Ultimi commenti alle biografie - pagina 3508
Mercoledì 18 marzo 2020 16:36:35
Per: Mario Giordano
In questo momento delicato molte regioni si stanno attivando per potenziare gli ospedali e attivarne di nuovi. Da noi accade che in questa situazione emergenziale avvenga il contrario. Ovvero si depotenzionano i piccoli ospedali già in difficoltà alla stregua di ambulatori. A maggior ragione noi che viviamo a La Maddalena ci sentiamo ancor più isolati. Oltretutto il servizio di elisoccorso di Olbia è stato chiuso e quello più vicino si trova ad Alghero. Ne consegue che in caso di urgenza la vita di un paziente è legata a un filo. Mi rivolgo a voi affinché possiate rendere di dominio pubblico la nostra situazione e magari trovare qualcuno che ci aiuti. qui sotto l'articolo. Cordialmente vi Ringrazio Elio Intanto da parte dei cittadini è partita una raccolta fondi per l'acquisto di un respiratore. Ma qui manca tutto medici infermieri attrezzature e denaro. Dobbiamo solo sperare di stare bene.
La Maddalena, 17 marzo 2020 – L’emergenza Covid-19 ha i suoi effetti anche sul complesso del sistema sanitario sardo: tutte le forze sono concentrate per contrastare l’epidemia, ma questo significa prendere decisioni forti e impopolari.
In base a una circolare dell’Ats, diversi ospedali “minori” vengono – per così dire – “depotenziati” per concentrare le forze sul Covid-19: lo stesso avviene al Paolo Merlo di La Maddalena che da Pronto Soccorso e Presidio di Emergenza-Urgenza diventa Punto di primo intervento.
A lanciare l’allarme è la Cgil Funzione pubblica con la segretaria generale Luisella Maccioni e la responsabile sanità Jessica Cardia.
“Significa che non solo si abbassano le protezioni e le sicurezze di quei territori, ma quel territorio non potrà garantire nessuna urgenza e nessuna emergenza, ma solo i codici bianchi perché tutto l’altro verrà dirottato In altri presidi. Oseremo dire che si mettono su le bassi per la cancellazione dei piccoli ospedali”, attaccano le due sindacaliste.
“Inoltre sempre nella stessa nota leggiamo che con effetto immediato saranno sospese le turnazioni degli anestesisti e rianimatori – continuano Maccioni e Cardia -: alla Maddalena avevamo due anestesisti quindi verranno trasferiti in altri presidi pertanto depotenziando ulteriormente quel presidio”.
E ancora: “Nella nota inoltre si legge che quelle risorse verranno impiegate in altri presidi per il Covid-19. Quindi nel peggior momento dove si dovrebbe potenziare gli ospedali si sfornisce un presidio ospedaliero si lasciano da soli li operatori ma ancora di più si abbandona un territorio, un isola”.
Come specifica la Cgil, a La Maddalena oggi sono presenti due medici di Medicina, 5 medici di Pronto soccorso (tra cui 2 anestesisti), 5 Oss e 30 infermieri.
“Ci preme evidenziare che la Maddalena, in quanto isola, è un’area disagiata dove, al momento il servizio 118 viene espletato dai volontari della Croce Verde non esistendo attualmente un organizzazione che preveda un’ambulanza medicalizzata – spiega la Cgil Funzione Pubblica -, pertanto i pazienti in codice giallo o rosso con patologie tempo-dipendenti (ad esempio Infarto miocardico acuto, ictus cerebri, politeami, gravi insufficienze respiratorie ecc) per poter ricevere al più breve tempo possibile un’assistenza sanitaria non possono che essere condotti al Presidio Ospedaliero Paolo Merlo”.
Secondo la Cgil “un servizio come quello dell’emergenza urgenza non possa essere soppresso come non si possa pensare che dei volontari possano trasferire da la Maddalena ad Olbia senza assistenza sanitaria pazienti con patologie gravi”.
La Cgil sottolinea che gli altri presidi di Primo intervento sono sulla terra ferma, mentre La Maddalena è un’isola e dunque dipende molto dalle condizioni meteo.
“Questa è una misura iniqua – conclude la Cgil -. La sanità è universale e deve essere garantisca a tutta La Gallura, Maddalena compresa, non esistono territori di serie A o poi serie B. Esiste solo sul diritto costituzionale alla salute per tutti”.
Da: Elio
Mercoledì 18 marzo 2020 16:35:06
Per: Emma Marcegaglia
Se fosse vero trovo davvero di cattivo esempio che in questo momento di grave difficoltà per il paese, lei si presti alla speculazione vergognosa in atto in queste settimane, anche perchè lei e una persona più che benestante ed ha anche ruoli istituzionali.
con amarezza cordiali saluti
Da: Venanzio
Mercoledì 18 marzo 2020 16:33:21
Per: Lilli Gruber
Era il 24 febbraio del 2020 su La7, riguardate questo video, ascoltate bene le parole della Sig. ra Gruber e soprattutto le affermazioni del suo ospite prof. Fabrizio Pregliasco, riascoltate..., riascoltate... io non commento... ma ascolto e rifletto. Oggi 18 marzo 2020, a meno di un mese, stiamo ascoltando ogni ora bollettini di guerra. A Bergamo si registra un funerale ogni 30 minuti, i forni crematori non riescono a cremare tutte le salme che sono in lista di attesa, le pompe funebri non hanno più bare…il tasso di mortalità in Lombardia oscilla dati di oggi tra il 7, 5 all’8, 2% … mentre secondo il Prof. Galli ci dice che il tasso di mortalità in Italia è un po più basso. Questi sono i dati di oggi, 18 marzo 20220, il video di cui sopra è di appena 25 giorni fa… rivedetelo!!!
Da: Renato Ferrari
Mercoledì 18 marzo 2020 16:24:13
Per: Giuseppe Conte
Buongiorno signor presidente, sono certa che questa mail non verrà da lei letta come quella precedente, ma se prima ora indispettita dal fatto che era stata riconosciuto i giorni di legge 104 a chi non aveva lavorato e invece gli assegni familiari non erano neanche stati menzionati, ora e nulla togliere a chi lavora, malgrado il rischio, a loro viene riconosciuto un supplemento in busta paga, ora scusi mi chiedo ma secondo lei io sono a casa per volere mio? Be caro presidente no! Lei crede che non avrei preferito lavorare malgrado la situazione?
Ebbene sì, avrei preferito lavorare, malgrado il rischio ma arrivare a fine mese e poter pagare bollette spese e poter assicurare da mangiare ai miei tre figli, essendo separata mi creda che la fatica che una madre fa per i propri figli non ha paragoni, e ritrovarsi in una situazione di difficoltà ed essere considerati zero perché non hai la possibilità di lavorare e non la VOGLIA, premetto io ho sempre lavorato e se l'azienda non fosse stata costretta a lasciare a casa una parte dei dipendenti in base alle mansioni svolte io avrei lavorato, ma che ora vedo che non mi verrà restituito l"assegno familiare che siano premiati i presenti a lavoro che siano dati giorni in più per la legge 204 mi scusi ma questo mi fa veramente incavolare, forse non avete proprio pensato a tutti perché quando io a fine mese mi troverò una busta paga con una percentuale sperando che la"azienda me lo anticipi vedendomi tolto assegno di mia figlia non avendo accumulato ferie tredicesima e TFR con un lavoro già di nove mesi, mi creda non sarà lei a guardare negli occhi i miei figli o a darle da mangiare.
Caro presidente forse i 100€andavano a chi con un Isse come il mio e tre figli ora si trova obbligata a non lavorare.
Voglio precisare che ammiro tutte le persone che hanno prestato servizio malgrado i rischi, ma forse un occhio andrebbe anche a chi ora percepirà uno stipendio inferiore, ma rimanendo tutto il resto da pagare uguale.
La ringrazio sapendo che anche questa email non sarà neanche aperta, ma sa in questo momento non ho altro da fare se non fasciarmi la testa non dormire la notte pensando a come affrontare la situazione.
Grazie
Da: Ileana Comelli
Mercoledì 18 marzo 2020 16:14:25
Per: Luca Zaia
Caro Governatore, sono un dipendente del settore lapideo, le aziende qui nel veronese procedono con la produzione, ma aimè vedo con amarezza che il problema non é sentito da tutti.. molti non danno peso a questo grave problema trasgredendo alle regole come nulla fosse.. dobbiamo fare qualcosa.. io sanifico ogni giorno una mascherina che uso da più di una settimana e attorno a me noto tanta leggerezza... bisogna fare di più... grazie per il suo operato, mi fa sentire orgoglioso di essere italiano, ma sopratutto Veneto!
Da: Stefano
Mercoledì 18 marzo 2020 16:10:06
Per: Mario Giordano
Carissimo Signor Giordano, mi rivolgo a Lei affinché chieda ai nostri governanti, o ai Sindaci o a chicchessia di fare un ordinanza seria e concreta. La gente continua a passeggiare, senza mascherina naturalmente, ma è pur vero che le mascherine nel nostro Paese sono introvabili, fanno assembramenti, fanno gruppo, se ne fregano totalmente di questa orribile cosa è molti ci ridono sopra anche. Se lei lo chiede magari, in televisione, per l ennesima volta, può essere che qualche decreto serio venga fatto. Avevo lasciato un msg prima di questo dove lanciavo l idea di trasmettere quel famoso film {io non l ho visto ma me ne hanno parlato) Contagio credo sia il titolo, così qualcuno magari si spaventa un po' e non esce di casa. E perché, non andare a rileggersi i Promessi Sposi e soffermarsi sul capitolo che parla della madre di Cecilia. ?
Da: Ella
Mercoledì 18 marzo 2020 16:05:57
Per: Lilli Gruber
PER IVANA
Dai dello "spirito polemico a Sallusti" e poi sei tu che polemizzi su sciocchi cavilli che non interessano nessuno come le passeggiate del Papa o quelle di Salvini. Passa il tempo che sei costretta a trascorrere a casa in modo piu' costruttivo.
Da: Anna
Mercoledì 18 marzo 2020 15:51:48
Per: Mario Giordano
Quanto trasmesso ieri sera non corrisponde alla realta; sono un medico di medicina generale e leggo tutto quanto di scientifico appare in questi gg.: questo quanto la società per l'ipertensione afferma:
Società Italiana dell’Ipertensione ArteriosaLega Italiana contro l’Ipertensione ArteriosaConsiglio Direttivo GUIDO GRASSI, Presidente CLAUDIO FERRI, Già Presidente MARIA LORENZA MUIESAN, Vicepresidente MASSIMO SALVETTI, Segretario LEONARDO SECHI, Tesoriere ARRIGO F. G. CICERO GUIDO IACCARINO PIETRO MINUZ PAOLO MULATERO GIUSEPPE MULE’GIACOMO PUCCI CARMINE SAVOIA Membri del Comitato Scientifico CLAUDIO BORGHIMASSIMO VOLPE Terapia farmacologica Antipertensiva e COVID-19: la posizione della SIIA ribadita da Società Scientifiche Europee ed Internazionali Recenti notizie apparse sulla stampa laica e relative ad una presunta relazione tra ipertensione e COVID-19, nonché tra l’assunzione di terapia antiipertensiva a base di tali inibitori [ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell’angiotensina II (ARB) ]e rischio di infezione da coronavirus, stanno contribuendo a destabilizzare le certezze acquisite da anni di studi ed evidenze sperimentali. Il ruolo delle Società Scientifiche in questi frangenti è quello di garantire punti di riferimento basati su evidenze solide e provate per la pratica quotidiana. La Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa/Lega Italiana contro L’Ipertensione Arteriosa non si sottrae a questo ruolo, e nell’assumere una posizione chiara e ferma, riprende e ulteriormente elabora quanto già precedentemente esposto da altre Società Internazionali (International Society of Hypertension, European Society of Hypertension, Council of Hypertension of the European Society of Cardiology, Canadian Cardiovascular Society and the Canadian Heart Failure Society). In modo simile alla SIIA, queste Società affermano quanto segue:1) Non esistono evidenze che associano l’ipertensione alla malattia COVID-19: sel’ipertensionefosse un fattore predisponente all’infezione da coronavirus, dovrebberoesserci più pazientiipertesi tra i malati COVID-19 rispetto a quanto osservato nellapopolazione generale; ad ogginon ci sono prove che le persone con ipertensione sianosovrarappresentate tra quellegravemente infette da COVID-19. 2) Non esistono evidenze cliniche nell'uomo che associno l’assunzione di ACE-Inibitori o ARBalla malattia COVID-19. Allo stato attuale non possiamo né dire che migliorino né dire chepeggiorino la suscettibilità all'infezione da coronarovirus3) Non esistono dati clinici in pazienti che possano confermare l'effetto dannoso (neanchequello protettivo) di ACE-Inibitori e ARB nel contesto dell'epidemia di pandemia COVID-19.
Pertanto la SIIA Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa -Lega Italiana contro l’Ipertensione arteriosa ribadisce che: A) In pazienti ipertesi stabili con infezioni COVID-19 o a rischio di infezioni COVID-19, iltrattamento con ACEI e ARB deve essere eseguito secondo le raccomandazioni contenutenelle linee guida ESC / ESH del 2018. B) Analogamente, in tutti i pazienti attualmente in terapia con ACE inibitori, ARB e nel caso deipazienti con scompenso cardiaco, anche gli ARNI, tali farmaci non devono essere sospesi. C) Nei pazienti con COVID-19 con sintomi gravi o sepsi, ACE Inibitori e ARB, alla stregua di tuttigli altri farmaci antipertensivi, devono essere usati o sospesi caso per caso, tenendo contodelle linee guida attuali. La Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa- Lega Italiana contro l’Ipertensione Arteriosa, auspica e promuove ulteriori ricerche che analizzino i dati in costante aumento sull'impatto dell'ipertensione e dei farmaci antipertensivi, in particolare ACE inibitori e ARB, sul decorso clinico delle infezioni da COVID-19, in modo da potere aggiornare le proprie posizioni man mano che nuove evidenze si rendano disponibili. Per la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa Lega Italiana contro l’Ipertensione Arteriosa Il Presidente Prof. Guido Grassi
Da: Dott. Giulio Pirolo
Mercoledì 18 marzo 2020 15:46:58
Per: Giuseppe Conte
Signor ministro buongiorno, complimenti per la manovra per aiutare le imprese e altro in questo momento particolare ma le volevo fare presente anche che vi sono molte famiglie che non hanno un lavoro perché disoccupati e magari che vivono della giornata che trovano, come faranno a stare chiusi in casa senza nessun supporto, grazie buona giornata.
Da: Giovanni
Fabio Fazio
Conduttore tv italiano
Da: Raffaello