Ultimi commenti alle biografie - pagina 435
Mercoledì 12 gennaio 2022 16:00:57
Per: Francesco Borgonovo
Filmato zona bianca sull'idiozia test antigenici. Il mio pensiero da ingegnere.
Prima di tutto è indispensabile specificare sempre dopo la parola tampone se si tratta di quello molecolare o di quello antigenico. Sarebbe facilmente risolvibile se si usasse la parola tampone solo per quello molecolare e test rapido per quelli antigenici, classificati dall’Unione Europea il 17 febbraio 2021.
Non si capisce come mai è stata introdotta la categoria dei tamponi molecolari rapidi perché la rapidità riguarda i test antigenici rapidi e il tempo per la diagnosi è sempre pochi minuti; non ha invece senso per i tamponi molecolari, i cui tempi di diagnosi dipendono dalla distanza del laboratorio della PCR e tutti sanno quanto tempo può essere necessario: da ore a giorni.
Perché non si è reso obbligatorio dal Ministero della Salute il rispetto dell’elenco delle case produttrici e relativi prodotti (Common list of COVID-19 rapid antigen tests) tenuto costantemente aggiornato (l’ultimo il 21/12/2021).
Premesso che il risultato richiesto è molto semplice: sano o ammalato, il tampone molecolare usa la PCR che è estremamente precisa e che viene utilizzata in medicina per molti altri tipi di analisi. Per quanto riguarda il Covid-19 la sensibilità è un difetto perché è modificabile dall’operatore e la risposta positiva significa sempre e soltanto: contagiato! Dato inaccettabile che genera il 95% di asintomatici. Un dubbio: da quale fonte sono stati tratti, sin dalle origini, i valori utilizzati per il calcolo di RT? Non si sarebbero potuti indicare nella diagnosi anche i cicli di ampliamento massimi e quelli raggiunti? Perché non è stato mai fatto?
I test rapidi antigenici di nuova generazione danno risultati che garantiscono un’affidabilità ben superiore al 95%. Due sistemi di misura diversi dovrebbero generare tassi di positività molto simili per avere un’unica risposta (sano o ammalato). Mentre per i molecolari i tassi sono sempre stati molto diversi da quelli antigenici ed è inspiegabile come mai, improvvisamente, è stato deciso di sommare i due tassi e poi fare una media: assurdo!
Occorre, al più presto, non sommare più i tamponi molecolari con i test antigenici e pubblicare i valori dei due tassi di positività per i molecolari e per gli antigenici.
I due sistemi di misura sono uno diverso dall’altro e i test di nuova generazione danno una grande affidabilità (vedi approvazione UE) mentre quelli molecolari, siccome dipendono dall’operatore della PCR, possono essere facilmente alterati e, visti i numeri, lo sono sempre.
La sintesi è presto fatta: i tamponi molecolari non sono affidabili. Per sapere se uno ha il virus con relativa carica virale si può facilmente verificare con un test sierologico (presenza degli anticorpi IgM).
Domanda: perché i test sierologici non sono stati regolamentati? Come mai non ha prodotto nulla la famosa gara che ha visto Abbott vincitrice? Perché il kit oggi si può acquistare soltanto in farmacia, ma non può essere utilizzato a scopo diagnostico, soprattutto per aiutare a risolvere casi complessi?
Da: Carlo Apostolo
Mercoledì 12 gennaio 2022 15:01:36
Per: Alfonso Signorini
Caro direttore sono anni che seguo GF e GF VIP, quest'anno c'è un concorrente che crede nell'amore, dove oggi tt i ragazzi pensano solo a limonare, le spiego GianMaria sono 4 mesi che è nella casa è ha preso tante di quelle porte in faccia, specialmente da Soleil che gliene ha dette di cotte e di crude, ma lui va sempre x la sua strada, molti gli parlano alle spalle ma lui continua x la sua strada, in puntata viene deriso, preso in giro, ma lui sempre tranquillo, l'ennesima presa in giro da Sofhie, fintanto che le stava bene se le limonato, poi quando ha saputo del bel Basciano, è diventata di nuovo santarellina, e GianMaria c'è rimasto di brutto, alla fine entra Federica, si baciano, lei dice che fuori non ha nessuno, e alla fine della puntata caro Direttore lei mette la pulce nell'orecchio di Federica che fuori c'è qualcuno che l'aspetta, a parte il fatto che un conduttore non dovrebbe dare un anteprima, ma in questo caso ha fatto sì che GianMaria prendesse l'ennesimo palo in fronte da una ragazza che prima lo ha lusingato eppoi gli ha chiuso la porta in faccia dicendo che avesse una persona fuori, !!! Caro direttore se lei non avesse detto che fuori c 'era qualcuno semmai in puntata fosse arrivato qualcuno nella casa x lei, sarebbe stata lei a decidere il da farsi e non certo suggerito da lei!!! Le auguro buon proseguo e che questa lettera verrà ricevuta da lei e che la possa leggere e che non ci siano prima della puntata messaggi!!!
Da: Vincenzo
Mercoledì 12 gennaio 2022 14:34:10
Per: Lilli Gruber
Caro Salvatore con pacatezza e buon senso lei ha messo il dito nella piaga. I "seguaci" della Gruber non ammettono che qualcuno, sia esso Travaglio o Borgonovo, possa esprimere pareri discordanti. E' destabilizzante della "precaria democrazia di sinistra" che pretenderebbe che tutti la pensino come loro o come la Gruber e i suoi ospiti fissi. O come il sommo poeta Pasquino che inorridisce al pensiero che Berlusconi possa essere eletto Presidente della Repubblica, invocando il bunga bunga e quanto altro di negativo si è detto del Cav. Posso anche essere d'accordo sull'opportunità di una scelta del genere, ma non si può pretendere che la sinistra non possa perdere mai, anche quando non ha i voti a suo favore.
La vera "schifezza" che cita "elegantemente" il dotto Pasquino è che i depositari della democrazia, come si definiscono i nostri spocchiosi amici, sono l'espressione mascherata di un profondo razzismo politico.
Evviva il pensiero unico, che addormenta i cervelli.
Da: Giorgio Legnani
Mercoledì 12 gennaio 2022 14:02:00
Per: Paolo Mieli
Nella puntata di oggi è mancato vergognosamente il ruolo della Chiesa cattolica. Ricordiamo tutti la fotografia del Papa s Giovanni Paolo dal palazzo presidenziale con Pinochet e il messaggio di auguri dello stesso Papa al dittatore in occasione dell’anniversario di matrimonio. Grave grave errore.
Da: Marcella
Mercoledì 12 gennaio 2022 14:00:46
Per: Concita De Gregorio
Ho fatto la terza dose del vaccino e scaricato subito il green pass, che almeno mi aiuta a vivere questa "simil-vita" che stiamo conducendo, dalla comparsa del covid in poi. Meglio del lock down, mi sono detta, meglio per la mia salute e per non intasare gli ospedali sottraendo cure ai malati, anche, di altre patologie, meglio che fare interminabili file da disperata per il tampone in queste gelide giornate di tramontana a Roma. Per tutta la vita sono stata una persona insofferente alle regole, che ho certamente sempre rispettato, ma piuttosto malvolentieri quando si trattava di regole ingiuste, che per alcuni valevano (in genere per le persone perbene) e per altri no. Considero quindi il green pass una giusta misura precauzionale, anche se ci sono dei "ma". Qui a Roma, inutile dirlo, controlli non ce ne sono. Finora sono stata controllata due volte, una volta all'interno di un bar dove nessuno mi conosceva e una volta all'interno... del parrucchiere dove sono cliente da decenni. Sia lui che la di lui moglie conoscono me e conoscevano mia madre, in più dopo tanti anni di frequentazione è ovvio che s'instauri un certo grado di confidenza, tra padroni e clienti. Di me, della mia vita, sanno tutto o quasi, anche perché situato nel quartiere dove sono nata e sempre vissuta, ci siamo raccontati dubbi e certezze ovviamente anche sui vaccini, io sapevo quando sarebbero stati vaccinati loro e loro sapevano quando sarei stata vaccinata io. E' con una certa sorpresa, dunque, che pur avendo fissato l'appuntamento come sempre faccio da quando è scoppiato il covid, che ho accolto la quasi subitanea richiesta di esibire il green pass che in precedenza, mai da loro mi era stato richiesto. La moglie del titolare è rimasta imbarazzata: "ma no, ma lei la conosciamo da anni, sappiamo che è persona seria e rigorosa, che ha fatto la terza dose... " ha cominciato a dire, ma io l'ho bloccata. Ho risposto che era giusto, e che comunque già l'avevo con me avendolo "scaricato" appena due giorni prima. E l'ho sventolato sotto il naso del titolare, che ha proceduto alla registrazione. Rimasta male? Sì, ma non per i motivi che le persone in malafede potrebbero immaginare. Soltanto per quell'esibizione -meschina, direi - che coloro i quali vengono investiti anche se a mezza bocca, tra il detto e non detto, anche sotto minaccia di multe che mai verranno applicate, anche in mancanza di veri "controllori", di un piccolo potere da esercitare solo o soprattutto nei confronti della gente perbene, di chi le regole le osserva mentre loro no, di chi le tasse le paga mentre loro le evadono. La signora entrata subito dopo di me, forse per dare una "giustificazione" a quella che ritengo più che altro una piccineria che non un vero controllo, è stata anche lei sottoposta alla supervisione del pass. Peccato però che non avesse l'ultimo, quello relativo alla dose booster perché - così si è giustificata - non aveva avuto il tempo di scaricarlo... Ora, io avrei potuto fare due giuste osservazioni che tuttavia mi sono astenuta dal fare perché avrei prima di tutto innescato un'inutile polemica sui "figli e figliastri della medesima patria", e poi avanzare delle recriminazioni che, finchè la messa in piega mi va bene, tengo per me riservandomi però il giusto momento per farle. E' vero: i titolari degli esercizi commerciali non sono tenuti a fare i controllori, ci vorrebbe qualcuno, però, che passasse appositamente nei negozi per farlo. E' un'altra "pecca" riscontrata nel governo da Conte in poi, quella del "chi controlla il controllore". La mia prima osservazione avrebbe riguardato l'uso della mascherina, che il titolare dell'esercizio in questione tiene costantemente abbassata sotto il naso, vanificandone l'efficacia: ormai pure gli asini sanno che il virus entra principalmente dal naso. La seconda riguarda il fatto che l'esercente - o gli esercenti - nella grandissima maggioranza dei casi, e soprattutto ai clienti affezionati, non rilasciano regolare ricevuta fiscale eludendo in tal modo le tasse che invece falcidiano fino alle lacrime la mia modesta pensione. E questo non è giusto. E questo non mi va giù. Ora, se io facessi parte di un governo "intelligente", per prima cosa combatterei l'evasione fiscale abbinandola al green pass, come a dire: visto che siamo in ballo, balliamo. In che modo? Ecco, supponiamo che nell'esercizio commerciale siano transitate in un giorno dalle 6 alle 8 persone, cui dovrebbe essere richiesto il green pass per accedere ai servizi. E supponiamo anche che, al numero dei green-pass controllati non corrispondano 6/8 ricevute fiscali, ma magari soltanto due nell'intera giornata. Ecco un segno ineludibile che l'esercente "ci marcia", come diciamo a Roma, bastonando le persone che conosce e "salvando" gli sconosciuti che potrebbero denunciarlo. Questo sì, sarebbe un ottimo sistema per combattere l'evasione fiscale, sommando l'utile al dilettevole. Io ho lavorato per tutta la vita senza poter sfuggire alle tasse, e neppure approfittare dei CONDONI, quasi un premio per chi si è invece fatto ricco alle spalle dei poveracci, di chi tira la vita e tutti i giorni si allena a fare sottrazioni, addizioni e poi ancora divisioni, e che viene fatto dal fisco a chi non ha mai pagato in vita sua eppure dispone non già di sola prima casa in cui vivere, ma anche di seconda e terza ereditate, di villetta al mare e di baita in montagna. Queste ingiustizie - mi riferisco ai controlli effettuati solo sulle persone cosiddette "sicure" li ho subìti sulla mia pelle per tutta la vita. Lavorando, ero costretta a servirmi dei mezzi pubblici, e moltissime volte sono incappata nei controllori all'uscita soprattutto della metropolitana che fermavano me, pretendendo l'esibizione della tessera o del biglietto, e favorendo nel contempo gli zingari che transitavano tranquillamente senza che nessuno li fermasse. Una volta mi sono risentita di brutto ma, quando l'ho fatto notare, mi è stato risposto che "nessuno li aveva visti"... Morale della favola? gli italiani non sono poi così cambiati dai tempi (non da me vissuti, ma sui quali ho letto in abbondanza) del deprecato duce. Provate a mettere un pezzettino di "potere" nelle mani dell'ignorante, e poi andate a dare un'occhiata ai risultati, quelli che sono quelli sotto gli occhi di ognuno di noi, quotidianamente, e che ci hanno portati alla rovina. L'ingiustizia sociale è sempre esistita? Mai come oggi. Grazie.
Da: Roberta 2
Mercoledì 12 gennaio 2022 13:55:53
Per: Paolo Mieli
Gent. dott. Paolo Mieli, mi chiedo come è possibile sentire pronunciare il nome Pinochet come fosse un nome francese (Pinoscé) da storici e autori dei servizi,
Stefano Corsi
Da: Stefano Corsi
Mercoledì 12 gennaio 2022 13:36:18
Per: Lilli Gruber
Perché non invita più massimo Franco e non invita mai Politi o cazzullo ogalli della loggia figure competenti di spicco e Federici Rampini e Ferruccio de Bortoli persone che hanno da proporre invece di quel disfattista di travaglio ora quando c e lui in molti cambiamo canale e stato un passaparola mi rincresce per lei cordialmente Teresa camerani
Da: Teresa Marcato
Mercoledì 12 gennaio 2022 13:31:57
Per: Giovanni Floris
Mi rivolgo a tutti i commentatori di biografie on line: Credete che oltre ad altri commentatori vi legge qualcuno? Credete che con il voto si risolva qualcosa? Credete che votando l'uno o l'altro cambia qualcosa?.
No signori miei inutile attaccarsi alla speranza, con questo sistema siamo spacciati, condannati a questo circolo vizioso politico, fatto sempre dalle stesse persone che puntualmente vengono votate e faranno sempre gli stessi errori, vero Giovanni?.
" Lasciate ogni speranza voi che entrate " meditate gente, meditate.
Da: Giampaolo
Mercoledì 12 gennaio 2022 13:25:53
Per: Francesco Borgonovo
Buongiorno Francesco mi chiamo Nino Angiolla sono di Ortona ti scrivo perché sei una persona molto preparata ti seguo sempre. Ho bisogno di parlarti di una cosa importanrissima sul covid 19 per telefono spero che tu legga questo messaggio
. Tel 389-------
Da: Antonio Angiolla
Luca Zaia
Politico italiano
Da: Mara Busolin