Ultimi commenti alle biografie - pagina 3316
Sabato 28 marzo 2020 13:59:20
Per: Enrico Mentana
Caro Direttore, forse ricorderà la storia del film Wall-E, l’omonimo robot incaricato di ripulire un mondo mortalmente contaminato mentre il resto dell’umanità attende sulle astronavi, che navigano nello spazio, di poter fare ritorno sulla terra finalmente purificata. Quell’umanità col passare del tempo (circa 700 anni) è diventata, dopo tanta inattività e tanto ottundimento, obesa e incapace di ogni di azione, condannata a trascorrere il suo tempo di indefinita quarantena davanti ad uno schermo.
Dal mio piccolissimo osservatorio avverto il brivido di una sindrome da Wall-E e mi interrogo, fuor di metafora, su quale può essere la mia utilità di attuale e prossimo inutile, mantenuto da quelli che ora ripuliscono e ripuliranno la terra per farmi tornare, forse.
E se questa condizione, con una serie di declinazioni diversamente articolate nel corso del tempo diventasse inevitabile per la nostra sopravvivenza? Immaginiamo, ad esempio, che possano essere le donne under 60, (o solo i giovani under 25) per ora misteriosamente più resistenti, a poter garantire l’ingrasso digitale di tutti gli altri?
Già durante l’ultima guerra per le donne fu così, ma in forma rovesciata: all’interno, nelle fabbriche, negli uffici, negli ospedali, le donne; all’esterno gli uomini, al fronte. Erano dunque per lo più le donne ad assicurare armi, e rifornimenti, e cure, per la salvezza e per la fine del conflitto.
Quale sarà il posto allora delle categorie cosiddette “a rischio” nel prossimo futuro? Quale potrà essere l’utilità, come fin’ora possiamo averla considerata, del mio diventare inutile a 50 anni?
Sarò capace di ridisegnare il mio posto, il mio compito nel mondo prossimo?
Diventa sempre più chiaro, ammesso che non lo fosse già da tempo, che dovremo abituarci a vivere in una condizione di emergenza senza attribuirle date di inizio e fine possibile. E soprattutto dovremo essere in grado di rubricarla e digerirla come una normalità. Accanto allora al ridisegno di un impianto sociale planetario ci sarà urgente bisogno di un rimodellamento del nostro statuto cognitivo non solo per imparare a convivere, per tutto il tempo necessario, in un “deserto del reale”, ma per modellare nuovi strumenti di scambio affettivo, di apprendimento, di riflessione e del fare, che non impoveriscano il nostro essere sociali.
Quanto potrà funzionare uno stadio di puro ingrasso digitale, pur con alcuni innegabili vantaggi, senza condurci ad una obesità morale, etica, affettiva irreversibile? Cosa implicherà muoversi da uomini e donne “mascherati”, o non muoversi affatto? O sapere che saremo sempre estranei l’uno all’altra, portatori insani di qualche cosa di sconosciuto.
Se non vogliamo semplicemente accettare tutto come una palingenesi penso che dobbiamo, a partire dagli attuali “inutili” come me, cominciare a riflettere molto su quale potrà e vorrà essere il nostro modo di essere.
Dubito che ora queste proposte saranno anticipate dalla politica e dell’economia. E credo che pur nel loro straordinario lavoro e sacrificio sia pericoloso consegnare solo alla scienza le chiavi del nostro futuro.
Tutti auspicano la costituzione di una “intelligenza collettiva”. Non è certo un’idea nuova e nel tempo sembra sia stata svilita o depauperata, forse perché abbiamo trascurato di costruirla, persona dopo persona, con pazienza, a volte con dolore e qualche entusiasmo.
Si dice che manchino i maestri per agevolare questo processo. Io non credo, occorre saperli cercare (anche tra modelli di comportamento apparentemente non umani, le piante per esempio) e convincerli ad insegnare e educare. In caso contrario vogliamo davvero consolarci in un mondo di strepitosi tutorials e app. ?
Pensiamo che la capacità di adattamento ci venga sempre in soccorso portandoci a scambiare la qualità della vita con l’imperativo della sopravvivenza?
Nell’ordinamento romano l’istituto dell’esilio comportava il riconoscimento di una pena da scontare: si era riconosciuti come una minaccia e pertanto allontanati dalla vita pubblica. E se fosse la vita pubblica un giorno a diventare una minaccia? Quante isole dovremo abitare, o creare artificialmente, in esilio, per salvarci?
Grazie, un caro saluto e buon lavoro a tutti Voi
Da: Gian Marco De Maria
Sabato 28 marzo 2020 13:53:49
Per: Barbara D'Urso
Ciao Barbara, sono giustamente in casa in questo terribile momento. pongo la domanda agli esperti: la primavera è arrivata (bellissima la poesia che hai letto).
ho 65 anni e ho un giardino da coltivare ma mi hanno messo un dubbio:
ci viene detto di stare in casa ma il giardino posso coltivarlo o anche la terra stessa ha bisogno di non essere coltivata/seminata? ?
grazie ancora per i tuoi servizi
Da: Rita
Sabato 28 marzo 2020 13:19:53
Per: Baby K
Ciao Baby k sono Eva e sto usando il profilo del mio papà. Ho sette anni e vivo a Pescara ma sono nata a Roma. Sono una tua grandissima fan e mi piacerebbe chiacchierare un po’ con te. Se vuoi rispondi. Ti adoro ti voglio un sacco di bene un bacione enorme.
Da: Eva
Sabato 28 marzo 2020 13:07:07
Per: Matteo Renzi
Mi vergogno profondamente per lei. Fatico a commentare la sua stupidità e irresponsabilità dimostrata per l’ennesima volta. Lei non ama questo paese.
Da: Serena
Sabato 28 marzo 2020 13:07:01
Per: Alex Zanardi
Ciao Alex, ho sempre Ammirato la tua grande forza interiore e la tua capacità di fare della resilienza il tuo modus vivendi. Vengo al punto. Faccio parte della Croce Rossa del comitato di Bologna e, come puoi immaginare, per noi sono mesi di fuoco. Per fronteggiare questa grande emergenza stiamo impiegando tutte le risorse umane di cui disponiamo e, per far questo, abbiamo bisogno di quantità ingenti di DPI, che oltre ad essere di difficile reperimento, sono estremamente costosi. Ad oggi abbiamo stanziato una cifra pari all'acquisto di una nuova ambulanza attrezzata e siamo molto lontani dalla fine di questa emergenza. Ho deciso di provare a contattarti in prima persona, perché sento che potrei fare di più dei servizi che giornalmente svolgo. Abbiamo in essere due campagne di crowfunding per racimolare i fondi necessari all'acquisto di disinfettanti, mascherine FFP3, tute Covid e tutto quel che serve per essere operativi in sicurezza. Non chiedo denaro, ma so che un volto che la gente ama e rispetta fa tanto e potrebbe far decollare le nostre campagne fondi.
Puoi aiutarci per favore?
Grazie
Da: Marina Osti
Sabato 28 marzo 2020 13:00:21
Per: Giuseppe Conte
Caro presidente del consiglio vorrei porle una domanda. Sono papà di un bambino di 11 anni e disoccupato da più di un anno e mi trovo in gravi problemi finanziare e costretto a stare in casa per colpa dei tanti decreti fatti. Senza poter uscire per poter quadagnare una pagnotta di pane. Sono rimasto senza più niente ed il bambino chiede babbo quando mi compri una fettina di carne, gli rispondo sempre domani. Ma senza soldi perché lo stato ci ha abbandonato tra poco non posso nemmeno più garantire un piatto di pasta come dobbiamo fare. E da premettere che non ho nessun tipo di reddito, non prendo neanche il reddito di cittadinanza. Cordiali saluti e sperando di avere qualche aiuto.
Da: Ciro Di Napoli
Sabato 28 marzo 2020 12:53:08
Per: Matteo Salvini
Buongiorno,
Ti ho visto a piazza pulita,
Non so come hai fatto a non adirarti
Sotto la sassaiola del deprecabile conduttore.
Ti sono vicino
Credo che indirettamente ti abbia fatto aumentare i consensi
Sempre cosi non mollare mai
Mauro
Da: Mauro
Sabato 28 marzo 2020 12:29:58
Per: Lilli Gruber
Buongiorno,
quanto segue potrebbe già essere stato detto, mi scuso fin d'ora se così fosse.
Riguardo alle morti per Covid19 e la trappola della statistica:
- dal sito ISTAT le morti di cittadini italiani e non residenti in Italia sono state in media 2. 086/giorno nei mesi Gennaio, Febbraio e Marzo dal 2015 al 2019, chiamiamola "mortalità giornaliera fisiologica".
- i cosiddetti "morti da Covid19" si sono assestati attorno a 4. 000/giorno verso fine marzo 2020, Si può azzardare l'ipotesi che se le morti attribuibili al "Covid19" fossero per metà attribuibili a concause naturali su pazienti seriamente compromessi da altre patologie, almeno ca 2. 000 sarebbero attribuibili al puro effetto del coronavirus.
Ne consegue che questa pandemia ci sta uccidendo probabilmente almeno al doppio del ritmo fisiologico. A me sembra una tragedia anche se sia nel caso delle morti fisiologiche che di morti da coronavirus si tratta principalmente di persone arrivate al capolinea...
Ritengo opportuno sollecitare l'ISTAT a produrre i dati della mortalità totale dei mesi Gennaio, Febbraio e Marzo 2020 per poterli confrontare con la media degli anni precedenti in modo da ricavare con maggiore chiarezza i morti attribuibili per differenza al Covid 19, depurate dalle altre cause.
Spero di avere contribuito con questo mio commento, cordialmente, Vittorio Fracassi
PS son il papà del dr, Rodolfo Fracassi che lei ha ospitato nella trasmissione "ottoemezzo" con il dr. Severgnini.
Da: Vittorio Fracassi
Sabato 28 marzo 2020 11:59:12
Per: Matteo Renzi
Ho letto la Sua intervista di ieri al Giornale e Le assicuro che è da condividere in pieno.
Speriamo che qualcuno l'ascolto... Io ho 71 anni, e fin'ora, ringraziando Dio, sto bene e sono nel pieno delle mie attività e capacità, ma non è certo relegandci in casa e chiudendo così a lungo l'Italia, che ci proteggiamo dal virus, anzi, sarà alla lunga un danno per tutti, anziani compresi.
Si faccia ascoltare!!! Confidiamo nella Sua capacità di convincimento.
Cordialmente e buon lavoro.
Daniela Mazzoncini
Da: Daniela Mazzoncini
Maria De Filippi
Autrice e conduttrice tv italiana
Da: Giorgio Migliavacca