Ultimi commenti alle biografie - pagina 4108

Mercoledì 6 novembre 2019 12:01:00 Per: Massimo Giletti

Dott. Massimo Giletti le ho inviato una email e sto attendendo una risposta, nella stessa le ho scritto il mio numero di telefono e l'indirizzo di posta elettronica.
Grazie
Cordiali saluti
P. S. Seguo la sua trasmissione perché la ritengo una tra alcuni che merita, per serietà e professionalità con cui tratta gli argomenti.

Da: Maria Piromalli

Mercoledì 6 novembre 2019 11:49:15 Per: Luigi Di Maio

Non toccate quota 💯
Non potete giocare così con la vita della gente... senza certezze.. senza poter programmare il futuro.
Non credi che 38 anni di contributi e 62 di età possano bastare x potersi dedicare alla famiglia e riprendere in mano la propria vita???
Non mollare... siamo con te.

Da: Franca

Mercoledì 6 novembre 2019 11:44:49 Per: Bruno Vespa

La invito se possibile ad effettuare una trasmissione di approfondimento sul FEDERALISMO FISCALE ed i comportamenti della Lega in merito così come evidenziato dal servizio di REPORT del 03/11/2019.
p. s. seguo sempre con interesse le sue interviste. Grazie Liulio Alvisi

Da: Alvisi Giulio

Mercoledì 6 novembre 2019 11:43:33 Per: Giorgia Meloni

Cara Giorgia, voglio complimentarmi per l'ottima performance di ieri sera a Cartabianca, nonostante l'ostruzionismo fazioso di Bianca Berlinguer e Massimo Giannini. Non è stato facile per te resistere al fuoco incrociato delle argomentazioni "nemiche", ma te la sei cavata benissimo, come sempre, con risposte ben documentate e di buon senso. Continua così.
Francesco Quarello

Da: Francesco

Mercoledì 6 novembre 2019 11:40:35 Per: Bianca Berlinguer

Gentile signora Bianca Berlinguer, sono la responsabile di un piccolo Teatro di provincia che dal 2006 ad oggi ha cercato e cerca di operare sul proprio tessuto sociale, credendo fermamente nell'importanza della partecipazione reale delle persone.
Il teatro è situato a Casalgrande di Reggio Emilia ed è dedicato (il primo in Italia) a Fabrizio De André che magnificamente con la sua poetica rappresenta il nostro modo d'intendere uno spazio Culturale. Un teatro il più possibile inclusivo, capace di dar voce alla società ma che non dimentica un passato ricchissimo di grandi testi ed interpreti.
Ma vengo al punto, la Fondazione Berlinguer, nata a Casalgrande nel 2010 e prossima al suo decimo anno di attività. La fondazione Berlinguer è nata dall'insieme di persone impegnate politicamente e socialmente sul territorio, con l'intento di portare avanti valori "cosidetti di sinistra " ben descritti nella nostra Costituzione e mai come adesso importanti da perseguire.
La fondazione Berlinguer festeggerà i suoi primi dieci anni di attività con una serata al Teatro Fabrizio De Andrè, aperta a tutta la cittadinanza. Saranno presenti l'attore Eugenio Allegri che metterà in scena "i pensieri lunghi" spettacolo dedicato a suo padre, dove si ripercorre quarantanni di nostra storia e i rappresentanti fondatori.
Saremmo onorati e lieti che lei potesse partecipare, per la stima che portiamo nei suoi confronti di donna e giornalista e per il destino che l'ha legata ad Enrico Berlinguer.
Naturalmente sarebbe nostra cura organizzarle il viaggio e ogni aspetto pratico.
Grazie per quanto potrà fare
cordiali saluti
Daniela Mammi

Da: Daniela Mammi

Mercoledì 6 novembre 2019 11:36:27 Per: Corrado Augias

Illustrissimo Corrado Augias, segue attraverso i suoi libri sul cristianesimo da molti anni. Per essere ancor più preciso dal 1997 feci la scelte di approfondire questo filone letterario. Ho acquistato il suo ultimo lavoro, il grande romanzo dei vangeli con l'eccellente contributo di Filoramo. IN questo libro sono molte le cose che la pregherei di precisare:
1) Nel vangelo secondo Pilato, il ruolo della moglie Procula la quale fu addirittura miracolata dal Cristo per una malattia vaginale e per questo ricevette Cristo a palazzo, ebbe un ruolo a dir poco interessato nella condanna al Gesù con interventi continui su Pilato affinche non venisse condannato.
2) Il ruolo di Giuda. Anche qui il ruolo di Giuda nel Vangelo omonimo viene riportato che Giuda stesso era tra gli apostoli il piu illuminato e quindi il piu fido di Gesu, al punto che a Lui Gesu diete il compito di portarlo alla morte dietro attraverso il tradimento affinchè si realizzasse la volotnta del Padre.
Sono cose che ho letto ma non hanno nessun riscontro storico, oppure sono interpretazione trascurabili in quanto riportate su testi di vangeli poco attendibili? Grazie e mi scuso del tempo che se vorrà, metterà a mia disposizione.

Da: Neri Antonio

Mercoledì 6 novembre 2019 11:36:21 Per: Maurizio Landini

Signor Landini scrivo per dire che quando lei parla di evasione fiscale come furto ai danni di tutti fa un affermazione a metà perché l'evasione è la conseguenza di un altro furto che lo stato perpetra con una pressione fiscale soffocante per mantenere il parassitismo e l'inefficienza della macchina statale. Le ricordo che le tasse dovrebbero essere il corrispettivo dei servizi che lo stato deve erogare. Se il valore dei servizi è inferiore al valore delle tasse le tasse diventano un furto. Negli altri paesi europei, dove esiste pure l'evasione fiscale anche più alta di quella italiana come in Germania, a fronte di una tassazione molto più bassa di quella italiana (circa il 40 per cento in meno) i servizi sono quasi impeccabili. In Italia con una tassazione molto più alta i servizi sono carenti in tutti i settori, sopratutto al sud. Finiamola di sbandierare che il popolo italiano è un popolo di evasori fiscali, di delinquenti, di mafiosi ecc. Il pesce puzza dalla testa e la testa del pesce sono tutti i governi che per scopi elettorali hanno ingrassato a dismisura il parassitismo e l'inefficienza della macchina statale e questo lei lo sa. Quando si creano questi squilibri tra i poteri di tipo dittatoriale dello stato ed i cittadini comuni chiamati a dare la lana come pecore in cambio di bastonate, si innesca la disgregazione sociale ed economica perché vengono demoliti i pilastri che sorreggono il sistema produttivo a favore del parassitismo improduttivo. Ad esempio le tasse messe anche su immobili che non danno alcun reddito sono una vera estorsione di stampo mafioso, un vero furto che costringe molte persone a risparmiare sul cibo e sulle cure mediche per pagare le tasse. La priorità è la lotta al parassitismo burocratico per poi abbassare le tasse e poi potremmo parlare di lotta all'evasione. Un ladro che ruba per mantenere agiatezze ai danni dei derubati non può pretendere di fare la lotta a chi ruba per sopravvivere.

Da: Augusto

Mercoledì 6 novembre 2019 10:28:36 Per: Massimo Giannini

Caro Massimo, le scrivo dopo aver assistito alla penosa intervista su Cartabianca a Giorgia Meloni. Le premetto che non sono un simpatizzante di Fratelli d'Italia, ma me ne dolgo, perché riconosco le indubbie doti di leader del suo capo. Nella fattispecie, ieri sera, nonostante la vostra balbettante e altalenante contrapposizione, la Meloni ha esposto in maniera chiarissima ed estremamente convincente le sue idee. A nulla sono valse le continue e disperate interruzioni della Berlinguer e le sue (di Massimo Giannini) dotte (?) argomentazioni, sempre fuorvianti e poco pertinenti. Io ho resistito per tutta la durata dell'intervista, per rispetto della Meloni, ma non penso di poter tollerare in futuro la faziosità e la partigianeria di personaggi come lei e la Berlinguer. Non penso che mi perderò molto.
Senza rancore.
Francesco Quarello
P. S. Si riguardi la trasmissione e la giudichi con obiettività. Non potrà che darmi ragione...

Da: Francesco

Mercoledì 6 novembre 2019 09:40:46 Per: Fabio Fazio

Spett. le

Mi permetto di InviarVi la presente volendo porre alle vostra attenzione, descrivendola brevemente per quanto sia possibile farlo, la vicenda personale mia e di mia moglie che ha per oggetto la perdita della prima casa. So che non sarà la prima volta che ne sentite parlare, ma se vorrete avere la pazienza e la cortesia di leggere fino in fondo credo troverete di particolare interesse la peculiarità della nostra vicenda;

Mi chiamo Giuseppe Camillo. Ho quasi 50 anni e sono nato e vivo tutt'ora a San Severo (FG), sposato con tre figli, 20, 18 e 16 anni. Attualmente ho una piccola azienda di autotrasporti (attività che la mia famiglia svolge da tre generazioni) attanagliata come tutti dalla crisi economica che da qualche anno imperversa a livello nazionale e non.

Nel 2003, con tre bimbi piccoli, ero impiegato amministrativo presso un'azienda della mia città, e mia moglie aveva un lavoro anch'esso impiegatizio ma a carattere fortemente precario.

Ad ogni modo ci viene proposto l'acquisto di una casa della quale ci innamoriamo immediatamente io e mia moglie e, con enormi sacrifici, riusciamo a stipulare un mutuo trentennale di 140. 000, 00 (centoquarantamila/00 euro) (in quegli anni gli immobili avevano un valore enorme rispetto ad oggi) con la Abbey National Bank (istituto di credito britannico che allora operava anche sul territorio nazionale italiano). Contestualmente al contratto di mutuo, stipuliamo diverse polizze assicurative, come da prassi, oltre ad una polizza cosiddetta "salvarata" che ci viene stornata immediatamente ed anticipatamente dalla somma erogata a mutuo e che ci avrebbe tutelati nel caso uno dei due, io o mia moglie, avessimo malauguratamente perso l'impiego.

Dopo un paio di anni di regolare pagamento delle rate mutuo, ahimè mia moglie perde il suo impiego e fatica in quel periodo a trovarne un altro, allorchè segnaliamo la cosa alla compagnia assicuratrice la quale, dopo qualche tempo ci comunica che per un periodo di un paio di anni, se non ricordo male e come previsto dalla polizza, avrebbero provveduto ad erogare direttamente alla banca la somma parziale di poco meno della metà della rata mutuo, e comunque fino a quando mia moglie non avesse trovato un altro impiego.

Iniziano a nascere i primi problemi; i RID bancari rata mutuo arrivavano mensilmente sul nostro c/c per intero, non tenendo conto della somma che il creditore incassava dalla compagnia assicuratrice…io per un periodo pagavo la rata mutuo completa perché alle mie telefonate di protesta mi veniva risposto che la banca avrebbe provveduto a farmi recuperare le somme da me versate qualche modo e che non avevo nulla da temere in tal senso, senza mai specificare peraltro effettivamente come.

Dopo qualche mese la mia situazione economica non mi permetteva più di far fronte alla rata da solo e senza l'apporto lavorativo di mia moglie e, purtroppo, alcuni rid sono ritornati indietro insoluti, anche se io nel frattempo avevo accumulato un certo credito dovuto alle somme dell'assicurazione che la banca incassava ma che non mi venivano materialmente riconosciute (la banca incassava di per certo le rate dell'assicurazione in quanto ho le comunicazioni mensile dei pagamenti da parte della compagnia assicuratrice).

Da quel momento comincia l'odissea…. la banca comincia a farmi contattare dai propri incaricati al recupero somme insolute, chiedendomi di saldare a mezzo bonifico le rate che non ero riuscito a pagare, costringendomi tra l'latro a respingere come insolute le rate che nel frattempo arrivavano in banca perché riuscivo in quella fase a malapena a pagarne una al mese…inoltre non mi riconoscevano in nessun modo le somme da loro incassate dall'assicurazione adducendo motivazioni tecniche che non tenevano conto delle mie effettive difficoltà. In più, con il fatto che loro mi chiedevano insistentemente di far fronte alle vecchie rate insolute, dicendo che era più importante pagare quelle che non quelle che arrivavano in banca e che respingevo, mi hanno fatto accumulare un numero tale di rate insolute che, nel 2009 ricevo comunicazione da parte della banca che il nostro mutuo era stato revocato e che dovevo immediatamente rientrare della somma erogata a suo tempo dalla banca più interessi e spese entro pochi giorni altrimenti avrei perso la casa.

A questo si aggiunge il fatto che in quei mesi, a cavallo del 2009/2010, venivo licenziato dalla mio vecchio lavoro di impiegato amministrativo e, non riuscendo a trovare altri lavoratori in breve tempo, iniziai una mia attività in proprio per poter sostenere la mia famiglia e nella speranza di riprendere la casa.

Inizia ad ogni modo, inizia un periodo nel quale, innanzitutto il mio contratto di mutuo nel giro di pochi mesi passa di proprietà dalla Abbey national Bank alla Unicredit banca per la casa, e, da questa, ad una serie di società N. P. L. delle quali volta per volta mi veniva comunicata nuova denominazione e che non mi permetteva di intrattenere un dialogo per poter concordare una modalità di pagamento e di rientro della morosità che mi permettesse di non perdere la casa.

Inoltre, periodicamente, alcune persone mi contattavano telefonicamente (sempre diverse) proponendomi a nome della ultima società che al momento deteneva il contratto di mutuo dei piani di rientro che concordavo, stipulavo e regolarmente cominciavo a rispettare pagando le rate così come previste dal piano…fermo restando che dopo qualche mese, la titolarità del contratto cambiava, e mi contattava qualcuno di diverso che mi proponeva un nuovo piano, non tenendo conto delle somme che nel frattempo avevo provveduto a versare, e così via (tengo a precisare che tutto quanto fin qui affermato dal sottoscritto è provato e documentato, un'intero faldone di lettere, piani di rientro e ricevute di pagamenti rid e bonifici sono in mano al mio legale che, con spirito di abnegazione e a titolo pressochè gratuito ha seguito questa mia vicenda negli ultimi 3 anni).

Si continua in questo modo fino a quando, a cavallo tra il 2015 ed il 2016, l'ultima finanziaria che diventa proprietaria del mio contratto di mutuo, decide di avviare le procedure di pignoramento effettivo dell'immobile chiedendoci di proporre un piano di rientro o una somma a stralcio per la chiusura definitiva della posizione, mentre parallelamente fanno partire la procedure per la vendita all'asta dell'immobile.

Attraverso il nostro legale io e mia moglie (l'immobile era cointestato ad entrambi, mia moglie si chiama Maria Fatone e ha ad oggi 46 anni) ci opponiamo alla procedura di vendita all'asta e nel contempo presentiamo alla banca una serie di proposte di somme una tantum a saldo e stralcio della posizione che ci vengono regolarmente rifiutate.

Tengo a precisare che, è vero che la banca nel 2003 aveva erogato al somma di 140. 000, 00 euro per l'acquisto dell'immobile, ma nel frattempo, come tutti sanno, il mercato immobiliare in tutta Italia, ed in particolare nei nostri territori è crollato e, da una perizia che avevamo fatto fare da un libero professionista nel 2016, il valore dell'immobile non superava i 110. 000, 00 euro (a fronte di una perizia che la controparte fece fare in un secondo momento da un loro tecnico incaricato, palesemente gonfiata, che superava il valore di acquisto iniziale) …e nel contempo, da conteggi fatti dal nostro legale insieme ad un revisore dei conti, risultava che negli anni avevamo versato alla banca attraverso rid e bonifici, la somma di più di 70. 000, 00 euro (infatti il report della banca d'italia indicava una nostra situazione debitoria per mutuo casa di circa 65. 000, euro).

Fatto sta che tutte le nostre proposte di pagare una somma stralcio (siamo arrivati persino nel 2018 a proporre 55. 000, 00 euro versati tutti in soluzione, dato che i miei suoceri all'epoca si erano offerti di darci una mano ed in quel momento e anche noi disponevamo di una minima somma da poter usare per questo scopo) …sono sempre state regolarmente rifiutate. Le aste si sono tenute nel frattempo a Gennaio e Luglio 2019 e sono andate deserte. La terza ed ultima asta era prevista il 17 di Ottobre scorso (2019) con una base d'asta minima di 65. 000, 00 euro.

Noi eravamo pronti dopo l'asta di luglio a fare una proposta alla banca di una somma praticamente pari a stralcio, che ci avrebbe consentito di prendere l'immobile, solo che nel frattempo la mia attività nell'ultimo anno ha cominciato ad avere grossi problemi legati alla crisi economica che ci attanaglia;
inoltre,
cosa di gran lunga più grave ed importante, a fine luglio 2019 a mia moglie è stata diagnosticata la SLA sclerosi laterale amiotrofica, con tutto quel che comporta…e pertanto, non siamo riusciti ad offrire alla banca la somma che avevamo preventivato e che offrivamo fino ad un anno prima, anche perché i miei suoceri decidevano nel frattempo, di destinare parte di quella somma che volevano prestarci per l'acquisto della casa, alle future cure di cui mia moglie avrà bisogno d'ora in avanti.

Abbiamo inviato al magistrato una richiesta di sospensione dei termini dell'ultima asta, ma, ancora una volta, abbiamo trovato un muro di gomma dall'altra parte.
Fatto sta che all'asta ha partecipato una sola persona che si è aggiudicata l'immobile (gente che fa queste cose di mestiere approfittando delle disavventure degli altri per continuare a speculare ed arricchirsi in maniera ignobile).

Pertanto ad oggi, dopo aver vissuto 16 anni in quella casa, averla curata e ben tenuta, la casa dove i nostri figli sono cresciuti, dove la mia azienda ha la sede legale, dove mia moglie sta ricevendo a domicilio le cure necessarie a contrastare l'avanzare del male che l'ha colpita, ci ritroviamo a dover cercare in fretta e furia un appartamento da affittare, con tre figli a carico, una moglie in condizioni di malattia grave e debilitante e una situazione economica non affatto rosea.

A tutto quanto sin qui esposto, aggiungo per completezza delle informazioni, che nel 2018, a seguito di una delle nostre tante richieste fatte ai magistrati, ci era stata riconosciuta la possibilità di accedere alla legge che tutela le situazioni di sovraindebitamento per nuclei familiari come il nostro (la cosiddetta legge "salva suicidi") che a noi al nostro legale ci aveva dato una speranza di poter risolvere la cosa con l'aiuto di una autorità terza come un magistrato. Solo che il tribunale, per poter usufruire di tale legge ci ha assegnato un professionista delegato che avrebbe dovuto occuparsi della cosa e avrebbe dovuto far da tramite tra le nostre istanze ed il magistrato che avrebbe dovuto decidere…fatto sta che questo presunto "professionista" nel nostro secondo incontro, ci chiese la somma di euro 3. 500, 00 per poter anche solo cominciar a parlare di cosa avremmo dovuto fare…e comunque, alla fine dei conti ci disse che l'unica cosa che potevamo fare per salvare la casa era di proporre alla banca, attraverso il giudice, il pagamento della somma che la banca ci aveva sempre richiesto e di cui non disponevamo altrimenti lo avremmo proposto direttamente.

Concludo, e mi scuso per la prolissità, ma è una faccenda che copre 16 della nostra vita, chiedendo a Voi…

È possibile avere giustizia ancora in questo paese? E se la mia fosse una richiesta di giustizia distorta ovviamente dalla mia parzialità, almeno un briciolo di pietà? Qui parliamo di prima casa, noi non possediamo niente, nonostante il fatto che nella nostra vita abbiamo sempre lavorato onestamente e abbiamo sempre fatto il possibile per far si che i nostri figli crescessero nel miglio modo possibile.

E' possibile, ad oggi, poter ancora far qualcosa, nonostante ci sia stata un aggiudicazione all'ultima asta? Noi siamo disponibili a pareggiare la somma alla quale la nostra casa è stata aggiudicata, ma a patto che la banca ci dia la possibilità di dare una somma pari a circa il 50% di tale somma e ci permetta di pagare il restante dilazionato nei prossimi 5/6 anni.

Questa cosa ci sta distruggendo moralmente e fisicamente, e, soprattutto, sta avendo un terribile impatto psicologico su mia moglie, la quale già stremata nel fisico e nella mente dalla malattia che ha scoperto da pochi mesi di avere, sta vivendo questa notizia della perdita definitiva della nostra casa come un trauma terribile che sicuramente aggrava le sue già precarie condizioni di salute. Abbiamo persino taciuto la cosa ai nostri figli fino ad oggi perché non abbiamo il coraggio di dirglielo. Vorremmo che qualcuno che ne ne ha le capacità, la voglia, ma soprattutto il potere di farlo, potesse far sua questa nostra istanza, che non è solo nostra in realtà, perché sappiamo che interessa migliaia di famiglie, ma, nel nostro caso, come su descritto, assume una valenza tutta specifica e particolare se non addirittura unica.

Grazie dell'attenzione e della pazienza, noi siamo
Giuseppe Camillo ---
Maria Soccorsa Fatone ---

Da: Giuseppe Camillo

Mercoledì 6 novembre 2019 09:27:23 Per: Mario Giordano

Egregio Direttore, vorrei poter raccontare la serie di ingiustizie, abusi e vessazioni alle quali molti Cittadini medi, che hanno avuto il solo torto di sottostare alle leggi dello stato, lavorare e rispettare le regole via via cambiate unilateralmente senza possibilita' di appello in materia di previdenza. Tenga presente che attualmente sto avviando il quarto procedimento giudiziario dopo aver vinto i primi due e attendere il giudizio per il terzo, il tutto per l'inefficenza e la mancanza di impegno di chi invece dovrebbe tutelare chi come me, per 40 anni ha versato contributi con buona pace di chi se ne frega... grazie

Da: Ciampa Nicola