Ultimi commenti alle biografie - pagina 3189

Martedì 7 aprile 2020 19:45:03 Per: Giovanni Floris

UTOPIA ?

Per non arrivare mai più nelle condizioni attuali e non essere in grado di aiutare i più bisognosi

Per non avere e per scongiurare disordini sociali dettati dalle privazioni delle necessità primarie

Per combattere la delinquenza

Per equità fiscale

Le rilevazioni biometriche :

Tutti i dispositivi di ultima generazione sono muniti di scanner per l’impronta digitale, e così basta sfiorare lo schermo con un dito per sbloccare il telefono o autorizzare pagamenti dallo smartphone grazie ad app come Apple pay o Android pay Tra queste tecnologie al momento la più diffusa è il riconoscimento facciale, che consente di proteggere dati e dispositivi dietro la scansione del nostro viso. Le rilevazioni biometriche sono infatti più sicure in quanto non posso essere rubate, sono di difficile riproduzione e necessitano della presenza fisica del soggetto cui si riferiscono. In altre parole, il corpo diventa la nostra password.

Quindi se la password è il nostro corpo, cosa c’è di univoco legato al nostro corpo ‘ che tutti abbiamo dal 1973 ? IL CODICE FISCALE … neonati compresi sennò neanche te li fanno portare a casa !

Quindi secondo me la ricetta “Ora o mai più” sarebbe quella di ELIMINARE PER SEMPRE i contanti e far avvenire tutte le transazioni tramite codice fiscale ! Spiego :

Nasco, mi viene attribuito il mio codice fiscale univoco a me come all’ultimo pastore della Barbagia e contadino dell’Aspromonte cosi come a tutte le aziende e società attuali e nasciture con univoci, come sopra, parametri biometrici (per le società quelle dell’admin).

Abbino ad ogni CF alla nascita uno o più conti correnti... (nulla cambia ed esporrò perché, più avanti). .. Sempre pensando agli angoli remoti ed ai più disagiati ricordo che in Italia esiste in ogni dove un ufficio postale che validerebbe i dati del titolare del CF (vedi adeguata verifica e antiriciclaggio) cosi da non ledere gli interessi degli istituti finanziari e anzi, lascerei anche 10 centesimi per ogni transazione (immaginate il moltiplicatore e il risultato ! )

Darei un lasso di tempo per poter depositare sui conti il vil contante e censirei i patrimoni (tanto non credete che nel 2020 non si conoscano ! Fanculo alla falsa privacy e discorsi sul “grande fratello “ di Orwell! ) dopodiché partirei con le mie considerazioni :

io dipendente pago tasse intorno al 38% ; molti imprenditori dicono oltre il 40 % (quelli che pagano sigh! ) e ci viene detto che quella dell’evasione italiana è una piaga che difficilmente si combatte e che paga un contribuente su 4 ! ! (? ?). Ecco che allora se io ho “obbligato” di fatto con l’abolizione del contante il censimento patrimoniale e abolito lo stesso, invece che far pagare il 40% a 1 e 0% a quei 3 che prima evadevano, se la matematica non è una opinione, pagheremmo 10% tutti e 4 no ? Utopia ? Diverrebbe anche ininfluente pensare di fare i furbi “spalmando” su altri CF di famigliari e affini compiacenti poiché tanto inequivocabilmente verrebbero tassati tutti al 10% no ? OGNI CF PAGA STESSA % in virtù del proprio patrimonio ! !
Niente rapine ai bancomat, alle banche ed in ogni luogo dove attualmente girano i contanti, scippi ad anziani, truffe ! NIENTE AFFARI LOSCHI ! ! Non si preoccupi neanche “il Puttaniere”, il suo CF pagherebbe la prestazione al CF della “signorina” senza problemi ! La “signorina” avendo incrementato il suo CF pagherebbe anche lei il suo bel 10% ! ! Tranquilli anche per la colletta per la festa del Gigi ! Io raccolgo i proventi sul mio CF e vado a prendere il regalo pagando sul CF dell’esercente ! Lascio pensare alla persona intelligente l’impatto da pesare sulla bilancia relativo a tutti i pro e ai contro.
Non voglio tediare con i molteplici risvolti ed esempi sui dubbi che qualcuno potrebbe avere circa una equa ripartizione fiscale di come e quanto e come sarebbe anche semplificato il lavoro della guardia di finanza ecc ecc ma soltanto riportare la questione al titolo in oggetto ed ai giorni nostri, al problema che viviamo… (Ah dimenticavo, non è detto che tutti debbano per forza possedere uno smartphone, basterebbe un lettore tascabile di smart card evoluto… sempre pensando ai nostri vecchi risparmiati dal covid-19 !

Dai CF ricaverei le situazioni patrimoniali dei meno abbienti e come Amato nel 1991 che si fottè il 6 per mille in una notte dai cc di tutti gli italiani a favore delle casse dello stato, rifarei l’operazione inversa foraggiando di euro i suddetti CF bisognosi che potrebbero andare a rifornirsi di generi di prima necessità senza dover assaltare e delinquere per necessità con annessi e connessi danni collaterali.
Altro che social card e reddito di cittadinanza ! ! Vabbbè…
Partite iva e commercianti che questi giorni stanno chiedendo a gran voce assistenza ricevono o riceveranno o hanno ricevuto (?) 600 euro !!! zzo sono scusate ? anche qui tralascio l’importanza di capire a chi e quanto in base al dato patrimoniale…cioè una considerazione la devo fare: come zzo fai a chiedermi un danno da 8. 000 euro la settimana di mancati incassi, quando a fine anno hai dichiarato un utile complessivo di 20. 000 euro ??? Capitato questa settimana eh, informatevi ! Sarebbe anche qui più facile secondo me capire dove intervenire e con quanto. Altro che il casino dell’Inps e le sue domande ! !
Certo il sistema andrebbe studiato e messo a punto dagli addetti ai lavori, ognuno nel suo ambito per il quale è stato eletto dal popolo poichè il CF presenta attualmente 21000 casi su 60milioni (il nulla ma tanto è) relativamente al caso dell’omocodia (non è un una parolaccia e chi ha pazienza può leggere più sotto il significato) facilmente comunque risolvibile.

Cosa è il CF e Omocodia tratto da wikipedia :

Il codice fiscale in Italia è un codice, ispirato dall'uso biblioteconomico, che serve a identificare in modo univoco le persone fisiche e altri soggetti diversi dalle persone fisiche nei loro rapporti con gli enti e le amministrazioni pubbliche dello Stato italiano. Il codice fiscale viene attribuito alla nascita o alla costituzione per le associazioni e gli enti. Per le Società iscritte al Registro delle imprese il codice fiscale dal 6/12/2000 coincide con il numero di iscrizione al Registro (le prime 7 cifre corrispondono al "numero sequenziale", seguito da 3 cifre che identificano l'Ufficio e 1 cifra di controllo). Per tutti i soggetti contribuenti non persone fisiche dotati di una partita Iva (trust, stabili organizzazioni, società, associazioni con partita Iva, fondazioni) la stessa normalmente ha anche funzione di codice fiscale.

Unica “neo: Omocodia

Quando, con il Decreto del presidente della Repubblica n. 605 del 29 settembre 1973, venne attribuito un codice alfanumerico a tutti i soggetti che si rapportano al fisco italiano per rendere efficiente l'amministrazione finanziaria, non si volle uno strumento con il quale ogni contribuente avesse un proprio numero esclusivo, invece si optò per un codice desumibile dai dati anagrafici della persona.
In particolare, invece di indicare nome, cognome, data e luogo di nascita, bastò fornire un codice di 16 caratteri alfanumerici, 15 caratteri basati sui detti dati anagrafici seguiti da una lettera (cosiddetto carattere di controllo) determinata sulla base di un algoritmo e dei caratteri precedenti.
Il sistema non garantisce di per sé l'univocità in quanto per due o più contribuenti i dati anagrafici codificati possono coincidere, il che è frequente, soprattutto laddove sono diffusi certi cognomi.
Giacché il carattere di controllo è uguale se i precedenti 15 sono uguali, è lo stesso il codice calcolato s. b. f. (o alla cieca) di soggetti con nomi identici nella codifica, nati nello stesso giorno mese e anno, nella stessa città e dello stesso sesso.
Per esempio ipotetici Lucio Marano e Luca Moreno nati a Roma il 1º gennaio 2000 forniscono sempre la stessa combinazione di caratteri, MRN LCU, 00A01, H501 (quest'ultimo è il codice catastale del comune di Roma): per entrambi il codice fiscale sarebbe "MRN LCU 00A01 H501 J".
Consapevole della possibilità di fenomeni del genere, il legislatore prescrisse che il Ministero dell'economia e delle finanze avrebbe provveduto, di sua iniziativa o su segnalazione del cittadino, alla attribuzione ai soggetti di un codice fiscale differenziato, sostituendo qualche cifra con una lettera. Tali codici, attribuiti secondo una forma non-standard, sono pertanto divenuti codici validi per dette persone.

Unica “pecca” a mio parere facilmente risolvibile mediante aggiunta di ulteriore serie di 5 numeri al codice fiscale attuale (una sorta di pin) poiché il fenomeno si è manifestato solo su 21. 000 casi su una popolazione di 60 milioni ! !

NB Lo stesso dicasi per le transazioni in valuta e a chi pensa di fare le “furbate” alleggerendo il proprio CF bonificando su estero. Quello sarebbe il lavoro primario della GF, semplificato all’estremo da quanto ci siamo detti più sopra.

Potrei andare avanti all’infinito con esempi tipo il nonno che alleggerisce il suo CF donando X al nipote… … Seil nipote che ha cf dalla nascita abbinato a cc, avrebbe incrementato il suo CF e l’istituto finanziario tratterrebbe sempre il 10 % !!!

Ok, chiudo qui sennò qualcuno che naturalmente di quanto sopra non ha capito nulla potrebbe accusarmi di voler tassare la mancia dei bambini ! Ahahahahah… buona quarantena a tutti e a rivedere presto il sereno.

Il Monta

Da: Montoli Alessandro

Martedì 7 aprile 2020 19:42:12 Per: Enrico Mentana

Buonasera Dr. Mentana,

sottopongo alla sua attenzione la lettura dei dati statistici su Covid-19 emessi dalla Protezione Civile con riferimento alla densità di popolazione di ogni regione, da cui mi sembra emerga una diversa rappresentazione degli impatti, delle urgenze e delle esigenze locali rispetto alla comunicazione basata solo sui valori assoluti (numero abitanti rilevati da Wikipedia). Dai dati emessi oggi risulta ad esempio che in termini di positivi in vita per 100. 00 abitanti la classifica decrescente delle prime 10 regioni è la seguente:
1 - Valle d'Aosta = 473, 14 positivi /100. 000 abitanti
2 - Trentino = 349, 11 positivi / 100. 000 abitanti
3 - Emilia Romagna = 292, 59 positivi / 100. 000 abitanti
4 - Lombardia = 281, 04 positivi / 100. 000 abitanti
5 - Piemonte = 245, 71 positivi / 100. 000 abitanti
6 - Marche = 245, 50 positivi / 100. 000 abitanti
7 - Alto Adige = 244, 07 positivi / 100. 000 abitanti
8 - Liguria = 207, 14 positivi / 100. 000 abitanti
9 - Veneto = 203, 12 positivi / 100. 000 abitanti
10 - Toscana = 145, 51 positivi / 100. 000 abitanti
Per quanto riguarda i deceduti per 100. 000 abitanti la classifica delle prime 10 regioni è la seguente:
1 - Lombardia = 94, 04 deceduti / 100. 000 abitanti
2 - Valle d'Aosta = 79, 79 deceduti / 100. 000 abitanti
3 - Emilia Romagna = 48, 88 deceduti / 100. 000 abitanti
4 - Trentino = 45, 07 deceduti / 100. 000 abitanti
5 - Marche = 41, 38 deceduti / 100. 000 abitanti
6 - Liguria = 39, 98 deceduti / 100. 000 abitanti
7 - Alto Adige = 32, 64 deceduti / 100. 000 abitanti
8 - Piemonte = 30, 28 deceduti / 100. 000 abitanti
9 - Veneto = 14, 17 deceduti / 100. 000 abitanti
10 - Friuli Venezia Giulia = 13, 50 deceduti / 100. 000 abitanti
Un saluto cordiale.
Walter Fusco

Da: Walter Fusco

Martedì 7 aprile 2020 19:37:58 Per: Lilli Gruber

PERCHÉ INDEBITARSI ?
Sulle politiche monetarie da attuare per surrogare un sistema economico bloccato a seguito del COVID-19 ed evitare una depressione, ho dubbi sul fatto che occorra aumentare l’indebitamento degli Stati.
Non viviamo una guerra che abbia provocato distruzioni nel nostro apparato industriale né vi saranno vincitori cui bisognerà adattare le nostre politiche monetarie.
La risposta che mi davo sul perché non si potesse stampare moneta e distribuirla nel sistema economico, era che non potevamo farlo per vari motivi:
1. avremmo creato un artificioso incremento della domanda rispetto ad un’offerta costante, quindi si sarebbe potuta generare inflazione;
2. avremmo rotto l’equilibrio tra la massa monetaria della nostra moneta e quella di altre monete svilendo il valore della nostra moneta;
3. avremmo potuto perturbare l’equilibrio sociale generando l’idea illusoria che siamo già in un’era dove il benessere possa prescindere dal lavoro.
Ora, mi sembra che queste condizioni non sussistano:
1. il nostro sistema produttivo è intatto in capacità di produrre beni e servizi, in uomini, in materie prime da trasformare;
2. l’intero pianeta è colpito dall’epidemia, aumentare le masse monetarie delle varie valute, senza stravolgerne le proporzioni rispetto al periodo precedente l’epidemia, non dovrebbe svilire il valore di alcuna moneta rispetto alle altre;
3. la moneta stampata e distribuita agli Stati sarebbe da utilizzare solo per un accorto risarcimento di un mancato reddito dovuto al fermo delle attività economiche a seguito di una catastrofe naturale piuttosto che un’elargizione di rendite ingiustificate.
Al contrario, immettere moneta nel sistema contro un indebitamento degli Stati sarebbe solo un temporaneo sollievo di fronte alla crisi attuale. A meno che non si tratti di prestiti irredimibili, i debiti bisognerà poi restituirli e gli Stati dovranno affannarsi a reperire la liquidità necessaria per rifinanziare sia il debito preesistente all’epidemia che il nuovo: mi sembra di rivedere i cash-flow di certe aziende, insufficienti a garantire il pagamento delle rate dei finanziamenti contratti ed alla fine costrette a fallire; rivedo le manovre economiche restrittive, improvvise ed ingiuste, fatte per mendicare la credibilità e la liquidità necessarie alla restituzione del debito.
Non è un ragionamento che riguarda la sola Italia, riguarda tutta l’Unione Europea. Agli Italiani che non fanno della propaganda elettorale permanente il loro mestiere è chiaro che il loro debito attuale non può essere messo a carico dei risparmiatori di Stati più virtuosi. Agli altri Europei che non fanno della propaganda elettorale permanente il loro mestiere dovrebbe essere altrettanto chiaro che occorra escogitare soluzioni alternative a quella di costringere gli Stati ad aumentare il loro debito per far fronte ai danni causati dall’epidemia, sia che lo facciano ciascuno per proprio conto sia che si ricorra a forme cumulative di debito.
Qualsiasi decisione verrà presa, l’auspicio è che non si tratti di semplici decisioni di compromesso ma di decisioni che abbiano un progetto. L’Unione Europea non può continuare ad essere solo uno spazio di libera circolazione di persone e merci. Se non si faranno passi avanti verso una Federazione di Stati Europei potrebbero disgregarsi queste cose meravigliose ma ormai insufficienti che sono state sin qui costruite. Mi rendo conto che è facile parlarne ma non si può non notare l’inesistenza di una discussione progettuale di massa sulla forma della futura Federazione di Stati Europei. La Commissione ed il Parlamento dovrebbero essere degli uffici studi animati da un’incessante iniziativa di elaborare progetti, diffonderli ai cittadini europei e proporli agli Stati. Invece, assistiamo ancora alle ennesime repliche dei giri di valzer diplomatici tra i singoli stati europei laddove occorrerebbero sedi di discussione e di diffusione di massa delle idee che abbiamo sul futuro Stato Europeo.

Da: Viola Vincenzo Maria

Martedì 7 aprile 2020 19:37:12 Per: Giuseppe Conte

Buona sera signor Presidente Conte, volevo in anzi tutti complimentarmi con lei per come sta gestendo la grave situazione da covid che ci sta colpendo.
Volevo farle solo notare un particolare, vi siete preoccupati di stanziare soldi per aziende, partite iva ecc, ma per tutte le famiglie in difficoltà economica? Per tutte quelle persone come me che vanno avanti solo di piccoli lavoretti occasionali non spetta niente ? Avete pensate alle grandi, media e piccole imprese, ma per noi ? Noi per lo stato non esistiamo giusto ?
Mi dica lei tante famiglie come la mia che sono in condizioni precarie come devono andare avanti in questo periodo.
Signor Conte aiutate a tante famiglie come la mia altrimenti qui non durerà molto la calma e tante famiglie inizieranno a non avere più nulla da mangiare e tutto ciò scivolera' da mano a tanti comuni soprattutto della Campania.
Come ha sempre detto lei nessuno deve sentirsi abbandonato a se stesso in questo periodo, ma a quanto vedo tante famiglie come la mia non sono state prese proprio in considerazione.
La ringrazio buona serata.

Da: Fabio

Martedì 7 aprile 2020 19:34:33 Per: Luca Zaia

Buongiorno sig. Presidente,
Le scrivo per segnalarle che lavoro come agente di commercio nel settore automotive e continuo a ricevere chiamate per assistenze varie dai gommisti in quanto stanno lavorando a pieno regime per la sostituzione dei pneumatici da invernali ad estivi. Mi dicono che le gente ne approfitta del fatto che stanno a casa per andare lì a portargli le macchine per appunto il cambio gomme e tagliandi vari. Credo che qualche controllo presso i gommisti per accertarsi se ci siano solo “interventi urgenti” non guasterebbero.
Confido nella sua fermezza dimostrataci più volte.
Cordiali Saluti

Da: Riccardo

Martedì 7 aprile 2020 19:31:02 Per: Mario Giordano

La pandemia in atto sta richiedendo notevoli sacrifici a tutti, ma in modo diseguale. Gli imprenditori, gli artigiani, i commercianti ed i professionisti, in questa fase subiscono le restrizioni dello "stare a casa" alla pari di tutti, ma costoro, oltre ad aver perso le proprie fonti reddituali in tutto od in parte, rischiano di perdere quanto costruito in una vita intera. I lavoratori dipendenti privati rischiano di veder ridotta la propria retribuzione o, addirittura, perdere il posto di lavoro. Non sarebbe il caso di richiedere anche ai dipendenti pubblici un sacrificio di reddito, magari pari al 20%, da destinare come contributo a fondo perduto a favore delle piccole partite Iva? Non è corretto che solo i privati, sia datori di lavoro che dipendenti, piangano le conseguenze di una crisi economica globale.

Da: Gianvito Dara

Martedì 7 aprile 2020 19:29:08 Per: Luca Zaia

Buona sera, Sig. Presidente sono una Infermiera Professionale, svolgo il Mio servizio a Venezia facendo turni Mattina 08/15 e pomeriggio 15/22, la mattina alle 06 con partenza da VICENZA avevo die treni con arrivo a Venezi S. Lucia e avevo la possibilita' di arrivare a Venezia alle 06, 50 o al massimo 07, 20 questi treni sono stati cancellati in questo Periode mettendo un primo treno che Partei da Vicenza alle 07, 03 con arrivo a Venezia alle 07, 50 e anche questo treno nei giorni Festiv e' stato cancellato, faccio presente che non sono la sola Persona che ha questo problema, Io con i Miei colleghi abbiamo seri problemii nella turnazione in quanto l'Infermiere che termina in treno di notte non puo' andare Via se non siamo presenti gli Infermieri del turno di Mattina, Le faccio presente che Noi alle 08, 00 dobbiamo essere operativi ai piani.
Mi deve scusare del disturbo, ma non so piu ' a Chi rivolgermi in quanto ho fatto anche una Email a trenii Italia non avendo nessuna risposta.
Per logica dovevano lasciare gli orari delle 06 in quanto servono per le Persone come Me lavoratori, non orari che possono servire solamente quando c'e' periodo di Turisti, spero che Lei possa darci un aiuto per risolvere questo grande problema per Noi molto importante.
Noi a casa lo vediamo sempre in Televisione e sta dimostrando di essere un Grande sia come Uomo che Politico.
Cordialita' e Buon Lavoro

Da: Vukica Stankovic

Martedì 7 aprile 2020 19:12:01 Per: Georges Brassens

A scuola non ho imparato il francese. Avevo una prof. "strega" che non lo sapeva insegnare. Poi un giorno, alla radio, hanno trasmesso una canzone di Brassens: "Celui qui à mal tourné", con la relativa traduzione. Sono rimasta fulminata. E senza sapere ancora chi fosse, ho comperato tutta la collezione dei suoi dischi. Li ascoltavo e, armata di vocabolario, pazientemente li traducevo. Così ho imparato il francese con un maestro straordinario. Ricordo che, nel 1981, quando ho sentito la notizia della sua morte, ho sofferto come per quella di un congiunto. Andrò nel cimitero di Sète a portargli dei fiori.

Da: Mariella Rocco

Martedì 7 aprile 2020 19:11:54 Per: Matteo Salvini

COMMENTO inerente l'articolo "Salvini il timorato" del giornalista scrittore Andrea Scanzi

7 Apr 2020 alle 15:34

Ho letto e riflettuto su questo articolo dello scrittore giornalista. Premetto che non mi interessa confutare ciò che dice su Salvini, Infondo lui nel 2019 gli ha dedicato questo libro: ” Il cazzaro verde
Volevo solo raccontarvi di un aneddoto capitatomi in questi giorni in una tabaccheria. IL tabaccaio, mio vecchio amico, sapendo che sono Cristiano, lui ateo. Stuzzicandomi mi disse: Io sono fumatore e capisco chi esce da casa correndo qualche rischio pur di fumare, ma tu che sei Cristiano come fai la domenica senza eucarestia? E' mi consigliava di scrivere al Papa Francesco e di proporgli di fare apporre almeno di domenica, un banchetto in tutte le piazze con un sacerdote che dispensasse l’eucarestia ai fedeli dopo che avessero ascoltato la messa per via etere, e successivamente distribuire l’eucarestia, come fossero sigarette o altro tipo di prodotto necessario, rispettando tutte le regole del caso.
SE qualcuno che sta leggendo è ateo, è opportuno che legga questo critto importante riportato da un sito autorevole delle chiesa:
Domenica (“Senza la domenica non possiamo vivere”) da E. Bianchi, Giorno del Signore, giorno dell’uomo, Piemme, Casale Monferrato, 1994, pagg. 171-173ile!
Talmente vitale era sentita l’importanza dell’eucarestia domenicale che non si esitava ad affrontare il rischio del martirio in tempo di persecuzione pur di partecipare alla cena del Signore. E così l’eucarestia domenicale manifesta tutta la sua efficacia nella vita di uomini e donne che offrono il loro corpo e versano il loro sangue conformando pienamente le loro esigenze al mistero pasquale la cui celebrazione ebdomadaria è per loro assolutamente irrinunciab Domenica (“Senza la domenica non possiamo vivere”)
Io rispetto quell’illuminismo, ma quello che ancora mantiene una certa moderazione e non si mostra direttamente ostile alla fede, ma non, dell’lluminismo di questo tizio spregevole, arrogante e irriverente che si permette di offendere e discriminare tutti i credenti
Questo giornalista è un illuminista perfido in quanto non può permettersi di dire tutto quello che ha detto per questa semplice frase detta da Salvini:
“NON VEDO L’ORA CHE LA SCIENZA E ANCHE IL BUON DIO, PERCHÉ LA SCIENZA DA SOLA NON BASTA, SCONFIGGANO QUESTO MOSTRO PER TORNARE A USCIRE. CI AVVICINIAMO ALLA SANTA PASQUA E OCCORRE ANCHE LA PROTEZIONE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA”.
ECCO IL SUO COMMENTO:
Dentro queste parole c’è di tutto, ed è un tutto che strazia. C’È L’INSENSATEZZA DI PROPORRE UN’USCITA CHE, PER QUANTO CONTROLLATA, ESPORREBBE MILIONI DI ITALIANI AL CONTAGIO.
C’È L’IDEA SCARAMANTICA DI RELIGIONE (NON BASTA LA SCIENZA, SERVE ANCHE LA PREGHIERA).
C’È L’IDEA “RICATTATORIA” DEL CREDO (una sorta di “prego, quindi ne trarrò un vantaggio immediato”). E c’è l’ostentazione, si spera sincera, della simbologia religiosa (l’evergreen “cuore immacolato di Maria”). Se Salvini è sincero, e non voglio dubitarne, DEVE ESSERE RIMASTO AL MEDIOEVO PERDENDOSI PASSAGGI APPENA FONDAMENTALI NELL’EVOLUZIONE UMANA TIPO L’ILLUMINISMO. Se non è sincero, e mi rifiuto di pensarlo, dietro queste esternazioni c’è il desiderio di alimentare la propaganda persino di questi tempi. E con questi mezzi.
Scusatemi, se sono Cristiano Orazio Nuzzo

Da: Orazio

Martedì 7 aprile 2020 19:10:09 Per: Giuseppe Conte

Buonasera Sig. Presidente era un po' di tempo, che ero curioso di sapere il suo paese di provenienza.
Oggi trovando il tempo, ho visto il suo paese, e ne sono felice nel sapere che è in provincia di Foggia.
Le confesso che sono molto devoto alla sua terra, per via dei miei viaggi di fede in una località a me molto cara Sannicandro Garganico.
Auguri --

Da: Vincenzo Donzello