro Stato Europeo.
Da: Viola Vincenzo Maria
Martedì 7 aprile 2020 19:37:12
Per: Giuseppe Conte
Buona sera signor Presidente Conte, volevo in anzi tutti complimentarmi con lei per come sta gestendo la grave situazione da covid che ci sta colpendo.
Volevo farle solo notare un particolare, vi siete preoccupati di stanziare soldi per aziende, partite iva ecc, ma per tutte le famiglie in difficoltà economica? Per tutte quelle persone come me che vanno avanti solo di piccoli lavoretti occasionali non spetta niente ? Avete pensate alle grandi, media e piccole imprese, ma per noi ? Noi per lo stato non esistiamo giusto ?
Mi dica lei tante famiglie come la mia che sono in condizioni precarie come devono andare avanti in questo periodo.
Signor Conte aiutate a tante famiglie come la mia altrimenti qui non durerà molto la calma e tante famiglie inizieranno a non avere più nulla da mangiare e tutto ciò scivolera' da mano a tanti comuni soprattutto della Campania.
Come ha sempre detto lei nessuno deve sentirsi abbandonato a se stesso in questo periodo, ma a quanto vedo tante famiglie come la mia non sono state prese proprio in considerazione.
La ringrazio buona serata.
Da: Fabio
Martedì 7 aprile 2020 19:34:33
Per: Luca Zaia
Buongiorno sig. Presidente,
Le scrivo per segnalarle che lavoro come agente di commercio nel settore automotive e continuo a ricevere chiamate per assistenze varie dai gommisti in quanto stanno lavorando a pieno regime per la sostituzione dei pneumatici da invernali ad estivi. Mi dicono che le gente ne approfitta del fatto che stanno a casa per andare lì a portargli le macchine per appunto il cambio gomme e tagliandi vari. Credo che qualche controllo presso i gommisti per accertarsi se ci siano solo “interventi urgenti” non guasterebbero.
Confido nella sua fermezza dimostrataci più volte.
Cordiali Saluti
Da: Riccardo
Martedì 7 aprile 2020 19:31:02
Per: Mario Giordano
La pandemia in atto sta richiedendo notevoli sacrifici a tutti, ma in modo diseguale. Gli imprenditori, gli artigiani, i commercianti ed i professionisti, in questa fase subiscono le restrizioni dello "stare a casa" alla pari di tutti, ma costoro, oltre ad aver perso le proprie fonti reddituali in tutto od in parte, rischiano di perdere quanto costruito in una vita intera. I lavoratori dipendenti privati rischiano di veder ridotta la propria retribuzione o, addirittura, perdere il posto di lavoro. Non sarebbe il caso di richiedere anche ai dipendenti pubblici un sacrificio di reddito, magari pari al 20%, da destinare come contributo a fondo perduto a favore delle piccole partite Iva? Non è corretto che solo i privati, sia datori di lavoro che dipendenti, piangano le conseguenze di una crisi economica globale.
Da: Gianvito Dara
Martedì 7 aprile 2020 19:29:08
Per: Luca Zaia
Buona sera, Sig. Presidente sono una Infermiera Professionale, svolgo il Mio servizio a Venezia facendo turni Mattina 08/15 e pomeriggio 15/22, la mattina alle 06 con partenza da VICENZA avevo die treni con arrivo a Venezi S. Lucia e avevo la possibilita' di arrivare a Venezia alle 06, 50 o al massimo 07, 20 questi treni sono stati cancellati in questo Periode mettendo un primo treno che Partei da Vicenza alle 07, 03 con arrivo a Venezia alle 07, 50 e anche questo treno nei giorni Festiv e' stato cancellato, faccio presente che non sono la sola Persona che ha questo problema, Io con i Miei colleghi abbiamo seri problemii nella turnazione in quanto l'Infermiere che termina in treno di notte non puo' andare Via se non siamo presenti gli Infermieri del turno di Mattina, Le faccio presente che Noi alle 08, 00 dobbiamo essere operativi ai piani.
Mi deve scusare del disturbo, ma non so piu ' a Chi rivolgermi in quanto ho fatto anche una Email a trenii Italia non avendo nessuna risposta.
Per logica dovevano lasciare gli orari delle 06 in quanto servono per le Persone come Me lavoratori, non orari che possono servire solamente quando c'e' periodo di Turisti, spero che Lei possa darci un aiuto per risolvere questo grande problema per Noi molto importante.
Noi a casa lo vediamo sempre in Televisione e sta dimostrando di essere un Grande sia come Uomo che Politico.
Cordialita' e Buon Lavoro
Da: Vukica Stankovic
Martedì 7 aprile 2020 19:12:01
Per: Georges Brassens
A scuola non ho imparato il francese. Avevo una prof. "strega" che non lo sapeva insegnare. Poi un giorno, alla radio, hanno trasmesso una canzone di Brassens: "Celui qui à mal tourné", con la relativa traduzione. Sono rimasta fulminata. E senza sapere ancora chi fosse, ho comperato tutta la collezione dei suoi dischi. Li ascoltavo e, armata di vocabolario, pazientemente li traducevo. Così ho imparato il francese con un maestro straordinario. Ricordo che, nel 1981, quando ho sentito la notizia della sua morte, ho sofferto come per quella di un congiunto. Andrò nel cimitero di Sète a portargli dei fiori.
Da: Mariella Rocco
Martedì 7 aprile 2020 19:11:54
Per: Matteo Salvini
COMMENTO inerente l'articolo "Salvini il timorato" del giornalista scrittore Andrea Scanzi
7 Apr 2020 alle 15:34
Ho letto e riflettuto su questo articolo dello scrittore giornalista. Premetto che non mi interessa confutare ciò che dice su Salvini, Infondo lui nel 2019 gli ha dedicato questo libro: ” Il cazzaro verde”
Volevo solo raccontarvi di un aneddoto capitatomi in questi giorni in una tabaccheria. IL tabaccaio, mio vecchio amico, sapendo che sono Cristiano, lui ateo. Stuzzicandomi mi disse: Io sono fumatore e capisco chi esce da casa correndo qualche rischio pur di fumare, ma tu che sei Cristiano come fai la domenica senza eucarestia? E' mi consigliava di scrivere al Papa Francesco e di proporgli di fare apporre almeno di domenica, un banchetto in tutte le piazze con un sacerdote che dispensasse l’eucarestia ai fedeli dopo che avessero ascoltato la messa per via etere, e successivamente distribuire l’eucarestia, come fossero sigarette o altro tipo di prodotto necessario, rispettando tutte le regole del caso.
SE qualcuno che sta leggendo è ateo, è opportuno che legga questo critto importante riportato da un sito autorevole delle chiesa:
Domenica (“Senza la domenica non possiamo vivere”) da E. Bianchi, Giorno del Signore, giorno dell’uomo, Piemme, Casale Monferrato, 1994, pagg. 171-173ile!
Talmente vitale era sentita l’importanza dell’eucarestia domenicale che non si esitava ad affrontare il rischio del martirio in tempo di persecuzione pur di partecipare alla cena del Signore. E così l’eucarestia domenicale manifesta tutta la sua efficacia nella vita di uomini e donne che offrono il loro corpo e versano il loro sangue conformando pienamente le loro esigenze al mistero pasquale la cui celebrazione ebdomadaria è per loro assolutamente irrinunciab Domenica (“Senza la domenica non possiamo vivere”)
Io rispetto quell’illuminismo, ma quello che ancora mantiene una certa moderazione e non si mostra direttamente ostile alla fede, ma non, dell’lluminismo di questo tizio spregevole, arrogante e irriverente che si permette di offendere e discriminare tutti i credenti
Questo giornalista è un illuminista perfido in quanto non può permettersi di dire tutto quello che ha detto per questa semplice frase detta da Salvini:
“NON VEDO L’ORA CHE LA SCIENZA E ANCHE IL BUON DIO, PERCHÉ LA SCIENZA DA SOLA NON BASTA, SCONFIGGANO QUESTO MOSTRO PER TORNARE A USCIRE. CI AVVICINIAMO ALLA SANTA PASQUA E OCCORRE ANCHE LA PROTEZIONE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA”.
ECCO IL SUO COMMENTO:
Dentro queste parole c’è di tutto, ed è un tutto che strazia. C’È L’INSENSATEZZA DI PROPORRE UN’USCITA CHE, PER QUANTO CONTROLLATA, ESPORREBBE MILIONI DI ITALIANI AL CONTAGIO.
C’È L’IDEA SCARAMANTICA DI RELIGIONE (NON BASTA LA SCIENZA, SERVE ANCHE LA PREGHIERA).
C’È L’IDEA “RICATTATORIA” DEL CREDO (una sorta di “prego, quindi ne trarrò un vantaggio immediato”). E c’è l’ostentazione, si spera sincera, della simbologia religiosa (l’evergreen “cuore immacolato di Maria”). Se Salvini è sincero, e non voglio dubitarne, DEVE ESSERE RIMASTO AL MEDIOEVO PERDENDOSI PASSAGGI APPENA FONDAMENTALI NELL’EVOLUZIONE UMANA TIPO L’ILLUMINISMO. Se non è sincero, e mi rifiuto di pensarlo, dietro queste esternazioni c’è il desiderio di alimentare la propaganda persino di questi tempi. E con questi mezzi.
Scusatemi, se sono Cristiano Orazio Nuzzo
Da: Orazio
Martedì 7 aprile 2020 19:10:09
Per: Giuseppe Conte
Buonasera Sig. Presidente era un po' di tempo, che ero curioso di sapere il suo paese di provenienza.
Oggi trovando il tempo, ho visto il suo paese, e ne sono felice nel sapere che è in provincia di Foggia.
Le confesso che sono molto devoto alla sua terra, per via dei miei viaggi di fede in una località a me molto cara Sannicandro Garganico.
Auguri --
Da: Vincenzo Donzello
Giovanni Floris
Giornalista e conduttore tv italiano
Da: Montoli Alessandro